Il giro del mondo. In poltrona
Viaggereste sempre, ma non avete il tempo o le finanze per farlo?
Niente paura, vi viene in aiuto Toopics.com, un nuovo sito web di condivisione fotografica.
Tutto made in Treviso.
“Fare il giro del mondo, seduti comodamente in poltrona – afferma Giovanni Pol – è questo che volevamo realizzare. E con Toopics ci siamo riusciti”.
Giovanni, coneglianese classe1986, laureando in scienze e tecnologie viticole ed enologiche al Cerletti di Conegliano, ha le idee chiare. E la costanza per portarle avanti. “L’idea – continua – mi è venuta a fine 2012, mentre sgobbavo sui libri di microbiologia. Evidentemente – sorride – la testa era impegnata a vagare …da tutt’altra parte”. “Da quel momento ho seguito costantemente quell’idea, cercando il modo di concretizzarla”.
Giovanni Pol
Cos’è Toopics in poche parole?
“E’ un sito di condivisione di fotografie di paesaggio e viaggio, ottimizzato per navigare alla scoperta del mondo, con la possibilità di inserire foto, commentarle, apprezzarle”.
Un po’ come i vari Flickr, 500px, Instagram, insomma…
“Esatto. Ma Toopics ha dalla sua una marcia in più”.
Quale?
“La struttura e la fluidità dell’esperienza. Senza dimenticare i meccanismi di partecipazione social”.
Ad esempio?
“I contest. Ogni settimana, per ogni località del nostro globo terrestre, si terrà una “gara” che deciderà chi dei fotografi contributori diventerà il migliore di quella località. Con la conseguente visibilità sulla pagina dedicata a quel luogo, per una settimana.”
E questo succedrà per ogni città del mondo?
“Si, da New York a Colle Umberto. Abbiamo fatto un grande lavoro su questo. Ma non solo sulle città. Per capirci: sono inseriti anche anche toponimi e luoghi geografici, come le tre cime di Lavaredo, per esempio”.
Perché dovrei caricare le mie foto proprio su Toopics, vista l’abbondanza di siti dedicati alla condivisione social di fotografie?
“Per l’esperienza d’uso. L’interfaccia di Toopics è stata studiata maniacalmente per eliminare ogni distrazione e per essere il più minimale possibile. Per lasciare tutta l’attenzione alle fotografie”.
Come si costruisce una cosa di questo tipo? Hai fatto tutto da solo?
“No. Da quando ho iniziato a parlarne, a febbraio 2013, abbiamo sempre lavorato in squadra. Ora siamo in sette, tutti della zona: ognuno di noi ha seguito vari ambiti del progetto. Sean Bianco ha studiato la parte grafica, Marco Gava ha curato la parte di web design, poi tre programmatori: Loris Lunardi, Enrico Morandin, Andrea Lazzer, e infine Giacomo Val, il nostro uomo di marketing e ottimizzazione.”
Da sinistra: Marco Gava, Loris Lunardi, Sean Bianco, Giacomo Val, Andrea Lazzer, Enrico Morandin.
Qual è la difficoltà più grande che avete incontrato?
“Al di là delle questioni tecniche, direi la complessità dell’aspetto legale”.
In che senso?
“Quando hai a che fare con i dati degli utenti entri obbligatoriamente in tema privacy, una cosa a cui teniamo molto. Capire e approfondire questa sezione è stata forse la cosa più faticosa.”
E la soddisfazione più grande?
“Non aver mai mollato. Certe volte è stata dura. Abbiamo lavorato per più di un anno nel nostro tempo libero per portare avanti il progetto, e alla fine ci siamo riusciti”.
Perché lo fate?
“Per passione. E perché qualcosa di simile ancora non c’era”.
E il nome? Perché Toopics?
“Non c’è un motivo preciso. Altri nomi a cui avevamo pensato erano già occupati. Di per sé Toopics non significa nulla, anche se è composto da pics, che allude alle pictures, e da too, che può ricordare il suono di two, due in inglese, e too many, tante/troppe”.
Altre cose su cui puntate?
“La qualità delle fotografie: non vogliamo che Toopics diventi come Instagram. Da noi i selfienon troveranno posto, su questo il nostro regolamento è molto chiaro. Anche per questo al momento non abbiamo ancora preparato un app per smartphone: vogliamo che le fotografie siano pensate e scattate al meglio, con una fotocamera, e non con il cellulare.”
Quindi che tipo di fotografia cercate?
“Fotografie di paesaggio e viaggio, che sappiano restituire emozioni e atmosfere dei luoghi che ritraggono: può essere anche un angolo di una città, con un murales, magari non direttamente riconoscibile ma che riporti fedelmente l’atmosfera del luogo.”
Ultima considerazione: la questione privacy e proprietà delle fotografie.
“Per noi è fondamentale la fiducia degli utenti: non è nostra intenzione rivendere le foto che vengon caricate, né sommergere i fotografi con spam o proposte pubblicitarie. Le fotografie rimangono di proprietà degli autori, e abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo fare per proteggerle dalle copie illegali. Con noi le loro foto sono al sicuro”.
Per vedere all’opera dal vivo Toopics, non resta che andare alla prima presentazione ufficiale del sito, sabato prossimo 21 giugno, alle 21.00, presso l’auditorium Dina Orsi di Conegliano.
Oppure, dal giorno seguente, iscriversi e caricare le proprie foto direttamente suwww.toopics.com. O cominciare a girare il mondo, comodamente seduti sulla poltrona.