Ex Electrolux Scandicci: Un Fallimento Lungo Cinque Anni
Siamo a fine Maggio del 2008, quando Electrolux, dopo una investigazione di profittabilità negli stabilimenti di Scandicci e Susegana, ufficializza la cessazione della produzione a Scandicci (paese toscano in provincia di Firenze), con il seguente comunicato: “Electrolux ha deciso di concentrare la produzione di frigoriferi in Italia nella fabbrica di Susegana (Tv) e cessare la produzione a Scandicci […]La capacità di produzione di frigoriferi è cresciuta rapidamente in Europa nel corso degli ultimi anni, specialmente in Europa dell’Est, e in aree dell’Asia. Questo sviluppo, unito ad un aumento della competizione globale ha portato ad una forte pressione sui prezzi e ad un conseguente declino dei margini […] Electrolux aiuterà a cercare soluzioni per ridurre l’impatto negativo sui dipendenti coinvolti. Le alternative considerate includono servizi di ricollocamento e agevolazioni della reindustrializzazione dello stabilimento di Scandicci […].”
In questo stabilimento lavorano circa 450 dipendenti, tra cui circa 70 nuclei familiari in cui sia il padre che la madre lavorano entrambi alla Electrolux, quindi per la zona si apre un grave problema sociale. Arrivano subito le dichiarazioni di solidarietà e volontà di attivarsi per reagire e trovare delle soluzioni, da parte del sindaco Simone Gheri, dell’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini e da parte della regione che promette di coinvolgere anche il ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola. Anche i sindacati si muovono per trovare una soluzione.
Non sono servite a nulla le manifestazioni avviate nel tempo dai lavoratori per salvare il proprio posto di lavoro, neppure l’iniziativa delle 30.000 cartoline con le foto dei figli dei dipendenti della Electrolux da inviare ai vertici dell’azienda e alla presidenza del Consiglio dei Ministri è stata utile per salvare lo stabilimento.
Il comunicato della multinazionale conclude così: “I cambiamenti delineati nella produzione di frigoriferi di Electrolux in Italia si stima si concludano nella seconda metà del 2009.” Infatti, nei mesi di novembre e dicembre lo stabilimento Electrolux, passa definitivamente in mano alla “Italia Solare Industrie” (ISI), produttrice di pannelli solari, e all’ americana Mercatech (importante fondo d’investimento). “Con la nostra produzione nasce il made in Italy del fotovoltaico fino a oggi appannaggio di Germania, Cina, Stati Uniti, Giappone. Quello delle energie rinnovabili è un segmento promettente che offre infinite opportunità ma naturalmente anche qualche incognita considerato che il sistema Italia, in particolare quello bancario e finanziario, in questo settore, ancora non sostiene il coraggio degli imprenditori” dichiara Massimo Fojanesi, amministratore delegato di Italia Solare Industrie (indagato dal 2007 per altre vicende dalla Procura di Roma, con le accuse di peculato e abuso d'ufficio e nel 2009 nuovamente indagato sempre dalla Procura di Roma, in relazione ad altri fatti, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, appropriazione indebita e dichiarazione fraudolenta mediante l'uso di fatture per operazioni inesistenti).
Con la nostra produzione nasce il made in Italy del fotovoltaico fino a oggi appannaggio di Germania, Cina, Stati Uniti, Giappone
Quindi, la ISI riceve 22,7 milioni dall’ Electrolux come “premio” della riassunzione del personale dipendente, circa 65 mila euro per ogni addetto (370 lavoratori su 439), che dovrebbe utilizzare come investimenti. Per la riconversione vengono impegnate due importanti società di lobbyng: la milanese Sofit srl e la Openup consulting, braccio operativo toscano, della romana Reti spa di Claudio Velardi, già collaboratore di D’Alema alla Presidenza del Consiglio; mentre la formazione dei lavoratori, finanziata da Regione e Provincia (con un milione e 250 mila euro), viene affidata a due società fiorentine: la Tk Consultant Srl e la Openup Consulting srl di Lorenzo Becattini, anche presidente di Toscana Energia, colosso a capitale pubblico-privato, impegnato anch’esso nelle rinnovabili. Il tutto con il plauso dei sindacati. Durante questo periodo quindi, vengono avviati gli investimenti, vengono acquistate le nuove attrezzature per riconvertire la produzione e attivati i corsi per gli operai; ma c’è qualcosa di strano, la formazione degli operai non sembra una vera formazione, lezioni con spiegazioni blande e poco chiare.
Com’è possibile che un gruppo indebitato come quello di Saccaro, possa realizzare un’operazione del genere?
Intanto la crisi internazionale si fa sentire, l’ americana Mercatech dismette gli investimenti sul produttivo per buttarsi nella finanza, e Fojanesi ora si muove con molta difficoltà. Pare che lo stabilimento non riesca a ripartire, manca liquidità e i dipendenti si domandano dove siano spariti tutti i milioni avuti all’inizio dell’operazione. Per salvare la situazione la società Sg Green Power (costituita per l’operazione dal gruppo Valerio Maioli, guidato dal manager Fausto Saccaro), acquisisce il pacchetto di maggioranza di Italia Solare Industrie, ma la Fiom Cgil a questo punto si chiede: “Com’è possibile che un gruppo indebitato come quello di Saccaro, possa realizzare un’operazione del genere? Dove sono le garanzie?” E infatti anche questo nuovo piano non funziona. L’ 8 giugno 2011 l’ ISI è dichiarata fallita. La regione deve intervenire nuovamente. Viene fatta un’asta nell’ ottobre del 2011, e viene vinta dalla Easy Green che però non versa in tempo i 12,5 milioni con cui si era aggiudicata la fabbrica, e l’assegnazione viene revocata. Nell’ estate del 2012 viene fatta una seconda asta, a cui non si presenta nessuno; infine anche la terza asta nel gennaio del 2013 risulta deserta. Nel frattempo il 10 maggio 2012 viene arrestato Massimo Fojanese (amministratore ISI), con l’ accusa di truffa aggravata e bancarotta fraudolenta, insieme a Stefano Cevolo (già indagato per altri fatti e condannato per bancarotta semplice), amministratore delegato della Mercatech e presidente della Sol Energes, poi diventata Isi, e Paolo Corati, direttore del personale e finanziario della Isi, Italia Solare Industrie, ma secondo gli inquirenti amministratore di fatto dell'azienda.
Secondo i finanzieri fiorentini, i tre, avrebbero realizzato false commesse attraverso 20 società create ad hoc, e distratto 12,9 milioni di euro. Sembrerebbe un’enorme truffa studiata a tavolino. Ovviamente le indagini sono ancora tutt’oggi in corso e la verità è da accertare.
Intanto, dopo il fallimento delle varie aste, gli ex dipendenti sono senza lavoro. Nel settembre 2013, la regione e il comune mettono a punto un sistema di incentivi per far si che i lavoratori possano reinserirsi nel mondo lavorativo. Di investitori in giro non se ne vedono molti e gli operai che negli anni hanno visto sfilare politici e amministratori a fare grandi promesse, ora sono senza speranze. Ma non poteva mancare, per alcuni di loro, l’ ultima pernacchia, cioè il rischio di non poter accedere neppure alla mobilità. “Nardella-Gheri, ultimo tentativo per garantire gli operai ex Isi.
Se c'è una possibilità è nell'accordo ministeriale firmato nel 2008 con Electrolux (tre anni di lavoro garantiti agli operai da parte della Isi). È qui e nel fatto che l'attività sarebbe da considerarsi in continuità con quella di Electrolux, che si potrebbe trovare uno spiraglio per garantire a tutti i lavoratori ex Isi, la mobilità, anche ai 120 che non ne hanno diritto (perché sono stati trasferiti subito in ISI e non hanno potuto maturare le 26 settimane di assunzione prima che l’azienda fallisse). È quanto è emerso dall'incontro che il sindaco di Scandicci Simone Gheri e il deputato Pd Dario Nardella hanno avuto ieri con il capo di gabinetto del ministero del Lavoro, Francesco Tomasone. Che, entro qualche giorno, farà avere una riposta. «Ha confermato che se una soluzione si può trovare, sarà trova all'interno degli accordi ministeriali del 2008, rivedere la norma è impossibile» ha spiegato Gheri. Nei giorni scorsi il sottosegretario Carlo Dell'Aringa, aveva ribadito il parere negativo del ministero rispetto al diritto alla mobilità di una parte dei lavoratori ex Isi. Questo «è un ultimo tentativo prima di mettere in moto il percorso messo a punto dalla Regione»: formazione finalizzate alla ricollocazione, con un'indennità di 830 euro mensili per un anno per i 120 esclusi dalla mobilità.” (Comunicato Fiom-CGIL 28 dicembre 2013)
Vi ho raccontato questa storia, perché, dopo aver pubblicato il video “La Questione Electrolux | Storie Fuori Fuoco” riguardante la situazione dello stabilimento di Susegana, mi hanno contattato degli ex operai dell’ ex stabilimento di Scandicci, invitandomi ad informarmi sulla vergognosa vicenda di cui sono stati vittime. Io ho fatto una ricerca, cercando di raccogliere i pezzi di una vicenda lunga ormai più di 5 anni, attraverso articoli di giornale, dichiarazioni e notizie consultabili sul web.
Spero di essere riuscito a ricostruire al meglio la vicenda-beffa, che ha messo in seria difficoltà centinaia di famiglie. Questo post non ha nessun obiettivo, se non portarvi a conoscenza di questa vergognosa realtà. Lascio a voi continuare la ricerca e giudicare com’è stata gestita la situazione.
Fonti: . http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a8.05.28.00.26
. http://unpodimondo.wordpress.com/2008/05/30/alcune-riflessioni-sullelectrolux-di-scandicci-che-chiude/
. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-. energetico/business/electrolux-riconversione-fotovoltaico.shtml
. http://www.zeroemission.tv/portal/news/topic/Fotovoltaico/id/12871/Fv-dichiarata-fallita-la-Isi-ex-Electrolux-di-Scandicci
. http://www.zeroemission.eu/portal/news/id/7908
. http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/05/11/news/ex-electrolux-di-scandicci-vertici-della-isi-in-manette-1.4496042
. http://archivio.gonews.it/articolo_134435_La-grande-truffa-della-ISI-commesse-false-piano-industriale-effimero-In-arresto-lex-amministratore-Foianesi-Mancano-allappello-circa-13-milioni-Video.html
. http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/10-maggio-2012/soldi-pubblici-ed-errori-privati-dall-ex-electrolux-isi-201124597670.shtml
. http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/10-maggio-2012/ex-isi-tre-arresti-bancarotta-201117889897.shtml
. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/05/15/isi-la-difesa-di-fojanesi-il-piano.html
. http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/05/25/news/fajanesi_agli_arresti_domiciliari_l_ex_ad_di_isi_era_finito_a_sollicciano-35934882/ . http://www.firenze.cgil.it/2013/fiom2.htm
. http://scandicci.firenzetoday.it/regione-comune-lavoratori-ex-isi.html
. http://www.greenreport.it/news/ex-isi-il-fallimento-di-una-reindustrializzazione-i-lavoratori-occupano-il-comune-di-scandicci/
. http://www.greenreport.it/news/ex-isi-istituzioni-mobilitate-salviamo-il-salvabile/