Un bimbo bi-mamma
Grandi notizie. Ma davvero!
E non riguardano il 12° Presidente della Repubblica, cioè Sergio Mattarella. A questo proposito (ma il proposito non è quello del post), un amico giornalista mi segnala quanto siamo impreparati sulla questione.
Se per esempio vi dovessi chiedere qual è stato il primo presidente della Repubblica italiana, voi che/chi rispondereste? De Nicola? Einaudi?
Be', date una ripassata alla storia (recente) del nostro paese. E non fate come una Grande Elettrice trevigiana che – alla domanda – ha risposto – "puntini di sospensione interrogativi Gronchi…"
L'amico giornalista che mi ha segnalato la figuraccia della Grande Elettrice nostrana era sul basito/incazzato. E noi no: non vogliamo dargli torto.
Voglio dire: un/una parlamentare va a Roma a eleggere il 12° presidente della Repubblica e manco sfoglia Wikipedia? Uhm…c'è da farsi cadere le braccia.
Grandi notizie. Comunque sia, le news eclatanti del momento mi paiono poco presidenziali e molto embrionali.
In Gran Bretagna, la Camera dei Comuni (ora il voto passerà alla sussieguosa Camera dei Lord) ha appena votato una legge per cui è possibile che un bimbo nasca con tre dna diversi: quello del padre e quelli di due madri biologiche che possono fornire al bimbo – reciprocamente – quello che una delle due non ha.
Per garantire la nascita di un bebè sanissimo la legislazione anglosassone (prima nel mondo) ha infatti stabilito che è possibile mischiare i "caratteri" buoni di una genitrice e di un'altra.
Il neonato "geneticamente modificato" (così l'hanno battezzato i media) è insomma un individuo in potenza "sano come un pesce". Anche se è un uomo, o una donna. Piccolissimo e curatissimo fin dall'utero.
Giusto? Sbagliato?
I dubbli amletici non li avrebbe avuti Shakespeare (decisamente fuori età/provetta), ma è inutile che ce li poniamo noi.
La legge può essere "dura", dicevano i romani, ma è legge. E' legge in Inghilterra, e certe cose fanno presto a varcare un confine.
Quindi, d'ora in poi, potremmo avere a che fare con un bimbo bimamma.
E c'è da giurare che lui sì, da adolescente, avrà vita durissima.