Salvini e Sanremo, con i profughi
Tempi duri o canori?
Tranqui. Siamo sui tappeti (cfr: Il Padrino) elastici del paradosso!
Saltiamo da un do a un fa con la nonchalance del caso.
Quale caso?
Il caso Salvini, Sanremo, Morti#aLampedusa, Profughi in rivolta, ma sotto l'occhio delle telecamere.
Ecco in ordine numerico sparso il tema del post.
1. Salvini. Salvini che in tivù ieri sera ha esibito dei baffetti che neanche il Gatto Silvestro, sabato o domenica scorsa aveva dichiarato che non starà mai con Forza Italia, ma lunedì o martedì ha precisato che è in attesa di sapere. Salvini che intanto è andato ad Arcore (ma il Governo non stava a Roma?…mi devo essere persa una puntata-postunificazione). Salvini che intanto è indeciso se il Patto del Nazareno (con una o due zeta) sia finito o meno. Salvini che sta dentro le televisioni blasonate, come la Monnalisa dentro la cornice del Louvre. Salvini che – visto che c'è – oltre a parlare sotto un'improbabile peluria qualcosa farà pure di concreto. Ma forse no, non è consequenziale.
2. I piloti Alitalia (e di altre compagnie aeree). I piloti che grazie ai sindacati (ma chi li vuole? che ci stanno a fare?) dal 2008 sono stati messi in cassa integrazione per 8 anni con l'80% cento dello stipendio, varcando il confine (mica da profughi/profighi, sia chiaro) si sono messi a lavorare per altre compagnie aeree d'oltrefrontiera portandosi a casa – in nero (che è un colore di gran moda, un classico) – dai diecimila euro in su al mese sono stati definiti da molti media dei "fighetti". Non ladri, o disonesti, o delinquenti (lasciate stare il climax, che manco si sa più cos'è)… i piloti sono stati considerati "delle personcine che hanno colto la palla dell'opportunità al balzo" e, in fondo, mica hanno commesso chissà quale crimine, no? Si sono guadagnati un bel po' di euroni sia dallo stato (cioè da quella collettività canora che sono gli italiani), sia da quegli altri. E a livello di opinione comune sono come Achille o Menelao: eroi con qualche microconseguenza da pagare. Un tallone di evasione che coi tempi che corrono avrà la sua suoletta griffata adeguata.
3. Sanremo è ricominciato. Sul palco dell'Ariston sono riapparsi – miracoli dello share – Albano e Romina. Invecchiati, ingrassati, nonpiùinnamorati. Albano e Romina sono piaciuti tantissimo. O almeno questo è quello che riportano oggi le cronache. Sembra che un italiano su due ieri sera abbia visto Sanremo. Io – facendo un mio microsondaggio – ho scoperto di frequentare solo quelli che non l'hanno visto per niente. Il che mi ha dato una conferma: sono completamente tagliatafuoridall'attualità.
4. Morti che la morte se la vanno a cercare. Sono morti altri 300 migranti a Lampedusa. Colpa del mare grosso (ma non potevano scegliere un'altra stagione?) e del freddo (ma non potevano scegliere un'altra temperatura?). Comunque l'Europa s'è detta costernata di fronte all'ennesima ecatombe. Ha detto qualcosa tipo: "Così non si può andare avanti". Se le vittime si potessero permettere una tomba con epigrafe avrebbero già l'iscrizione adatta. Una cosa firmata EU.
5. Profughi incazzati. Nel nostro piccolo proscenio non paludato da fiori sanremesi, qualche evento è accaduto. I profughi del Ceis di Vittorio Veneto stamattina hanno bloccato la Statale d'Alemagna, scrivendo in un sommario italiano (quello tipico delle nostre scuole; quello che emerge dalle prove Invalsi) che avevano fame e che volevano i propri documenti.
I cittadini si sono un po' incazzati, il governatore Zaia (quello attuale, ma anche quello che di sicuro uscirà dalla prossima consultazione regionale, viste le tiepide alternative) ha scritto che è indecente che i profughi blocchino il diritto allo studio e al lavoro dei Veneti. Più incisivo è stato il comunicato stampa del sindaco di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, che ha sottolineato come sia "intollerabile" quanto è accaduto e che la città risponderà dotandosi di 50 mila euro di telecamere.
6. Telecamere? La dichiarazione del sindaco Tonon ha aperto uno spiraglio di luce: vuoi vedere che il prossimo festival di Sanremo lo fanno a Vittorio Veneto?
Saltiamo sui tappeti dunque.
Non sarà tutto fiorito quello che accade, ma almeno è videodocumentato.