Datemi un sms e vi solleverò la scuola
sa k suo raga oggi nn è a scuola? 🙁
sì, lo so. ha influenza & mal di tst. 🙁
Il suo raga oggi nn è a lezi1. xké?
nn so! ditemelo voi! %-(
Esempi (liberamente tratti dalla fantasia) di comunicazione scuola-famiglia. Di reale, nelle concessioni di cui sopra, c’è che il ministro Gelmini e il collega Brunetta hanno fatto sapere che “entro un anno la stragrande maggioranza delle famiglie italiane potrà vedere on line la pagella scolastica dei propri ragazzi.” E che la mamma o il papi, che lo desiderino, potranno ricevere – dalla scuola – un sms che segnala l’assenza del figlio.
Bene. Considerando che un istituto superiore, per legge, deve avere almeno 500 allievi e che nel periodo di picco influenzale come questo (ho la febbricola anch’io, sigh!) un terzo dei ragazzi è a letto col moccio, se ne deduce che la scuola deve inviare circa 160 messaggini di avviso.Quotidie.
Operazione troppo semplice da effettuare se la scuola fosse informatizzata da testa a fondamenta; se ogni studente fosse dotato di una tessera magnetica; se i computer non fossero quella presenza equivoca ficcata in fondo all’aula insegnanti o nei laboratori-di-informatica; se; se; se.
Allo stato attuale, invece, io vedo le bidelle Maria e Francesca e l’aiutante di segreteria, signora Eleonora, sedute in circolo con un Nokia in mano, mentre inviano messaggini personalizzati ai genitori, che magari stanno lavorando in catena di montaggio alla Zanussi, leggono il messaggino di nascosto (“oh mamma! Marco non è scuola!? Chissà dov’è!? forse ha avuto un incidente, poverino…o forse, quella bestia di figliolo l’ha brusà un’altra volta e l’è tornà a fumar erba al parco che lo sa che è reato e stavolta lo arrestano), si distraggono, si preoccupano e si tagliano pure mezza falange…
Insomma, un sms scuola-famiglia potrà sollevare il morale alla scuola italiana? O lo farà scendere ancora + s8?