“Contro la guerra” Autore Daniele Pezzali, racconto tratto da “Lettere di gioventù”
“Contro la guerra”
Ho visto sparare un fucile
La vita in un’ogiva di piombo
Ho visto fumare un fucile
Quale giustificazione può lavare il sangue rappreso?
Ho visto fiorire il mio fucile
Un fiore bianco piantato sulla libertà
Tutti quanti un giorno scaveremo una grande fossa
Per seppellire tutte le armi!
“Scritta la sera stessa che tornai dal poligono di tiro, dopo avere sparato per la prima volta in vita mia con un fucile.
Chieti, ottobre 1985″
Avevo vent’anni ed ero partito controvoglia per il Servizio di Leva che al tempo era obbligatorio. La mia testa era colma di tanti ideali e marciare in “fila per tre” non era certo il mio traguardo.
Per quanto fossi giovane, negli anni precedenti, avevo “combattuto” a fianco alla mia famiglia contro la povertà e quei dodici mesi di Leva costarono a tutti noi la perdita di un anno di reddito (visto che già all’epoca avevo un impiego a tempo indeterminato).
Anche dalle cose peggiori, però, bisogna trarne il meglio e quell’esperienza mi fece capire il concetto di “potere/spreco/obbedienza/sudditanza/ignoranza” e mi regalò una meravigliosa amicizia che tuttora è splendida e viva!
Racconto tratto dal libro “Lettere di gioventù” di Daniele Pezzali edito da KDP-Amazon 2020 – (https://www.danielepezzali.com/libri).
Egr. Pezzali ho svolto il servizio di leva da Fuciliere Alpino nell’ ’85-’86 convinto dei principi espressi nell’ art. 11 della Costituzione (ripudio della guerra d’offesa) e convinto che la Costituzione come extrema ratio vada da tutti -e non solo dai militari di professione- difesa anche con le armi. “La difesa della Patria è SACRO DOVERE del cittadino” (art. 52). Questo peraltro è il motivo per il quale abbiamo, come tutti gli Stati al mondo, un Esercito. Circa la esperienza personale maturata in quei 15 mesi (non certo una naja da imboscato/raccomandato o una ridicola mini naja da format televisivo o surrogati vari…) fu immensamente bella e costruttiva dal punto di vista caratteriale umano ambientale, più che strettamente militare. Potessi ringiovanire la rifarei subito.
Egr. Michele, apprezzo la sua convinzione, ma abbiamo estrazioni sociali diverse.
Se un giorno sarà curioso di leggere i miei libri forse capira’ i miei punti di vista.
Buona giornata.
Egr. Pezzali dubito che lei conosca bene la mia estrazione sociale e geneaologia famigliare (come io non conosco la sua). Ma ritengo essa sia del tutto ininfluente per abbracciare o meno i Principi fondanti della Costituzione.
Matteotti il riformista. Rifuggiva dalla violenza, ma perseguiva l’azione di forza più decisa. Ritratto di un “profeta armato” Lei Pezzali non è ancora come Matteotti ma se insiste e scrive e non riporta i diari di un tempo, arriverà a farsi leggere come Matteotti