Selfie col migrante
Parola d'ordine? Selfie!, che altro?
Pare che ieri ci sia stata una gran partita (di calcio). E, a giudicare dai twitteraggi dei calciatori-scarpette-cactus, sia finita con una squadra vincente. Che ha pensato bene di selfiarsi la vittoria a forza di autoscatti da mandare in webcircolo.
E' quasi arabo, lo so.
Ma la notizia, sotto scatto, è che il selfie piace. Pure negli spogliatoi.
E qualcuno ha pensato di diffondere la moda ovunque e comunque. Per esempio dicendo che è trendy "farsi un selfie col migrante". Uno qualunque. Tanto l'offerta supera la domanda.
Il cinico selfista – news delle ultime ore – potrebbe però essere messo in crisi dai Governatori del Nord, che a Repubblica delle Idee hanno detto Bastaaaaa! Basta "all'esodo biblico" (parole di Zaia), basta all'accoglienza (parole di Maroni e compagnia bella).
Insomma, poniamo caso che la moda di farsi un selfie col migrante decolli, pure questa diventerà clandestina. Illegale, come la marjiuana. Con effetti collaterali pazzeschi: Ti sei fatto un selfie col migrante? Allora sei di sinistra. Io? Ma scherzi? Allora sei cinico e basta. Come quelli di sinistra.
Mentre il dibattito-idiozia è aperto, uomini e donne continuano ad attraversare il Mediterraneo. Con mezzi di (s)fortuna. E se qualcuno pensa di essere sfuggito alla fame, alla violenza, alla povertà perché è riuscito ad arrivare (vivo) fin qui, troverà twitter per i suoi denti.