Che spreco! E chi paga?
Le immagini del video della distruzione di centinaia di banchi scolastici mi ha attanagliato il cuore.
Ho chiesto all’autore del video la veridicità di quanto aveva postato e la conferma mi è arrivata con l’articolo del giornale on-line Cremona Oggi pubblicato in data odierna.
Immagino che quanto è avvenuto stamane al “Ghisleri” di Cremona, stia accadendo anche in altre parti d’Italia ed il malumore per un’azione tanto scellerata non può che suscitare in me scalpore e dispiacere.
Sarà forse per il fatto che io appartenga a quella generazione che prima di buttare via un oggetto prova a ripararlo, oppure se è ancora funzionante, prima di portarlo in discarica, cerca di donarlo a qualcuno cui possa servire.
Sono attonito nel vedere uno Stato che provvede ad acquistare milioni di banchi (con i soldi pubblici), senza verificare se veramente quanto viene dismesso sia veramente da rottamare e senza prevedere uno smaltimento coerente con il riciclaggio dei materiali.
Penso che quei banchi, che nel video vedo distruggere con una gru-ragno, sarebbero potuti servire da qualche parte, magari non in Italia, forse in Africa…
Come contribuente avrei preferito vedere i miei versamenti in tasse spesi per trasportare i banchi in un paese in via di sviluppo, piuttosto che pagare una ditta di demolizioni ed una discarica.
Infatti da come viene gestito il carico è comprensibile che tutto il materiale sia diretto in discarica con dei costi certi e che le materie prime (acciaio e legno) non vengano riciclate.
La pandemia ci ha reso spreconi ed inquinatori?
Forse è il caso di riflettere su queste manovre e sulle azioni che stiamo socialmente accettando:
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Milioni di banchi e di arredi gettati in discarica
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11 milioni di mascherine usa e getta al giorno da smaltire (secondo me per i nostri ragazzi potevano andare bene anche le mascherine di comunità che sono lavabili e riutilizzabili)
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Ho visto che in alcune scuole le mense non sono agibili, quindi viene somministrato il pasto agli studenti con dei contenitori di plastica usa e getta (3 contenitori per pasto! Ma l’uso dei piatti e delle stoviglie di plastica non erano stati banditi?).
Solo una riflessione
Anche in questo caso, chiedo ai lettori solo una riflessione, non intendo schierarmi politicamente a destra o a sinistra…
I soldi pubblici sono di tutti. Io provo solo rabbia nel vedere lo scempio economico ed ambientale che stiamo perpetrando, non uso un’etichetta politica per giudicare quanto, ma adopero la mia testa e la mia coscienza.
Forse, però, sono io in errore, perché faccio la raccolta differenziata e prima di buttare via un vecchio sgabello, ahimè ci penso dieci volte.
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Prima di stracciarsi le vesti bisognerebbe sapere 1) se quello documentato é un episodio singolo o generalizzato 2) se e come i banchi obsoleti vengono rottamati 3) se la rottamazioe prevede un recupero delle parti ferrose 4) se ci sono alternative alla rottamazione 5) se questi banchi potrebbero intetessate al terzo mondo e se e quanto costerebbe la spedizione laggiù. Poi eventualmente uno può anche stracciarsi le vesti. Prima di conoscere le risposte alle 5 domande …si fa solo teatro. Tipo l’ anonimo Denisio che appena sopra deborda coi soliti (peraltro divertenti) deliri.
Conoscendo: 1) lo sperpero di denaro che si sta facendo nel mondo della scuola (banchi, mascherine usa e getta, gel…) 2) le reali necessità della scuola italiana (professori di ruolo, aule multifunzionali, laboratori didattici… 3) il danno psicologico nei confronti degli studenti 4) l’incertezza del proseguimento dell’anno in corso tra una quarantena e l’altra… 5) Il carico dato alle famiglie se i ragazzi rimangono a casa… Facciamo pure teatro.
Dunque lei Egr. Pezzali, avrebbe mantenuto banchi doppi, nuente distanziamento, niente gel e mascherine per studenti e personale, mense aperte come prima e piatti ceramica. Magari si azzeravan i contagi…anche senza aspettar il vaccino che come insegnan i complottisti, ci instillerà nel sangue un microchip pilotato dalla Spectre.
Egr. Michele, quello che avrei fatto l’ho scritto nell’articolo. Certo, se i banchi erano ancora buoni li avrei mantenuti o almeno donati (non certo rottamati), le mascherine lavabili e riutilizzabili vanno benissimo, come il sapone per lavarsi le mani. Riguardo la mensa non vedo perché si possa andare al ristorante e non si ci possa sedere ad un tavolo della mensa… quindi non ha senso usare piatti e stoviglie di plastica usa e getta.
Io la penso così! Ma è il mio parere e non siamo tutti uguali. Cordiali saluti
La Maffioneria capitalista che vede nei nuovi banchi di plastica prodotti in Cina un nuovo business che rinnoverà il profitto di anno in anno dato che saranno fatti ad obsolescenza programmata con plasticaccie riciclate probabilmente tossiche come si è visto con varie partite di giocattoli di importazione Cinese.
Troppo anticapitalistici i banchi in acciaio e legno che durano decenni e generazioni su generazioni. Stanno demolendo la scuola e la sanità, fiori all’occhiello di qualsiasi società civile.
Se il popolo italiano non alza le barricate contro le logiche criminali ben spiegate da Pietro Grasso, attraverso nomi e gruppi di criminali che stanno da anni portando avanti un piano eversivo dell’ordinamento scolastico, la nostra società muore…
https://youtu.be/Kh6LhOo0Vds