Concorsi. O furberie?
Aldo Nascimben
“Il partecipante, per tutte le foto candidate, concede agli organizzatori i diritti d’uso, anche in modo non esclusivo, irrevocabili e a tempo indeterminato.”
Questa frase, declinata magari in altre forme più o meno burocratiche, è parte integrante sempre più spesso della miriade di concorsi fotografici che spuntano a ogni piè sospinto (la fame di immagini è sempre più grande).
Che significa, in parole povere? Che il fotografo concorrente rinuncia a qualsiasi tipo di riconoscimento sulla sua opera, anche e soprattutto in caso di non vittoria.
E che gli organizzatori del concorso si ritrovano a costo praticamente zero (tolte le spese per i premiati, spesso cesti di prodotti agricoli o articoli locali) una banca dati fotografica a cui attingere a proprio piacimento, per sempre, e per tutti gli usi che riterrà più opportuno. Senza dover in alcun modo consultare o avvisare il fotografo interessato, men che meno riconoscergli una paternità, o un tributo.
Ma l’alternativa quale sarebbe? Non più partecipare ai concorsi fotografici?
A dir il vero sarebbe sufficiente fare una selezione dei concorsi a cui partecipare in base agli articoli del regolamento imposto. I veri concorsi fotografici, nati per spirito di competizione e confronto, non per arraffare immagini, specificano e accompagnano meglio la frase sopra, evidenziando alcuni aspetti tipo “le immagini concesse verranno utilizzate solo ai fini istituzionali e del concorso”, o anche “saranno utilizzate senza scopo di lucro”, o “verrà preventivamente chiesto il consenso dell'autore”, oppure “il nome dell’autore verrà in ogni caso sempre indicato”.
Forme insomma che tutelano due aspetti fondamentali, ovvero la paternità e il riconoscimento del valore della fotografia. Se non c’è rispetto per il fotografo e le sue opere, perché regalare il prodotto delle proprie fatiche?
A saper leggere bene il regolamento, appare subito chiara la motivazione del concorso. A voi la scelta.
Vi segnalo un "vero" concorso fotografico, organizzato dal FAST di Treviso.
Giunto alla sua quindicesima edizione, il Premio Aldo Nascimben si divide in due sezioni (under e over 25 anni), ha tema libero e bisogna presentare da 4 a 6 stampe inedite 30x40cm a colori o BN. La scadenza è il 18 settembre, la premiazione il 19 ottobre con mostra a seguire. Il bando lo trovate qui. Per info dettagliate: fast@provincia.treviso.it