Videogame sulla pelle (degli altri)
Su Vanity Fair della scorsa settimana occhieggiava (caratteri bianchi su retinato nero: il massimo della illeggibilità) una notizia piccola quanto la mia stima per tale-Brunetta.
La notizia era che Renzo Bossi, figlio di, ha lanciato in rete un videogame che si intitola "Rimbalza il clandestino". Di che si tratta? di un giochino virtuale (e che personalmente mi fa troppo male) che consiste nello sbatacchiare i barconi degli approdandi alle coste italiane o in alto mare o in altre (quali?) coste.
"Rimbalza il clandestino" è uno dei giochi di rete sui quali la Lega Nord ha puntato per coinvolgere gli elettori più giovani. Il giocatore “leghista” deve difendere l’Italia, evitando agli extracomunitari di sbarcare sulle coste del nostro Paese. L’obiettivo del gioco è di mantenere il controllo dei clandestini che arrivano in patria. Durante i vari livelli, delle imbarcazioni toccano a sorpresa il suolo italiano, e il compito del giocatore è rimandarle indietro. Allo scadere del tempo, il leghista che avrà respinto tutti i tentativi di “invasione” potrà proseguire passando al livello successivo, dove l’intensità dei tentativi di sbarco è più imponente e difficile da arginare.
Nel giochino “Converti il comunista” (vai allo screenshot) lo scopo è invece convertire il “triste e logoro comunista in un felice leghista“. Per far diventare un comunista un elettore del Carroccio, bisogna stargli il più addosso possibile con il Sole delle Alpi, il simbolo racchiuso nel contrassegno della Lega Nord, stando attenti ai pomodori che Veltroni e Franceschini tirano ai “compagni” pentiti.
Insomma: se siete in spiaggia con un portatile e non volete farvi il Bartezzaghi (l’uomo dei miei sogni, insieme a George), provate l’ebbrezza dei giochi carrocciosi. E poi ditemi che avete sentito (dentro).