IL TEATRO DEL MONACO ACCENDE IL NATALE A RITMO DI MUSICA
Tre grandi spettacoli per le festività: Oylem Goylem di Moni Ovadia, Le Quattro Stagioni della Compagnia Opus Ballet e il tributo a Frank Sinatra.
Il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale celebrano, assieme al pubblico, le feste con tre grandi spettacoli.
Dal 16 al 18 dicembre, Moni Ovadia e la sua Stage Orchestra portano in scena Oylem Goylem, una carrellata di battute, storie e citazioni, canti liturgici e sonorità zingare. Dalla musica Klezmer a quella classica, dal teatro alla danza.
Il 20 dicembre sarà la volta della Compagnia Opus Ballet con Le Quattro Stagioni di Vivaldi e le coreografie di Aurelie Mounier.
Il 22 dicembre, la grande canzone americana con il concerto di Natale Tribute to Frank Sinatra, che vedrà in scena il baritono Lucio Gallo e il Claudio Chiara Quintet, raffinato ensemble jazz.
A rendere ancora più magica l’atmosfera saranno le Stelle di Natale donate da Veneto Agricolutra per addobbare foyer e palcoscenico.
E con la gift card il Teatro quest’anno torna sotto l’albero degli spettatori: dal 15 dicembre sarà possibile acquistare la card per regalare 2 o 4 ingressi a scelta tra una selezione di spettacoli del cartellone di prosa, danza ed eventi
speciali in scena al Teatro Mario Del Monaco.
Il programma delle festività inizia con Oylem Goylem, dal 16 al 18 dicembre. Moni Ovadia porta in scena quella parte della cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica.
Sul palcoscenico l’orchestra con Maurizio Dehò al violino, Giovanna Famulari al violoncello, Paolo Rocca al clarinetto, Albert Mihai alla fisarmonica e Marian Serban al cymbalon.
Assieme ai suoi musicisti Ovadia dà vita a una rappresentazione basata sul ritmo, sull’autoironia, sull’alternanza continua di toni e di registri linguistici, dal canto alla musica. Oylem Goylem, prodotto da Corvino Produzioni e Centro Teatrale Bresciano, ha la forma del cabaret, una carrellata di risate e chiacchiere, battute fulminanti e citazioni dotte, scherzi e una musica che fa incontrare il canto liturgico con le sonorità zingare.
Uno spettacolo di centoventi minuti capace di fondere umorismo e tradizione,
intelligenza colta e gusto popolare in una formula linguisticamente internazionale.
Il 20 dicembre, i riflettori si accendono per Le Quattro Stagioni di Vivaldi.
In scena COB Compagnia Opus Ballet, con le coreografie di Aurelie Mounier. Lo spettacolo apre la rassegna di danza ‘Calligrafie’, che rientra nel cartellone principale del Teatro Del Monaco. Sul palcoscenico i danzatori Aura Calarco, Emiliano Candiago, Sofia Galvan, Stefania Menestrina, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Frederic Zoungla, sotto la direzione artistica di Rosanna Brocanello.
A loro il compito di dar vita alla meditazione, che Vivaldi aveva creato per riflettere sul rapporto tra natura, uomo e tempo.
A passo di danza prenderanno forma le piante, gli animali, il vento, i sassi.
E, ancora, gli uccelli, l’acqua, i pastori, il caldo, il freddo. Le stagioni profonde, la natura che si manifesta, che dorme e si risveglia, che muore e rinasce come la fenice, come un respiro in quattro tempi pari a un metronomo.
Ma anche l’uomo che vive la sua vita parallela in continuo movimento, così come gli strumenti musicali accompagnano gli spettatori in questo viaggio nell’anima.
E, infine, il tempo che determina non solo il ciclo continuo della natura, ma anche la durata della vita dell’uomo che comunque sempre sorprende.
Ultimo spettacolo dell’anno, il 22 dicembre, sarà il concerto di Natale Tribute to Frank Sinatra. Il baritono Lucio Gallo e il Claudio Chiara Quintet, raffinato ensemble jazz, proporranno un recital dedicato alla maggiore figura della canzone americana, con brani appartenenti a diverse fasi della sua straordinaria carriera.
Sul palcoscenico, dal vivo, Claudio Chiara al sassofono, Fulvio Chiara alla tromba e pianoforte, Fabio Gorlier al pianoforte, Alessandro Maiorino al contrabbasso e basso, Alessandro Minetto alla batteria.
Da Fly me to the Moon a The lady is a Tramp per raccontare attraverso la musica quel Sinatra, che raggiunse l’apice della sua fama e della maturazione vocale negli anni ‘50, quando divenne The Voice per eccellenza, popolarissimo alla radio e al cinema: centinaia di milioni di dischi venduti e due premi Oscar.
Tra le migliori voci del secolo passato, Sinatra spaziava tra swing, jazz, blues, ritmi latini e calda intimità, in uno stile personale e riconoscibile.
Quel ritmo che ancora oggi appassiona differenti generazioni di pubblico.