T’amo o carta igienica
Da domani mille bagni pubblici giapponesi verranno dotati di poesie-da-bagno, ovvero di fogli adesivi (posizionati all’altezza degli occhi di chi siede sul wc) che porteranno stampati versi immortali quali: "Ama la toilette", "Quella carta ti conoscerà solo per un momento", "Piegare la carta più e più e più e più volte‘.
Questi endecasillabi (ora non mettetevi a cercare il pelo nel deteretano e a verificare l’esattezza della metrica) oltre a nutrire il fisiologico bisogno di poesia dei giapponesi (geniali creatori di haiku), dovrebbero fare bene all’ambiente. No: non all’ambiente igienico della toilette, ma all’ambiente nella sua accezione più ampia. Secondo il centro di ricerca ‘Japan Toilet Labo’, un organismo creato da esperti accademici e designer, leggendo le poesie da bagno mentre stanno seduti sul water pubblico, i giapponesi verrebbero stimolati a consumare meno carta e quindi a risparmiare un po’ di risorse arboree.
Che sia vero? lo sapremo solo nei prossimi mesi. Per ora, visto che qualcuno gli fatto i conti in…bagno, sappiamo che ai giapponesi la carta igienica piace moltissimo (ne consumano 55 rotoli a testa all’anno ), che amano la lirica e che vogliono dare il buon esempio, anche lì dove l’occhio (curioso) non vede.