Instagram, tra fotografia e divertimento
Com’è nata la vostra passione per la fotografia?
Immagino che il divertimento possa essere stata una componente importante.
Per me è stato così.
Poi magari col passare del tempo, e con più consapevolezza del processo da adottare per arrivare allo scatto voluto, il divertimento rischia di passare in secondo piano. Prima vengono pianificazione, preparazione del soggetto, studio e disposizione della luce o del momento giusto per coglierla al meglio… Per fortuna c’è uno strumento che (nel mio caso) ha rimesso il piacere dell’atto fotografico in cima a tutto.
Sto parlando degli smartphone. Si, proprio dei cellulari con la fotocamera: iPhone, Samsung, Nokia.. non è importante la marca, quanto il fatto di avere uno strumento agile, che parte subito senza pretese di estrema qualità, e che non crea aspettative se non quello di fare delle foto magari da condividere con gli amici, o conoscenti.
Se poi ci mettiamo l’abbinata ai vari social tipo Instagram, ecco la ciliegina sulla torta: uno strumento perfetto per una fotografia che privilegia l’azione del fotografare e la sua condivisione piuttosto che la qualità finale. E che permette scatti spensierati e “facili”. Un po’ come succede con la pellicola e strumenti tipo Holga o Lomo, per capirci.
Non voglio dire che in questo modo le foto hanno il permesso di esser “brutte”. Chi sa fare belle foto, le fa anche con un’attrezzatura che non costa migliaia di euro. Ma forse diventa più importante il fatto di creare un’immagine e condividerla, piuttosto che raggiungere un livello più “alto” ma anche “più faticoso”.
L’altra sera durante un incontro tra fotografi (Gruppo Inquadra, ritrovo a Conegliano, aperto a tutti) abbiamo visto tra le altre anche alcune mie fotografie scattate con un iPhone e un aggiuntivo ottico (Olloclip, 40-70 euro) che mi permette di fare del macro “reale”. Sono quelle che vedete in questa pagina.
Una persona alla fine mi ha chiesto se avessi pensato di fare le stesse foto con un’attrezzatura più seria, ovvero reflex e obiettivo macro. La mia risposta, passata la sorpresa iniziale, è stata “A dir il vero no”.
Perché, come ha ben colto un altro partecipante, quello che cambia è l’approccio. E l’approccio per queste fotografie ha seguito solo la voglia di divertirsi e stupirsi, in un’ottica di gioco che riscopre l’aspetto puramente ludico dello scatto fotografico. E che non vuole aver a che fare con 3-4 kg di attrezzatura da gestire, magari a mano libera….
Se poi volete approfondire l’argomento e schierarvi (o meno) con chi afferma che Instagram uccide la fotografia, allora fatevi un giro qui (grazie Silvia!) Voi che ne pensate?
PS. Mi son reso conto ora che ho cominciato questo blog, che parla di fotografia e dintorni, parlando di fotografie fatte con i cellulari… ops.