IMPEGNO E SOLIDARIETA’
Abbiamo gli algoritmi per calcolare i tempi del protrarsi del coronavirus, si fanno grafici per la frequenza dei contagi e si avanzano previsioni; ci sono decreti, ordinanze ma mancano dottori e infermieri per fronteggiare la pandemia che riempie ospedali e richiede sacrifici immani da parte dello stesso personale sanitario e mancano anche apparecchi di ventilazione e paradossalmente i dispositivi di protezione individuale.
Non voglio addentrarmi in dietrologie politiche nè nelle scelte sui tagli dati al sistema sanitario negli anni passati, guardo la realtà di oggi ed è drammatica: nuovi ospedali si aggiungono ai vecchi per le malattie infettive, si annunciano ulteriori posti letto in strutture ospedaliere riconvertite al Covid-19 per poter contenere i malati, i turni dei medici, degli infermieri, dei paramedici sono infernali e reggono solo sostenendosi alla tenacia e al loro senso del dovere. Ho il cuore a pezzi quando vedo fotografie e video in cui dottori si addormentano stremati sul computer dopo più di 24 ore di servizio, assistenti e personale infermieristico stretti in abbracci consolatori per assistere i pazienti intubati o prossimi alla morte. Una morte angosciante: solitaria, senza il conforto di un caro, lucida, con la consapevolezza di morire senza respiro.
All’ospedale di Vittorio Veneto, è stato attivato il Covid hospital con 18 posti letto di Terapia intensiva, 20 posti in Pneumologia semi intensiva e 200 di Malattie infettive e il personale sanitario ha il diritto di poter lavorare in totale sicurezza e supportato da medici e infermieri che possano permettere un’organizzazione del personale più dilatato con turni meno massacranti per tutti e il conseguente miglioramento nella gestione dei pazienti.
UN APPELLO ALLE PERSONE DI BUONA VOLONTA’
Li chiamano angeli, eroi e il mio sentimento umano e patriottico mi induce a vederli così ma sono uomini e donne che hanno famiglie che li aspettano a casa, preoccupate per la loro salute; sono persone con valori etici che si coniugano con la loro professione e sono lì, pronti a passare da un paziente all’altro velocemente, senza pause perché il terribile coronavirus uccide spesso nel giro di poche ore: il paziente sembra migliorare e poi il crollo definitivo e allora sempre in allarme, sempre in emergenza, col cuore in gola e la pìetas che viene celata dietro la mascherina.
C’è bisogno sempre più di medici e di infermieri; la protezione civile si raccomanda di dare la propria adesione, anche specialisti e specializzandi, neolaureati, tutti chiamati al fronte per una guerra che per la prima volta, a dispetto del termine, unisce tutti; è infatti notizia recente l’arrivo di medici russi, cubani, albanesi, polacchi, americani che insieme al nostro personale lottano strenuamente contro il tragico quotidiano, contro le ore e i minuti.
Questo è il momento di dimostrare il proprio coraggio nell’ essere Uomini oltre ogni ostacolo e difficoltà per un impegno sociale veramente autentico e per il bene della comunità e sono orgogliosa di nominare Mauro Migliorini, il sindaco di Asolo che è rientrato da infermiere professionista in corsia dell’ospedale vicino ai contagiati, anzi, nel reparto di rianimazione.
Non c’è due senza tre.
Tutti contro tutti. Il tic “Mani pulite” ci ricorda che dalla pandemia si può uscire anche peggiori
Il nuovo incubo è la “fase Mani pulite”. E’ già arrivata
“Coronavirus, quarantena bollente: boom per i sex-toys. Una clamorosa sorpresa: ecco l’articolo più venduto
Non conosce crisi il mercato del sesso, anzi il lockdown mondiale sembra giovare agli affari di quanti trafficano nel settore più piccante dell’ industria. L’ isolamento forzato non solo non ha spento il desiderio sessuale di uomini e donne di tutto il globo, bensì lo ha addirittura portato alle stelle.
Un modo per esorcizzare la paura di malattia e morte, uno strumento di evasione da una quotidianità asfittica che si svolge tutta nell’ angusto recinto domestico nonché una maniera per vivere la socialità senza correre il rischio di beccarsi il Covid-19. Azzurra Barbuto 10 aprile 2020”
Prof. Ricolfi oggi: : e se il Covid-19 fosse già dilagato al Sud ? da : simofin.com
Gentile signora, non basterebbe più la solidarietà e ritornerebbe la funzione della politica vale a dire scelte di intervento. E Mancano i soldi. E le macchine arriveranno, dice il Commissario, a fine anno e le mascherine già non bastano più al nord. Mai sentito tanto impotente.
Dopo il buonismo ringraziamenti agli “eroi”in prima linea, iniziano azioni penali e civili contro Istituzioni, Presidente Conte Ministro Sanità e seguiranno medici e infermieri. L’ordine dei medici ha definito sciacalli gli avvocati che intenteranno, ma hanno già iniziato, difendere e richiedere per i privati sentenze di rimborso contro medici. Non sarà facile distinguere fra colpevolezza e quindi penale, e forza maggiore, civile. Il dopo si apre e nel cielo nubi di tempesta si formano.
Intanto i PM cominciano (e dalla Lombardia leghista ?) e dalle Istituzioni
LORO ALZANO, I PM SCHIACCIANO – LA PROCURA DI BERGAMO APRE UN’INCHIESTA PER EPIDEMIA COLPOSA SULLA GESTIONE DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS. CHE DOVRÀ STABILIRE PERCHÉ I RICOVERATI CON SINTOMI SOSPETTI FURONO RICOVERATI INSIEME AGLI ALTRI PAZIENTI, PERCHÉ IL 23 FEBBRAIO L’OSPEDALE DI ALZANO È STATO SUBITO RIAPERTO, E PERCHÉ LA DIREZIONE SANITARIA SI È LASCIATA SCAPPARE DI MANO LA SITUAZIONE dagospia.com 8.4.2020