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Bruxelles – Il Parlamento Europeo ha adottato mercoledì 23 ottobre la sua posizione sul bilancio del prossimo anno: “un punto di partenza solido per l’avvio della nuova generazione di programmi e di politiche dell’Unione”.
Nel progetto di risoluzione, approvato con 529 voti a favore, 130 contrari e 43 astensioni, i deputati sottolineano come il bilancio UE 2020 sia l’ultimo del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) corrente e rappresenti quindi “l’ultima opportunità per l’Unione di realizzare gli impegni politici assunti per tale periodo, anche per quanto riguarda il raggiungimento dell’obiettivo climatico dell’UE”.
Inoltre, il bilancio del 2020 dovrebbe preparare la strada per quello per il prossimo QFP 2021-2027.
Il Parlamento ha rafforzato la proposta di bilancio presentata dalla Commissione, aggiungendo, complessivamente, più di 2 miliardi di euro per la tutela del clima.
In più, ha previsto un aumento dei fondi per l’Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI – Youth Employment Initiative), Erasmus+, le piccole e medie imprese (PMI), la ricerca, la digitalizzazione, la migrazione, la politica estera e gli aiuti umanitari.
I deputati si sono impegnati a stanziare circa 171 miliardi di euro di bilancio (ciò che l’UE si impegna a investire nel 2020 o negli anni successivi, dato che i progetti e i programmi durano diversi anni), ossia un aumento di circa 2,7 miliardi di euro rispetto al progetto di bilancio della Commissione.
Gli stanziamenti di pagamento per il 2020, invece, ossia ciò che sarà speso concretamente il prossimo anno, sono fissati a 159 miliardi di euro.