Ucraina: da che parte stare?
Sto dalla parte dell’Ucraina e non capisco chi dice “né con Putin né con l’Ucraina”.
E’ in corso una guerra contro uno Stato sovrano che in quanto tale può scegliere di stare con la UE e con la NATO.
La guerra è terribile perché non ha regole. E’ stato bombardato un ospedale pediatrico e altre bombe hanno creato terra bruciata ormai in molte città ucraine. Interi quartieri rasi al suolo con gli abitanti che hanno perso tutto quello che avevano.
Le bombe moderne dilaniano i corpi mutilandoli. Talvolta non fanno morire, ma lasciano senza una gamba o un braccio. Non guardano l’età, ma vengono mutilati anche donne e bambini. E nessun arto artificiale potrà mai compensare il dolore – ammesso che la sanità ucraina abbia i soldi per gambe o braccia finte.
La gente si ammassa nei sottopassi e lì in qualche modo cercano di passare la notte tra il freddo e le sirene di allarme degli attacchi russi.
E’ una guerra che non avrà mai fine perché percuote e lo farà per la vita intera la sfera psicologica o psichiatrica. Anche quando tacerà il rombo degli aerei la psicologia delle vittime sarà interamente compromessa. Penseranno alla loro casa che non c’è più come non ci sarà più la scuola, i punti di ritrovo, i riferimenti di una vita intera. Nessun psicologo al mondo potrà mai rimuovere i ricordi di una bomba, di un caro perso, di un progetto di vita andato completamente in fumo. Le vittime potranno contare solo su se stessi, il loro coraggio, nuove motivazioni di vita, grinta e tanta voglia di farcela. Ancora peggio sarà per i rifugiati nei nostri Paesi dove quasi con un colpo di spugna e in poche ore dovranno dimenticare tutto e si troveranno davanti ad un’altra guerra cioè tra chi ha il diritto di emigrare e chi invece non lo avrà. Il Regno Unito ha accolto solo 9 mila profughi, l’Italia circa 17 mila. Saranno destinati al caporalato? Hanno perso il loro lavoro in Ucraina, ma da noi non c’è lavoro. Si integreranno alla nostra società? Difficile dirlo quando nella loro testa è passata violenza, soprusi, lutto, perdita.
Buonasera. Penso che non serve un blog per ripetere il tormentone già massificato da quasi tutti i media. Sull’evidenza presente siamo già tutti d’accordo, ma mi sembra che questo articolo si unisce ad un lungo martellamento retorico che narcotizza le cause del conflitto. La differenza è che qui ci sono anche un paio di scorrettezze grammaticali. Lo so, è scortese farlo notare, lo faccio solo in situazioni critiche, come questa. L’info dal basso potrebbe essere espressione di cosciena critica e spirito di ricerca, ma che qui mi sembrano abbondantemente tradite.
Sono favorevole a che la Nato dia copertura aerea impedendo ai russi di bombardare impunemente obiettivi civili inclusi ospedali ( il che è crimine di guerra). Vuoi aspettare che Putin spiani l’ Ucraina come ha fatto in Siria? Quale è il limite dell’ orrore che voi pacifisti/attendisti ritenete non superabile; oltre il quale ritenete giusto intervenire?
L’Occidente sta già intervenendo con la fornitura gratis di armi. Sta intervenendo anche per recidere le arterie economiche e finanziarie della Russia. Continua in ogni sede ad essere minaccioso. Qual è il limite di voi interventisti volete superare per estendere il conflitto a macchia d’olio? Per fare un’altra Siria?
Il prezzo del gasolio in seguito al nostro blocco della fornitura dalla Russia ha raggiunto livelli che intaccano la stessa nostra vita. Eccetto le auto tutti gli altri motori, compresi quelli marittimi e dei trasporti vanno a gasolio. E’ già aumentato il prezzo del gas domestico e quello dell’elettricità. E tutto questo perché stiamo aiutando concretamente l’Ucraina.
Il limite di “noi interventisti” che siamo per la attivazione della no fly zone è già stato ampiamente superato, sotto molteplici aspetti, dalla bestialità della aggressione russa. Il pacifismo cinico che esponi si preoccupa invece è solo del proprio pieno di benzina…
Garantire un no fly zone vuol dire che la NATO entra in gioco. Sono un pacifista e non un pacificatore e devo rilevare che le grandi manifestazioni di massa contro gli USA qui non si vedono.
Gli aumenti del gas, luce, benzina e gasolio sono del tutto ingiustificati e comunque sproporzionati rispetto agli eventi. Le Accise, cioè le tasse sulla benzina e sul gasolio, includono anche la guerra d’Etiopia del 1938.
L’ucraina e la russia sono anni che sono ai ferri corti, anni di “guerra sottobanco”. Alla russia mancava il pretesto finale per attaccare, un qualcosa di tangibile per scagliare l’esercito… e l’ha trovato. A me viene in mente la prima mondiale, non è certo per uno sputo, uno sparo o una parola messa male che si comincia una guerra. Ma ora nascerà una nuova propaganda. Da che parte stare? Ma storicamente o moralmente?
Storicamente non ho sufficienti informazioni per schierarmi. Moralmente dalla parte dell’ucraina. Ma perchè? Perchè la russia ha schierato un esercito addestrato, mentre l’ucraina ha le bambine con il fucile e padri di famiglia che pensano di fermare questa guerra con un mosin e una beretta.
Alberto, nessuno è uno storico della Russia o dell’Ucraina. Se dovessero esprimere la loro opinione solo gli specialisti parlerebbero solo 3-4 persone. Oggi è il caso di valutare l’evento in sé che consiste nell’invasione di un Paaese sovrano e pacifico messo a ferro e fuoco dai russi.
O Michele se interviene la UE o la NATO il conflitto diventa più lungo e sanguinario. Lo sanno anche loro ed è per questo che non hanno messo un cannone.
L’Ucraina sta facendo una guerra contro una grande potenza pensando di poterla fermare armando milizie inesperte e non addestrate. E’ impossibile fermare “l’armata russa”. Solo la diplomazia potrà mettere fine a questo conflitto perché le sanzioni economiche contro la Russia avranno esiti molto lunghi, troppo lunghi per i civili che muoiono sotto il piombo russo.
E’ vero il contrario, o Mario. Ad aumentare numero di morti e conflitti è il fatto che l’oppressore (Russia) non trova nessuno che la contrasti. E così dopo Georgia, Cecenia, Mali, Siria, Libia, Crimea, Donbas….ha pensato di fare il salto di qualità con l’ intera Ucraina. Cosa viene dopo? Quanto accade dimostra la debolezza dell’ occidente nel difendere propri valori costitutivi come la libertà, democrazia, autodeterminazione dei popoli. Purtroppo per fermare dittatori con problemi di onnipotenza le belle parole, la diplomazia salottiera, le preghiere sono come acqua fresca. Gli ucraini stanno lottando come eroi perché pensano che la libertà valga più di una vita sotto il tallone russo, che già li ha massacrati in passato (Holodomor).
Ps: guarda che i peggiori mercenari (ceceni e mediorientali) li sta reclutando la Russia
Michele, concordo con te sull’aggressività e la politica espansionistica della Russia. E’ un Paese che va isolato dal contesto internazionale sia in termini politici che economici.
Non condivido quello che secondo me tu hai in testa cioè un intervento armato della NATO. Siamo in Europa con equlibri sottili e fragili e un intervento militare oltre a fare più morti sarebbe un focolaio di guerra europea per anni. Una guerra dura con armi micidiali come non si è mai visto prima e in gioco due centrali nucleari già obiettivo colpito. Se la libertà vale di più di una vita sotto il tallone russo, una vita vale al di sopra di tutto.
Vediamo come evolve la situazione e che effetto avranno le restrizioni economiche che l’Occidente ha imposto alla Russia.
Condivido quanto hai scritto Mario ma manca la conclusione: cosa è giusto che l’occidente (la UE, NATO) facciano per fermare questa guerra abominevole scatenata dal delirio neoimperialista di Putin? E’ accettabile che neghiamo a questo popolo in lotta per la libertà la democrazia la autodeterminazione che non sono solo valori suoi ma pure nostri, la copertura aerea che chiede (no flay zone) per fermare almeno i bombardamenti dal cielo sulla popolazione inerme?