L’importanza di accedere alla libera informazione
Premetto che non sono un medico e non sono un “no vax”, le mie competenze professionali sono in ambito economico, inoltre mi piace scrivere, leggere e tenermi informato.
In vita mia ho sempre seguito una regolare profilassi vaccinale. Nel periodo nel quale ho vissuto in Asia ho provveduto addirittura a ricorrere a coperture vaccinali extra, per me e per tutta la mia famiglia, parlo di vaccinazioni che in Europa non erano obbligatorie.
Sono quindi un sostenitore della medicina e della scienza.
Visto, però, che la mia competenza è di stampo economico, quando ci sono miliardi di Euro in gioco e quando le scelte di tipo scientifico sono gestite dalla politica, faccio fatica a credere nell’informazione dei mass media.
Informazione drogata
Ho già scritto diversi articoli nei quali affermo che da più di un anno siamo sommersi da un’informazione drogata promulgata dai mass media. Mi sono convinto, ormai, che ogni telegiornale e la stampa nazionale stiano spingendo una vera e propria azione di propaganda senza precedenti, superando addirittura quanto fece il regime del ventennio fascista.
In questi mesi ho spento la televisione ed attraverso internet sono andato “in cerca della notizia”, anche sui canali stranieri.
Infatti oggi la rete ci concede questo grande previlegio, impensabile fino a qualche anno fa, quello di leggere e di vedere on line qualsiasi notizia che viene trasmessa in ogni parte del mondo. Sta al singolo poi verificarne la fonte e l’attendibilità!
In alcuni casi ho anche la possibilità di comunicare con amici che ho in diverse parti del mondo, grazie alle mie passate esperienze lavorative, così facendo mi procuro ulteriori pareri, per me importanti, per costruire la mia opinione.
Fate una prova: accendete la TV in questo momento, scommetto che selezionando cinque o sei canali ne troviate almeno uno che parla di “danni da covid, corsa ai vaccini, morti e pazienti in terapia intensiva”. Allo stesso modo potete selezionarne cento di canali e non ne troverete nemmeno uno in cui si parli di “terapie precoci al covid, prevenzione, persone guarite e danni causati dall’applicazione di errati protocolli sanitari”.
Per questo ho parlato di “propaganda”. Per fortuna, però, ci sono professori, medici, ricercatori universitari che escono dai recinti dell’informazione drogata e sui canali indipendenti trovano lo spazio per esprimere “l’altra verità”.
La prof.ssa Loretta Bolgan
Oggi mi sono preso la briga di dedicare cinquanta minuti all’intervista rivolta alla prof.ssa Loretta Bolgan (Consulente Scientifico, laureata in chimica farmaceutica e con un dottorato in scienze farmaceutiche), di cui riporto qui di seguito il link del programma: “Morti improvvise e malattie misteriose”.
Ho visto questa intervista tutta d’un fiato ed ho apprezzato il linguaggio comprensibile e pacato della prof.ssa Bolgan. Anche se non sono un medico, ho capito il contenuto del messaggio e mi sono fatto un’opinione.
Ritengo che il valore dell’informazione sia racchiuso proprio nel contesto di “farsi un’opinione”.
Io, su un argomento così complesso, non voglio esprimere il mio parere. Il mio pensiero sulle vaccinazioni non conta nulla!
Penso, però, che sia importante introdurre l’argomento (come sto facendo) e mettere l’informazione a disposizione del lettore che desidera farsi un parere.
Quando i giornalisti dei TG ci imboccano durante la cena
La frenesia di ogni giorno, i social network e questo clima di incertezza, hanno minato la nostra voglia di leggere e di essere attivi verso la conoscenza.
Spesso dedichiamo pochissimo tempo all’informazione quotidiana e quando lo facciamo, magari, è durante i pasti: assorbiamo così le notizie dei TG passivamente. Nulla di più deleterio: mentre mangiamo non abbiamo né il tempo, né il modo, di approfondire gli argomenti e di interagire… contribuiamo solo a rovinarci la digestione.
Quindi lo scopo di questo articolo non è quello di consigliare o sconsigliare le vaccinazioni di cui parlano i TG ed i talk show in ogni momento del giorno e della notte… il mio intento è quello di invitare il lettore ad essere attivo nel ricercare la notizia.
Caro lettore, se hai il tempo di vedere l’intervista della dott.ssa Bolgan mi piacerebbe sapere se hai acquisito delle nuove informazioni e se sei rimasto stupito dai contenuti… scrivimi nei commenti. Grazie!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Egr. Pezzali guardi che non é che se uno spegne tivù e giornali e punta solo su internet o sugli amici “per farsi una opinione” ciò gli assicurerà la verità. Internet é infesato di falsità, di verità frazionali, di rapinatori di consenso in buona e mala fede. Informazione-propaganda e drogante, peggio che nel ventennio? Di certo non lo sono i pazienti in intensiva e quelli già finiti in cimitero in ogni parte del mondo causa pandemia ( ed ahimé ancora destinativi). In questo contesto non sento la necessità di aprire l’ intervista della dott.ssa Bolgan. Libertà d’ informazione, lei mi insegna, é anche, anzi soprattutto, facoltà di selezionare le fonti.
Egr. Michele, grazie di leggere i miei articoli, lei è libero di vedere o meno l’intervista della dott.ssa Bolgan.
A mio avviso l’importante è dimostrarsi attivi nella ricerca della notizia e non farsi imboccare dai giornalisti dei TG durante la cena.
Buona giornata.