Ursula von der Leyen la Presidente della nuova Commissione Europea Le proposte delle sue priorità
BRUXELLES – Martedì 16 luglio Von der Leyen è stata eletta Presidente della Commissione Europea per il prossimo quinquennio.
Hanno votato 733 europarlamentari: a suo favore si sono espressi in 383, solamente 9 in più richiesti per la sua elezione, mentre sono stati 327 i voti contrari.
Ursula von der Leyen ha esposto la sua visione per la presidenza della Commissione, illustrando ai deputati le sue priorità.
- Ursula von der Leyen ha proposto degli obiettivi più audaci sulle emissioni, con una riduzione dal 50% al 55% entro il 2030.
- Si è impegnata a presentare, nei suoi primi 100 giorni di mandato, un piano per un “accordo verde per l’Europa” e una legge europea sul clima.
Ha inoltre annunciato dei piani per investimenti europei sostenibili al fine di fornire 1.000 miliardi di euro di investimenti in un decennio. - Inoltre ha sottolineato che quei giganti della tecnologia che conducono (e dovrebbero continuare a farlo) la loro attività in Europa, ma non ripagano i cittadini europei per il loro accesso al capitale umano e sociale dell’UE, dovrebbero iniziare a farlo.
Nel ribadire il suo impegno a favore di una Commissione equilibrata dal punto di vista di genere, ha detto che cercherà di rendere la violenza contro le donne un crimine iscritto nei trattati europei.
Ha poi dichiarato il suo impegno a favore dello Stato di diritto come valore europeo, annunciando l’intenzione di istituire un meccanismo di monitoraggio a livello UE, parallelo alle misure esistenti.
Ha dichiarato il suo sostegno a un “nuovo patto sulla migrazione e l’asilo” e alla riforma del regolamento di Dublino, aggiungendo che intende garantire che FRONTEX sia dotato di 10.000 guardie di frontiera entro il 2024 e non entro il 2027, e che tutti i paesi si debbano far carico della loro parte equa di oneri basata sul principio di solidarietà europea.
Per quanto riguarda la democrazia europea, von der Leyen ha sottolineato la necessità di rafforzare il sistema degli “Spitzenkandidaten” (candidati principali) e di riconsiderare l’introduzione di liste transnazionali nelle future elezioni europee.
Ha infine dichiarato il suo pieno sostegno a un diritto di iniziativa legislativa del Parlamento europeo.
Le dichiarazioni d’intento del nuovo Presidente sono da sottoscrivere pienamente. Speriamo che queste dichiarazioni non rimangano tali e si aprano orizzonti nuovi per tutti noi, ma soprattutto per le generazioni future.