Parole in mutande
E veniamo alle parole.
Oggi la lingua 'italiana' (tra virgolette, visto che gli anglicismi rappresentano il 4,5% delle voci) conta più o meno 145 mila parole. 30 mila più di un secolo fa.
Il mondo è cambiato, ovvio, e il linguaggio ha fatto lo stesso.
Col risultato che alcune parole sono morte ammazzate (provate a chiedere a un adolescente cos'è un 'ellepì', la cui definizione ('disco microsolco di vinile, a 33 giri') pure si trova nei dizionari e vi guarderà stranito), altre parole (3.125, secondo lo Zingarelli) si stanno estinguendo. Tra queste dovremmo compiangere (o magari usare di più visto che se lo meritano) parole come 'fragranza', 'solerzia', 'fulgore'.
Di sicuro utilizzare i lemmi che sono approdati recentemente nei vocabolari non fa di noi degli esempi d'eleganza: per essere 'alla moda' dovremmo usare parole come 'tangentopoli' (che tristezza), bling blig (gioielli appariscenti), 'apericena' (una cena indecisa), 'grattaevinci' (quando mai?), 'siliconato' o 'selfie'. Per andare al passo coi sostantivi, dovremmo sapere che il 'cucchiaio' non è la solita posata per la minestra, ma una mossa che fa(ceva) Totti in campo.
Tra le parole che fanno riflettere c'è 'demisessuale'. Mai sentita? Distratti! Il demisessuale (secondo il Demisexuality Resorce Center) è colui o colei che è capace di provare attrazione sessuale per un altro/a solo dopo che se n'è innamorato, o che ha instaurato un bel legame emotivo. D'accordo: i demisessuali sono presenti sulla Terra in percentuale inferiore all'1% della popolazione, ma vuoi che non crescano?
Comunque, a parte le parole italiane, ci sono lemmi o espressioni di altre nazioni che probabilmente (stiamo un po' giocando le parole al lotto, perché con la lingua non si sa mai) ci contamineranno. Una è 'ikigai' (contrazione di 'iki', vita, e 'gai', realizzazione dei desideri) che viene dal Giappone. L'altra è la parola finlandese 'kalsarikannit', introdotta dal ministro degli esteri per designare la via della serenità: starsene a casa da soli, a farsi gli affari propri, possibilmente in mutande.
Be', italiana o finlandese, non la eleggereste a parola del millennio?