F4: cinque mostre per due sedi
Un fotogramma di Olympia, di Leni Riefenstahl
Cresce “F4, un’idea di fotografia”.
Per la sua seconda edizione il festival di fotografia moderna e contemporanea organizzato dalla Fondazione Francesco Fabbri di Pieve di Soligo si regala una seconda sede: oltre a quella già consolidata di Villa Brandolini a Solighetto ecco aggiungersi la più blasonata Casa dei Carraresi, a Treviso.
Sette le mostre in gioco.
Mario Cresci, Ritratto in tempo reale
A Treviso troviamo un percorso nella storia della fotografia attraverso oltre centro capolavori della collezione privata di Dionisio Gavagnin. Immagini che vogliono essere lo specchio di vari momenti storici in un percorso che parte dai maestri delle origini con il capostipite Nadar, passando per la modernità attraverso la avanguardie con lavori del Surrealismo e Dada. Alcuni nomi: Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Robert Dosineau, Sebastiao Salgado, Gabriele Basilico, Nino Migliori, Luigi Ghirri, Cindy Sherman, Thomas Ruff, Andres Serrano, Wim Wenders.
Irving Penn, Woman in Rose
Chiude l’esposizione Francesco Jodice, con il suo nuovo ciclo fotografico dedicato a Venezia, e una sezione di video-arte con i tre film del ciclo Citytellers dedicati alle città di San Paulo, Dubai e Aral.
Il percorso fotografico è interessante, soffre però di una sede con qualche problema logistico di troppo: la climatizzazione a sbalzi delle sale e relativa fuga dal clima polare di alcune di esse, le luci non funzionante nei bagni, soffitti bassi e colori “pesanti” alle pareti che non aiutano certo una visita piacevole della mostra. Per non parlare delle tabelle descrittive scivolate a terra o in procinto di cadere, didascalie storte, foto scivolate dai passepartout…
Leonard Freed, Firenze 1958
A Villa Brandolini a Solighetto di Pieve di Soligo invece troviamo Leonard Freed, con “Io amo l’Italia”. Centro scatti in bianco e nero che testimoniano il rapporto privilegiato di Freed (fotografo dell’agenzia Magnum) con l’Italia e il suo popolo.
Lo affianca il fotografo Gianpaolo Arena, che propone “My Vietnam”, il suo reportage realizzato quest’anno in Vietnam, dando una interpretazione inedita di quel paese che va oltre gli stereotipi.
Chiude la rassegna “Volti ritrovati. Ritratti dal fondo Munari”, un affascinante percorso tratto dal fondo del FAST che espone una serie di ritratti realizzati a inizio novecento dal fotografo pievigino Luigi Munari.
Le mostre sono a cura di Carlo Sala (tutte eccetto Leonard Freed) e Enrica Viganò (Leonard Freed) e rimarranno aperte fino all’11 agosto.
Orari di Treviso: da lunedì a domenica, 10.00-21.00. Orari di Solighetto: da giovedì a sabato 16.00-20.00; domenica 10.00-13.00 e 16.00-20.00.
Ingresso cumulativo 7 euro.