Sono uscita per stendere i calzini
Ma quanto vi pesa stare a casa? Tra le vostre rassicuranti pareti domestiche, che proteggono un fondaco di oggetti: libri (a casa mia sono dovunque: sugli scaffali in duplice filar, sui tavolini, sul tavolo-scrivania, sulle sedie, sul divano, sulla poltrona, sopra la lavastoviglie, sopra i letti, sul pavimento), album di foto, foto incorniciate che da anni attendono di essere appese al muro, piante che verdeggiano nonostante la periodica siccità, vasi e sottovasi per le piante impilati maldestramente in un angolo del terrazzo, giornali, riviste, pagine di riviste e pagine di giornali a formare una millefoglie di notizie, creme idranti, creme per le mani, creme anticellulite intonse, creme da barba, stick antizanzare, essenze di pino, limone, bergamotto, menta, da inserire nel vaporizzatore impolverato, abiti da riporre, abiti da stirare, abiti da eliminare perché non tornerai mai a dieci chili fa, biglietti di aereo che potrebbero finire nella raccolta della carta ma li tieni lì perché quel viaggio-di-lavoro era comunque una piacevole prospettiva, biglietti dell’autobus (come ci sono finiti qui?), biglietti di auguri dello scorso Natale che erano così affettuosi che ti riscaldano ancora oggi, scontrini, punti raccolta Coop, penne, matite, pennarelli, pennelli, cavetti del computer e di chissà che altro, palline di gomma, pesi da un chilo mai usati, ma sono rosa e si intonano bene con il divano rosso, bollette, cuscini, magneti sul frigorifero, ciabatte con il naso da pecora, cestini con mele e arance (le banane sono finite), taccuini, agendine con le tremila password che non ricorderai mai, pelucchi di polvere che si sono ambientati alla grande, ragnatela impalpabile a decorare un angolo del soffitto a spioventi, una torre di cd che non ascolti più perché sul telefonino hai almeno due app con tutta la musica del mondo, peluches, mollette da bucato che usi per chiudere il sacchetto dei biscotti e restano sulla scrivania quando hai finito i biscotti, mollette per alzare il ciuffo quando stai in casa. Come in questi giorni.
Quanto vi pesa stare a casa? Al papà (a proposito: oggi è la festa del papà e quindi auguri ai papà) di Boris Johnson pesa parecchio, tanto che ieri ha dichiarato che divieto o non divieto ‘se lui deve andare al pub, va al pub’.
Io al pub non ci vado. Io resto a casa. Sono uscita solo per stendere i calzini.
Preg.ma Direttora Da Ros, le segnalo le INDECENTI – DELIRANTI affermazioni appena postate da Francesca Salvador sul suo blog ,ospitato da OT.
Aiuto. Ritorno alle origini. E con il vegano come la mettiamo ?
La ringrazio,Cecchini, per aver trasferito (indirettamente) sul blog della delirante Francesca Salvador il mio soprastante commento. Come sa la Salvador blocca tutti i commenti che comprovano le follie di ciò che pubblica. Per me è dunque impossibile scrivervi direttamente, alla faccia del confronto…
MICHELE BASTANZETTI E FRANCESCA SALVADOR. La blogger Francesca Salvador ha postato recentemente una nota sul Coronavirus a Bergamo. Certamente non permetterà che il Bastanzetti del SAC ( SAC = Bastanzetti & Bastanzetti) la commenti. Precedentemente Francesca Salvador prendeva sistmaticamente a metaforici calcioni in culo, lo cancellava, il Bastanzetti del SAC. Forse è per questo che il Bastanzetti del SAC chiama Francesca Salvador La Santona. In Oggi Treviso “il confronto”, anche non diretto, tra il SAC e La Santona è senza dubbio interessante.
Come farà il Bastanzetti del SAC a frequentare la collina all’alba se proibiranno a Vittorio Veneto di passeggiare? Tempi duri anche per il SAC (Bastanzetti & Bastanzetti).
Michele Bastanzetti
Egr. Marin dice cose non vere. Frequento la collina quotidianamente, all’ alba. Incrocio talora altri camminatori mattinieri e per lo più solitari. Ci si incrocia rispettando le regole di cui sopra, con rischio contagio ZERO. Il rischio non è invece zero entrando nei supermercati- edicole- farmacie.
Per fortuna che c’è contro il coronavirus il Bastanzetti del SAC con il suo SAC (Bastanzetti & Bastanzetti). Comunque se proibiscono le passeggiate a Vittorio Veneto, come farà il Bastanzetti del SAC a cacciare il cobra africno nella collina Monte Altare?
Michele Bastanzetti
Egr. Della Giustina nel caso specifico se il runner non si fosse fracassato la caviglia non avrebbero scoperto che era covidpositivo ed a sua insaputa avrebbe potuto diffondere il contagio. Nel caso specifico, dunque, la morale da trarre dal suo racconto (vero o falso?) è diversa…
Lombardia. In arrivo la brigata medica cubana
di L.M. · Pubblicato 20 Marzo, 2020 · Aggiornato 19 Marzo, 2020
Milano, pochi minuti fa: “Vi dò un’altra buona notizia. Abbiamo avuto la conferma dalla Farnesina e dall’Ambasciatore di Cuba che sabato mattina prenderanno il volo 53 tra infermieri e medici cubani altamente specializzati perché hanno combattuto l’ebola, quindi sono persone che sanno lavorare sui problemi delle malattie infettive. Saranno qua sabato pomeriggio ed abbiamo pensato di metterli ad alleviare le grandi fatiche che sta vivendo un altro presidio, che è quello di Crema” con queste parole l’Assessore al welfare della Lombardia Gallera, ha confermato quello che in molti già sapevano: la Rivoluzione Socialista Cubana è sempre pronta a inviare nel mondo propri medici laureati gratuitamente nonostante un embargo statunitense che dura da oltre 50 anni.
Molti di coloro che saranno assistiti o che lavoreranno al loro fianco sicuramente negli anni passati si sono burlati di Cuba definendola un paese alla fame, fallito, retaggio di ideologie passate.
La speranza è che sia loro, che gli altri, cambieranno idea su un Paese che in 60 anni ha offerto solidarietà, pace ed assistenza a chiunque nel mondo ne avesse bisogno.
Ah…Gent.ma Direttora, complimenti per lo spaiamento dei calzini…il bucato è un arte….
Trattasi di immagine metaforica e metà fora. Siamo tutti spaiati. O era spiazzati? 😉
Questa è interessante, Direttora. Che vuol dire che siamo tutti “spaiati”?
Sinceramente, negli stendini che conosco i calzini son sempre appaiati.
dalla podofilia alla calzettofilia, corti i calzini o alle ginocchia?
Sono rimasto solo a combattere dalla sinistra Piave
Mi consenta, se al Parlamento europeo e Italiano i parlamentari possono votare per telefono, non è che si possa abolire queste Istituzioni e passare alla democrazia diretto? Il Governo, oramai Centrale, propone e noi votiamo da casa (visto anche che ci staremo per un anno o due)
Intanto, per scaramanzia, mi permetto di baciarla e abbracciarla e non trafiletti ma opere di bene . E a Bastanzetti che mi ricorda sempre di essere un ottuagenario, che si levi, dopo, i calzini quando va a letto, che i piedi da tirare li voglio nudi. Però. come già dicevo, il virus non è democratico e l’età di contagio sta scendendo.
Una cosa interessante e’ il servizio e l’app di netflix che consente di riprodurre contenuti in streaming, sincronizzando il film tra piu’ utenti, Netflix Party. Utile in questo periodo nel quale gli amici devono stare a casa propria, ma cosí possono guardarsi la stessa serie tv sincronizzata.
Perché, tanto per cambiare, non ci raccontiamo della vita giornaliera da recluso, che UBBIDISCE, senza COMBATTERE, al potere costituito ? Abbiamo capito che “l’uccello” gracchia ma come si chiama il cinguettio della panegassa o del merlo, per esempio ? E “dopo” le mogli ritorneranno a fare le casalinghe o si saranno abituate al lavoro, esigeranno la continuazione del part-time con i mariti che hanno imparato a muovere la scopa, lavare i vetri fare i lavoretti di casa abdicando così alla loro funzione di padroni del loro tempo e di casa, non scopare per intervenuto improvviso mal di testa o stanchezza, pilastro di una generazione post guerra ? Ora in difficoltà ma capace ancora di ironia e recuperare gli storici calzini asciutti.
Di serietà e buon senso ci si può anche ammalare.
Corvo gracchia, gracchia.
Una risposta intelligente, quindi nuova, sarebbe potuta essere:
«Addà passà ’a nuttata» La battuta finale di “Napoli milionaria”, è entrata nella storia. L’opera teatrale di Eduardo De Filippo è stata messa in scena per la prima volta il 15 marzo 1945 al Teatro San Carlo di Napoli. In Italia, una situazione di simile emergenza non la si viveva dal Dopoguerra.
VIDEOMESSAGGIO DI GENTILINI. A QUANDO UN VIDEOMESSAGGIO DEL BASTANZETTI DEL SAC, A NOME DEL SAC (BASTANZETTI & BASTANZETTI)?
Michele Bastanzetti
Ciao Genty! quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare eh? Certo ricordi quella storica scritta sulla casa bombardata di S.Biagio: “Tutti eroi! o il Piave o tutti accoppati” Ecco…ora scende il campo “l’ Italia di Vittorio Veneto” , l’ Italia del Piave! senza ridicola enfasi ma liberando il meglio di sé.
Il peso del rimanere a casa è relativo a carattere cultura usi costumi di ogni singolo individuo. Per una casalinga dura e pura lo stare a casa pesa zero. Per chi ha sempre avuto un contatto forte con la natura, il restare a casa pesa come un ergastolo; e per questo ci si può anche ammalare d’ altro che non sia il covid19. Per fortuna in certi comuni è ancora ammessa la attività motoria (a precise condizioni). Rispettare queste condizioni NON produce NESSUN rischio né per sé né per gli altri.
Io sono uscito per potare il pomer. Chissà se farà frutti quest’anno, se comprende che , in ultima, gli ho fatto un piacere dandogli aria e sole, lui trentenne ma, ancora, di buone maniere. A proposito, “corona virus è democratico o nazista ?”
La blogger ma direttora, ci racconta della su giornata manco fosse senza marito: ma e lui cosa fa ? Mi sono voluti 10 anni di pensionamento per togliere il filo spinato che decretava il perimetro del mio orto, con entrate diverse, da quello di mia moglie.
Corvo gracchia.
Pesa o non pesa stare a casa?
Dipende che uno sa organizzarsi o meno. Ci sono tante cose da fare a casa, pulire la casa, sistemare quelle cose che… “si, la prossima settimana lo faccio”. Leggere, inventare nuovi piatti o seguire le ricette di benedetta o, per i piu’ temerari, di Ramsay. Andare in garage e costruire qualcosa con il legno, magari quella cassapanca da mettere ai piedi del letto. Giocare online, magari con il tizio inglese cosí impari anche la lingua. Guardarsi una maratona di serie TV, io non sono mai riuscito a finire “According to Jim”… ma in queste sere mi sto impegnando.