IL CERCHIO MAGICO
Il Cerchio Magico
Una volta, quando si aveva un gran mal di testa da non capire più niente, si diceva: “ho un zércol a.a testa”. Chissà perché da un po’ di tempo, quando in un partito non tutto va per il suo verso, dicono che il Capo si fa comandare da “un cerchio magico” e si suppone gli stringa la testa, quindi le fa male, perciò non ha più la lucidità per comandare ma, si lascia comandare. Coclusione il Capo non è più il Capo.
Pertanto sarebbe più giusto:“Al Capo a l’ha un zércol
a.a testa”.
In un certo partito i nomi sono appropiati eal zércol al se strénze.
La Pascale vuole Fiori ma Rossi solamente
quelli Verdini non le passano per la mente,
solo Brunetta resiste perché a testa bassa
nel mistero più Fitto a Toti la palla non passa.
Così Silvio dal Cerchio Magico accerchiato
ripudia anche la Santanchè che l’ha osannato,
Biancofiore e Brambrilla sono da rottamare,
solo Dudù non chiede perché sa solo abbaiare.