Un bacio!
Dammi un bacio, anzi cento. Anzi mille.
I baci di Catullo (liberamente tradotto sul filo della memoria) fanno sempre il loro effetto. Come quelli di Rostand: "Cos’è un bacio? un apostrofo rosa tra le parole t’amo". O quelli di Shakespeare: "Le loro labbra erano quattro rose su uno stelo e nell’estate della loro bellezza si baciarono".
Baci, baci, baci: 24 mila mila baci.
Troppi?
Non lo so. Avete fatto il conto di quanti baci un uomo (o una donna, ovvio) scambia mediamente nella sua vita? Certo – direte – ci sono persone che baciano molto e altre che no. Che si limitano a stringere mani e a fare sorrisi di circostanza. Cavoli loro. I baci, anche solo per comunicare simpatia, servono. Servono eccome.
Percorrendo una vena di romanticismo (chissà come la definirebbe la mia amica Carmen) trovata in fondo al mio cuore, ho pensato che il bacio è una delle poche forme di comunicazione che non richiedono traduzione. Chi si bacia, in genere, si vuol bene. O, nel migliore e più splendido dei casi, si ama.
Eppure – leggo in una Storia del bacio, pubblicata da Donzelli un lustro di anni fa – ci sono popolazioni che aborrono il bacio: in Finlandia e nella Terra del Fuoco il bacio è una pratica out, non contemplata. E in alcune tribù dell’Africa nera baciarsi sulle labbra o alla francese (lingua in bocca, tanto per riassumere) è impensabile visto che uomini e donne vengono mutilati delle labbra dalla nascita. E in Madagascar? In quest’isoletta profumatissima il bacio è solo uno strofinamento di naso: etcccì!
Be’, raffreddata come sono, ci rido un po’ su, ma il bacio dato col naso (o "bacio malese") pare sia riconosciuto da Darwin come la vera effusione nel processo di evoluzione dell’uomo.
Ora io non so dove sia arrivata l’evoluzione: se nei tempi preistorici (e ancor oggi presso le tribù primitive) era diffuso il bacio col naso, col tempo (e con l’evoluzione, appunto) la società si è data da fare col baciamani e poi col leccaculo. Che è un’altra forma di bacio, probabilmente. Dico "probabilmente" perché leccare il culo non dev’essere propriamente una manifestazione d’affetto. Eppure, guardatevi intorno, conoscete (direttamente e televisivamente) più persone che baciano, tanto per baciare, o più persone che leccano il culo, tanto per arrivare?