L’annuncio con la mascherina
In occasione dell’annuncio di ogni nuovo DPCM la trepidazione dei media è continua ed assillante.
Inspiegabilmente i contenuti del DPCM, non ancora firmato, vengono resi pubblici dalla stampa con diverse ore, o addirittura giorni, di anticipo.
Non si tratta di una sistematica “fuga di notizie” ma è una manovra calcolata, studiata per attirare l’attenzione. Come sono architettate a tavolino tutte le inesattezze e le contraddizioni contenute nelle bozze anticipate dei relativi DPCM.
Lo scopo è quello di polarizzare l’attenzione e di riempire gli spazi dei giornali per tenere alta la tensione.
Viviamo in una nuova epoca nella quale l’informazione è continuamente manipolata, il concetto di “propaganda di Stato” rimane ben saldo, ma oggi è travestito con mezzi sofisticati e con una raffinata strumentalizzazione psicologica.
“Dare la notizia”
La lettura di una notizia consente alla mente di chi l’apprende di ragionare e di analizzarne il suo contenuto con criticità.
L’ascolto della stessa notizia, attraverso la radio per esempio, lascia ancora spazio alla capacità di analisi dell’ascoltatore.
Quella notizia, però, trasmessa in televisione con determinate immagini polarizza la mente dello spettatore togliendo ogni spazio all’analisi critica, perché le immagini veicolano un contenuto ben più forte della notizia stessa.
È quello che sta accadendo da mesi sui canali televisivi. Più di due terzi dei servizi sono occupati dalle notizie riguardanti la pandemia, le immagini dei reparti di terapia intensiva degli ospedali, delle ambulanze con le sirene urlanti, le bare trasportate dai mezzi dell’esercito… Ne sono la reale testimonianza: immagini di repertorio e scene ripetitive trasmesse con insistenza allo scopo di polarizzare la notizia.
La popolazione sempre di più è condizionata dai messaggi dei media che parlano di una malattia dilagante, misteriosa, senza cure certe e che miete vittime.
I nervi sono tesi, l’ansia, la confusione, l’incertezza di rimanere sani, alimentano di continuo il senso di ipocondria dell’intera società.
Il disastro economico si sovrappone al terrore della malattia ed il futuro appare nefasto, la serenità persa appare come un lontano ricordo, quasi impossibile da riconquistare.
Non sto drammatizzando, e nemmeno raccontando fandonie: è tutto documentato in migliaia di ore di trasmissioni televisive nelle quali virologi, star, politici e giornalisti hanno dato il peggio di loro.
È tutto documentato nelle statistiche di vendita degli psicofarmaci, nel numero dei suicidi di questi ultimi sei mesi e negli occhi dei nostri ragazzi, che sono i più vulnerabili ai condizionamenti psicologici!
L’evoluzione della comunicazione
Negli anni Trenta non c’erano le televisioni ed i maxi schermi, per comunicare alle masse i capi di governo usavano un linguaggio enfatico che ben si trasmetteva con il tono di voce fermo ed una gestualità teatrale: Benito Mussolini è stato un pioniere di questo genere di comunicazione.
Oggi i tempi sono cambiati, l’evoluzione della comunicazione sia a livello tecnologico, sia sul piano psicologico, ha compiuto progressi incredibili. Una trasformazione che si è resa necessaria per non perdere il passo con i tempi e per affrontare un popolo sempre più acculturato.
Siamo nell’era della “comunicazione subliminale”, nella quale la non-comunicazione veicola messaggi, l’iper-comunicazione satura le menti distogliendole dall’oggetto e la contro-informazione viene censurata e etichettata come “fake news”.
Ecco allora il colpo da maestri: il Presidente del Consiglio che annuncia il nuovo DPCM nei TG di prima serata indossando la mascherina, anche se non ce n’è il bisogno in quanto si trova da solo davanti alla telecamera.
Appare così l’immagine di un Premier “imbavagliato” apparentemente senza espressione, privato del suo labiale, ma assistito dall’interprete LIS, in un piccolo riquadro in basso sulla destra, che traduce il messaggio per i non-udenti.
Eppure il messaggio risulta forte ed efficace, raggiunge l’attenzione della gente trasmettendo drammaticità.
Siamo così passati dalla gestualità teatrale del Duce davanti alle masse, alla costruita teatralità della non-espressione del Presidente Conte davanti a milioni di italiani incollati al televisore.
Quale incredibile metamorfosi ha compiuto la comunicazione per trasmettere un messaggio di terrore!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Bastanzetti del SAC può denigrare Daniele Pezzali, ma se esprimi un’ opinione su Bastanzetti del SAC vieni censurato. Che Daniele Pezzali sia un masochista?
Nessun masochismo, cerco di approvare tutti i commenti, cancello solo quelli non pertinenti con il tema dell’articolo e quelli denigratori…
Ho riletto con attenzione questa interessantissima disamina, mi piace chi ha sviluppato questo senso oggi letteralmente indispensabile, non so se esagero a definirlo un senso ma credo fortemente che oggi la narrativa dei media, dei jornalysti, dei politicanti sia fatta esattamente come dice lei, la FORMA supera di gran lunga il senso, i pericoli oggi sono tanti e NON sono il VIRUS anzi le soluzioni che il sistema impone attraverso i Demenziali Provvedimenti del Conte Maffione sono enormemente più dannosi del cosidetto virus ma se non si riesce a vedere oltre la cortina fumogena si rimane bloccati e peggio impauriti, la paura crea ulteriori problemi.
Un sistema sano affronterebbe un problema senza spaventare chi lo sta affrontando invece il demenziale sistema nel quale siamo capitati fa l’esatto contrario con dei ridicoli rappresentanti delle tenebre che parlano in pubblico RIDICOLMENTE mascherati per un fantomatico virus che lascia asintomatici circa il 98% di chi lo contrae..penso che se una scena del genere fosse stata vista in un film solo 10 anni fa avrebbe causato nello spettatore:
PENA
INCREDULITÀ
ILARITÀ
RABBIA
SGOMENTO
Se oggi le piazze si riempiono attirando centinaia di migliaia di persone come a Napoli, come a Berlino, come a Londra, come a Firenze, come a Milano etc..etc..questo non viene raccontatobdai fraudolenti mass media ANZI viene raccontato come un incontro di “negazionisti” e di ” complottari”, questa è la BANALITÀ DEL MALE, ovverosia la stupidità assoluta con la quale il sistema DIMOSTRA di non voler affrontare i problemi che ormai vengono denunciati da MILIONI di persone, come se TUTTI fossero stupidi a parte chi ripete a pappagallo una narrativa che fa acqua da tutte le parti.
A tal proposito ricordate che le mascherine contengono sostanze cancerogene, temo che questo sia un problema più grave del virus ma nessuno ne parla H24 7 giorni su 7 dunque è un “complottismo”
https://www-greenme-it.cdn.ampproject.org/c/s/www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/mascherine-biossido-titanio/amp/
SVEGLIA!
In regime di (eccessiva) libertà e ancor più da anonimi si riescono a scrivere senza pagar dazio delle bestialità colossali. Tra le altre, o Anonimo Denisio, ci fornisce
evidenza scientifica della cancerogenità delle mascherine? lo ha letto sui fondi del caffé?
È evidente che lei è un genio perché riesce con i suoi interventi ad andare fuori tema e denigrare gratuitamente le legittime e perfettamente in tema opinioni che esprimo senza venir censurato.
Purtuttavia vedo che non sa leggere, non sa capire come da tradizione consolidata, ci riprovi, il mio commento non contiene i fondi del caffè sui quali evidentemente si basano i Deliranti Provvedimenti del Conte Museruolato ma contiene dei riferimenti ad uno dei vari articoli di cronaca che hanno denunciato il sequestro da parte della GdF e l’analisi che ha riscontrato che la larghissima maggioranza delle mascherine chirurgiche contiene sopratutto nella patte interna quantità considerevoli di Biossido di Titanio, sostanza che ha creato già dei problemi in chi la indossa e che viene classificato da organismi internazionali come cancerogeno.
Come vede le faccio da badante riportando cio che chiunque può verificare autonomamente..
Non esiste al mondo uno studio scientifico serio (esclusi dunque i complottisti) che evidenzi un rapporto causa effetto tra l’ uso di mascherine certificate e il tumore. Di che tipo sarebbe poi questo tumore che lei si inventa Egr. Denisio?Ps: quando troverà il coraggio di firmare ciò che scrive facciamo un brindisi.
In tema di comunicazione, merita annotare che tre grossi net work USA hanno avuto oggi il coraggio e la indipendenza e la coerenza di silenziare le dichiarazioni che sullo spoglio in corso il Presidente Trump stava dando in televisione, in quanto assolutamente infondate, FALSE. Un esempio che contrasta la opinione, cui L’Egr. Pezzali pare dar credito, che i giornalisti sian tutti servi delle lobby che governano il mondo. E un esempio di quanto sia pericoloso un populista-sovranista-suprematista-protezionista al potere.
https://youtu.be/a9fJdQfnxL4
Caro Giulio, il tuo video calza a pennello col tema trattato nell’articolo. La tua testimonianza assume ancora più carattere nel momento in cui tu ed i tuoi amici, che avete confezionato questo bel lavoro, abitate tutti in provincia di Bergamo! Buona giornata!
Narrazione traboccante di forzature la sua, Egr. Pezzali, orientata a dare un quadro distorto ed ansiogeno.Stile letterario classicamente complottista-catastrofista. Circa la mascherina di Conte è ovvio che il Premier voleva solo rimarcare la cruciale importanza del suo uso. Purtroppo non ho spazio per replicare sul resto.
Ps: che ne dice del vergognoso comportamento di Trump a spoglio ancora in corso?
Egr. Michele, nessuno stile complottista, solo un’analisi dei TG che sono diventati tutti uguali da sei mesi a questa parte, con 2/3 delle notizie allarmanti dedicate al virus.
Riguardo Trump sta dimostrando, come in passato la sua arroganza, nulla di nuovo per un uomo ricco e potente che non sa accettare la sconfitta. Buona giornata!
Se è vero che da sei mesi tutti i TG son uguali e presumo lo sian in granparte delle nazioni del mondo; beh questo prova che il problema è reale e bello grosso. Poi, sull’ uso che il potere fa dei media c’ è poco disquisire… Cordialità.
Ps: e di quei somari di presidenti di regione che sulla pelle dei malati contestano sempre e comunque, ad uso propapagandistico, che diciamo?
Salve Michele, io credo nel potere decentralizzato delle regioni.
A livello locale si possono raggiungere ottimi risultati e diverse regioni d’Italia sono virtuose a riguardo.
Di politici da strapazzo ne abbiamo da tutte le parti… saluti