The gay after
Papi, the gay after.
Chissà che dice il suo eroscopo. Chissà se ha la luna storta. E Marte in guerra contro tutti. A me, a dire il vero, dell’assetto (assetto, non aspetto) planetario di Papi non frega una termite. A me frega piuttosto la figura da bagigi che ci sta facendo fare nel mondo perché i capricci anziché tra i capelli posticci se li è ficcati nelle mutande presidenziali.
Avete letto che Papi ha pagato un rapporto sessuale 10 mila euro? avete letto che quando la biondina gli ha detto che lei di professione faceva le marchette, lui si è rabbuiato? ma che crede(va) Papi? che con lui ci andassero i premi Nobel? le donne intellettualmente superiori come la Bindi o la Hack? Ma pensate un po’: Papi dà 10 mila eurotti a una ragazzina che potrebbe essere sua nipote e che scopa con lui turandosi il naso e poi lui si rabbuia se lei gli dice che è una puttana.
Sì, sì, lo so. Non c’è niente che dovrebbe più stupirmi ormai. O provocarmi disagio, schifo, imbarazzo, rabbia, acidità. Eppure non riesco a ignorare il guano in cui navighiamo stravisti. E ci sono cosacce che riescono ancora a sorprendermi. Riesce a sorprendermi la profondità del fondo: ma non lo tocchiamo mai? lo palpiamo soltanto?