Sono tecnostressata
Che ero stressata già lo sapevo. Ora so anche che sono tecnostressata.
La parola, anzi: la patologia, non l’ho inventata io. Il tecnostress è ufficilamente entrato nella lista dei disturbi da curare e/o prevenire dall’insospettabile anno 1984, quando lo psicologo Brod l’ha, bontà sua, individuato nello schizzo comportamentale dei pazienti che gli si agitavano davanti.
Il tecnostress, a cui proprio oggi Youtube dedica un video (www.youtube.com/watch), è considerato un fattore di rischio talmente elevato che l’onlus Netdipendenze (www.netdipendenza.it/) ha cominciato a darsi da fare per videoprevenire la patologia. Come dire che per non tecnostressarvi, dovete accendere il pc, collegarvi a Internet, bazzicare su Youtube e vedervi il videoclip.
Netdipendenze, comunque, qualche ragione per metterci in allarme (personalmente sono un allarme costante, per cui rispondo strabene alle sollecitazioni sta-su-con-le-antenne) ce l’ha. Provate per esempio a "staccare la spina" per un giorno. Cioè a stare 24 ore senza cellulare, telefono, e-mail,chat, iPod, facebook, messenger e – se la vedete ancora – tv. Che dite? ci riuscite?
Be’, provateci: per il 21 marzo è stata indetta l’iniziativa "Oggi mi sconnetto". Vediamo quanti di voi raccoglieranno, meglio: vinceranno la sfida.
Intanto godetevi il video:www.youtube.com/watch
e l’immagine eloquente della mia scrivania: