Coronavirus, Bergamo e fake. Quanti dei morti hanno ricevuto l’anti-influenzale?
La madre degli imbecilli, si dice, è sempre incinta, ma quando i figli crescono… ne vediamo delle belle…
Da anni i media mainstream ci propinano di tutto e di più, ma alcune volte, come ora, sfondano a piè pari la barriera del ridicolo!
Basta guardare le due foto sopra, ma questa è solo la punta dell’iceberg.
E se TUTTA la faccenda del coronavirus non fosse altro che l’ennesima “montatura” per asservire al sistema le menti più deboli?
Citerò a seguito alcuni stralci di un articolo di Maurizio Blondet, ma a breve inserirò un appello veramente stupefacente di un medico che spiega in modo semplice, con fatti concreti, tutta la vicenda del Covid19.
Dall’articolo di Maurizio Blondet:
“La fila di autocarri militari che attraversano il centro di Bergamo, a passo d’uomo, fari accesi – “E’ l’esercito che porta via le salme per cremarle in altri crematori”, annuncia un giornalista, con la voce rotta; asseriscono i giornali e le tv; e nessuno si chiede: quanti sono? Un autocarro per ogni bergamasco morto di coronavirus? in ciascuno ce ne sono tanti? non bastava un camion per tutti? E Bergamo non ha forse un cimitero per seppellirli?
https://twitter.com/i/status/1240419231415570438
Si tratta di una lugubre finzione cinematografica di propaganda nera, ovviamente fatta apposta per spargere il terrore. Basterebbe riflettere che mai, nelle stragi che hanno punteggiato la nostra storia, s’è mai adottata una simile scenografia militar- apocalittica: né per i morti del Vajont néper Ustica, e nemmeno per le stragi politiche di Bologna e di Piazza della Loggia a Brescia, che si sarebbero prestate meglio all’esibizione stentorea delle bare.
L’indecente falsificazione giornalistica pro-terrore è giunta a questo: che ha presentato come di Bergamo la fila di bare del naufragio di lampedusa dove morirono 360 migranti, nel 2013.
Ma l’effetto, mi dicono, c’è stato. La gente comune anziana che vive in Italia con la tv accesa tutto il giorno anche in tempi normali, oggi che nemmeno può uscire, inoperosa, per ore, subite l’incessante propaganda.
Non si parla che di virus e di macchine che mancano; che i medici dovranno fare presto la scelta di chi lasciar morire; non c’è modo di vedere e sentire altro, non altro che film dell’orrore e di catastrofi: la tv ha creato un tunnel nero in cui ha attratto i vecchi chiusi in casa, con la paura di morire di vecchi senza speranza soprannaturale, che è vero terrore, angoscia e disperazione.
Alcune ipotesi da mesi molti di noi le avevano già veicolate, una di queste, come ricorda Blondet:
“Resta il numero incredibilmente alto
dei colpiti nella Bergamasca,e della particolare gravità con cui si presenta qui. Ora, persino lettori non particolarmente complottisti si domandano se esso non da mettere in relazione con la impetuosa campagna di vaccinazioni che la giunta comunale, e la Regione, hanno applicato “a tappeto” (parole loro) agli anziani di Bergamo e Brescia poche settimane prima dell’esplodere dell’epidemia.
Due sono state le campagne: una prima per stroncare un focolaio di meningite, oggettivamente preoccupante.
Dal 24 dicembre fino a gennaio, quasi 34mila persone sono state vaccinate in poche settimane contro il Meningocco C, “con punte del 70% del target previsto”. “Nei Comuni della provincia di Bergamo interessati dal piano straordinario – ha detto l’assessore regionale Gallera – hanno fatto la vaccinazione 21.331 cittadini, di cui 1680 studenti direttamente nelle scuole e 2414 lavoratori nelle loro aziende. Ben 40 medici di base del territorio hanno aderito a questa operazione senza precedenti, attraverso la chiamata proattiva dei propri assistiti. Nel bresciano invece, i vaccinati attraverso gli ambulatori speciali sono stati 9200, a cui si aggiungono 1700 persone a cura dei Medici di base e dei pediatri di libera scelta, 1000 studenti e 300 lavoratori in azienda, per un totale di 12.200 cittadini”.
Prima, da novembre 2019, c’era stata la vaccinazione anti-influenzale, ancor più di massa.
Specialmente dedicata agli assistiti oltre i 65 anni, ma applicata largamente anche a bambini e adulti appartenenti a “categoria a rischio” . Se l’anno precedente la ASt di Bergamo aveva acquistato 154 mila dosi e ne aveva somministrate 141 mila, di cui “circa 129 mila a soggetti di età oltre i 65, con una copertura vaccinale oltre il 56%, quest’anno sono state ordinate 185 mila dosi”, disse il dottor Giancarlo Malchiodi, Direttore UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS di Bergamo.
Sicuramente con la migliore intenzione, di proteggere i vecchi “fragili” (come si dice adesso) dalle complicazioni gravi dell’influenza.”
Non bisogna a questo punto trascurare l’evidenza che i vaccinati vadano incontro a queste problematiche.
Concludo con l’ultima parte dell’articolo:
“Vaccino anti-influenza aumenta del 36% il rischio di coronavirus
Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale.
“Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.
(Qui la fonte:
https://www.disabledveterans.org/2020/03/11/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31607599 )
Un risultato scientifico sorprendente, che dovrebbe dare lo spunto ad una ricerca italiana: quanti delle centinaia di vecchi “fragili” uccisi dal coronavirus tra Bergamo e Brescia, avevano ricevuto la vaccinazione influenzale?
Uno studio che non verrà attuato, perché porterebbe argomenti a favore dei demoniaci “No-Vax”, ossia delle famiglie che resistono a far iniettare ai loro figli piccoli le dozzine di vaccinazioni prescritte da loschi programmi di Stato dettato dalle farmaceutiche, e denunciano i casi di autismo, quando non di morte improvvisa dei lattanti vaccinati .
L’ideologia progressista ha preso possesso del tema dei vaccini, facendone uno degli argomenti vietati, tabù ed espulsi dalla discussione pubblica.
Le tv che dedicano le ore al terrorismo dettato dal governo, dunque, non porteranno questa informazione. Ai miei conoscenti anziani, angosciati, vorrei somministrare un vaccino anti-giornalismo tv: spegnere. So che non lo seguirebbero, e rimangono vittime della suggestione psichica diretta contro di loro.”
Vi vogliono rinchiudere in casa come polli in batteria? Bene! Utilizzate questo tempo per la ricerca e l’apprendimento, senza farvi condizionare da nessuno…
nemmeno da me 😉
Buona vita!
Francesca
Ma avete letto e capito un attimo che c’è scritto?
”
Receipt of influenza vaccination was not associated with virus interference among our population. Examining virus interference by specific respiratory viruses showed mixed results. Vaccine derived virus interference was significantly associated with coronavirus and human metapneumovirus; however, significant protection with vaccination was associated not only with most influenza viruses, but also parainfluenza, RSV, and non-influenza virus coinfections.
“
Brava Francesca, credo che qualcuno inizierà ad aprire gli occhi sulla truffa sistematica offerta dal liberismo filo capitalista di cui l’unione Europea, L’OMS e molti governi e politicanti mediocri e inadeguati sono diventati portabandiera:
https://youtu.be/-nSiCqa86h0
Meditate gente, questi sono fatti, non chiacchiericcio disinformati o da Bar-Zelletti.
Mi aspettavo una reazione. I numeri sono manipolabili e gli stessi, possono dar luogo a risultati diversi a secondo delle convinzioni di chi li usa e per l’obiettivo voluto. Insomma non è che due più 2 facciano sempre 4 o meglio, se al Nord più vaccinazioni significa, per alcuni, più infettati-morti dal virus bisognerebbe vedere se in altre parti il teorema ritorna prima di darlo come vero. Non so, guardare Africa, Iran Cina Usa ecc. Altrimenti è un dato ricavato partendo da necessità di dimostrare quello che si vuole. Mettendo insieme le temperature delle varie parti d’Italia, un meteorologo televisivo ha constato che sotto la temperatura di 11 gradi il virus progredisce. Da qui il Nord. Con intelligenza afferma che non si tratta di un teorema ma di una constatazione statistica e vale solo per questo. Tanto che nei paesi caldi non vivrebbe ma sembra non sia così. Il corpo umano sembra sia una macchina che può badare a se stessa, con corpi e anticorpi al comando. alla bisogna ma non in tutti gli esseri in egual misura. Da qui forse la immunità di gregge, iniettare il virus a tutti e poi aspettare di vedere chi sono i forti, sostenuta da Jhonson inglese che significava perdere i più deboli, 500 mila vecchi più altri di età inferiore ma senza quantificarli (qualche milione) Etica a parte. Ma a latere sorgono posizioni tipo vegani o bleu economy che ti insegnano come sorreggere l’operaio-corpo affinché non perda la sua capacità produttiva tesa all’equilibrio e in salute. Va a finire che quando uno muore, la colpa è sua. La possibilità di arrivare a 200 anni era vicina ma non ha capito, ‘sto quaiotto.
Vivere in funzione della morte. Col tubo ! Con jucio, si.
Poi. alla fine, bisogna sempre trovare la parte cogliona nella società, oggi i vecchi e i vax. Che poi trovi sempre uno che dice: “Udo Gumpel: “In Germania meno decessi per coronavirus? Gli anziani sono molto più soli ma ora molto più vivi” ma fumavano, ad esempio ? E così ritorniamo all’uomo alla società di deboli e meno deboli, soli o in compagnia-killer e non alla Natura che prosegue un suo cammino non democratico contro il quale c’è solo l’adattamento non passivo. Salvarsi potendo, ad esempio dalla caduta di meteoriti, dell’attività dei vulcani che non dipendono dall’uomo o no?
Tutto molto interessante. Due note non sul centro del post: anche se nel senso usato non sarebbe equivoca, non condivido l’etichetta “ideologia progressista” per quanto rischia di essere confusa col progresso culturale, e non essere chiarissima su quale sarebbe l’alternativa, l’ideologia conservatrice? Ma la conservazione di certi squilibri di potere sarebbe proprio la causa che ha motivato il post. L’altro punto, anche se realistico in sé, è il “pollo in batteria”, per quanto potrebbe passare per normalizzato. Non è giusto che un sapiens (?) sia in batteria, ma non è giusto neanche per il pollo.
certo! ma non contenti di metterci i polli… aggiungono anche noi;-)
Comunicato sindacale. Noi polli-polli rivendichiamo la nostra autonomia e capacità decisionale sul nostro futuro. Se il mondo sapiens sente il bisogno di diventare pollo, lo faccia ma senza inquinarci. Divisione quindi di organizzazione e vita rivendicando anche il modo di stare insieme nostro facendo presente che ci sono azioni sindacali in corso. Non vogliamo adottare modelli restrittivi visto quelli carcerari in uso nel mondo sapiens che fanno schifo, sono carnai sporcizia alienanti e non producono alimenti.
Noi polli-polli, alla fine, siamo migliori e finitela quindi di adoperarci come termine di paragone. Non abbiamo bisogno di commiserazione, guardatevi allo specchio e vedrete quanto siete arroganti e impotenti condizionati, assoggettati al percorso della Natura come tutti i viventi di questo mondo.
Sursum corda Francesca con un abbraccio
Da Bastanzetti, per tua conoscenza.
Michele Bastanzetti
20/03/2020
Preg.ma Direttora Da Ros, le segnalo le INDECENTI – DELIRANTI affermazioni appena postate da Francesca Salvador sul suo blog ,ospitato da OT.
Gran bel pezzo, uno spunto realmente “controcorrente” che a mio avviso può fare solo del bene. Mi sembra anche molto costruttivo e fa riflettere sulle questioni di “misura” rispetto ai vaccini. Perchè di solito si liquida la questione in modo molto generico dicendo che i no vax sono degli stolti ed estremisti, mentre ci si accoda fouri dall’ ambulatorio…
L’ apertura mentale richiede poche certezze, e in questi casi,i dubbi sono amici dell’ intelligenza e della luce.
Mi piace anche lo stimolo, l’ invito ad informarsi, pur stando alle restrizioni imposte.
Buona a vita a tutti anche da parte mia
Questo e’ il motivo per il quale mi sono tolto, da ormai 1 anno, da tutti i social network. Basta un ottimo ragionare e l’80% delle fake news le capiamo da soli, il restante 20% basta una veloce ricerca nel web.
Il problema non e’ tanto chi crea queste fake news, perche’ nella sua testa ne e’ consapevole (ma rimane sempre un c…e da denunciare), ma chi vede la notizia, e manco finisce di leggerla che, strappandosi i capelli per la notiziona, la condivide con il mondo… E si da il via alla catena di sant’antonio.