Voglia di rissa
Ho appena realizzato di avere la stessa voglia-di-rissa che si inspira al Senato.
E la cosa non mi turba affatto. O quasi. Il fatto è che se la voglia-di-rissa diventa istituzionale è legittimo, credo, che ogni cittadino si senta in qualche modo in dovere di emularla. Di farla propria.
Cosa (mi) è successo? che dieci minuti fa – più o meno – sono andata a Serravalle (Vittorio Veneto), alle "Carni", a comperare del carpaccio (voglia-di-carne-cruda arrgh!). Mentre guidavo a venti all’ora, ho visto un miracoloso-parcheggio-libero. Ho messo la freccia, fermato l’auto e fatto retromarcia sulla statale dopo aver guardato dietro, ovviamente. Mentre stavo infilando dolcemente il parcheggio come se la mia Punto fosse una suppostina di glicerina, un tipo su uno scooter glicine, con una t-shirt dello stesso osceno colore (si dovrebbero arrestare i maschi che indossano magliette glicine) mi si affianca e mi urla di averlo quasi investito.
Io abbasso il finestrino e con la mia dolcevoce (ce l’ho per natura: non la imposto) mi scuso dicendogli che proprio non l’avevo visto e che per fortuna non era successo nulla di grave.
Lui insiste: mI urla che STAVO QUASI PER INVESTIRLO! Io mi scuso per la secondo volta, chiarendo che comuqnue ormai ero (quasi) nel parcheggio e che mi spiaceva molto di averlo spaventato, ma…proprio non l’avevo visto.
Lui si incazza nero-glicine e mi URLA CHE DOVEVO GUARDARE DIETRO PRIMA DI FARE RETOMARCIA.
Io alzo il tono della mia dolcevoce e gli dico che "MI STO SCUSANDO PER LA TERZA VOLTA E CHE A PARTE LE SCUSE NON SAPREI CHE ALTRO RISARCIMENTO OFFRIRGLI ".
Lui, lo scooterista, vuole avere l’ultima parola: "SVEGLIATI!" mi urla.
A questo punto, sgomma davanti alla mia Punto quasi in parcheggio e io scopro di avere non un’intensa voglia-di-carne-cruda, ma un’incontenibile voglia di rissa. Abbasso anche l’altro finestrino, pigio sul clakson e gli urlo qualcosa che finisce con la parola stronzo, che è la traduzione verbale di un cazzottone che gli avrei appioppato sul torace se l’individuo in questione non avesse indossato quella maglietta intoccabile, mio Dio!
E comunque, visto che il cazzottone verbale ha purtroppo solo sfiorato lo scooterista, lancio un appello: se uno dei miei due lettori oggi, per puro-distratto caso, si dovesse imbattere nell’individuo in questione, gli riferisca pure, da parte mia, che lo ritengo uno stronzo. Stron-zo (parola di origine longobarda che ha un significato fisico, uno traslato e uno necessario).