Le parole a volte oltre ad informare colpiscono. Le parole di Andrea Maset hanno informato su chi è Walter Cadorin e lo hanno anche colpito, riducendolo a un Corvo che gracchia.
Andrea Maset, : Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..
Le parole informano ed anche colpiscono. Le parole di Andrea Maset hanno informato su chi è Walter Cadorin e lo hanno anche colpito, riducendolo a un Corvo che gracchia in continuazione.
Andrea Maset, : Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..
UNA ULTERIORE DOMANDA SUL WALTER CADORIN.
Quando il Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà? Sempre troppo tardi.
Lei fa sempre domande a me e io rispondo. Ma per una volta che ne faccio una a lei mi vuol rispondere?
Le faccio alcune domande e poi la lascio andare perchè con lei è impossibile discutere.Non so se per ignoranza culturale o altro.
Lei sostiene il comunismo internazionale, ricorda Chavez manco fosse stato in Venezuela,sostiene Maduro. La Cina additata come esempio, non certo di libertà ma non dice di che cosa.
Ma lei cosa ha fatto in quegli anni in cui, noi più giovani,si combatteva in Italia per la democrazia messa in discussione anche da bande armate, dov’era, all’estero dice continuamente ma per l’Italia cosa ha fatto ?
Ho trovato un commento in un quotidiano su Toni Negri “Toni Negri! Fino a quando continuerà a romperci le scatole e a trovare spazi dove scrivere le sue farneticanti teorie? Ero nei radicali quando mettemmo su l’operazione per eleggerlo e tirarlo fuori dal carcere in omaggio alla libertà di espressione. Il patto era che avrebbe rinunciato all’immunita’ e si sarebbe costituito. Tutti sappiamo come è andata. Scappò a Parigi e chi si è visto si è visto. Preferisco Battisti, un delinquente, ma che, almeno, ha avuto il coraggio di sparare e giocarsi la vita. Negri preferiva indottrinare i suoi allievi così che a sparare fossero loro. Lo disprezzo profondamente. Non parliamone più”.
Ecco induceva indottrinava gli altri per… Ma lei con i suoi post, ne ha per tutti, vuole indottrinare o fare proseliti e per chi, visto che nessuno la vuole iscrivere a un partito a un movimento e si agita alla ricerca di qualche medaglia o di soddisfazioni politiche personali che non ha mai potuto avere ?
ANCORA UNA DOMANDA SUL WALTER CADORIN.
Quando il Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà? Sempre troppo tardi.
Vittorio Veneto in tutte le sue componenti, da destra a sinistra, non prende in considerazione l’anzianotto Bastanzetti del SAC, che si agita a più non posso. Quindi per anzianotto Bastanzetti del SAC Vittorio Veneto è pore Vittorio… Mentre per Vittorio Veneto anzianotto Bastanzetti del SAC è pore anzianotto Bastanzetti…
Michele Bastanzetti
Pore Vitorio…
Ramona Wadi è una ricercatrice indipendente, giornalista freelance, è una blogger e recenscise di libri. I suoi scritti trattano una serie di temi in relazione a Palestina, Cile e America Latina.
RICORDANDO L’EREDITA’ DI HUGO CHAVEZ.
Articolo di Ramona Wadi su Strategic Culture tradotto da Francesco Cecchini per Ancora Fischia il Vento.
L’era di Fidel Castro, Hugo Chavez ed Evo Morales fu segnata da principi rivoluzionari che trascendevano la regione dell’America Latina. Insieme, Cuba, Venezuela e Bolivia hanno presentato un fronte unitario e ispiratore. A sette anni dalla scomparsa di Hugo Chavez, in un momento in cui Cuba persiste nella sua rivoluzione, la Bolivia si ritrova intrappolata nelle dinamiche di una dittatura appoggiata dagli Stati Uniti e il Venezuela combatte l’intervento imperialista nel paese, la Rivoluzione Bolivariana richiede più di un ricordo temporaneo. In tutta l’America Latina, l’ascesa delle dittature di destra e il sostegno degli Stati Uniti ai presidenti fascisti di destra eletti democraticamente indica la via da seguire per le masse. C’è bisogno di un’inversione permanente delle politiche neoliberali per creare società inclusive basate sui principi socialisti. Ciò significa un ritorno ai movimenti rivoluzionari che hanno reso la lotta antimperialista una caratteristica permanente.
Dopotutto, Chavez non è semplicemente storia. Il suo potere politico derivava dai movimenti sociali in Venezuela che sostenevano le sue riforme socialiste. Il tentativo di colpo di stato del 1992, in cui Chavez, come ufficiale militare, cercò di rovesciare il governo di Carlos Perez, indicò le possibilità di cambiamento per il popolo venezuelano. Mentre consegnava il suo messaggio al popolo dopo il fallito tentativo di colpo di stato, ritenendosi responsabile della mancanza di successo, Chavez ha istigato il cambiamento all’interno della struttura mentale della gente. “Por ahora”, per ora, la rivoluzione ha dovuto essere messa in pausa, ma non la mobilitazione, che ha visto trionfare Chavez alle urne nel 1998 per attuare un radicale cambiamento socialista. Ancora una volta, gli Stati Uniti stavano affrontando una realtà già sperimentata in Cile: la rivoluzione socialista scelta democraticamente. E come in Cile, sono state implementate tattiche simili, con risultati diversi. Nel 2002, fu istigato un colpo di stato di breve durata contro Chavez. Tuttavia, i militari e il popolo si sono mobilitati contro l’interferenza dell’ala destra e in 48 ore questa, sostenuta dagli Stati Uniti, si è trovata di fronte a un fenomeno di cui non avevano fatto i conti. Distruggere la rivoluzione bolivariana non richiedeva semplicemente la sconfittao del suo leader, ma anche sconfiggere la mobilitazione a sostegno di Chavez e la partecipazione popolare alla rivoluzione del paese. È da queste basi che Chavez è stato in grado di sfidare l’imperialismo in Venezuela, in America Latina e nell’intera comunità internazionale. La liberazione del paese all’influenza del Fondo monetario internazionale nel 2007 è stata un altro passo che indicò la volontà del governo di sradicare lo sfruttamento delle risorse del paese e di dedicarsi, invece, a sforzi collaborativi per potenziare politicamente ed economicamente i paesi e le persone in America Latina. A livello internazionale, le denunce di Chavez sulla politica estera americana erano costanti, così come il suo sostegno alla lotta anticoloniale, in particolare in Palestina. Nel 2010, Chavez ha descritto Israele come un’entità genocida. “Un giorno lo stato genocida di Israele verrà messo al suo posto e speriamo che lì emerga uno stato veramente democratico, con il quale possiamo condividere un percorso e idee”. All’inizio del 2009, il Venezuela sotto Chavez aveva interrotto i legami con Israele sull’aggressione dell ‘”Operazione di piombo” del potere coloniale contro l’enclave in cui il fosforo bianco veniva usato contro civili palestinesi. Tuttavia, il sostegno di Chavez ai palestinesi non era semplicemente retorico. Si è impegnato con i palestinesi politicamente e diplomaticamente, oltre a offrire aiuti umanitari e sostegno – una posizione che è stata anche incorporata nella politica venezuelana dopo la sua morte nel 2013. Chavez considerava la messa in pratica di alternative socialiste sia come un dovere che come un diritto, un processo questo detestato dall’imperialismo USA. La rivoluzione bolivariana, come la rivoluzione cubana, è un processo di liberazione e una forma di resistenza all’impero. L’accademico e ambasciatore cubano in Venezuela, il tedesco Sanchez, descrive correttamente il processo bolivariano così: “Garantire benefici immediati per il popolo e sconfiggere politicamente l’opposizione e i suoi alleati stranieri erano compiti immediati”. Dopo Chavez, rimane la stessa urgenza di sconfiggere l’imperialismo.
Le faccio alcune domande e poi la lascio andare perchè con lei è impossibile discutere.Non so se per ignoranza culturale o altro.
Lei sostiene il comunismo internazionale, ricorda Chavez manco fosse stato in Venezuela,sostiene Maduro. La Cina additata come esempio, non certo di libertà ma non dice di che cosa.
Ma lei cosa ha fatto in quegli anni in cui, noi più giovani,si combatteva in Italia per la democrazia messa in discussione anche da bande armate, dov’era, all’estero dice continuamente ma per l’Italia cosa ha fatto ?
Ho trovato un commento in un quotidiano su Toni Negri “Toni Negri! Fino a quando continuerà a romperci le scatole e a trovare spazi dove scrivere le sue farneticanti teorie? Ero nei radicali quando mettemmo su l’operazione per eleggerlo e tirarlo fuori dal carcere in omaggio alla libertà di espressione. Il patto era che avrebbe rinunciato all’immunita’ e si sarebbe costituito. Tutti sappiamo come è andata. Scappò a Parigi e chi si è visto si è visto. Preferisco Battisti, un delinquente, ma che, almeno, ha avuto il coraggio di sparare e giocarsi la vita. Negri preferiva indottrinare i suoi allievi così che a sparare fossero loro. Lo disprezzo profondamente. Non parliamone più”.
Ecco induceva indottrinava gli altri per… Ma lei con i suoi post, ne ha per tutti, vuole indottrinare o fare proseliti e per chi, visto che nessuno la vuole iscrivere a un partito a un movimento e si agita alla ricerca di qualche medaglia o di soddisfazioni politiche personali che non ha mai potuto avere ?
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALTER
Quando il Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà? Sempre troppo tardi.
BASTANZETTI DEL SAC , POLITOLOGO DEL SAC, BASTANZETTA A RUOTA LIBERA.
Michele Bastanzetti
Quando ne saremo fuori ci sarà da ragionare (anche se coi politici che abbiamo sarà dura). Ed uno dei punti da evidenziare sarà il danno che ANCHE in situazioni di emergenza sanitaria come questa il decentramento amministrativo genera. Regionalismo all’ italiana da azzerare e ripensare. Nazionalismi e sovranismi pura preistoria. Poteri europei da centralizzare e potenziare nei settori strategici e fondamentali del vivere comune. Altrimenti si verrà travolti.
Anzianotto Bastanzetti del SAC ( o Bar-zelletti come lo chiama Denisio) si crede giovane, ma è anzianotto. Inoltre oltre ad essere del SAC anzianotto Bastanzetti del SAC ha il complesso di non venire mai preso in considerazone che lo fa bastanzettare a più non posso.
Nereo Rocco, il mister più rustico della storia del football, uno che diceva: “Tuto quelo che se move su l’erba, dàghe. Se la ze le bale de Bastanzetti, pasiensa!”
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALTER
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà?
Lei fa domande agli altri, ma a lei, guardandosi allo specchio se ne fa qualcuna ? Non credo perchè è ancora qui a fare il cag*** e ripete, ripete sempre le stesse cose.
Che vuole che mi interessi, che interessi agli altri se mi chiama Corvo o Cadorin.
Ci vuole ben altro per farmi tacere. Continuo a dire che mi meraviglia Vinicio
UNA DOMANDA SUL CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà?
Ma lei è sicuro di non essere caduto e da piccolo dal caregon ?
Francesco Cecchini
13/03/2020
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALTER
Quando Cadorin Walter si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà?
Francesco Cecchini
13/03/2020
LA CINA E IL CORONAVIRUS. Lina Sankari per l’Humanité.
Dopo sei settimane di confino, la Cina vede la primavera. Una svolta è impegnata nella lotta contro l’epidemia di coronavirus. Le autorità hanno annunciato ieri una graduale ripresa dell’attività, ma le incognite a livello internazionale continuano a pesare. L’immagine vuole essere sia lirica che marziale. E vuole fare riferimento alle altre battaglie combattute dalla Cina moderna. “Sotto il comando personale del segretario generale Xi Jinping, la vittoria contro il senza precedenti Covid-19 si avvicina al suono della primavera”, ripete in continuazione la televisione pubblica CGTN dopo la visita di lunedì del presidente cinese a Wuhan, la città epicentro città del virus . “La diffusione dell’epidemia è quasi sotto controllo”, ha detto il Capo dello stato, lodando la capacità di resistenza della popolazione, ma anche del personale medico, ribattezzato “soldati in bianco” dalla stampa. Le autorità hanno annunciato ieri la chiusura di sedici ospedali temporanei a Wuhan, che hanno curato 12.000 pazienti con sintomi lievi e la cui costruzione rimane “una grande innovazione nella storia dell’azione sanitaria”, ha scritto il People’s Daily. E Bruce Aylward, epidemiologo dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiunge: “Di fronte a un virus finora sconosciuto, la Cina ha senza dubbio schierato la risposta più ambiziosa, agile e aggressiva della storia per confinare un la malattia.” L’annuncio di ieri della graduale ripresa dell’attività economica nel cuore della metropoli confinata per sei lunghe settimane è stato un altro segnale incoraggiante del contenimento del coronavirus, con solo 19 nuovi casi registrati nella giornata di martedì. Di conseguenza, le aziende mediche, i servizi pubblici che forniscono gas ed elettricità, l’industria alimentare e i supermercati si riavviano senza indugio. Le aziende che hanno una grande importanza nella catena di produzione nazionale e mondiale, come l’automobile, l’elaborazione dei dati, l’elettronica e il tessile dovranno ottenere un’autorizzazione prima della ripresa dell’attività, spiegano le autorità provinciali. Questo è un segno che la Cina, che svolge un ruolo essenziale nelle catene del valore globali, intende vedere la crescita globale ricominciare il più presto possibile. Il paese deve anticipare una nuova fase della globalizzazione. A livello nazionale, la seconda potenza più grande del mondo sta anche mostrando segni di graduale ripresa nel turismo, nelle spedizioni, nelle costruzioni e nei trasporti. C’è un grande ritardo da recuperare: secondo le stime iniziali, la crescita nel primo trimestre dovrebbe attestarsi al 2,3% anno su anno anziché al 6%. Tuttavia, è prematuro affermare che la Cina è completamente fuori dal bosco. Da un lato, perché la crisi economica e sociale è installata e che molte incognite continuano a pesare. In particolare sulla capacità del resto del mondo di frenare l’epidemia e rilanciare l’attività. D’altro canto, l’enorme piano di risanamento previsto dalle autorità centrali non sarà sufficiente per incentivare immediatamente le esportazioni. Dal 18 ° Congresso CPC nel 2012, la Cina ha agito per reindirizzare il suo modello di sviluppo verso lo stimolo del consumo interno in modo da essere meno dipendente dal commercio. Ciò era tanto più vero alla fine di questa sequenza che ha messo in luce la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globalizzate e i rischi legati all’estrema dipendenza dalla Cina in tempi di crisi. Chiaramente, la Cina deve anticipare una possibile nuova fase della globalizzazione per non soffrire di una ridistribuzione della produzione. L’ultima incognita per Pechino: l’atteggiamento degli Stati Uniti. Le due potenze economiche sono impegnate in una fase di declassamento commerciale ma ancora lontana da un accordo finale. La Fase 2 non avrà luogo prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti a novembre, il cui esito non è noto a nessuno. Tuttavia, ed è difficile prevedere, con il rischio di una nuova crisi economica, qualsiasi presidente americano, chiunque esso sia, rilanci le ostilitàcon la Cina.
La Cina è un regime dove le direttive del centro devono essere seguite in periferia pena la carcerazione e altro (vedi Corea del nord). Gli stati democratici hanno invece, devono mettere d’accordo più centri di potere, trovare sintesi fra idee diverse. Guardiamo all’Europa- Per far riaffermare oggi pomeriggio, dalla Presidente von der Leien “aiuteremo in tutti modi l’Italia”, quando la Legarde aveva affermato ieri , l’italia si arrangi, ci è voluto un giorno di pressioni e confronti fra le diplomazie europee, silenziato big politici che avrebbero potuto far precipitare la situazione.
Questa è la democrazia Cecchini che a volte costa.
Quindi la finisca, lei italiano, a sostenere vecchi slogan tipo “taci che il nemico ti ascolta” o chiudere le frontiere isolarsi dal mondo e far credere al popolo che le colpe dei problemi interni non risolti, sono degli altri, dei governi capitalistici, i cattivi.
“..il rischio di una nuova crisi economica, qualsiasi presidente americano, chiunque esso sia, rilanci le ostilità con la Cina” Non sono ostilità ma concorrenza da parte di chi non vuole morire sotto il regime cinese !
E se la Cina avesse buttato il coronavirus nel mondo per annientarlo ?
UNA DOMANDA SU WALTER CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Coronavirus, “primo caso il 17 novembre
13/03/2020 10:23 adnkronos.it
Il primo caso di una persona colpita da Covid-19 può essere fatto risalire al 17 novembre scorso, secondo notizie di stampa che fanno riferimento a dati del governo cinese non pubblicati. A scriverne, riporta oggi il Guardian, è il South China Morning Post, secondo il quale le autorità cinesi avevano identificato almeno 226 persone che avevano contratto il virus lo scorso anno ed erano sotto supervisione medica. Il primo in assoluto risale al 17 Novembre
UNA DOMANDA SU WALTER CADORIN
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Il giudizio su di lei è negativo e di tanti.
Mi meraviglia invece Vinicio, insegnante, che fa il suo filmino e poi sparisce lasciando a lei la gestione del blog. Segno che condivide tutte le coglionate che lei scrive. Si accontenta di pubblicizzare il numero di post del “suo” blog ?
Francesco Cecchini
13/03/2020
UNA DOMANDA SUL WALTER CADORIN
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Francesco Cecchini
13/03/2020
Portavoce governo cinese ha affermato che l’esercito americano potrebbe aver portato il Coronavirus in Cina
13.03.2020 – Luca Cellini
E’ quanto ha dichiarato poche ore fa in un tweet dal suo account pubblico, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian.
Nel suo tweet il portavoce cinese afferma che i militari statunitensi avrebbero potuto portare il Coronavirus nella città cinese di Wuhan, che è stata più colpita dall’epidemia.
Nel tweet, il portavoce del ministero degli Esteri cinese pone alcune domande: “A quando risale il paziente zero negli Stati Uniti? Quante persone sono infette negli States? Come si chiamano gli ospedali dove sono ricoverate? Potrebbe essere che sia l’esercito americano ad aver portato l’epidemia a Wuhan. Vogliamo trasparenza! Che siano resi pubblici i vostri dati! Gli Stati Uniti ci devono una spiegazione! ” così in un primo tweet ha scritto Zhao in lingua inglese.
UNA DOMANDA SU CADORIN
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Zhao in lingua inglese è quello che gioca a tresette con lei e qualche sinistro nostalgico maoista ? Ha la foto e le credenziali di questo uomo ?
Ho chiesto io info al mio amico cinese Vaihmon, e attendo risposta. Intanto lei stia attento alla partita chè è rimasto con qualche figura del c++++
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALER
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Maset aveva ragione, e la smetterà?
Francesco Cecchini
13/03/2020
Andrea Agnelli e l’arroganza del capitalismo italiano
di Giovanni Pulvino (REDNEWS) · Pubblicato 13 Marzo, 2020 · Aggiornato 12 Marzo, 2020
‘I bergamaschi con una grande prestazione sportiva hanno avuto accesso diretto alla Champions. Giusto o meno, penso poi alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell’Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori. Bisogna proteggere gli investimenti’, questo è quanto ha dichiarato nei giorni scorsi Andrea Agnelli
Per il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, nel calcio non contano i meriti, ma i soldi. Il suo ragionamento è semplice ed arrogante nello stesso tempo: i ‘poveracci’ non devono scalfire il ‘suo potere’ economico e di decisione. Quest’argomentazione è tipica di un individuo che deve la sua ricchezza ad altri. In particolare, al capitale accumulato durante il fascismo da uno dei fondatori della Fiat: Giovanni Agnelli, bisnonno di Andrea. L’azienda automobilistica torinese ha fatto ‘fortuna’ in quegli anni. Successivamente, nel dopoguerra, essa si è affermata in Italia con gli aiuti di Stato che governi di ogni colore politico gli hanno garantito. Situazione che è continuata con l’inizio del nuovo secolo. L’accordo siglato con il presidente degli Usa Barak Obama ha consentito alla famiglia Agnelli l’acquisizione della Chrysler. Oggi è una multinazionale in grado di condizionare le scelte di politica economica di diversi governi nazionali.
Altro che libera iniziativa privata, la Fca è un impero economico creato e cresciuto grazie agli aiuti di Stato. Il principio fondante del sistema economico capitalistico dovrebbe essere la meritocrazia, almeno a parole. Tutti sanno, invece, che il sistema non funziona così. Le idee di Andrea Agnelli sul calcio lo dimostrano. La creazione di una Superlega che comprenda solo le squadre che dispongono di maggiori risorse finanziarie, non sorprende. Per il presidente della Juventus non contano le abilità di chi riesce a vincere e primeggiare anche se dispone di risorse limitate. I ‘poveracci’ devono stare al loro posto. Il potere nel calcio e non solo spetta a chi ha i soldi, anche se questi sono stati ereditati e sui quali i ‘fortunati’ non possono vantare alcun merito.
REDNEWS
Delirante! Come no? Si dice anche che i morti di coranavirus voteranno per lei e la sua sinistra e così conquisterete il mondo e lei, finalmente sarà in un posto di comando e non portatore d’acqua. Meno male che il Capo cinese ha ammesso le sue colpe.
Se non vi siete, voi sinistri, ancora accorti, siamo in guerra e si parla di possibili, un trend di2/300mila morti in Italiae 5 milioni nel mondo. E allora passano in SECONDO PIANO PRIVACY E LIBERTÀ INDIVIDUALI. D’altronde non avete mai sollevato critiche quando la la sinistra ha rinunciato a far poltica cedendola ai giudici. Sveglia Cecchini che è rimasto indietro, nel ’68. Legga di più e stia informato.
UNA DOMANDA SU WALTER CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset, aveva ragione e la smetterà?
UNA DOMANDA SUL WALTER CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset, aveva ragione e la smetterà?
Coronavirus : Le decisioni del governo sono più pericolose dell’influenza ?
11.03.2020 – Natale Salvo
Coronavirus : Le decisioni del governo sono più pericolose dell’influenza ?
Puoi, anzi devi lavorare e produrre, puoi andare per negozi e consumare, però devi restare chiuso in casa. Questa, di fatto, è la situazione in cui sono stati catapultati gli italiani dopo il diktat del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte [1], subito applaudito dai partiti dell’estrema destra nazionale per la quale la “libertà individuale” non è un valore.
« È possibile uscire da casa solo per situazioni emergenziali e per andare al lavoro, sicuramente non per passeggiare o altre cose che non sono strettamente necessarie. Già oggi abbiamo fatto dei controlli con l’intento di fare comprendere ai cittadini che non possono usare l’auto per fare una semplice passeggiata ».
In sintesi è quanto ha voluto farci sapere con le sue dichiarazioni, riportate dall’emittente Telesud, il Comandante della Polizia Municipale di Trapani, il signor Commissario Mario Bosco.
Questo è rispetto delle libertà costituzionali ?
La quarantena degli italiani voluta dal premier Conte è Costituzionale ?
La Costituzione Italiana, all’articolo 16, stabilisce che ogni cittadino può « circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale » e che « ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi ».
Ancora all’articolo 17 : « i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi », senza dimenticare l’articolo 30: « è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli ».
Questi diritti non sono stati abrogati, ma attualmente restano “sospesi”.
E’ sospesa:
la libertà di lasciare il proprio comune e l’Italia;
la libertà di riunione;
ai genitori separati il diritto di recarsi dai propri figli minori per svolgere il proprio diritto / dovere di educarli.
Vero è che la stessa Costituzione prevede i casi in cui tali diritti possono essere limitati, ma siamo certi che le attuali condizioni legittimino suddette estreme limitazioni, attualmente imposte ?
Questo potrebbe essere un pericoloso precedente qualora le estreme destre vincessero le prossime elezioni nazionali ?
Il Belgio non copia dall’Italia : qui decisioni lucide ed equilibrate, senza “fumo negli occhi”
In Belgio, per esempio, pensano che quel che facciamo noi non sia legittimo, tanto da non copiarlo nel loro Paese.
Anche lì si è diffuso quel virus che fa paura agli italiani, ma il governo belga ha deciso di non amplificare la paura latente o presente, forse pure terrore, e pure i giornali non cavalcano l’onda della sovra-informazione, assolutamente inutile se non si vuole solo creare caos ed alimentare la paura.
La RTBF, cioè la televisione francofona , riporta le indicazioni decise dal governo federale belga :
sono “sconsigliate” le “feste scolastiche”, ma le istituzioni scolastiche continuano a funzionare regolarmente;
le persone a rischio sono “invitate” ad evitare di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico;
gli eventi che si svolgono al chiuso sono limitati a 1.000 (!) spettatori;
gli eventi che si svolgono all’aperto (vedi il calcio o i concerti) sono liberi, ma alle persone a rischio è “sconsigliato” di parteciparvi.
Stop ! Nessun controllo agli aeroporti, neppure il rilievo “della temperatura” presso gli aeroporti che proseguono le loro attività. Insomma, niente di niente!
Il Sito del Ministero della Sanità belga spiega [5], anzi , che « i controlli negli aeroporti non sono efficaci, soprattutto quando le persone non presentano sintomi ». Insomma sono solo “fumo negli occhi” : uno spreco di risorse e la propagazione dell’allarmismo !
E’ una vita da vivere quella senza rapporti sociali cui ci costringe il governo?
Sono Incoscienti loro o stiamo “esagerando” noi ?
Forse i politici belgi non si sono fatti prendere la mano dagli “eventi”, probabilmente hanno lucidamente valutato il profilo dei costi / ricavi.
Sarà stata fatta la giusta valutazione del pesante costo per l’economia e per la coesione sociale del Paese di provvedimenti più restrittivi ?
Infatti, è possibile considerare una vita completa quella senza vita sociale ?
Può la vita definirsi ancora “umana” ove è vietato abbracciarsi o solo stringersi la mano ?
Magari avranno considerato che la scuola e l’istruzione sono aspetti strettamente necessari e quindi irrinunciabili ?
Il governo col suo allarmismo ha trasformato gli italiani negli appestati del pianeta
Intanto, dopo il diktat del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, gli italiani sono considerati come “appestati” in tutto il pianeta.
Dall’Uganda alla Macedonia, dalla Romania al Montenegro, da Malta alla Serbia, dal Marocco alla Turchia, dall’Austria alla Guinea Equatoriale, dall’Angola all’Israele, dall’Arabia Saudita all’Iraq, dal Qatar al Tagikistan, nessuno di loro vuole avere a che fare con gli italiani.
Il danno di “immagine” è scolpito sulla pietra e durerà per decenni, a dir poco !
Italiani gente non gradita! Untori! Quanto tutto ciò peserà sul piano commerciale e turistico è di facile intuizione per tutti.
Allora, in conclusione, mi aspetto che i commentatori dicano a gran voce : Non si dovevano prendere provvedimenti, quindi ?
Ecco i giusti provvedimenti di un governo liberale e responsabile
Certo che si. Sicuramente si dovevano potenziare le strutture sanitarie pubbliche (ma non solo per l’emergenza), e aggiungo che non si dovevano distruggere prima le risorse della Sanità – in nome del “taglio” della spesa e delle “tasse” portato avanti negli anni tanto dai governi di destra (Forza Italia-Lega) che liberisti (PD) -.
Dobbiamo leggere Le Figaro [6] per scoprire che l’Italia ha « un numero basso di posti letto ospedalieri (3,2 letti ogni 1.000 abitanti, contro i 6 letti della Francia), e un numero limitato di letti in cura intensiva […]. Si dispone di appena 3.000 “ventilatori” in tutta Italia ». Quelli per la respirazione artificiale, s’intende.
Si potevano disporre provvedimenti maggiormente restrittivi solo verso gli anziani, dato che sono loro la categoria più a rischio in Italia (al 10 marzo, secondo Repubblica [7] l‘88,5% dei decessi sono ultra-settantasettenni).
Ora che si può fare ? Adesso è l’ora della politica, delle opposizioni democratiche che devono alzare la voce contro le scellerate politiche di “bilancio” del passato e contro le io nsensate decisioni illiberali del presente.
QUATTRO DOMANDE SU CORVO CADORIN.
Che Corvo Cadorin sfinito da tanto gracchiare stia tirando il fiato? Che non gracchi più almmeno fino a dopo l’emergenza coronavirus? Che si sia finalmente convinto di aver ampiamente provato che Andrea Maset ha ragione su Walter CadorIn? Che si sia inoltre convinto che tutti sappiano che Corvo è Walter Cadorin?
LULA A PARIGI E UN PAIO CONSIDERAZIONI SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN FRANCIA.
Francesco Cecchini
Il Consiglio comunale di Parigi del 3 ottobre 2019 ha concesso a Luiz Inácio Lula da Silva la Cittadinanza Onoraria della Città, perché i diritti civili e politici dell’ex Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, particolarmente impegnato nella lotta contro le disuguaglianze sociali, erano stati violati.
Lula è stato liberato il 9 novembre 2019 a seguito di una decisione della Corte suprema del Brasile, dopo 580 giorni di detenzione.
Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha consegnato lunedì 2 marzo la cittadinanza onoraria della città di Parigi all’ex presidente brasiliano Lula, alla presenza di Dilma Rousseff, che gli successe, e Fernando Haddad, candidato del Partito dei Lavoratori nel 2018. Una decorazione “attribuita” eccezionalmente per le persone che si sono particolarmente illustrate nella difesa dei diritti umani ”, spiega il municipio. La cerimonia si è svolta presso il municipio, prima di un incontro congiunto al Théâtre du Gymnase, nel decimo arrondissement, organizzato da Parigi in comune, la piattaforma della campagna di Hidalgo. La cittadinanza onoraria della città di Parigi è concessa in via eccezionale a persone che si sono particolarmente distinte nella difesa dei diritti umani, al fine di affermare il sostegno di Parigi in queste lotte e proteggere i destinatari di questa distinzione.
Essendo l’iniziativa caduta in piena campagna elettorale per le vicIne amministrative molte sono state le critiche ad Anne Hidalgo. Sarah Legrain, candidata nel diciannovesimo La France Insoumise che ha sempre sostenuto Lula, Jean-Luc Mélenchon lo aveva incontrato in prigione lo scorso settembre, ha dichiarato con Sarah Legrain, candidata nel diciannovesimo distretto parigino: “Vista la situazione in Brasile, tutti i sostenitori sono bravi, dice Sarah Legrain, candidata nel diciannovesimo. Ma non abbiamo sentito molto da Anne Hidalgo sulla giuridalismodella vita politica e sull’autoritarismo liberale che esiste anche in Francia ”.
Secondo gli ultimi sondaggi la corsa per sindaco di Parigi è tra Anne Hidalgo del Partito Socialista, Paris en commun, e Rachida Dati di LREM, La République En Marche, di Emmanuel Macron, Engagés pour changer Paris. Un recente sondaggio da Anne Hidalgo al 26% e Rachida Dati al 24%
Esiste purtroppo una divisione a sinistra, mentre il PCF, Parti communiste français, appoggia Anne Hidalgo, La France Insoumise si presenta autonomamente con Vikash Dhorasoo e Danielle Simonnet per Décidons Paris, che viene dato al 5%.
Significativa della divisione a sinistra è la situazione a Saint-Denis, dalla liberazione roccaforte del PCF. Il candidato del PCF, Laurent Russier, attuale sindaco, dovrà affrontare Laurent Russier di La France Insoumise e attuale vicesindaco.
Nelle elezioni amministrative in Francia 902.475 candidati su 20.765 liste si sfideranno per essere sindaci in 34.968 comuni il 15 e 22 marzo. Non vi sarà nessun rinvio per coronavirus, ma sicuramente questo limiterà l’affluenza.
Non credo che e noi di OT interessi Lula, il sindaco di Parigi, il post.it di Luca (fonte che lei non nomina per sua ossessione di grandezza) ma il fatto,eventualmente, che per non perdere voti domenica, Macron abbia falsato i dati sul coronavirus in Francia e a nostro danno.
Forse a noi interessa questa notizia: “La special relationship tra Cina e Italia è una fake. Ecco perché
L’invio di esperti e strumentazioni da parte di Pechino viene spacciato come segno di amicizia e solidarietà per dimostrare un rapporto speciale che non esiste. Lo dimostrano le offerte simili fatte dal Dragone ad altri Paesi. L’Italia si presta alla propaganda della Cina proprio mentre la Casa Bianca la attacca per i ritardi sul coronavirus”
Il suo punto di ristoro e della sua “sinistra” sono le notizie dall’estero
Dei problemi italiani lei se frega.
E Vinicio non si accorge.
Francesco Cecchini
12/03/2020
Corvo Cadorin gracchia di “noi di OT” , ma è il solo Corvo Cadorin in giro raccontato da Andrea Maset. Che Corvo Cadorin sia anche sotto stress per gracchiare troppo?
Si ricorda di quando pubblicavo qualche suo articolo nel mio sito e degli, allora, mail di complimenti che mi rivolgeva ? Poi ho smesso, ho respinto la sua scalata e si sta vendicando artificiosamente da quaiotto e, dietro sua natura, non si pone confini.Il fatto è che la sua triste e stupida polemica non interessa a nessuno
Cadorin Corvo nonostante abbia gracchiato ieri fino a tardi, non si riposa, ma continua gracchiare e a dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Cadorin Corvo.
Visto che non sa tacere, incassare, Imbecille non è una offesa ma (da dizionario) Persona di limitata capacità di discernimento e di buon senso o dal comportamento stolido; anche riferito a cosa.
“che discorso i.!”
Francesco Cecchini
12/03/2020
Cadorin Corvo nonostante abbia gracchiato ieri fino a tardi, non si riposa, ma continua gracchiare e a dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Cadorin Corvo. Inoltre Cadorin Corvo offende gracchiando.
Francesco Cecchini
11/03/2020
Nel blog di Vinicio Corvo è impegnato, gracchiando su tutto, a provare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Corvo, e ci riesce benissimo. Lo farà anche di notte o svolazzerà su un ramo a dormire?
Insomma non è capace neanche di difendere le tesi che espone nei suoi lunghi articoli comunistoidi. Scrive ma non capisce. Bravo e intelligente, preparato a ….
Nel blog di Vinicio Corvo è impegnato, gracchiando su tutto, a provare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Corvo, e ci riesce benissimo. Non è svolazzato su un ramo a dormire e gracchia anche ad inizio della notte..
CORVO, UNA VOTA WALTER CADORIN, CONTINUA A GRACCHIARE E A PROVARE CHE ANDREA MASET AVEVA RAGIONE.
Decisamente Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
Cecchini, non è tempo di fare discussioni accademiche, ideologiche. Siamo in guerra !!“Pier Ferdinando Casini e il corovonavirus: “Stiamo vivendo la Terza guerra mondiale”, brividi in Senato 11 marzo 2020
“Quella che stiamo vivendo è la Terza Guerra Mondiale”. Al Senato si parla anche di coronavirus e Pier Ferdinando Casini, nell’aula di Palazzo Madama, fa venire i brividi ai colleghi, “Questa è un’autentica terza guerra mondiale, anche se non ci sono i bombardamenti e ci è richiesto solo di stare in casa – aveva sottolineato in un’intervista al Quotidiano nazionale -. Nulla di paragonabile al terrorismo: dopo l’11 settembre ci hanno chiesto di fare qualche piccolo sacrificio, come levare le scarpe agli aeroporti. Ora ci chiedono di cambiare radicalmente abitudini”.
“Siamo in guerra”: Casini suona la sveglia all’Italia e al governo. E sul prezzo da pagare…
“Le misure restrittive – precisa l’ex presidente della Camera – non sono solo giustificate da un’epidemia di questo tipo ma devono essere prese, e una classe politica che si fa intimidire dalla rivolta nelle carceri, dall’anarchia di comportamento della gente è una classe dirigente che merita di andare a casa”, “o con le buone o con le cattive le misure vanno seguite. Io rifiuto l’idea di amnistie o sconti premiali per i carcerati che sono saliti sui tetti o hanno devastato le prigioni”. Quindi aggiunge che “al netto dei distinguo che si vedono, credo che tutti stiano facendo la propria parte: anche l’opposizione sta dimostrando responsabilità”. “Come per ogni guerra che si rispetti, i conti si fanno alla fine – conclude -. È chiaro che serviranno più di otto miliardi, però ora combattiamo, poi faremo tutte le valutazioni necessarie” e “avrebbe un senso maggiore condurre questa battaglia a livello europeo. Mi auguro che da questa vicenda l’Europa esca con la consapevolezza che deve esistere”
Lei agita anche nel lessico, vecchi slogan di un passato morto e sepolto. Che resiste nella mente e alimenta speranze dure a morire in una minoranza che trovano spazio solo nella critica radicale e non fra il popolo che mira al benessere, alla democrazia, al partecipare alla soluzione dei suoi problemi.
Lei da l’impressione, visto che non si confronta mai con le idee altrui, del ragazzino che piange perché la mamma gli ha postato troppo in alto il barattolo della marmellata e non riesce più a prenderlo.
Lei dimentica che gran parte dei rivoluzionai sessantottini sono stanno fra di noi con la pensione del regime liberalcapitalistico. C’era . c’è uno, otista, che più gli davi in testa meno si vergognava. Lei lo sta battendo dopo averlo uguagliato e senza accorgersi. Segno che le manca qualche cosa in testa.
CORVO WALTER CADORIN, CONTINUA A GRACCHIARE E A PROVARE CHE ANDREA MASET AVEVA RAGIONE.
Decisamente Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
OTTO TESI SUL CORONAVIRUS. Traduzione di Francesco Cecchini per Ancora Fischia il Vento della nota di Daniel Tanuro, pubblicata da Gauche Anticapitaliste.
1. Il fatto che il rallentamento economico abbia preceduto il coronavirus non deve comportare né il negare l’ impatto economico dell’epidemia (interruzione della produzione, interruzione delle catene di approvvigionamento, impatti settoriali sul trasporto aereo e turismo, ecc.), né la gravità della minaccia che rappresenta in quanto tale. Fenomeno dirompente con dinamica esponenziale, l’ epidemia è un amplificatore specifico della crisi economica e sociale. Rivela anche la fragilità del sistema capitalista e i pericoli che pone alle classi lavoratrici, in particolare attraverso il suo produttivismo congenito e il tipo di politica, causa fondamentale della crisi ecologica e climatica.
2. Il controllo dell’ epidemia avrebbe richiesto un’azione tempestiva per adottare misure rigorose di controllo sanitario dei viaggiatori dalle aree contaminate, di identificazione e di isolamento di persone infette, di limitazione degli spostamenti e rafforzamento dei servizi sanitari. Fissati nelle politiche neoliberiste con cui cercavano di contrastare il rallentamento economico, i governi capitalisti sono stati lenti a prenderle e quando le prendevano erano insufficienti, il che li ha costretti a renderle poi più severe, senza riuscire a limitare la diffusione del virus. Azzeramento delle scorte, austerità di bilancio nei settori della salute e della ricerca e flessibilità precaria del lavoro devono essere messe sotto accusa durante questa crisi epidemica.
3. Gli scienziati avevano lanciato l’allarme durante l’epidemia del virus della SARS nel 2002. Erano stati proposti programmi di ricerca di base in Europa e negli Stati Uniti che avrebbero permesso di comprendere meglio e prevenire categorie di virus ricomparse in nuove forme come il coronavirus. I governi hanno rifiutato di finanziarli. Una politica assurda, ma fatta su misura per lasciare la ricerca in questi campi all’industria farmaceutica, il cui obiettivo non è la salute pubblica ma trarre profitto dalla vendita di farmaci sul mercato per i pazienti solventi.
4. Come ogni fenomeno dirompente, l’epidemia in primo luogo provoca reazioni di negazione. Queste possono quindi lasciare il posto al panico e il panico può essere sfruttato da complottisti e altri demagoghi per fare il gioco di strategie autoritarie di controllo tecnologico delle popolazioni e limitazione dei diritti democratici. Esiste anche il serio rischio che il coronavirus venga usato dai fascisti come pretesto per giustificare e intensificare le politiche razziste di respingimento dei migranti.
5. La sinistra non può assolutamente accontentarsi di ridurre il fattore esogeno della crisi sanitaria alla crisi economica capitalista endogena. Deve tener conto della crisi sanitaria in quanto tale e sviluppare proposte per combatterla in modo sociale, democratico, antirazzista, femminista e internazionalista. Contro corrente all’individualismo, deve promuovere nei movimenti sociali comportamenti collettivi responsabili dal punto di vista della non propagazione del virus. A differenza delle misure per limitare l’uso dell’auto adottate da alcuni governi in risposta allo “shock petrolifero”, ad esempio, nessuno può sfuggire alla propria responsabilità per la salute: la sua, quella dei propri cari e la salute pubblica, senza dimenticare la responsabilità per il Sud globale. O i movimenti sociali prendono questo problema nelle loro mani, democraticamente a partire elle realtà sociali dei dominati, oppure quelli dominanti imporranno le loro soluzioni liberticide.
6. Il principale pericolo dell’epidemia è il possibile superamento della soglia di saturazione dei sistemi ospedalieri. Ciò porterebbe inevitabilmente a un aumento peggiorativo del prezzo pagato dai più poveri e dai più deboli, in particolare dagli anziani, nonché a un rinvio delle attività di assistenza nella sfera domestica, vale a dire generalmente a scapito delle donne. La soglia dipende ovviamente dai paesi, dai sistemi sanitari e dalle politiche precarie di austerità che sono state imposte. Ciò sarà raggiunto tanto più rapidamente quanto i governi correranno dietro l’epidemia invece di prevenirla. L’epidemia quindi richiede chiaramente una rottura con le politiche di austerità, una ridistribuzione della ricchezza, il rifinanziamento e la deliberalizzazione del settore sanitario, la soppressione dei brevetti in campo medico, la giustizia nord-sud e la priorità dei bisogni sociali. Ciò implica in particolare il divieto di licenziamento delle persone infette, il mantenimento dei salari in caso di disoccupazione parziale, la cessazione del controllo e delle sanzioni nei confronti dei beneficiari della sicurezza sociale, etc.,etc. È principalmente su queste questioni che dobbiamo intervenire per contrastare risposte irrazionali e il loro potenziale slittamento razzista-autoritario.
7. Vi sono molti punti in comune tra la crisi del coronavirus e la crisi climatica. In entrambi i casi, la sua logica di accumulazione a scopo di lucro rende il sistema capitalista incapace di prevenire un pericolo di cui è comunque consapevole. In entrambi i casi, i governi oscillano tra la negazione e l’inadeguatezza delle politiche progettate principalmente in base ai bisogni del capitale, non ai bisogni delle popolazioni. In entrambi i casi, i più poveri, discriminati razzialmente e più deboli, specialmente nei paesi del sud, sono nel mirino, mentre i ricchi dicono che riusciranno sempre a cavarsela. In entrambi i casi, i governi stanno usando la minaccia per avanzare verso uno stato forte mentre le forze di estrema destra stanno cercando di trarre vantaggio dalla paura di spingere false risposte malthusiane e razziste. In entrambi i casi, infine, la legge sociale del valore capitalista entra in diretta contraddizione con le leggi della natura con dinamiche esponenziali (la moltiplicazione delle infezioni virali in un caso, il riscaldamento con i suoi effetti negativi nell’altro).
8. Il pericolo climatico è tuttavia infinitamente più globale e più grave di quello del virus. Questo arriverà alle sue conseguenze estreme se gli sfruttati e gli oppressi non si uniranno per abbattere questo modo di produzione assurdo e criminale. Il coronavirus è un ultriore avvertimento: il capitalismo, che porta l’umanità alla barbarie, deve essere eliminato.
Non è che si sia dimenticato degli ex regimi comunisti staliniani e maoisti andati a fanc.. mandati dal proletariato stufo e sfruttato, incarcerato e sfruttato? E che il virus è scoppiato in un paese comunista tendente al liberale che ha potuto, proprio perchè regime e senza autonomia dal basso, fare ospedali in 10 giorni ? Se lei vivesse in quei paesi sarebbe da tanto tempo in manette. Ricorda Milovam Gilas di cui non parla ?
Dimentica che abbiamo un governo di sinistra con i grillini che non cade perchè si stanno dividendo i posti di sottogoverno e non decidono per paura di perdere voti e fanno decreti pasticciati che mettono angoscia ? Mi dispiace ma lei in Cina, figurarsi in Italia non sarà mai uomo di governo ma un battitore di tamburi politico commerciali.
L’unica e vera conferma è che lei non sa dire altro, non ha argomenti per discutere e vive in un altro mondo. Non capisce il momento che stiamo vivendo. Non capisce un ca***
Francesco Cecchini
11/03/2020
Corvo Cadorin continua a gracchiare, confermando che Maset aveva ragione.
Alberto Camerotto
11/03/2020
Sign. corvo, o walter… non mi interessa, nel web uno legge i contenuti, se uno vuole vedersi di persona va al bar o alle manifestazioni. Io leggo i contenuti a differenza di altre persone. Mi permetto di parlare con lei.
Probabilmente siamo arrivati ad un centinaio di messaggi nei quali questo presunto sign. cecchini parla di maset. ma credo che ormai tutti conoscano la risposta che ha dato lei a suo tempo. E sono passati 8 lunghi anni.
Cecchini non ha argomenti, spamma articolo suoi e non suoi sulle pagine degli altri e se vengono cancellate… lui insiste. Questo è un classico comportamento da persona frustrata che crede di essere al centro del mondo e che tutti gli altri non capiscano niente.
La soluzione è lasciare che spammi da solo i sui articoli farlocchi e di partito e guai a commentarli… Solo belle cose, niente critiche mi raccomando.
Io dopo le ultime risposte che mi ha dato (praticamente niente) manco perdo più tempo su questo ritrovo di blog. Peccato perchè c’era gente interessante. Naturalmente sentiremo l’ennesima frase fatta da questo cecchini, che io forse me ne vado, che lei gracchia e che Bastanzetti è del sac. Robe viste e riviste. Ma porti pazienza…
Punto n6. Ma e’ qualche giorno che si parla di bloccare i mutui per 9 mesi, voucher per i genitori, aiuti per chi ha piva. Io non vedo tutto questo menefreghismo, ma le cose vanno fatte con il loro tempo e non in fretta e furia, soprattutto per farle giuste e ponderate. Ma questa gente che scrive questi articoli dove lo vede il razzismo?
Punto n8. Ma quindi questo virus non e’ altro che un avvertimento contro il capitalismo? ma in quale favola?
Punto n1. Qui siamo al ridicolo, cioe’ se ci fosse stato il comunismo al governo questa crisi sanitaria si sarebbe risolta in uno schioccare di dita? Con i se e con i ma non ci si allaccia manco le scarpe. Facile parlare quando si e’ in panchina.
Le sue argomentazioni lasciano molto a desiderare, e sono sotto gli occhi di tutti. Lei è solamente un cialtrone.
Francesco Cecchini
11/03/2020
Il Corvo gracchiante oggi non gracchia . Che abbia l’influenza? Che abbia capito che è inutile continuare a gracchiare e dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin?
Chef Sardeòn, restando in tema, per la salsa ha per caso usato le sardine emilio-romagnole? che, dopo le elezioni e la genuflessione a Benetton, son sparite dalla circolazione…
Bastanzetti del SAC invece è ancora in circolazione. Raccoglierà il Bastanzetti del SAC le firme per la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alla senatrice Segre? Mobiliterà tutto il comitato SAC, cioè Bastanzetti del SAC & Bastanzetti del SAC? O è sempre quel Bar-Zelletti come lo descrive Denisio?
Il Corvo svolazza e gracchia a più non posso, cercando di dimostrare che non è il Cadorin descritto da Maset, ma non ci riesce, anzi. Patetico, ma divertente Corvo. Maset cosa hai combinato al povero Walter Cadorin?
Emergenza coronavirus. Responsabilità della Lega e di Zaia
Pubblicato il 9 mar 2020
di Paolo Benvegnù*
In questi giorni abbiamo visto il grande sacrificio ed impegno delle operatrici e degli operatori della sanità pubblica. Una straordinaria dedizione al bene comune per la quale li ringraziamo nel modo più convinto e sincero. Lo possiamo fare perché abbiamo sempre difeso la sanità pubblica e le lavoratrici e i lavoratori del settore. Li abbiamo difesi da attacchi che sono venuti da tutte le parti. I numeri parlano chiaro. La spesa nel sistema sanitario pubblico è stata progressivamente ridotta. I tagli ammontano a 37 miliardi ed hanno colpito le aree che sono dedicate alla tutela della salute pubblica, gli ospedali e i servizi sanitari nel territorio. Di questo sono egualmente responsabili i governi nazionali e regionali di centrodestra e centrosinistra.
Sono stati tagliati nel corso degli anni i 2/3 dei posti di terapia intensiva, sacrificando il diritto alla salute a logiche aziendali. In Italia, i posti letto di terapia intensiva e rianimazione sono la metà di Francia e Germania in proporzione al numero di abitanti. Se il coronavirus è un problema così grande, e un pericolo tanto grave in Italia, è soprattutto per questo. Al crescere del numero dei contagi e dei necessari ricoveri, il sistema rischia di implodere. La crescita esponenziale della diffusione del virus e dei ricoveri rendono assolutamente necessaria la riduzione al minimo delle occasioni di contagio. In questo quadro generale, la gestione leghista nel Veneto e Lombardia della sanità pubblica e dell’emergenza è stata ed è una minaccia per l’intero paese.
Prima si è proceduto con tutti i mezzi possibili alla promozione del privato, favorendone le consorterie, con spreco di denaro pubblico. come in Veneto, o con la corruzione sistemica come in Lombardia, penalizzando il pubblico e i suoi dipendenti. Poi, nello scoppio dell’emergenza, cercando di usare il ruolo delle regioni al fine di opposizione al governo nazionale. Quello che è accaduto in Lombardia con la diffusione alla stampa della bozza dell’ultimo decreto è stato un atto criminale. Come sono altrettanto gravi le dichiarazioni di Zaia contro l’istituzione delle zone rosse nelle tre provincie del Veneto. Nel primo caso si è favorita la fuga di massa dalle regioni del Nord, con l’evidente possibilità di una estensione dei focolai al Sud. Nel caso del Veneto, le resistenze a misure più restrittive nelle province più colpite, esito evidente della pressione di piccoli e grandi padroni, e in totale contraddizione con le dichiarazioni fatte 48 ore prima, promuovono comportamenti e pratiche che pregiudicano qualsiasi sforzo di contenimento del virus.
Le numerose e perfino accorate richieste di chi sta in prima linea, con la piena consapevolezza della gravità della situazione a una maggiore responsabilità collettiva necessaria, vengono vanificare da una consorteria politicante, di cui Zaia è il massimo esponente, che prima ha portato l’attacco al cuore alla sanità pubblica e adesso la può portare al collasso. Chiedere di rimuovere le province venete dall’elenco delle zone rosse è un fatto molto grave. La crescita esponenziale registrata in questi giorni della diffusione del virus segnala plasticamente la necessità di mantenere la guardia al livello massimo.
Adesso è il momento della massima responsabilità, della ricerca e della pratica di tutti gli strumenti per garantire la tutela di tutte/i, e in particolare delle persone più deboli e fragili. Domani faremo il bilancio e la resa dei conti con chi ha messo in svendita il sistema sanitario nazionale e regionale.
Quando Zaia ha chiesto la chiusura all’inizio è stato tacciato di razzismo. Adesso dopo 45 giorni, il governo ha dato ragione a lui. L’articolo da lei citato è vecchio e superato tanto che ora Zaia, dopo il tentennamento del Governo dove c’è Leu altri suoi compagni, ripropone la chiusura totale di Veneto e Lombardia. Più presto si finisce . C più presto si riprende. Cosa dice del fatto che il PD propone l’amnistia per liberare le carceri, altro grosso problema italiano che coinvolge anche Bonafede e i grillini ?
fonte vicino Prc dice che se lei tacesse sarebbe meglio per loroe per tutta la sinistra radicale
Francesco Cecchini
10/03/2020
Corvo gracchia a più non posso cercando di dimostrare che non è il Cadorin descritto da Maset, ma non ci riesce, anzi. Comunque è patetico, ma divertente.
Francesco Cecchini
10/03/2020
ITALIA, CUBA E IL CORONAVIRUS
Francesco Cecchini
Il coronavirus è il virus della verità, arriva in un paese e svela il paese per quello che è.
L’Italia è una penisola, ora zona rossa, con 7.985 contagi, 463 morti e 724 guariti, secondo gli ultimi dati della Protezione Civile. E’ il primo paese al mondo messo “in quarantena”. Gli italiani possono spostarsi solo per “comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità o per spostamenti per motivi di salute” Chi trasgredisce viene arrestato. Sono vietati gli assembramenti. Chi ha febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi è raccomandato di stare chiuso a casa. E’ chiuso il campionato di calcio. Sono chiuse le palestre. Sono chiusi gli impianti di sci. Fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici. Bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione dell’attività. Scuole e università restano chiuse fino al 3 aprile. I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali. Insomma l’Italia invece di puntare su sensibilizzazione individuale e colettiva e potenzimento delle strutture sanitarie si è autoblindata e messa in ginocchio, trasormandosi in un paese lazzareto. Inoltre il coronavirus oltre al cervello dei politici italiani ha preso anche le carceri, infiammandole con morti ed ammalati per ingestione di metadone ed altro.
Cuba è rossa dal 1959 ed è fino ad oggi senza casi di coronavirus. Cuba sta combattendo il coronavirus nell’isola e nel mondo. E’ cubano uno dei farmaci più efficaci per combattere il coronavirus, l’ interferone alfa 2B, un antiretrovirale simile a quelli usati per l’HIV, ).
Questo farmaco adottato dal mese di gennaio dalle autorità sanitarie cinesi sarebbe risultato utile per combattere il coronavirus, dando ottimi risultati. in Cina. Cuba collabora nel settore sanitario con 61 paesi, in Africa, America Centrale e Asia. Vi sono 28.268 professionisti della salute cubani in questi paesi e in alcuni vi sono casi di infezione di coronavirus, come in Haiti, Qatar, Algeria, Cina, Sudafrica e Kuwait.
Ad Haiti, che ha una struttura sanitaria vulnerabile, i medici cubani sono 345. Un punto debole di questo paese è un confine poco controllato con Santo Domingo dove vi sono casi di coronavirus.
In Sud Africa dove vi sono un paio di casi positivi al la COVID-19 vi sono 216 medici cubani che lavorano in vari ospedali. In Algeria, dove la collaborazione sanitaria con Cuba è iniziata nel 1963 la presenza di medici cubani è numerosa. Il primo caso COVID-19 è apparso il 24 febbraio scorso ed era un ciitadino italiano arrivato nel paese una settimana prima. Ora i casi sono 16. E così via.
Considerate le differenti situazioni dei due paesi in materia di coronavirus, significativa è la recente lettera aperta della presidentessa di Italia – Cuba, Irma Doli, al Ministro italiano della sanità Roberto Speranza sul possibile uso della medicina cubana interferone cubano alfa 2B.
Se la sensibilizzazione individuale e collettiva non funziona allora probabilmente bisogna puntare su altri stratagemmi per arginare il problema. A mio avviso l’italia si sta muovendo bene rispetto ad altri paesi dove questo problema viene gestito in maniera piu’ superficiale.
Per quanto riguarda l’utilizzo di interferone 2B… ci potrebbe dare ulteriori indicazioni? Sui canali ufficiali si parla soltanto di sperimentazione, non di cura. Grazie.
Cecchini in particolare su queste cose deve essere meno superficiale, diffondere notizie serie, fare meno pubblicità ai suoi regimi comunisti. Come scrive Repubblica e altri, non ci sono ancora vaccini specifici e in Cina, dopo i 21 ce ne sono altri 181 che PROVANO” altri farmaci. Legga l’articolo su Repubblica da me indicato.
Francesco Cecchini
10/03/2020
CADORIN CORVO
Walter Cadorin da uomo che critica da destra a sinistra, secondo Maset, a Corvo che gracchia da destra a sinistra.
Corvo
10/03/2020
“…Si tratta di tocilizumab, approvato nel 2010 negli Stati Uniti per l’artrite reumatoide. Per il momento, in Cina sono stati 21 i pazienti trattati con tocilizumab che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore dal trattamento e in Italia due giorni fa, grazie a una collaborazione tra l’Azienda ospedaliera dei Colli e Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, il farmaco è stato utilizzato su due pazienti affetti da polmonite severa. Ma come mai un antinfiammatorio potrebbe funzionare nei casi gravi di infezione da nuovo coronavirus?… Maria Teresa Bradascio per “www.repubblica.it”
Anche fosse, caro Cecchini, come lei dice, vedo che ne è molto disturbato, anche da sinistra.. Segno che lo faccio bene e lei non è capace di scimmiottarmi. Mi sa che non dorme la notte, mi insegue con tormento, dipende dalla mia tastiera. Suvvia, si renda indipendente. alla sua età.
Ritornando ai bigoi, meio ae acciughe venesiane ma ottime e più grandi quelle del nord Europa. Queste devono polveririzzarsi con la cipolla o conservarsi in piccoli pezzi? Perché, nel primo caso, basterebbe usufruire del tubetto-pasta-acciughe. Taranto nominato per l’Ilva ma sembra che il vecchio ed esistente Centro militare in disuso sia pieno di veleni e provochi morti magari addebitandoli all’Ilva. Non se ne parla ma meglio che ognuno si tenga i suoi (morti e veleni). Vino, sono anch’io per il rosso di poco grado con il pesce, ma un bianco con un po’ di corpo, rende meglio se i bigoi sono lavati con un bel po’ di tocio.
Pasta, fasoi e radicio de camp e, perché no?, un poc de segoa. E vino rosso, raboso p.es.
BASTANZETTI DEL SAC A VITTORIO VENETO.
Per quello che scrive e fa sembra che il Bastanzetti del SAC non sia stimato da Marco Dus, dal Partito Democratico, da Toni Da Re, dalla Lega, dall’ANPI, dall’ANA, etc.,etc., che però non lo cagano. Chi lo caga lo critica duramente come Walter Cadorin, Corvo Rosso, o lo piglia per il culo come Denisio, che lo chiama Bar-zelletti.
Per chi avesse ancora flebile dubbio su quanto sia bugiardo l’arcibolscevico Cecchini (la menzogna come comandamento di sua vita) invito la lettura de La Tribuna di oggi pag. di Vittorio dove il Sindaco conferma che nessuna forza politica vittoriese, neppur di Sinistra (che vergogna!), ha presentato proposta per il conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Segre.
Bastanzetti del SAC è agitato perché il suo appello per la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alla senatrice Segre non è stato preso in considerazione, come, d’altra parte, tutto quello che il Bastanzetti del SAC fa o dice. Ora il Bastanzetti del SAC vorrebbe raccogliere firme. Chi darà la firma al Bastanzetti del SAC oltre il Bastanzetti del SAC e stretti famigliari del SAC?
Bisogna firmar già un sac de carte, figuremose se le da firmar anca le carte del SAC…
Al SAC podarie dar cittadinanza alla Segre in te la só casa in tel monte altar ma no lo fa parchè ghe interessa solc che ciacoear come un vecio al bar, al Bar-Zelletti.
La vedo dura comunque ciacoear al bar perchè almeno da noi nella destra Piave non lasciano che la gente si avvicini a meno di un metro. Dovremo girare con il metro in scarsea o coa bòea, ansi mettemose tutti in bòea!!!
Francesco Cecchini
09/03/2020
Decisamente Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
Lettera Aperta Al Ministro Della Salute Roberto Speranza Su Possibile Uso Medicina Cubana Contro Il Covid-19
Ill.mo Ministro Speranza,
In relazione all’attuale emergenza sanitaria, con la presente desideriamo portare alla sua attenzione la disponibilità di un farmaco prodotto a Cuba, che si è reso utile per affrontare l’epidemia del nuovo coronavirus Covid-19. Si tratta dell’interferone cubano alfa 2B (IFRrec) adottato dal mese di gennaio dalle autorità sanitarie cinesi insieme ad altri farmaci e che risulta abbia dato ottimi riscontri.
Come le è noto Cuba è all’avanguardia in tutto il mondo nel campo della ricerca scientifica e della salute, nonostante il blocco economico, finanziario e commerciale a cui è sottoposta da parte degli Stati Uniti da quasi 60 anni. L’eccellenza del suo Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologica e dell’industria biotecnologica sono una realtà di livello internazionale, così come la produzione di farmaci di elevata tecnologia come l’interferone alfa 2B.
L’affidabilità scientifica del prodotto è sancita da numerose ricerche e sperimentazioni sul campo effettuate nel corso degli anni e che hanno determinato ottimi successi. Ciò è riscontrabile tramite le fonti specialistiche ufficiali, ma anche dall’ampia disponibilità di articoli sul tema.
Il farmaco peraltro è già in uso in altri paesi come il Messico e la Spagna in Europa.
Ci rivolgiamo pertanto a Lei in qualità di Ministro competente per verificare la possibilità di prendere in considerazione l’importazione e l’utilizzo di tale farmaco anche in Italia.
Riteniamo fondamentale utilizzare ogni strumento, come appunto quello dell’interferone alfa 2B per contribuire ad aiutare nello sforzo di combattere il coronavirus.
Inoltre, vista la carenza di personale sanitario disponibile, ci permettiamo di suggerirle di promuovere un Accordo con le autorità cubane competenti per richiedere la collaborazione di medici e infermieri cubani, nelle strutture ospedaliere italiane.
L’elevata competenza, preparazione e specializzazione del personale medico cubano, così come l’esperienza nel campo delle malattie infettive ed epidemiologiche, hanno avuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. In questa direzione, la stessa OMS ha dichiarato che Cuba è stata esemplare nella lotta contro l’epidemia del virus Ebola in Africa.
Nel trasmetterle il nostro apprezzamento per la serietà e competenza con la quale sta affrontando la gestione del fenomeno, rimaniamo a completa disposizione.
In attesa di un suo cortese cenno di riscontro, con l’occasione i più cordiali saluti e auguri di buon lavoro.
La Presidente
Irma Dioli
BASTANZETTI DEL SAC E LA CITTADINANZA ONORARIA DI VITTORIO VENETO A SENATRICE SEGRE La proposta del Bastanzetti del SAC di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre non è stata presa in considerazione, in quanto il Bastanzetti del SAC non viene preso in considerazione, qualsiasi cosa proponga. Ora la proposta di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre viene avanzata da persone e politici seri come il segretario del PD cittadino e dal consigliere comunale Marco Dus e probabilmente andrà in porto. Vittorio Veneto – Mercoledì, 26 Febbraio 2020Vittorio Veneto, la mozione sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre sarà inserita nel primo consiglio utile. Ma non c’entra niente con l’appello del BastanzettI del SAC.
IL BASTANZETTI DEL SAC E IL COMPLESSO DEL SAC.
E’ possibile che in psicologIa venga studiato una variante del complesso d’inferiorità: il complesso del SAC. E’ il complesso di chi non viene mai preso in considerazione. Il Bastanzetti del SAC sembra soffrire del complesso del SAC e reagisce bastanzettando a ruota libera.
Fa bene, bolscevico Cecchini, a biasimare tra le righe la arrendevolezza del PD vittoriese che non ha avuto il coraggio di proporre la cittadinanza onoraria alla Segre! Questo perché intimorito dalla maggioranza di destra nazionalista che, alle elezioni, aveva perfino inserito una Pound nelle sue liste. Ahimé non ci son più i Peppone di una volta…
E che dire della Sinistra di Vittorio che non prende in considerazione il conferimento citt.onoraria alla Segre? Ma forse fa così per non far ombra,con la Segre, alla citt.onoraria concessa da Vittorio a Mussolini e mai revocata. Mai, neppure col CLN dei partigiani al governo della città; neppure dalle tante giunte di sinistra del dopoguerra!
Francesco Cecchini
09/03/2020
BASTANZETTI DEL SAC
Bastanzetti del SAC va capito: non viene preso in considerazione, povero SAC.
Vittorio Veneto – Mercoledì, 26 Febbraio 2020Vittorio Veneto, la mozione sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre sarà inserita nel primo consiglio utile. Ma non c’entra niente con l’appello del BastanzettI del SAC.
Francesco Cecchini
08/03/2020
LEGGERE LA PESTE DI ALBERT CAMUS IN TEMPI DI CORONAVIRUS.
di Francesco Cecchini
“Io mi ribello, dunque esisto” Albert Camus, citato da Zygmunt Bauman
Il coronavirus, COVID-19, COVID-20, che in queste settimane ci ha invaso, più mediaticamente che fisicamente, e sta seminando il panico, tra le molte cose negatIve, ne ha provocato una positiva: il boom in Francia ed anche in Italia di vendite e quindi di letture o riletture di La Peste di Albert Camus.
Il romanzo racconta di un’epidemia di peste nella città di Orano, Algeria, negli anni quaranta, quelli drammatici della seconda guerra mondiale. Orano è descritta come una città ordinaria, sia nella vita quotidiana che fisicamente: ” “Questa città deserta, bianca di polvere, satura di odori marini, tutta un suono di grida del vento, geme come un’isola infelice. ” Ad Orano topi muoiono all’improvviso e portano il bacillo della peste che si diffonde rapidamente. Il tutto, la trasmissione, febbre ed ascessi, difficoltà respiratorie, etc.,etc., viene descritto con precisione. Man mano che l’epidemia cresce, vengono prese misure: isolamento e messa in quarantena dei malati negli ospedali e nelle scuole, sopressione delle sepolture singole, i cadaveri vengono amassati e trasportati fuori città in forni crematori. La malattia è generalmente seguita dalla morte. Alcune morti vengono raccontate con efficacia: quella di un portinaio, di un cantante che interpreta Orfeo, di un bambino, di un prete e di Jean Tarrou, uno dei personaggi principali. La città colpita dalla peste è tagliata fuori dal mondo. Nessuno può entrare e nessuno può uscire . La posta non viene più consegnata. Solo telegrammi consentono di avere notizie dagli assenti. Ognuno è quindi come un esilio dalla propria famiglia, dai propri cari o amici, vivendo, in un modo o nell’altro, l’esperienza della separazione. Chiunque che rischia di essere infetto diventa una minaccia per gli altri.
L’epidemia costituisce una prova collettiva: “Allora non c’erano più sentimenti individuali, ma una storia collettiva che era la peste e i sentimenti condivisi da tutti.” La minaccia quotidiana della morte e della malattia modificano i comportamenti. Da vita a rivolte ma anche ad azioni di dedizione e solidarietà. Tuttavia, questo non si manifesta con l’eroismo: “Niente è meno spettacolare di una pestilenza e, per la loro stessa durata, le grandi disgrazie sono monotone.”
I personaggi del romanzo sono diversi. Un medico Rieux, un prete Paneloux, un giornalista Rambert, un funzionario comunale Grand, un giudice Othon, un trafficante Cottard, un filosofo solitario, amico del medico, Tarrou. Bernard Rieux è il personaggio principale e l’io narrante. Alla fine del libro, trae le conclusioni: “Tutto ciò che l’uomo poteva guadagnare dal gioco della peste e della vita era conoscenza e memoria.” e afferma che in futuro è possibile un ritorno della peste, i cui bacilli possono restare inerti per anni prima di colpire ancora. Una profezia letteraria che si èavverata nella realtà, in quanto in giugno 2003 a Orano vi sono stati 1 morto e 9 infetti per peste bubbonica e la localita’ dalla quale provenivano tutti i pazienti, Kehailia, a 30 km da Orano, e’ stata messa in quarantena.
Personaggi collettivi sono la popolazione, che passa dalla paura, alla rassegnazione all’euforia quando la peste sparisce e i funzionari pubblici rappresentati dal prefetto, sembrano inizialmente molto timidi, soprattutto temendo di far prendere il panico dalla popolazione. Alla fine del libro le autorità hanno in programma di erigere un monumento in memoria delle vittime della peste.
La Peste, uno dei romanzi più belli del XX secolo, ha un grande valore letterario, avendo contribuito che ad Albert Camus venisse assegnato il Premio Nobel per la letteratura nel 1957, racconta una peste immaginata ad Orano senza riferimenti storici. Ha un profondo senso metaforico. Scritto dopo la seconda guerra mondiale, questo romanzo ha anche un significato metaforico: campi di quarantena, minacce, isolamento, affollamento di pazienti negli ospedali e poi nelle scuole, le cremazioni evocano il nazismo, campi di concentramento, oppressione in tutte le sue forme e resistenza da parte di coloro che si schierano dalla parte delle vittime.
Cosa insegna il romanzo La Peste? La Peste non è solo un romanzo su una malattia, ma anche sulla rivolta che nasce da una presa di conoscenza e di coscienza. Sul coraggio di non farsi prendere dal panico e continuare a vivere la vita. Cosa che non sta succedendo, innanzitutto in Italia, dove il coronavirus, anche per decreto governativo, ha sospeso l’intero paese. Quindi in questi giorni appestati, di quarantene controvoglia e forte allarmismo, per combattere il coronavirus, oltre lavarsi le mani, non bere il caffè al bancone del bar, ma seduti ed altro, va letto e imparato il romanzo La Peste di Albert Camus. E non solo in Italia o in Francia, il romanzo è tradotto in quasi tutte le lingue del mondo, ma anche in Cina, origine del coronavirus.
MICHELE BASTANZETTI DEL SAC E LA CITTADINANZA ONORARIA DI VITTORIO VENETo A SENATRICE SEGRE.
La proposta del Bastanzetti del SAC di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre non è stata presa in considerazione, in quanto il Bastanzetti del SAC non viene preso in considerazione, qualsiasi cosa proponga.
Ora la proposta di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre viene avanzata da persone e politici seri come il segretario del PD cittadino e dal consigliere comunale Marco Dus e probabilmente andrà in porto.
Ancora una volta il bolscevico fuori tempo Cecchini mente. Il 13 p.v. in Consiglio comunale a Vittorio si presenteranno semplici “mozioni di solidarietà” alla Segre e NON la proposta di cittadinanza onoraria. Ennesimo autogol della sinistra vittoriese e favore agli amici dei Pound…
Bastanzetti del SAC va capito: non viene preso in considerazione, povero SAC.
Vittorio Veneto – Mercoledì, 26 Febbraio 2020Vittorio Veneto, la mozione sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre sarà inserita nel primo consiglio utile. Ma non c’entra niente con l’appello del BastanzettI del SAC.
Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
CHI E’ BASTANZETTI DEL SAC La biografia pubblica del Bastanzetti del SAC è da vero e proprio SAC . Inizia con la caccia a un cobra africano, non in Africa, ma a Vittorio Veneto, poi candidato sindaco pesce d’aprile, conigliere di quartiere rompipalle, lo ha raccontato Gioi Tami, la blogger Francesca Salvador lo prende in continuazione a metaforici calcioni in culo, lo cancella, il blogger Walter de Iulis gli da del troll e non permette più i suoi commenti, Top C. ( C. non sta per Commentator) per evitare i suoi bastanzettamenti continui lo traferisce su Facebook dove fa meno danni, lancia in continuazione appelli che nessuno ascolta, fonda un SAC di cui è presidente e solo membro, è anzianotto SAC, ma si crede un giovane SAC. Comunque il Bastanzetti del SAC va protetto, e fa bene Vinicio,è il solo SAC in giro.
Le parole a volte oltre ad informare colpiscono. Le parole di Andrea Maset hanno informato su chi è Walter Cadorin e lo hanno anche colpito, riducendolo a un Corvo che gracchia.
Andrea Maset, : Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..
Le parole informano ed anche colpiscono. Le parole di Andrea Maset hanno informato su chi è Walter Cadorin e lo hanno anche colpito, riducendolo a un Corvo che gracchia in continuazione.
Andrea Maset, : Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..
UNA ULTERIORE DOMANDA SUL WALTER CADORIN.
Quando il Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà? Sempre troppo tardi.
Lei fa sempre domande a me e io rispondo. Ma per una volta che ne faccio una a lei mi vuol rispondere?
Le faccio alcune domande e poi la lascio andare perchè con lei è impossibile discutere.Non so se per ignoranza culturale o altro.
Lei sostiene il comunismo internazionale, ricorda Chavez manco fosse stato in Venezuela,sostiene Maduro. La Cina additata come esempio, non certo di libertà ma non dice di che cosa.
Ma lei cosa ha fatto in quegli anni in cui, noi più giovani,si combatteva in Italia per la democrazia messa in discussione anche da bande armate, dov’era, all’estero dice continuamente ma per l’Italia cosa ha fatto ?
Ho trovato un commento in un quotidiano su Toni Negri “Toni Negri! Fino a quando continuerà a romperci le scatole e a trovare spazi dove scrivere le sue farneticanti teorie? Ero nei radicali quando mettemmo su l’operazione per eleggerlo e tirarlo fuori dal carcere in omaggio alla libertà di espressione. Il patto era che avrebbe rinunciato all’immunita’ e si sarebbe costituito. Tutti sappiamo come è andata. Scappò a Parigi e chi si è visto si è visto. Preferisco Battisti, un delinquente, ma che, almeno, ha avuto il coraggio di sparare e giocarsi la vita. Negri preferiva indottrinare i suoi allievi così che a sparare fossero loro. Lo disprezzo profondamente. Non parliamone più”.
Ecco induceva indottrinava gli altri per… Ma lei con i suoi post, ne ha per tutti, vuole indottrinare o fare proseliti e per chi, visto che nessuno la vuole iscrivere a un partito a un movimento e si agita alla ricerca di qualche medaglia o di soddisfazioni politiche personali che non ha mai potuto avere ?
ANCORA UNA DOMANDA SUL WALTER CADORIN.
Quando il Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà? Sempre troppo tardi.
Vittorio Veneto in tutte le sue componenti, da destra a sinistra, non prende in considerazione l’anzianotto Bastanzetti del SAC, che si agita a più non posso. Quindi per anzianotto Bastanzetti del SAC Vittorio Veneto è pore Vittorio… Mentre per Vittorio Veneto anzianotto Bastanzetti del SAC è pore anzianotto Bastanzetti…
Michele Bastanzetti
Pore Vitorio…
Ramona Wadi è una ricercatrice indipendente, giornalista freelance, è una blogger e recenscise di libri. I suoi scritti trattano una serie di temi in relazione a Palestina, Cile e America Latina.
RICORDANDO L’EREDITA’ DI HUGO CHAVEZ.
Articolo di Ramona Wadi su Strategic Culture tradotto da Francesco Cecchini per Ancora Fischia il Vento.
L’era di Fidel Castro, Hugo Chavez ed Evo Morales fu segnata da principi rivoluzionari che trascendevano la regione dell’America Latina. Insieme, Cuba, Venezuela e Bolivia hanno presentato un fronte unitario e ispiratore. A sette anni dalla scomparsa di Hugo Chavez, in un momento in cui Cuba persiste nella sua rivoluzione, la Bolivia si ritrova intrappolata nelle dinamiche di una dittatura appoggiata dagli Stati Uniti e il Venezuela combatte l’intervento imperialista nel paese, la Rivoluzione Bolivariana richiede più di un ricordo temporaneo. In tutta l’America Latina, l’ascesa delle dittature di destra e il sostegno degli Stati Uniti ai presidenti fascisti di destra eletti democraticamente indica la via da seguire per le masse. C’è bisogno di un’inversione permanente delle politiche neoliberali per creare società inclusive basate sui principi socialisti. Ciò significa un ritorno ai movimenti rivoluzionari che hanno reso la lotta antimperialista una caratteristica permanente.
Dopotutto, Chavez non è semplicemente storia. Il suo potere politico derivava dai movimenti sociali in Venezuela che sostenevano le sue riforme socialiste. Il tentativo di colpo di stato del 1992, in cui Chavez, come ufficiale militare, cercò di rovesciare il governo di Carlos Perez, indicò le possibilità di cambiamento per il popolo venezuelano. Mentre consegnava il suo messaggio al popolo dopo il fallito tentativo di colpo di stato, ritenendosi responsabile della mancanza di successo, Chavez ha istigato il cambiamento all’interno della struttura mentale della gente. “Por ahora”, per ora, la rivoluzione ha dovuto essere messa in pausa, ma non la mobilitazione, che ha visto trionfare Chavez alle urne nel 1998 per attuare un radicale cambiamento socialista. Ancora una volta, gli Stati Uniti stavano affrontando una realtà già sperimentata in Cile: la rivoluzione socialista scelta democraticamente. E come in Cile, sono state implementate tattiche simili, con risultati diversi. Nel 2002, fu istigato un colpo di stato di breve durata contro Chavez. Tuttavia, i militari e il popolo si sono mobilitati contro l’interferenza dell’ala destra e in 48 ore questa, sostenuta dagli Stati Uniti, si è trovata di fronte a un fenomeno di cui non avevano fatto i conti. Distruggere la rivoluzione bolivariana non richiedeva semplicemente la sconfittao del suo leader, ma anche sconfiggere la mobilitazione a sostegno di Chavez e la partecipazione popolare alla rivoluzione del paese. È da queste basi che Chavez è stato in grado di sfidare l’imperialismo in Venezuela, in America Latina e nell’intera comunità internazionale. La liberazione del paese all’influenza del Fondo monetario internazionale nel 2007 è stata un altro passo che indicò la volontà del governo di sradicare lo sfruttamento delle risorse del paese e di dedicarsi, invece, a sforzi collaborativi per potenziare politicamente ed economicamente i paesi e le persone in America Latina. A livello internazionale, le denunce di Chavez sulla politica estera americana erano costanti, così come il suo sostegno alla lotta anticoloniale, in particolare in Palestina. Nel 2010, Chavez ha descritto Israele come un’entità genocida. “Un giorno lo stato genocida di Israele verrà messo al suo posto e speriamo che lì emerga uno stato veramente democratico, con il quale possiamo condividere un percorso e idee”. All’inizio del 2009, il Venezuela sotto Chavez aveva interrotto i legami con Israele sull’aggressione dell ‘”Operazione di piombo” del potere coloniale contro l’enclave in cui il fosforo bianco veniva usato contro civili palestinesi. Tuttavia, il sostegno di Chavez ai palestinesi non era semplicemente retorico. Si è impegnato con i palestinesi politicamente e diplomaticamente, oltre a offrire aiuti umanitari e sostegno – una posizione che è stata anche incorporata nella politica venezuelana dopo la sua morte nel 2013. Chavez considerava la messa in pratica di alternative socialiste sia come un dovere che come un diritto, un processo questo detestato dall’imperialismo USA. La rivoluzione bolivariana, come la rivoluzione cubana, è un processo di liberazione e una forma di resistenza all’impero. L’accademico e ambasciatore cubano in Venezuela, il tedesco Sanchez, descrive correttamente il processo bolivariano così: “Garantire benefici immediati per il popolo e sconfiggere politicamente l’opposizione e i suoi alleati stranieri erano compiti immediati”. Dopo Chavez, rimane la stessa urgenza di sconfiggere l’imperialismo.
Le faccio alcune domande e poi la lascio andare perchè con lei è impossibile discutere.Non so se per ignoranza culturale o altro.
Lei sostiene il comunismo internazionale, ricorda Chavez manco fosse stato in Venezuela,sostiene Maduro. La Cina additata come esempio, non certo di libertà ma non dice di che cosa.
Ma lei cosa ha fatto in quegli anni in cui, noi più giovani,si combatteva in Italia per la democrazia messa in discussione anche da bande armate, dov’era, all’estero dice continuamente ma per l’Italia cosa ha fatto ?
Ho trovato un commento in un quotidiano su Toni Negri “Toni Negri! Fino a quando continuerà a romperci le scatole e a trovare spazi dove scrivere le sue farneticanti teorie? Ero nei radicali quando mettemmo su l’operazione per eleggerlo e tirarlo fuori dal carcere in omaggio alla libertà di espressione. Il patto era che avrebbe rinunciato all’immunita’ e si sarebbe costituito. Tutti sappiamo come è andata. Scappò a Parigi e chi si è visto si è visto. Preferisco Battisti, un delinquente, ma che, almeno, ha avuto il coraggio di sparare e giocarsi la vita. Negri preferiva indottrinare i suoi allievi così che a sparare fossero loro. Lo disprezzo profondamente. Non parliamone più”.
Ecco induceva indottrinava gli altri per… Ma lei con i suoi post, ne ha per tutti, vuole indottrinare o fare proseliti e per chi, visto che nessuno la vuole iscrivere a un partito a un movimento e si agita alla ricerca di qualche medaglia o di soddisfazioni politiche personali che non ha mai potuto avere ?
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALTER
Quando il Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà? Sempre troppo tardi.
BASTANZETTI DEL SAC , POLITOLOGO DEL SAC, BASTANZETTA A RUOTA LIBERA.
Michele Bastanzetti
Quando ne saremo fuori ci sarà da ragionare (anche se coi politici che abbiamo sarà dura). Ed uno dei punti da evidenziare sarà il danno che ANCHE in situazioni di emergenza sanitaria come questa il decentramento amministrativo genera. Regionalismo all’ italiana da azzerare e ripensare. Nazionalismi e sovranismi pura preistoria. Poteri europei da centralizzare e potenziare nei settori strategici e fondamentali del vivere comune. Altrimenti si verrà travolti.
Anzianotto Bastanzetti del SAC ( o Bar-zelletti come lo chiama Denisio) si crede giovane, ma è anzianotto. Inoltre oltre ad essere del SAC anzianotto Bastanzetti del SAC ha il complesso di non venire mai preso in considerazone che lo fa bastanzettare a più non posso.
Il coronavirus sta falciando e ‘sti due ottuagenari son qui a tirarsi gli stracci.
Psichiatricamente da studiare.
Nereo Rocco, il mister più rustico della storia del football, uno che diceva: “Tuto quelo che se move su l’erba, dàghe. Se la ze le bale de Bastanzetti, pasiensa!”
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALTER
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà?
Lei fa domande agli altri, ma a lei, guardandosi allo specchio se ne fa qualcuna ? Non credo perchè è ancora qui a fare il cag*** e ripete, ripete sempre le stesse cose.
Che vuole che mi interessi, che interessi agli altri se mi chiama Corvo o Cadorin.
Ci vuole ben altro per farmi tacere. Continuo a dire che mi meraviglia Vinicio
UNA DOMANDA SUL CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà?
Ma lei è sicuro di non essere caduto e da piccolo dal caregon ?
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALTER
Quando Cadorin Walter si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset aveva ragione, e la smetterà?
LA CINA E IL CORONAVIRUS. Lina Sankari per l’Humanité.
Dopo sei settimane di confino, la Cina vede la primavera. Una svolta è impegnata nella lotta contro l’epidemia di coronavirus. Le autorità hanno annunciato ieri una graduale ripresa dell’attività, ma le incognite a livello internazionale continuano a pesare. L’immagine vuole essere sia lirica che marziale. E vuole fare riferimento alle altre battaglie combattute dalla Cina moderna. “Sotto il comando personale del segretario generale Xi Jinping, la vittoria contro il senza precedenti Covid-19 si avvicina al suono della primavera”, ripete in continuazione la televisione pubblica CGTN dopo la visita di lunedì del presidente cinese a Wuhan, la città epicentro città del virus . “La diffusione dell’epidemia è quasi sotto controllo”, ha detto il Capo dello stato, lodando la capacità di resistenza della popolazione, ma anche del personale medico, ribattezzato “soldati in bianco” dalla stampa. Le autorità hanno annunciato ieri la chiusura di sedici ospedali temporanei a Wuhan, che hanno curato 12.000 pazienti con sintomi lievi e la cui costruzione rimane “una grande innovazione nella storia dell’azione sanitaria”, ha scritto il People’s Daily. E Bruce Aylward, epidemiologo dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiunge: “Di fronte a un virus finora sconosciuto, la Cina ha senza dubbio schierato la risposta più ambiziosa, agile e aggressiva della storia per confinare un la malattia.” L’annuncio di ieri della graduale ripresa dell’attività economica nel cuore della metropoli confinata per sei lunghe settimane è stato un altro segnale incoraggiante del contenimento del coronavirus, con solo 19 nuovi casi registrati nella giornata di martedì. Di conseguenza, le aziende mediche, i servizi pubblici che forniscono gas ed elettricità, l’industria alimentare e i supermercati si riavviano senza indugio. Le aziende che hanno una grande importanza nella catena di produzione nazionale e mondiale, come l’automobile, l’elaborazione dei dati, l’elettronica e il tessile dovranno ottenere un’autorizzazione prima della ripresa dell’attività, spiegano le autorità provinciali. Questo è un segno che la Cina, che svolge un ruolo essenziale nelle catene del valore globali, intende vedere la crescita globale ricominciare il più presto possibile. Il paese deve anticipare una nuova fase della globalizzazione. A livello nazionale, la seconda potenza più grande del mondo sta anche mostrando segni di graduale ripresa nel turismo, nelle spedizioni, nelle costruzioni e nei trasporti. C’è un grande ritardo da recuperare: secondo le stime iniziali, la crescita nel primo trimestre dovrebbe attestarsi al 2,3% anno su anno anziché al 6%. Tuttavia, è prematuro affermare che la Cina è completamente fuori dal bosco. Da un lato, perché la crisi economica e sociale è installata e che molte incognite continuano a pesare. In particolare sulla capacità del resto del mondo di frenare l’epidemia e rilanciare l’attività. D’altro canto, l’enorme piano di risanamento previsto dalle autorità centrali non sarà sufficiente per incentivare immediatamente le esportazioni. Dal 18 ° Congresso CPC nel 2012, la Cina ha agito per reindirizzare il suo modello di sviluppo verso lo stimolo del consumo interno in modo da essere meno dipendente dal commercio. Ciò era tanto più vero alla fine di questa sequenza che ha messo in luce la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globalizzate e i rischi legati all’estrema dipendenza dalla Cina in tempi di crisi. Chiaramente, la Cina deve anticipare una possibile nuova fase della globalizzazione per non soffrire di una ridistribuzione della produzione. L’ultima incognita per Pechino: l’atteggiamento degli Stati Uniti. Le due potenze economiche sono impegnate in una fase di declassamento commerciale ma ancora lontana da un accordo finale. La Fase 2 non avrà luogo prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti a novembre, il cui esito non è noto a nessuno. Tuttavia, ed è difficile prevedere, con il rischio di una nuova crisi economica, qualsiasi presidente americano, chiunque esso sia, rilanci le ostilitàcon la Cina.
La Cina è un regime dove le direttive del centro devono essere seguite in periferia pena la carcerazione e altro (vedi Corea del nord). Gli stati democratici hanno invece, devono mettere d’accordo più centri di potere, trovare sintesi fra idee diverse. Guardiamo all’Europa- Per far riaffermare oggi pomeriggio, dalla Presidente von der Leien “aiuteremo in tutti modi l’Italia”, quando la Legarde aveva affermato ieri , l’italia si arrangi, ci è voluto un giorno di pressioni e confronti fra le diplomazie europee, silenziato big politici che avrebbero potuto far precipitare la situazione.
Questa è la democrazia Cecchini che a volte costa.
Quindi la finisca, lei italiano, a sostenere vecchi slogan tipo “taci che il nemico ti ascolta” o chiudere le frontiere isolarsi dal mondo e far credere al popolo che le colpe dei problemi interni non risolti, sono degli altri, dei governi capitalistici, i cattivi.
“..il rischio di una nuova crisi economica, qualsiasi presidente americano, chiunque esso sia, rilanci le ostilità con la Cina” Non sono ostilità ma concorrenza da parte di chi non vuole morire sotto il regime cinese !
E se la Cina avesse buttato il coronavirus nel mondo per annientarlo ?
UNA DOMANDA SU WALTER CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Coronavirus, “primo caso il 17 novembre
13/03/2020 10:23 adnkronos.it
Il primo caso di una persona colpita da Covid-19 può essere fatto risalire al 17 novembre scorso, secondo notizie di stampa che fanno riferimento a dati del governo cinese non pubblicati. A scriverne, riporta oggi il Guardian, è il South China Morning Post, secondo il quale le autorità cinesi avevano identificato almeno 226 persone che avevano contratto il virus lo scorso anno ed erano sotto supervisione medica. Il primo in assoluto risale al 17 Novembre
UNA DOMANDA SU WALTER CADORIN
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Il giudizio su di lei è negativo e di tanti.
Mi meraviglia invece Vinicio, insegnante, che fa il suo filmino e poi sparisce lasciando a lei la gestione del blog. Segno che condivide tutte le coglionate che lei scrive. Si accontenta di pubblicizzare il numero di post del “suo” blog ?
UNA DOMANDA SUL WALTER CADORIN
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Portavoce governo cinese ha affermato che l’esercito americano potrebbe aver portato il Coronavirus in Cina
13.03.2020 – Luca Cellini
E’ quanto ha dichiarato poche ore fa in un tweet dal suo account pubblico, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian.
Nel suo tweet il portavoce cinese afferma che i militari statunitensi avrebbero potuto portare il Coronavirus nella città cinese di Wuhan, che è stata più colpita dall’epidemia.
Nel tweet, il portavoce del ministero degli Esteri cinese pone alcune domande: “A quando risale il paziente zero negli Stati Uniti? Quante persone sono infette negli States? Come si chiamano gli ospedali dove sono ricoverate? Potrebbe essere che sia l’esercito americano ad aver portato l’epidemia a Wuhan. Vogliamo trasparenza! Che siano resi pubblici i vostri dati! Gli Stati Uniti ci devono una spiegazione! ” così in un primo tweet ha scritto Zhao in lingua inglese.
UNA DOMANDA SU CADORIN
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che, Maset, aveva ragione, e la smetterà?
Zhao in lingua inglese è quello che gioca a tresette con lei e qualche sinistro nostalgico maoista ? Ha la foto e le credenziali di questo uomo ?
Ho chiesto io info al mio amico cinese Vaihmon, e attendo risposta. Intanto lei stia attento alla partita chè è rimasto con qualche figura del c++++
UNA DOMANDA SUL CADORIN WALER
Quando il Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Maset aveva ragione, e la smetterà?
Andrea Agnelli e l’arroganza del capitalismo italiano
di Giovanni Pulvino (REDNEWS) · Pubblicato 13 Marzo, 2020 · Aggiornato 12 Marzo, 2020
‘I bergamaschi con una grande prestazione sportiva hanno avuto accesso diretto alla Champions. Giusto o meno, penso poi alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell’Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori. Bisogna proteggere gli investimenti’, questo è quanto ha dichiarato nei giorni scorsi Andrea Agnelli
Per il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, nel calcio non contano i meriti, ma i soldi. Il suo ragionamento è semplice ed arrogante nello stesso tempo: i ‘poveracci’ non devono scalfire il ‘suo potere’ economico e di decisione. Quest’argomentazione è tipica di un individuo che deve la sua ricchezza ad altri. In particolare, al capitale accumulato durante il fascismo da uno dei fondatori della Fiat: Giovanni Agnelli, bisnonno di Andrea. L’azienda automobilistica torinese ha fatto ‘fortuna’ in quegli anni. Successivamente, nel dopoguerra, essa si è affermata in Italia con gli aiuti di Stato che governi di ogni colore politico gli hanno garantito. Situazione che è continuata con l’inizio del nuovo secolo. L’accordo siglato con il presidente degli Usa Barak Obama ha consentito alla famiglia Agnelli l’acquisizione della Chrysler. Oggi è una multinazionale in grado di condizionare le scelte di politica economica di diversi governi nazionali.
Altro che libera iniziativa privata, la Fca è un impero economico creato e cresciuto grazie agli aiuti di Stato. Il principio fondante del sistema economico capitalistico dovrebbe essere la meritocrazia, almeno a parole. Tutti sanno, invece, che il sistema non funziona così. Le idee di Andrea Agnelli sul calcio lo dimostrano. La creazione di una Superlega che comprenda solo le squadre che dispongono di maggiori risorse finanziarie, non sorprende. Per il presidente della Juventus non contano le abilità di chi riesce a vincere e primeggiare anche se dispone di risorse limitate. I ‘poveracci’ devono stare al loro posto. Il potere nel calcio e non solo spetta a chi ha i soldi, anche se questi sono stati ereditati e sui quali i ‘fortunati’ non possono vantare alcun merito.
REDNEWS
Delirante! Come no? Si dice anche che i morti di coranavirus voteranno per lei e la sua sinistra e così conquisterete il mondo e lei, finalmente sarà in un posto di comando e non portatore d’acqua. Meno male che il Capo cinese ha ammesso le sue colpe.
Se non vi siete, voi sinistri, ancora accorti, siamo in guerra e si parla di possibili, un trend di2/300mila morti in Italiae 5 milioni nel mondo. E allora passano in SECONDO PIANO PRIVACY E LIBERTÀ INDIVIDUALI. D’altronde non avete mai sollevato critiche quando la la sinistra ha rinunciato a far poltica cedendola ai giudici. Sveglia Cecchini che è rimasto indietro, nel ’68. Legga di più e stia informato.
UNA DOMANDA SU WALTER CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset, aveva ragione e la smetterà?
UNA DOMANDA SUL WALTER CADORIN
Quando Walter Cadorin si vergognerà di fare il Corvo che gracchia in continuazione, dimostrando che Andrea Maset, aveva ragione e la smetterà?
Coronavirus : Le decisioni del governo sono più pericolose dell’influenza ?
11.03.2020 – Natale Salvo
Coronavirus : Le decisioni del governo sono più pericolose dell’influenza ?
Puoi, anzi devi lavorare e produrre, puoi andare per negozi e consumare, però devi restare chiuso in casa. Questa, di fatto, è la situazione in cui sono stati catapultati gli italiani dopo il diktat del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte [1], subito applaudito dai partiti dell’estrema destra nazionale per la quale la “libertà individuale” non è un valore.
« È possibile uscire da casa solo per situazioni emergenziali e per andare al lavoro, sicuramente non per passeggiare o altre cose che non sono strettamente necessarie. Già oggi abbiamo fatto dei controlli con l’intento di fare comprendere ai cittadini che non possono usare l’auto per fare una semplice passeggiata ».
In sintesi è quanto ha voluto farci sapere con le sue dichiarazioni, riportate dall’emittente Telesud, il Comandante della Polizia Municipale di Trapani, il signor Commissario Mario Bosco.
Questo è rispetto delle libertà costituzionali ?
La quarantena degli italiani voluta dal premier Conte è Costituzionale ?
La Costituzione Italiana, all’articolo 16, stabilisce che ogni cittadino può « circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale » e che « ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi ».
Ancora all’articolo 17 : « i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi », senza dimenticare l’articolo 30: « è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli ».
Questi diritti non sono stati abrogati, ma attualmente restano “sospesi”.
E’ sospesa:
la libertà di lasciare il proprio comune e l’Italia;
la libertà di riunione;
ai genitori separati il diritto di recarsi dai propri figli minori per svolgere il proprio diritto / dovere di educarli.
Vero è che la stessa Costituzione prevede i casi in cui tali diritti possono essere limitati, ma siamo certi che le attuali condizioni legittimino suddette estreme limitazioni, attualmente imposte ?
Questo potrebbe essere un pericoloso precedente qualora le estreme destre vincessero le prossime elezioni nazionali ?
Il Belgio non copia dall’Italia : qui decisioni lucide ed equilibrate, senza “fumo negli occhi”
In Belgio, per esempio, pensano che quel che facciamo noi non sia legittimo, tanto da non copiarlo nel loro Paese.
Anche lì si è diffuso quel virus che fa paura agli italiani, ma il governo belga ha deciso di non amplificare la paura latente o presente, forse pure terrore, e pure i giornali non cavalcano l’onda della sovra-informazione, assolutamente inutile se non si vuole solo creare caos ed alimentare la paura.
La RTBF, cioè la televisione francofona , riporta le indicazioni decise dal governo federale belga :
sono “sconsigliate” le “feste scolastiche”, ma le istituzioni scolastiche continuano a funzionare regolarmente;
le persone a rischio sono “invitate” ad evitare di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico;
gli eventi che si svolgono al chiuso sono limitati a 1.000 (!) spettatori;
gli eventi che si svolgono all’aperto (vedi il calcio o i concerti) sono liberi, ma alle persone a rischio è “sconsigliato” di parteciparvi.
Stop ! Nessun controllo agli aeroporti, neppure il rilievo “della temperatura” presso gli aeroporti che proseguono le loro attività. Insomma, niente di niente!
Il Sito del Ministero della Sanità belga spiega [5], anzi , che « i controlli negli aeroporti non sono efficaci, soprattutto quando le persone non presentano sintomi ». Insomma sono solo “fumo negli occhi” : uno spreco di risorse e la propagazione dell’allarmismo !
E’ una vita da vivere quella senza rapporti sociali cui ci costringe il governo?
Sono Incoscienti loro o stiamo “esagerando” noi ?
Forse i politici belgi non si sono fatti prendere la mano dagli “eventi”, probabilmente hanno lucidamente valutato il profilo dei costi / ricavi.
Sarà stata fatta la giusta valutazione del pesante costo per l’economia e per la coesione sociale del Paese di provvedimenti più restrittivi ?
Infatti, è possibile considerare una vita completa quella senza vita sociale ?
Può la vita definirsi ancora “umana” ove è vietato abbracciarsi o solo stringersi la mano ?
Magari avranno considerato che la scuola e l’istruzione sono aspetti strettamente necessari e quindi irrinunciabili ?
Il governo col suo allarmismo ha trasformato gli italiani negli appestati del pianeta
Intanto, dopo il diktat del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, gli italiani sono considerati come “appestati” in tutto il pianeta.
Dall’Uganda alla Macedonia, dalla Romania al Montenegro, da Malta alla Serbia, dal Marocco alla Turchia, dall’Austria alla Guinea Equatoriale, dall’Angola all’Israele, dall’Arabia Saudita all’Iraq, dal Qatar al Tagikistan, nessuno di loro vuole avere a che fare con gli italiani.
Il danno di “immagine” è scolpito sulla pietra e durerà per decenni, a dir poco !
Italiani gente non gradita! Untori! Quanto tutto ciò peserà sul piano commerciale e turistico è di facile intuizione per tutti.
Allora, in conclusione, mi aspetto che i commentatori dicano a gran voce : Non si dovevano prendere provvedimenti, quindi ?
Ecco i giusti provvedimenti di un governo liberale e responsabile
Certo che si. Sicuramente si dovevano potenziare le strutture sanitarie pubbliche (ma non solo per l’emergenza), e aggiungo che non si dovevano distruggere prima le risorse della Sanità – in nome del “taglio” della spesa e delle “tasse” portato avanti negli anni tanto dai governi di destra (Forza Italia-Lega) che liberisti (PD) -.
Dobbiamo leggere Le Figaro [6] per scoprire che l’Italia ha « un numero basso di posti letto ospedalieri (3,2 letti ogni 1.000 abitanti, contro i 6 letti della Francia), e un numero limitato di letti in cura intensiva […]. Si dispone di appena 3.000 “ventilatori” in tutta Italia ». Quelli per la respirazione artificiale, s’intende.
Si potevano disporre provvedimenti maggiormente restrittivi solo verso gli anziani, dato che sono loro la categoria più a rischio in Italia (al 10 marzo, secondo Repubblica [7] l‘88,5% dei decessi sono ultra-settantasettenni).
Ora che si può fare ? Adesso è l’ora della politica, delle opposizioni democratiche che devono alzare la voce contro le scellerate politiche di “bilancio” del passato e contro le io nsensate decisioni illiberali del presente.
QUATTRO DOMANDE SU CORVO CADORIN.
Che Corvo Cadorin sfinito da tanto gracchiare stia tirando il fiato? Che non gracchi più almmeno fino a dopo l’emergenza coronavirus? Che si sia finalmente convinto di aver ampiamente provato che Andrea Maset ha ragione su Walter CadorIn? Che si sia inoltre convinto che tutti sappiano che Corvo è Walter Cadorin?
LULA A PARIGI E UN PAIO CONSIDERAZIONI SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN FRANCIA.
Francesco Cecchini
Il Consiglio comunale di Parigi del 3 ottobre 2019 ha concesso a Luiz Inácio Lula da Silva la Cittadinanza Onoraria della Città, perché i diritti civili e politici dell’ex Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, particolarmente impegnato nella lotta contro le disuguaglianze sociali, erano stati violati.
Lula è stato liberato il 9 novembre 2019 a seguito di una decisione della Corte suprema del Brasile, dopo 580 giorni di detenzione.
Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha consegnato lunedì 2 marzo la cittadinanza onoraria della città di Parigi all’ex presidente brasiliano Lula, alla presenza di Dilma Rousseff, che gli successe, e Fernando Haddad, candidato del Partito dei Lavoratori nel 2018. Una decorazione “attribuita” eccezionalmente per le persone che si sono particolarmente illustrate nella difesa dei diritti umani ”, spiega il municipio. La cerimonia si è svolta presso il municipio, prima di un incontro congiunto al Théâtre du Gymnase, nel decimo arrondissement, organizzato da Parigi in comune, la piattaforma della campagna di Hidalgo. La cittadinanza onoraria della città di Parigi è concessa in via eccezionale a persone che si sono particolarmente distinte nella difesa dei diritti umani, al fine di affermare il sostegno di Parigi in queste lotte e proteggere i destinatari di questa distinzione.
Essendo l’iniziativa caduta in piena campagna elettorale per le vicIne amministrative molte sono state le critiche ad Anne Hidalgo. Sarah Legrain, candidata nel diciannovesimo La France Insoumise che ha sempre sostenuto Lula, Jean-Luc Mélenchon lo aveva incontrato in prigione lo scorso settembre, ha dichiarato con Sarah Legrain, candidata nel diciannovesimo distretto parigino: “Vista la situazione in Brasile, tutti i sostenitori sono bravi, dice Sarah Legrain, candidata nel diciannovesimo. Ma non abbiamo sentito molto da Anne Hidalgo sulla giuridalismodella vita politica e sull’autoritarismo liberale che esiste anche in Francia ”.
Secondo gli ultimi sondaggi la corsa per sindaco di Parigi è tra Anne Hidalgo del Partito Socialista, Paris en commun, e Rachida Dati di LREM, La République En Marche, di Emmanuel Macron, Engagés pour changer Paris. Un recente sondaggio da Anne Hidalgo al 26% e Rachida Dati al 24%
Esiste purtroppo una divisione a sinistra, mentre il PCF, Parti communiste français, appoggia Anne Hidalgo, La France Insoumise si presenta autonomamente con Vikash Dhorasoo e Danielle Simonnet per Décidons Paris, che viene dato al 5%.
Significativa della divisione a sinistra è la situazione a Saint-Denis, dalla liberazione roccaforte del PCF. Il candidato del PCF, Laurent Russier, attuale sindaco, dovrà affrontare Laurent Russier di La France Insoumise e attuale vicesindaco.
Nelle elezioni amministrative in Francia 902.475 candidati su 20.765 liste si sfideranno per essere sindaci in 34.968 comuni il 15 e 22 marzo. Non vi sarà nessun rinvio per coronavirus, ma sicuramente questo limiterà l’affluenza.
Non credo che e noi di OT interessi Lula, il sindaco di Parigi, il post.it di Luca (fonte che lei non nomina per sua ossessione di grandezza) ma il fatto,eventualmente, che per non perdere voti domenica, Macron abbia falsato i dati sul coronavirus in Francia e a nostro danno.
Forse a noi interessa questa notizia: “La special relationship tra Cina e Italia è una fake. Ecco perché
L’invio di esperti e strumentazioni da parte di Pechino viene spacciato come segno di amicizia e solidarietà per dimostrare un rapporto speciale che non esiste. Lo dimostrano le offerte simili fatte dal Dragone ad altri Paesi. L’Italia si presta alla propaganda della Cina proprio mentre la Casa Bianca la attacca per i ritardi sul coronavirus”
Corvo Cadorin gracchia in continuazione, insistendo a provare che Andrea Maset aveva ragione.
Il suo punto di ristoro e della sua “sinistra” sono le notizie dall’estero
Dei problemi italiani lei se frega.
E Vinicio non si accorge.
Corvo Cadorin gracchia di “noi di OT” , ma è il solo Corvo Cadorin in giro raccontato da Andrea Maset. Che Corvo Cadorin sia anche sotto stress per gracchiare troppo?
Ieri Cadorin Corvo ha gracchiato fin a tardi e forse questa mattina si riposa e non gracchia. Speriamo.
Si ricorda di quando pubblicavo qualche suo articolo nel mio sito e degli, allora, mail di complimenti che mi rivolgeva ? Poi ho smesso, ho respinto la sua scalata e si sta vendicando artificiosamente da quaiotto e, dietro sua natura, non si pone confini.Il fatto è che la sua triste e stupida polemica non interessa a nessuno
Cadorin Corvo nonostante abbia gracchiato ieri fino a tardi, non si riposa, ma continua gracchiare e a dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Cadorin Corvo.
Visto che non sa tacere, incassare, Imbecille non è una offesa ma (da dizionario) Persona di limitata capacità di discernimento e di buon senso o dal comportamento stolido; anche riferito a cosa.
“che discorso i.!”
Cadorin Corvo nonostante abbia gracchiato ieri fino a tardi, non si riposa, ma continua gracchiare e a dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Cadorin Corvo. Inoltre Cadorin Corvo offende gracchiando.
Nel blog di Vinicio Corvo è impegnato, gracchiando su tutto, a provare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Corvo, e ci riesce benissimo. Lo farà anche di notte o svolazzerà su un ramo a dormire?
Insomma non è capace neanche di difendere le tesi che espone nei suoi lunghi articoli comunistoidi. Scrive ma non capisce. Bravo e intelligente, preparato a ….
Nel blog di Vinicio Corvo è impegnato, gracchiando su tutto, a provare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin, ora Corvo, e ci riesce benissimo. Non è svolazzato su un ramo a dormire e gracchia anche ad inizio della notte..
CORVO, UNA VOTA WALTER CADORIN, CONTINUA A GRACCHIARE E A PROVARE CHE ANDREA MASET AVEVA RAGIONE.
Decisamente Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
Cecchini, non è tempo di fare discussioni accademiche, ideologiche. Siamo in guerra !!“Pier Ferdinando Casini e il corovonavirus: “Stiamo vivendo la Terza guerra mondiale”, brividi in Senato 11 marzo 2020
“Quella che stiamo vivendo è la Terza Guerra Mondiale”. Al Senato si parla anche di coronavirus e Pier Ferdinando Casini, nell’aula di Palazzo Madama, fa venire i brividi ai colleghi, “Questa è un’autentica terza guerra mondiale, anche se non ci sono i bombardamenti e ci è richiesto solo di stare in casa – aveva sottolineato in un’intervista al Quotidiano nazionale -. Nulla di paragonabile al terrorismo: dopo l’11 settembre ci hanno chiesto di fare qualche piccolo sacrificio, come levare le scarpe agli aeroporti. Ora ci chiedono di cambiare radicalmente abitudini”.
“Siamo in guerra”: Casini suona la sveglia all’Italia e al governo. E sul prezzo da pagare…
“Le misure restrittive – precisa l’ex presidente della Camera – non sono solo giustificate da un’epidemia di questo tipo ma devono essere prese, e una classe politica che si fa intimidire dalla rivolta nelle carceri, dall’anarchia di comportamento della gente è una classe dirigente che merita di andare a casa”, “o con le buone o con le cattive le misure vanno seguite. Io rifiuto l’idea di amnistie o sconti premiali per i carcerati che sono saliti sui tetti o hanno devastato le prigioni”. Quindi aggiunge che “al netto dei distinguo che si vedono, credo che tutti stiano facendo la propria parte: anche l’opposizione sta dimostrando responsabilità”. “Come per ogni guerra che si rispetti, i conti si fanno alla fine – conclude -. È chiaro che serviranno più di otto miliardi, però ora combattiamo, poi faremo tutte le valutazioni necessarie” e “avrebbe un senso maggiore condurre questa battaglia a livello europeo. Mi auguro che da questa vicenda l’Europa esca con la consapevolezza che deve esistere”
Corvo gracchia e conferma che Maset ha ragione.
Lei agita anche nel lessico, vecchi slogan di un passato morto e sepolto. Che resiste nella mente e alimenta speranze dure a morire in una minoranza che trovano spazio solo nella critica radicale e non fra il popolo che mira al benessere, alla democrazia, al partecipare alla soluzione dei suoi problemi.
Lei da l’impressione, visto che non si confronta mai con le idee altrui, del ragazzino che piange perché la mamma gli ha postato troppo in alto il barattolo della marmellata e non riesce più a prenderlo.
Lei dimentica che gran parte dei rivoluzionai sessantottini sono stanno fra di noi con la pensione del regime liberalcapitalistico. C’era . c’è uno, otista, che più gli davi in testa meno si vergognava. Lei lo sta battendo dopo averlo uguagliato e senza accorgersi. Segno che le manca qualche cosa in testa.
CORVO WALTER CADORIN, CONTINUA A GRACCHIARE E A PROVARE CHE ANDREA MASET AVEVA RAGIONE.
Decisamente Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
OTTO TESI SUL CORONAVIRUS. Traduzione di Francesco Cecchini per Ancora Fischia il Vento della nota di Daniel Tanuro, pubblicata da Gauche Anticapitaliste.
1. Il fatto che il rallentamento economico abbia preceduto il coronavirus non deve comportare né il negare l’ impatto economico dell’epidemia (interruzione della produzione, interruzione delle catene di approvvigionamento, impatti settoriali sul trasporto aereo e turismo, ecc.), né la gravità della minaccia che rappresenta in quanto tale. Fenomeno dirompente con dinamica esponenziale, l’ epidemia è un amplificatore specifico della crisi economica e sociale. Rivela anche la fragilità del sistema capitalista e i pericoli che pone alle classi lavoratrici, in particolare attraverso il suo produttivismo congenito e il tipo di politica, causa fondamentale della crisi ecologica e climatica.
2. Il controllo dell’ epidemia avrebbe richiesto un’azione tempestiva per adottare misure rigorose di controllo sanitario dei viaggiatori dalle aree contaminate, di identificazione e di isolamento di persone infette, di limitazione degli spostamenti e rafforzamento dei servizi sanitari. Fissati nelle politiche neoliberiste con cui cercavano di contrastare il rallentamento economico, i governi capitalisti sono stati lenti a prenderle e quando le prendevano erano insufficienti, il che li ha costretti a renderle poi più severe, senza riuscire a limitare la diffusione del virus. Azzeramento delle scorte, austerità di bilancio nei settori della salute e della ricerca e flessibilità precaria del lavoro devono essere messe sotto accusa durante questa crisi epidemica.
3. Gli scienziati avevano lanciato l’allarme durante l’epidemia del virus della SARS nel 2002. Erano stati proposti programmi di ricerca di base in Europa e negli Stati Uniti che avrebbero permesso di comprendere meglio e prevenire categorie di virus ricomparse in nuove forme come il coronavirus. I governi hanno rifiutato di finanziarli. Una politica assurda, ma fatta su misura per lasciare la ricerca in questi campi all’industria farmaceutica, il cui obiettivo non è la salute pubblica ma trarre profitto dalla vendita di farmaci sul mercato per i pazienti solventi.
4. Come ogni fenomeno dirompente, l’epidemia in primo luogo provoca reazioni di negazione. Queste possono quindi lasciare il posto al panico e il panico può essere sfruttato da complottisti e altri demagoghi per fare il gioco di strategie autoritarie di controllo tecnologico delle popolazioni e limitazione dei diritti democratici. Esiste anche il serio rischio che il coronavirus venga usato dai fascisti come pretesto per giustificare e intensificare le politiche razziste di respingimento dei migranti.
5. La sinistra non può assolutamente accontentarsi di ridurre il fattore esogeno della crisi sanitaria alla crisi economica capitalista endogena. Deve tener conto della crisi sanitaria in quanto tale e sviluppare proposte per combatterla in modo sociale, democratico, antirazzista, femminista e internazionalista. Contro corrente all’individualismo, deve promuovere nei movimenti sociali comportamenti collettivi responsabili dal punto di vista della non propagazione del virus. A differenza delle misure per limitare l’uso dell’auto adottate da alcuni governi in risposta allo “shock petrolifero”, ad esempio, nessuno può sfuggire alla propria responsabilità per la salute: la sua, quella dei propri cari e la salute pubblica, senza dimenticare la responsabilità per il Sud globale. O i movimenti sociali prendono questo problema nelle loro mani, democraticamente a partire elle realtà sociali dei dominati, oppure quelli dominanti imporranno le loro soluzioni liberticide.
6. Il principale pericolo dell’epidemia è il possibile superamento della soglia di saturazione dei sistemi ospedalieri. Ciò porterebbe inevitabilmente a un aumento peggiorativo del prezzo pagato dai più poveri e dai più deboli, in particolare dagli anziani, nonché a un rinvio delle attività di assistenza nella sfera domestica, vale a dire generalmente a scapito delle donne. La soglia dipende ovviamente dai paesi, dai sistemi sanitari e dalle politiche precarie di austerità che sono state imposte. Ciò sarà raggiunto tanto più rapidamente quanto i governi correranno dietro l’epidemia invece di prevenirla. L’epidemia quindi richiede chiaramente una rottura con le politiche di austerità, una ridistribuzione della ricchezza, il rifinanziamento e la deliberalizzazione del settore sanitario, la soppressione dei brevetti in campo medico, la giustizia nord-sud e la priorità dei bisogni sociali. Ciò implica in particolare il divieto di licenziamento delle persone infette, il mantenimento dei salari in caso di disoccupazione parziale, la cessazione del controllo e delle sanzioni nei confronti dei beneficiari della sicurezza sociale, etc.,etc. È principalmente su queste questioni che dobbiamo intervenire per contrastare risposte irrazionali e il loro potenziale slittamento razzista-autoritario.
7. Vi sono molti punti in comune tra la crisi del coronavirus e la crisi climatica. In entrambi i casi, la sua logica di accumulazione a scopo di lucro rende il sistema capitalista incapace di prevenire un pericolo di cui è comunque consapevole. In entrambi i casi, i governi oscillano tra la negazione e l’inadeguatezza delle politiche progettate principalmente in base ai bisogni del capitale, non ai bisogni delle popolazioni. In entrambi i casi, i più poveri, discriminati razzialmente e più deboli, specialmente nei paesi del sud, sono nel mirino, mentre i ricchi dicono che riusciranno sempre a cavarsela. In entrambi i casi, i governi stanno usando la minaccia per avanzare verso uno stato forte mentre le forze di estrema destra stanno cercando di trarre vantaggio dalla paura di spingere false risposte malthusiane e razziste. In entrambi i casi, infine, la legge sociale del valore capitalista entra in diretta contraddizione con le leggi della natura con dinamiche esponenziali (la moltiplicazione delle infezioni virali in un caso, il riscaldamento con i suoi effetti negativi nell’altro).
8. Il pericolo climatico è tuttavia infinitamente più globale e più grave di quello del virus. Questo arriverà alle sue conseguenze estreme se gli sfruttati e gli oppressi non si uniranno per abbattere questo modo di produzione assurdo e criminale. Il coronavirus è un ultriore avvertimento: il capitalismo, che porta l’umanità alla barbarie, deve essere eliminato.
Non è che si sia dimenticato degli ex regimi comunisti staliniani e maoisti andati a fanc.. mandati dal proletariato stufo e sfruttato, incarcerato e sfruttato? E che il virus è scoppiato in un paese comunista tendente al liberale che ha potuto, proprio perchè regime e senza autonomia dal basso, fare ospedali in 10 giorni ? Se lei vivesse in quei paesi sarebbe da tanto tempo in manette. Ricorda Milovam Gilas di cui non parla ?
Dimentica che abbiamo un governo di sinistra con i grillini che non cade perchè si stanno dividendo i posti di sottogoverno e non decidono per paura di perdere voti e fanno decreti pasticciati che mettono angoscia ? Mi dispiace ma lei in Cina, figurarsi in Italia non sarà mai uomo di governo ma un battitore di tamburi politico commerciali.
Corvo gracchia e continua a confermare che Maset aveva ragione.
L’unica e vera conferma è che lei non sa dire altro, non ha argomenti per discutere e vive in un altro mondo. Non capisce il momento che stiamo vivendo. Non capisce un ca***
Corvo Cadorin continua a gracchiare, confermando che Maset aveva ragione.
Sign. corvo, o walter… non mi interessa, nel web uno legge i contenuti, se uno vuole vedersi di persona va al bar o alle manifestazioni. Io leggo i contenuti a differenza di altre persone. Mi permetto di parlare con lei.
Probabilmente siamo arrivati ad un centinaio di messaggi nei quali questo presunto sign. cecchini parla di maset. ma credo che ormai tutti conoscano la risposta che ha dato lei a suo tempo. E sono passati 8 lunghi anni.
Cecchini non ha argomenti, spamma articolo suoi e non suoi sulle pagine degli altri e se vengono cancellate… lui insiste. Questo è un classico comportamento da persona frustrata che crede di essere al centro del mondo e che tutti gli altri non capiscano niente.
La soluzione è lasciare che spammi da solo i sui articoli farlocchi e di partito e guai a commentarli… Solo belle cose, niente critiche mi raccomando.
Io dopo le ultime risposte che mi ha dato (praticamente niente) manco perdo più tempo su questo ritrovo di blog. Peccato perchè c’era gente interessante. Naturalmente sentiremo l’ennesima frase fatta da questo cecchini, che io forse me ne vado, che lei gracchia e che Bastanzetti è del sac. Robe viste e riviste. Ma porti pazienza…
Punto n6. Ma e’ qualche giorno che si parla di bloccare i mutui per 9 mesi, voucher per i genitori, aiuti per chi ha piva. Io non vedo tutto questo menefreghismo, ma le cose vanno fatte con il loro tempo e non in fretta e furia, soprattutto per farle giuste e ponderate. Ma questa gente che scrive questi articoli dove lo vede il razzismo?
Punto n8. Ma quindi questo virus non e’ altro che un avvertimento contro il capitalismo? ma in quale favola?
Punto n1. Qui siamo al ridicolo, cioe’ se ci fosse stato il comunismo al governo questa crisi sanitaria si sarebbe risolta in uno schioccare di dita? Con i se e con i ma non ci si allaccia manco le scarpe. Facile parlare quando si e’ in panchina.
Camerotto del SAC da buon SAC non sa leggere, quindi non capisce.
Le sue argomentazioni lasciano molto a desiderare, e sono sotto gli occhi di tutti. Lei è solamente un cialtrone.
Il Corvo gracchiante oggi non gracchia . Che abbia l’influenza? Che abbia capito che è inutile continuare a gracchiare e dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su Walter Cadorin?
Chef Sardeòn, restando in tema, per la salsa ha per caso usato le sardine emilio-romagnole? che, dopo le elezioni e la genuflessione a Benetton, son sparite dalla circolazione…
Bastanzetti del SAC invece è ancora in circolazione. Raccoglierà il Bastanzetti del SAC le firme per la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alla senatrice Segre? Mobiliterà tutto il comitato SAC, cioè Bastanzetti del SAC & Bastanzetti del SAC? O è sempre quel Bar-Zelletti come lo descrive Denisio?
No,quelle non si trovano più nemmeno al mercatino dell’usato in svendita.Ho usato quelle pugliesi!!!
Il Corvo svolazza e gracchia a più non posso, cercando di dimostrare che non è il Cadorin descritto da Maset, ma non ci riesce, anzi. Patetico, ma divertente Corvo. Maset cosa hai combinato al povero Walter Cadorin?
Emergenza coronavirus. Responsabilità della Lega e di Zaia
Pubblicato il 9 mar 2020
di Paolo Benvegnù*
In questi giorni abbiamo visto il grande sacrificio ed impegno delle operatrici e degli operatori della sanità pubblica. Una straordinaria dedizione al bene comune per la quale li ringraziamo nel modo più convinto e sincero. Lo possiamo fare perché abbiamo sempre difeso la sanità pubblica e le lavoratrici e i lavoratori del settore. Li abbiamo difesi da attacchi che sono venuti da tutte le parti. I numeri parlano chiaro. La spesa nel sistema sanitario pubblico è stata progressivamente ridotta. I tagli ammontano a 37 miliardi ed hanno colpito le aree che sono dedicate alla tutela della salute pubblica, gli ospedali e i servizi sanitari nel territorio. Di questo sono egualmente responsabili i governi nazionali e regionali di centrodestra e centrosinistra.
Sono stati tagliati nel corso degli anni i 2/3 dei posti di terapia intensiva, sacrificando il diritto alla salute a logiche aziendali. In Italia, i posti letto di terapia intensiva e rianimazione sono la metà di Francia e Germania in proporzione al numero di abitanti. Se il coronavirus è un problema così grande, e un pericolo tanto grave in Italia, è soprattutto per questo. Al crescere del numero dei contagi e dei necessari ricoveri, il sistema rischia di implodere. La crescita esponenziale della diffusione del virus e dei ricoveri rendono assolutamente necessaria la riduzione al minimo delle occasioni di contagio. In questo quadro generale, la gestione leghista nel Veneto e Lombardia della sanità pubblica e dell’emergenza è stata ed è una minaccia per l’intero paese.
Prima si è proceduto con tutti i mezzi possibili alla promozione del privato, favorendone le consorterie, con spreco di denaro pubblico. come in Veneto, o con la corruzione sistemica come in Lombardia, penalizzando il pubblico e i suoi dipendenti. Poi, nello scoppio dell’emergenza, cercando di usare il ruolo delle regioni al fine di opposizione al governo nazionale. Quello che è accaduto in Lombardia con la diffusione alla stampa della bozza dell’ultimo decreto è stato un atto criminale. Come sono altrettanto gravi le dichiarazioni di Zaia contro l’istituzione delle zone rosse nelle tre provincie del Veneto. Nel primo caso si è favorita la fuga di massa dalle regioni del Nord, con l’evidente possibilità di una estensione dei focolai al Sud. Nel caso del Veneto, le resistenze a misure più restrittive nelle province più colpite, esito evidente della pressione di piccoli e grandi padroni, e in totale contraddizione con le dichiarazioni fatte 48 ore prima, promuovono comportamenti e pratiche che pregiudicano qualsiasi sforzo di contenimento del virus.
Le numerose e perfino accorate richieste di chi sta in prima linea, con la piena consapevolezza della gravità della situazione a una maggiore responsabilità collettiva necessaria, vengono vanificare da una consorteria politicante, di cui Zaia è il massimo esponente, che prima ha portato l’attacco al cuore alla sanità pubblica e adesso la può portare al collasso. Chiedere di rimuovere le province venete dall’elenco delle zone rosse è un fatto molto grave. La crescita esponenziale registrata in questi giorni della diffusione del virus segnala plasticamente la necessità di mantenere la guardia al livello massimo.
Adesso è il momento della massima responsabilità, della ricerca e della pratica di tutti gli strumenti per garantire la tutela di tutte/i, e in particolare delle persone più deboli e fragili. Domani faremo il bilancio e la resa dei conti con chi ha messo in svendita il sistema sanitario nazionale e regionale.
* segretario regionale Prc Veneto
Quando Zaia ha chiesto la chiusura all’inizio è stato tacciato di razzismo. Adesso dopo 45 giorni, il governo ha dato ragione a lui. L’articolo da lei citato è vecchio e superato tanto che ora Zaia, dopo il tentennamento del Governo dove c’è Leu altri suoi compagni, ripropone la chiusura totale di Veneto e Lombardia. Più presto si finisce . C più presto si riprende. Cosa dice del fatto che il PD propone l’amnistia per liberare le carceri, altro grosso problema italiano che coinvolge anche Bonafede e i grillini ?
WALTER CADORIN ORA CORVO
Walter Cadorin da uomo che critica da destra a sinistra, secondo Maset, a Corvo che gracchia da destra a sinistra.
fonte vicino Prc dice che se lei tacesse sarebbe meglio per loroe per tutta la sinistra radicale
Corvo gracchia a più non posso cercando di dimostrare che non è il Cadorin descritto da Maset, ma non ci riesce, anzi. Comunque è patetico, ma divertente.
ITALIA, CUBA E IL CORONAVIRUS
Francesco Cecchini
Il coronavirus è il virus della verità, arriva in un paese e svela il paese per quello che è.
L’Italia è una penisola, ora zona rossa, con 7.985 contagi, 463 morti e 724 guariti, secondo gli ultimi dati della Protezione Civile. E’ il primo paese al mondo messo “in quarantena”. Gli italiani possono spostarsi solo per “comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità o per spostamenti per motivi di salute” Chi trasgredisce viene arrestato. Sono vietati gli assembramenti. Chi ha febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi è raccomandato di stare chiuso a casa. E’ chiuso il campionato di calcio. Sono chiuse le palestre. Sono chiusi gli impianti di sci. Fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici. Bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione dell’attività. Scuole e università restano chiuse fino al 3 aprile. I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali. Insomma l’Italia invece di puntare su sensibilizzazione individuale e colettiva e potenzimento delle strutture sanitarie si è autoblindata e messa in ginocchio, trasormandosi in un paese lazzareto. Inoltre il coronavirus oltre al cervello dei politici italiani ha preso anche le carceri, infiammandole con morti ed ammalati per ingestione di metadone ed altro.
Cuba è rossa dal 1959 ed è fino ad oggi senza casi di coronavirus. Cuba sta combattendo il coronavirus nell’isola e nel mondo. E’ cubano uno dei farmaci più efficaci per combattere il coronavirus, l’ interferone alfa 2B, un antiretrovirale simile a quelli usati per l’HIV, ).
Questo farmaco adottato dal mese di gennaio dalle autorità sanitarie cinesi sarebbe risultato utile per combattere il coronavirus, dando ottimi risultati. in Cina. Cuba collabora nel settore sanitario con 61 paesi, in Africa, America Centrale e Asia. Vi sono 28.268 professionisti della salute cubani in questi paesi e in alcuni vi sono casi di infezione di coronavirus, come in Haiti, Qatar, Algeria, Cina, Sudafrica e Kuwait.
Ad Haiti, che ha una struttura sanitaria vulnerabile, i medici cubani sono 345. Un punto debole di questo paese è un confine poco controllato con Santo Domingo dove vi sono casi di coronavirus.
In Sud Africa dove vi sono un paio di casi positivi al la COVID-19 vi sono 216 medici cubani che lavorano in vari ospedali. In Algeria, dove la collaborazione sanitaria con Cuba è iniziata nel 1963 la presenza di medici cubani è numerosa. Il primo caso COVID-19 è apparso il 24 febbraio scorso ed era un ciitadino italiano arrivato nel paese una settimana prima. Ora i casi sono 16. E così via.
Considerate le differenti situazioni dei due paesi in materia di coronavirus, significativa è la recente lettera aperta della presidentessa di Italia – Cuba, Irma Doli, al Ministro italiano della sanità Roberto Speranza sul possibile uso della medicina cubana interferone cubano alfa 2B.
Se la sensibilizzazione individuale e collettiva non funziona allora probabilmente bisogna puntare su altri stratagemmi per arginare il problema. A mio avviso l’italia si sta muovendo bene rispetto ad altri paesi dove questo problema viene gestito in maniera piu’ superficiale.
Per quanto riguarda l’utilizzo di interferone 2B… ci potrebbe dare ulteriori indicazioni? Sui canali ufficiali si parla soltanto di sperimentazione, non di cura. Grazie.
Viene usato in Cina.
Cecchini in particolare su queste cose deve essere meno superficiale, diffondere notizie serie, fare meno pubblicità ai suoi regimi comunisti. Come scrive Repubblica e altri, non ci sono ancora vaccini specifici e in Cina, dopo i 21 ce ne sono altri 181 che PROVANO” altri farmaci. Legga l’articolo su Repubblica da me indicato.
CADORIN CORVO
Walter Cadorin da uomo che critica da destra a sinistra, secondo Maset, a Corvo che gracchia da destra a sinistra.
“…Si tratta di tocilizumab, approvato nel 2010 negli Stati Uniti per l’artrite reumatoide. Per il momento, in Cina sono stati 21 i pazienti trattati con tocilizumab che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore dal trattamento e in Italia due giorni fa, grazie a una collaborazione tra l’Azienda ospedaliera dei Colli e Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, il farmaco è stato utilizzato su due pazienti affetti da polmonite severa. Ma come mai un antinfiammatorio potrebbe funzionare nei casi gravi di infezione da nuovo coronavirus?… Maria Teresa Bradascio per “www.repubblica.it”
DA WALTER CADORIN A CORVO
Walter Cadorin da uomo che critica da destra a sinistra, secondo Maset, a Corvo che gracchia da destra a sinistra.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE.
Walter Cadorin da uomo che critica da destra a sinistra, secondo Maset, a Corvo che gracchia da destra a sinistra.
Anche fosse, caro Cecchini, come lei dice, vedo che ne è molto disturbato, anche da sinistra.. Segno che lo faccio bene e lei non è capace di scimmiottarmi. Mi sa che non dorme la notte, mi insegue con tormento, dipende dalla mia tastiera. Suvvia, si renda indipendente. alla sua età.
EVOLUZIONE DEL WALTER CADORIN.
Walter Cadorin da uomo che critica da destra a sinistra, secondo Maset, a Corvo che gracchia da destra a sinistra.
Ritornando ai bigoi, meio ae acciughe venesiane ma ottime e più grandi quelle del nord Europa. Queste devono polveririzzarsi con la cipolla o conservarsi in piccoli pezzi? Perché, nel primo caso, basterebbe usufruire del tubetto-pasta-acciughe. Taranto nominato per l’Ilva ma sembra che il vecchio ed esistente Centro militare in disuso sia pieno di veleni e provochi morti magari addebitandoli all’Ilva. Non se ne parla ma meglio che ognuno si tenga i suoi (morti e veleni). Vino, sono anch’io per il rosso di poco grado con il pesce, ma un bianco con un po’ di corpo, rende meglio se i bigoi sono lavati con un bel po’ di tocio.
Pasta, fasoi e radicio de camp e, perché no?, un poc de segoa. E vino rosso, raboso p.es.
Walter Cadorin Corvo continua a gracchiare confermando quello che Maset ha detto di lui anni fa.
Non ha ancora capito che l’ignoranza e i complessi di inferiorità suoi mi fanno pena ma non so come aiutarla. E più si agita più rimane ai margini.
BASTANZETTI DEL SAC A VITTORIO VENETO.
Per quello che scrive e fa sembra che il Bastanzetti del SAC non sia stimato da Marco Dus, dal Partito Democratico, da Toni Da Re, dalla Lega, dall’ANPI, dall’ANA, etc.,etc., che però non lo cagano. Chi lo caga lo critica duramente come Walter Cadorin, Corvo Rosso, o lo piglia per il culo come Denisio, che lo chiama Bar-zelletti.
Per chi avesse ancora flebile dubbio su quanto sia bugiardo l’arcibolscevico Cecchini (la menzogna come comandamento di sua vita) invito la lettura de La Tribuna di oggi pag. di Vittorio dove il Sindaco conferma che nessuna forza politica vittoriese, neppur di Sinistra (che vergogna!), ha presentato proposta per il conferimento della Cittadinanza Onoraria alla Segre.
Bastanzetti del SAC è agitato perché il suo appello per la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alla senatrice Segre non è stato preso in considerazione, come, d’altra parte, tutto quello che il Bastanzetti del SAC fa o dice. Ora il Bastanzetti del SAC vorrebbe raccogliere firme. Chi darà la firma al Bastanzetti del SAC oltre il Bastanzetti del SAC e stretti famigliari del SAC?
Bisogna firmar già un sac de carte, figuremose se le da firmar anca le carte del SAC…
Al SAC podarie dar cittadinanza alla Segre in te la só casa in tel monte altar ma no lo fa parchè ghe interessa solc che ciacoear come un vecio al bar, al Bar-Zelletti.
La vedo dura comunque ciacoear al bar perchè almeno da noi nella destra Piave non lasciano che la gente si avvicini a meno di un metro. Dovremo girare con il metro in scarsea o coa bòea, ansi mettemose tutti in bòea!!!
Decisamente Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
Lettera Aperta Al Ministro Della Salute Roberto Speranza Su Possibile Uso Medicina Cubana Contro Il Covid-19
Ill.mo Ministro Speranza,
In relazione all’attuale emergenza sanitaria, con la presente desideriamo portare alla sua attenzione la disponibilità di un farmaco prodotto a Cuba, che si è reso utile per affrontare l’epidemia del nuovo coronavirus Covid-19. Si tratta dell’interferone cubano alfa 2B (IFRrec) adottato dal mese di gennaio dalle autorità sanitarie cinesi insieme ad altri farmaci e che risulta abbia dato ottimi riscontri.
Come le è noto Cuba è all’avanguardia in tutto il mondo nel campo della ricerca scientifica e della salute, nonostante il blocco economico, finanziario e commerciale a cui è sottoposta da parte degli Stati Uniti da quasi 60 anni. L’eccellenza del suo Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologica e dell’industria biotecnologica sono una realtà di livello internazionale, così come la produzione di farmaci di elevata tecnologia come l’interferone alfa 2B.
L’affidabilità scientifica del prodotto è sancita da numerose ricerche e sperimentazioni sul campo effettuate nel corso degli anni e che hanno determinato ottimi successi. Ciò è riscontrabile tramite le fonti specialistiche ufficiali, ma anche dall’ampia disponibilità di articoli sul tema.
Il farmaco peraltro è già in uso in altri paesi come il Messico e la Spagna in Europa.
Ci rivolgiamo pertanto a Lei in qualità di Ministro competente per verificare la possibilità di prendere in considerazione l’importazione e l’utilizzo di tale farmaco anche in Italia.
Riteniamo fondamentale utilizzare ogni strumento, come appunto quello dell’interferone alfa 2B per contribuire ad aiutare nello sforzo di combattere il coronavirus.
Inoltre, vista la carenza di personale sanitario disponibile, ci permettiamo di suggerirle di promuovere un Accordo con le autorità cubane competenti per richiedere la collaborazione di medici e infermieri cubani, nelle strutture ospedaliere italiane.
L’elevata competenza, preparazione e specializzazione del personale medico cubano, così come l’esperienza nel campo delle malattie infettive ed epidemiologiche, hanno avuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. In questa direzione, la stessa OMS ha dichiarato che Cuba è stata esemplare nella lotta contro l’epidemia del virus Ebola in Africa.
Nel trasmetterle il nostro apprezzamento per la serietà e competenza con la quale sta affrontando la gestione del fenomeno, rimaniamo a completa disposizione.
In attesa di un suo cortese cenno di riscontro, con l’occasione i più cordiali saluti e auguri di buon lavoro.
La Presidente
Irma Dioli
BASTANZETTI DEL SAC E LA CITTADINANZA ONORARIA DI VITTORIO VENETO A SENATRICE SEGRE La proposta del Bastanzetti del SAC di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre non è stata presa in considerazione, in quanto il Bastanzetti del SAC non viene preso in considerazione, qualsiasi cosa proponga. Ora la proposta di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre viene avanzata da persone e politici seri come il segretario del PD cittadino e dal consigliere comunale Marco Dus e probabilmente andrà in porto. Vittorio Veneto – Mercoledì, 26 Febbraio 2020Vittorio Veneto, la mozione sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre sarà inserita nel primo consiglio utile. Ma non c’entra niente con l’appello del BastanzettI del SAC.
IL BASTANZETTI DEL SAC E IL COMPLESSO DEL SAC.
E’ possibile che in psicologIa venga studiato una variante del complesso d’inferiorità: il complesso del SAC. E’ il complesso di chi non viene mai preso in considerazione. Il Bastanzetti del SAC sembra soffrire del complesso del SAC e reagisce bastanzettando a ruota libera.
Fa bene, bolscevico Cecchini, a biasimare tra le righe la arrendevolezza del PD vittoriese che non ha avuto il coraggio di proporre la cittadinanza onoraria alla Segre! Questo perché intimorito dalla maggioranza di destra nazionalista che, alle elezioni, aveva perfino inserito una Pound nelle sue liste. Ahimé non ci son più i Peppone di una volta…
Bastanzetti del SAC va capito, non viene preso in considerazione. Un povero SAC.
E che dire della Sinistra di Vittorio che non prende in considerazione il conferimento citt.onoraria alla Segre? Ma forse fa così per non far ombra,con la Segre, alla citt.onoraria concessa da Vittorio a Mussolini e mai revocata. Mai, neppure col CLN dei partigiani al governo della città; neppure dalle tante giunte di sinistra del dopoguerra!
BASTANZETTI DEL SAC
Bastanzetti del SAC va capito: non viene preso in considerazione, povero SAC.
Vittorio Veneto – Mercoledì, 26 Febbraio 2020Vittorio Veneto, la mozione sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre sarà inserita nel primo consiglio utile. Ma non c’entra niente con l’appello del BastanzettI del SAC.
LEGGERE LA PESTE DI ALBERT CAMUS IN TEMPI DI CORONAVIRUS.
di Francesco Cecchini
“Io mi ribello, dunque esisto” Albert Camus, citato da Zygmunt Bauman
Il coronavirus, COVID-19, COVID-20, che in queste settimane ci ha invaso, più mediaticamente che fisicamente, e sta seminando il panico, tra le molte cose negatIve, ne ha provocato una positiva: il boom in Francia ed anche in Italia di vendite e quindi di letture o riletture di La Peste di Albert Camus.
Il romanzo racconta di un’epidemia di peste nella città di Orano, Algeria, negli anni quaranta, quelli drammatici della seconda guerra mondiale. Orano è descritta come una città ordinaria, sia nella vita quotidiana che fisicamente: ” “Questa città deserta, bianca di polvere, satura di odori marini, tutta un suono di grida del vento, geme come un’isola infelice. ” Ad Orano topi muoiono all’improvviso e portano il bacillo della peste che si diffonde rapidamente. Il tutto, la trasmissione, febbre ed ascessi, difficoltà respiratorie, etc.,etc., viene descritto con precisione. Man mano che l’epidemia cresce, vengono prese misure: isolamento e messa in quarantena dei malati negli ospedali e nelle scuole, sopressione delle sepolture singole, i cadaveri vengono amassati e trasportati fuori città in forni crematori. La malattia è generalmente seguita dalla morte. Alcune morti vengono raccontate con efficacia: quella di un portinaio, di un cantante che interpreta Orfeo, di un bambino, di un prete e di Jean Tarrou, uno dei personaggi principali. La città colpita dalla peste è tagliata fuori dal mondo. Nessuno può entrare e nessuno può uscire . La posta non viene più consegnata. Solo telegrammi consentono di avere notizie dagli assenti. Ognuno è quindi come un esilio dalla propria famiglia, dai propri cari o amici, vivendo, in un modo o nell’altro, l’esperienza della separazione. Chiunque che rischia di essere infetto diventa una minaccia per gli altri.
L’epidemia costituisce una prova collettiva: “Allora non c’erano più sentimenti individuali, ma una storia collettiva che era la peste e i sentimenti condivisi da tutti.” La minaccia quotidiana della morte e della malattia modificano i comportamenti. Da vita a rivolte ma anche ad azioni di dedizione e solidarietà. Tuttavia, questo non si manifesta con l’eroismo: “Niente è meno spettacolare di una pestilenza e, per la loro stessa durata, le grandi disgrazie sono monotone.”
I personaggi del romanzo sono diversi. Un medico Rieux, un prete Paneloux, un giornalista Rambert, un funzionario comunale Grand, un giudice Othon, un trafficante Cottard, un filosofo solitario, amico del medico, Tarrou. Bernard Rieux è il personaggio principale e l’io narrante. Alla fine del libro, trae le conclusioni: “Tutto ciò che l’uomo poteva guadagnare dal gioco della peste e della vita era conoscenza e memoria.” e afferma che in futuro è possibile un ritorno della peste, i cui bacilli possono restare inerti per anni prima di colpire ancora. Una profezia letteraria che si èavverata nella realtà, in quanto in giugno 2003 a Orano vi sono stati 1 morto e 9 infetti per peste bubbonica e la localita’ dalla quale provenivano tutti i pazienti, Kehailia, a 30 km da Orano, e’ stata messa in quarantena.
Personaggi collettivi sono la popolazione, che passa dalla paura, alla rassegnazione all’euforia quando la peste sparisce e i funzionari pubblici rappresentati dal prefetto, sembrano inizialmente molto timidi, soprattutto temendo di far prendere il panico dalla popolazione. Alla fine del libro le autorità hanno in programma di erigere un monumento in memoria delle vittime della peste.
La Peste, uno dei romanzi più belli del XX secolo, ha un grande valore letterario, avendo contribuito che ad Albert Camus venisse assegnato il Premio Nobel per la letteratura nel 1957, racconta una peste immaginata ad Orano senza riferimenti storici. Ha un profondo senso metaforico. Scritto dopo la seconda guerra mondiale, questo romanzo ha anche un significato metaforico: campi di quarantena, minacce, isolamento, affollamento di pazienti negli ospedali e poi nelle scuole, le cremazioni evocano il nazismo, campi di concentramento, oppressione in tutte le sue forme e resistenza da parte di coloro che si schierano dalla parte delle vittime.
Cosa insegna il romanzo La Peste? La Peste non è solo un romanzo su una malattia, ma anche sulla rivolta che nasce da una presa di conoscenza e di coscienza. Sul coraggio di non farsi prendere dal panico e continuare a vivere la vita. Cosa che non sta succedendo, innanzitutto in Italia, dove il coronavirus, anche per decreto governativo, ha sospeso l’intero paese. Quindi in questi giorni appestati, di quarantene controvoglia e forte allarmismo, per combattere il coronavirus, oltre lavarsi le mani, non bere il caffè al bancone del bar, ma seduti ed altro, va letto e imparato il romanzo La Peste di Albert Camus. E non solo in Italia o in Francia, il romanzo è tradotto in quasi tutte le lingue del mondo, ma anche in Cina, origine del coronavirus.
MICHELE BASTANZETTI DEL SAC E LA CITTADINANZA ONORARIA DI VITTORIO VENETo A SENATRICE SEGRE.
La proposta del Bastanzetti del SAC di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre non è stata presa in considerazione, in quanto il Bastanzetti del SAC non viene preso in considerazione, qualsiasi cosa proponga.
Ora la proposta di conferire la cittadinanza di Vittorio Veneto alla senatrice Segre viene avanzata da persone e politici seri come il segretario del PD cittadino e dal consigliere comunale Marco Dus e probabilmente andrà in porto.
Ancora una volta il bolscevico fuori tempo Cecchini mente. Il 13 p.v. in Consiglio comunale a Vittorio si presenteranno semplici “mozioni di solidarietà” alla Segre e NON la proposta di cittadinanza onoraria. Ennesimo autogol della sinistra vittoriese e favore agli amici dei Pound…
Bastanzetti del SAC va capito: non viene preso in considerazione, povero SAC.
Vittorio Veneto – Mercoledì, 26 Febbraio 2020Vittorio Veneto, la mozione sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre sarà inserita nel primo consiglio utile. Ma non c’entra niente con l’appello del BastanzettI del SAC.
Coronavirus e bigoi. Mangiateli oggi che di doman non c’è certezza
Il solito Cadorin menagramo. Certo, lo dicono i bollettini, non è un buon momento per gli ottuagenari.
Andrea Maset che nel lontano 2012 ha affermato: Siamo veramente all’assurdo, un uomo come il sig.Cadorin e a Conegliano lo conosciamo molto bene, che critica a destra e a sinistra cercando di insegnarci come dobbiamo comportarci ha del ridicolo . ..ha colpito il Walter Cadorin, che d’allora si fa chiamare Corvo che ora gracchia ed agitato offende,
Finito Vinicio Grillo? D’altra parte M5s è in agonia.
Al momento è in quarantena per l’emergenza, ma tornerà presto. Abbi fede!!!
Bene aspetto Vinicio Grillo, non certo Beppe Grillo.
Il comunismo invece, grazie anche ad attivisti come il Cecchini, sta che è una meraviglia…
CHI E’ BASTANZETTI DEL SAC La biografia pubblica del Bastanzetti del SAC è da vero e proprio SAC . Inizia con la caccia a un cobra africano, non in Africa, ma a Vittorio Veneto, poi candidato sindaco pesce d’aprile, conigliere di quartiere rompipalle, lo ha raccontato Gioi Tami, la blogger Francesca Salvador lo prende in continuazione a metaforici calcioni in culo, lo cancella, il blogger Walter de Iulis gli da del troll e non permette più i suoi commenti, Top C. ( C. non sta per Commentator) per evitare i suoi bastanzettamenti continui lo traferisce su Facebook dove fa meno danni, lancia in continuazione appelli che nessuno ascolta, fonda un SAC di cui è presidente e solo membro, è anzianotto SAC, ma si crede un giovane SAC. Comunque il Bastanzetti del SAC va protetto, e fa bene Vinicio,è il solo SAC in giro.