La denuncia dell’inefficienza della gestione covid19 arriva ora dalla TV di Stato!
La gestione, da parte del Governo, della pandemia in corso mostra ora, più che mai, tutte le sue lacune, mettendo in luce le inefficienze di un sistema politico fragile e inadatto.
Tali mancanze sono amplificate dalla cattiva gestione anche dei governi precedenti! Gli italiani sono vittime di una “gestione politica criminale” fatta di tagli alla Sanità e di corruzione perpetrata negli anni da coloro che ci hanno governato.
L’emergenza Covid19 sta portando “tutti i nodi al pettine” e questa volta a lanciare le denunce non sono i siti d’informazione indipendente, tacciati di complottismo, bensì è la RAI!
La denuncia dei mass media di Stato
Le puntate di Report andate in onda il 2 novembre (vedi anche il mio articolo precedente) ed il 9 novembre su Rai3, sono la testimonianza schiacciante degli errori che i governi passati hanno commesso e dell’inadeguatezza del Governo attuale, che è ricaduto nella stessa palude di burocrazia ed incompetenza!
Il 20 di ottobre ho pubblicato sul blog l’articolo “Il potere come l’illusionista” (clicca qui per leggerlo) nel quale citavo la grande differenza riguardo il numero dei posti di terapia intensiva, che c’erano lo scorso marzo, tra l’Italia e la Germania. Nello stesso articolo ho citato (fonte il Sole 24 Ore) un’indagine elaborata lo scorso aprile dal Comitato Tecnico Scientifico nella quale veniva raccomandato al Governo di creare, oltre ai 5000 posti di terapia intensiva già esistenti, ulteriori 6000 posti entro settembre, in previsione della seconda ondata della pandemia.
Per quell’articolo, che ho diffuso sui social network, ho ricevuto insulti, mi hanno dato del negazionista e qualcuno ha insinuato che stavo creando malumore ed avrei avuto la responsabilità di incitare disordini…
A venti giorni di distanza, ho il piacere di postare uno stralcio, della durata di sette minuti, della puntata di Report andata in onda il 9 novembre (che suggerisco di vedere cliccando qui), nella quale viene riportata la causa del fallimento della Sanità italiana.
L’amara constatazione del fallimento italiano nella gestione della pandemia
Se oggi siamo costretti a rinchiuderci in casa ed a fare fallire la nostra economia, non è colpa di un “virus nefasto che non lascia scampo”, ma, in grand parte, è colpa di un sistema di medicina del territorio che non ha funzionato ed ancora oggi stenta a funzionare. Cito a riguardo la video inchiesta della giornalista Milena Gabanelli “Covid e medici di base” del 9 novembre (clicca qui per vederla).
Oggi siamo in questa situazione di drammatica emergenza a causa dei tagli alla sanità perpetrati per anni, perché non c’è un piano per gestire i medici di famiglia, che sono fondamentali nelle prime cure dei contagiati con sintomi, al fine di evitare loro l’ospedalizzazione e per la mancanza di posti in terapia intensiva negli ospedali.
Questo Governo, pur conoscendo, dallo scorso aprile, gli scenari della seconda ondata di pandemia, in cinque mesi non ha mosso un dito per dare delle regole ai medici di famiglia, per incrementare i posti di terapia intensiva e per assumere medici ed infermieri. Ha cominciato a muoversi su questi temi solo lo scorso ottobre, con la seconda ondata che ormai ci aveva travolto!
Quindi oggi i posti di terapia intensiva sono solo 6500 (contro i 5500 dello scorso maggio), i medici di base si rifiutano di curare a casa i pazienti e di processare i tamponi nei loro ambulatori e manca il personale sanitario!
Risultato: i pazienti arrivano nei pronto soccorsi già con i sintomi della polmonite, che poteva essere evitata se gli stessi pazienti fossero stati accertati col tampone e curati dai medici di famiglia con le medicine, ora disponibili, all’insorgere dei primi sintomi.
Lockdown
Così adesso l’unica soluzione è quella di “rinchiuderci tutti in casa e fermare il mondo” di conseguenza: saranno persi posti di lavoro, chiuderanno molte imprese e ci indebiteremo tutti fino al collo.
Domani saranno i cinesi, gli americani ed i tedeschi ad acquistare “le imprese messe in saldo” a causa della nostra disastrata gestione sanitaria.
Saranno loro a diventare i proprietari delle nostre eccellenze artigianali ed industriali.
Gli utili delle attività acquisite saranno dirottati all’estero ed a noi italiani rimarrà un posto di lavoro sottopagato (siamo la Nazione in Europa con i salari più bassi). Ed il giorno che proveremo ad alzare i toni della nostra insoddisfazione, la risposta dei nuovi imprenditori stranieri sarà la minaccia di delocalizzare altrove le attività delle fabbriche (un tempo) italiane.
Emigranti
Forse io riuscirò ad arrivare alla pensione e con i risparmi di una vita sopravvivrò percorrendo una vecchiaia dignitosa.
Il mio pensiero è rivolto ai miei figli ed a tutti i ragazzi che vorranno emergere, per loro non ci sarà scampo qui in Italia, come un secolo fa, l’unica soluzione per fare carriera sarà quella di imbarcarsi su una “nave” che li porti verso i nuovi mondi!
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Attento a non perdere il senso della misura, Egr. Pezzali! Se legge i dati probanti della pandemia in modo comparativo, almeno con le Nazioni che hanno un minimo di trasparenza, vedrà che i risultati dell’Italia non sono per nulla fallimentari. Non è in coda alla classifica. I letti dell’intensiva sono stati abbondantemente aumentati così come quelli riservati ai casi covid meno gravi. E così pure il personale sanitario che comunque non è che si trovi sotto i broccoli da un giorno all’ altro. E comprenda che in intensiva serve personale ultraspecializzato; oltre agli spazi adatti, corredati di servizi all’ altezza. I medici di base stanno facendo molto e difficilmente potrebbero far tanto di più. Se si mettono a curare i covid a domicilio (peraltro dubito che lei abbia contezza di ciò che questo implica) chi seguirebbe gli altri malati in ambulatorio? I danni enormi all’economia sono in essere ovunque , non solo in Italia. Circa certi giovani, se molti di loro partecipassero costruttivamente alla vita civica e si industriassero di più, anziché attendere i “redditi di cittadinanza” o vivere con le pensioni dei genitori, magari le cose andrebbero meglio. Conclusione: seminare disinformazione, disfattismo, negazionismo, angoscia…e “antivaccinismo” non servono a debellare un male planetario. Evitiamo di aizzare il fronte interno. Così facendo si rema contro, contro anche al futuro dei giovani di cui tutti ci preoccupiamo.
Egr. Michele, le suggerisco di prendersi due ore di tempo e mettersi comodo in poltrona a vedere i due servizi di Report e poi ne parliamo. Buona serata.