Può una manifestazione diventare un momento di condivisione e di apprendimento?
Ieri ho presenziato alla manifestazione “Salute e Diritti oggi” tenutasi a Venezia in Campo San Geremia, proprio davanti al palazzo della RAI.
L’evento è stato organizzato dal movimento R2020 con la presenza dell’On. Sara Cunial, ma non è stato un dibattito ai fini politici, bensì un’evento che ha preso in considerazione il recente obbligo vaccinale per il personale sanitario, introdotto con il DL 44 del 1° aprile e convertito in Legge settimana scorsa. Durante la manifestazione hanno preso la parola relatori qualificati, quali medici, scienziati e avvocati, di cui vi cito alcuni nomi con i link riguardanti le loro competenze:
La manifestazione pur essendosi tenuta a Venezia e pur riscontrando l’interesse di migliaia di cittadini (vedi articolo della stampa locale), non ha avuto visibilità sui mass media nazionali, mentre nel Telegiornale regionale di RAI3 la notizia è stata bollata dal giornalista come una manifestazione “no mask e no vax” e non è stato citato il vero oggetto del dibattito (vedi il servizio di Rai3 Veneto).
Oggetto del dibattito
La Legge approvata settimana scorsa che introduce l’obbligo vaccinale, riguardo il siero anti-covid, per il personale sanitario. Una legge approvata in meno di 60gg (a seguito del DL 44 del 1° aprile 2021), una Legge passata in sordina, senza un accurato dibattito in Parlamento e senza il coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Il personale sanitario non è assolutamente “no vax”: medici, farmacisti, infermieri, operatori sanitari, sono già sottoposti a tutte le vaccinazioni tradizionali e non hanno mai levato alcuna voce di protesta a riguardo.
Nel caso del siero per il Covid19, però, l’obbligo è stato impugnato in Italia da almeno 100.000 sanitari (stima), perché si tratta ancora di un farmaco in fase di test, la cui sperimentazione terminerà nel 2023 ed i cui benefici sono ancora platealmente discussi dagli scienziati di tutto il mondo.
I quesiti ai quali non trovo la risposta:
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In nessun paese al mondo i governi si sono mossi nel promuovere una legge che preveda l’obbligo del “vaccino” contro il Covid19 (nemmeno Cina, Russia e USA), allora perché si sta effettuando questo test “socio-politico” qui da noi in Italia?
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Perché sui mass media il dibattito riguardante questa legge è stato oscurato?
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Perché arrivare al ricatto di sospendere dal lavoro (a zero retribuzione) il dipendente che non si vaccina?
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Perché inserire l’obbligo vaccinale mantenendo contemporaneamente anche l’obbligo del consenso informato che serve a sostenere lo scudo penale conferito ai medici?
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Perché obbligare degli individui alla somministrazione di un farmaco sperimentale i cui effetti collaterali a medio e lungo termine sono sconosciuti?
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Perché ignorare l’obiezione di coscienza ai sanitari (come avviene per l’aborto) visto che questi “vaccini” sono prodotti con feti vivi umani?
Il dibattito in piazza ha sollevato questi interrogativi ed io mi sono associato per chiedere chiarimenti… ma le risposte ufficiali da parte del Governo non ci sono.
Mi preme fare notare al lettore che questa mia riflessione non è “pro o contro i vaccini” per il Covid19: virus che esiste, che ha mietuto vittime e che, però, ora si può anche curare con le terapie domiciliari.
A mio parere tutti devono essere liberi di esercitare la decisione di vaccinarsi a seguito della loro sensibilità e di quanto viene consigliato dal medico curante, ma nessuno deve essere costretto a subire una terapia farmacologica specie se questa è sperimentale e di efficacia ancora dubbia, visto il problema delle varianti, argomento sollevato anche dal Presidente Draghi proprio il 28 maggio al Global Solution Summit.
Il mio augurio è quello di vedere un’informazione libera e pluralista, purtroppo il mainstream è sempre più polarizzato verso gli interessi delle multinazionali e della politica.
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Circa la domanda formulata nel titolo la risposta, Egr. Pezzali, è: una manifestazione può diventare momento di condivisione ed apprendimento, ma anche di frattura sociale disinformazione manipolazione. Molto ardua diventa la prima ipotesi di risultato se tale manifestazione tratta di temi che esigono altissima competenza specifica (medicina-epidemiologia…).
Egr. Michele
Le faccio notare che nella manifestazione che ho citato nel post i temi sono stati trattati da medici, scienziati e avvocati competenti di fama nazionale ed internazionale.
Personalmente ne ho tratto apprendimento sia per la spiegazione di alcuni concetti, sia attraverso diversi spunti di riflessione.
Buona Festa della Repubblica
Beh, la risposta al titolo dell’ articolo è sicuramente SI’,
si può imparare di conseguenza alla condivisione…mi sembra bellissimo e naturale.
Si può imparare a farsi domande diverse o si può imparare a rinforzare le risposte che già ci piacciono…o si può pensare a cambiare idea. Le possibilità sono molteplici se si è spettatori curiosi.
Circa le altre domande nate dalla manifestazione, direi che il tono mi sembra attribuisca troppa intelligenza a un qualsivolglia “burattinaio” (passatemi il termine) di questa situazione. Intendiamolo come gruppo di individui o di socetà, mi sembra veramente troppo pensare che la cosa sia stata orchestrata. Troppa intelligenza ci vorrebbe.
Ritengo più realistico, come ho già espresso altre volte, pensare ad un ripugnante opportunismo economico nato sull’ onda di una tragedia.
Le cause non credo le sapremo mai, ma di certo ci cavalcano sopra in tanti al fine di guadagnare il più possibile…sia in termini economici che politici che di fette di mercato. Più si è grandi e più si guadagna in casi come questo.
A parte l’ ultima domanda che mi sembra abbia già ricevuto parecchie smentite anche da chi non sostiene queste politiche del vaccino ad ogni costo (quella sui feti vivi), e sulla quale comunque non voglio entrare, ritengo che le altre non avranno risposte troppo complicate se non di essere la conseguenza di un guadagno meschino a spese della gente comune.
Il vaccino reso obbligatorio, magari non avrà grandi conseguenze politiche, disturberà sicuramente moltissima gente, ma la cosa più importante è che darà la possibilità di vendere più dosi di vaccino all’ Italia perchè sta facendo questa campagna “acquisti sicuri”.
Lo scudo penale mette al sicuro chi comunque si sarà dovuto vaccinare e poi sarà il mezzo per far quadrare i conti della domanda e dell’ offerta.
Tutti i prodotti dell’ indotto poi, seguono a ruota.
Insomma, secondo me, di questo passo ne salta fuori che stiamo pagando le conseguenze di uno stile di vita che ci siamo costruiti negli ultimi decenni. Più consumo e più guadagno sono il progresso – il progresso serve a salvarci la vita – facciamo ciò che serve per garantirci un futuro economicamente solido.
Io penso che siamo arrivati al punto in cui il progresso non coincide più con la nostra evoluzione.
Il concetto è che la cura non porta più alla di salute.
Il concetto è che la ricchezza non porta più al benessere
Il concetto è che il pensiero non ci porta più alla libertà
Grazie ancora Daniele per lo spazio che da a punti di vista diversi.
Egr. Tomaso, ho apprezzato tantissimo la sua analisi, attenta ed equilibrata e sono d’accordo con quanto ha espresso.
A me piace scrivere (lo faccio per passione, non per mestiere), sono curioso di natura e mi piace provocare… l’avrà di certo notato e quanto scrive riporta in equilibrio l’oggetto che ho trattato.
Lei dice “mi sembra attribuisca troppa intelligenza a un qualsivoglia “burattinaio” … Ritengo più realistico, pensare ad un ripugnante opportunismo economico nato sull’ onda di una tragedia” ebbene temo anch’io la stessa cosa. Siamo nell’era del “più scaltro arraffa” e lo vediamo tutti giorni: dagli appalti alla politica… che tristezza!
Le confermo, inoltre, che dalla piazza, dal contatto con la gente, si imparano tante cose!
Se passa per Vittorio Veneto sarò lieto di prendere assieme un caffè.
Buona serata
Che i vaccini abbiano efficacia dubbia lo dite voi del “fronte interno”. Se gli indici epidemiologici sono in netto miglioramento e stiamo tentando di tornare alla normalità lo dobbiamo in determinante misura proprio a questi vaccini che sono stati approvati con procedura di urgenza dagli organismi deputati a farlo. Quando parla di terapie domiciliari per tutti lei dimostra solo la sua impreparazione medica Egr. Pezzali. Bene l’ obbligo vaccinale, che non vogliamo untori negli ospedali e case di cura. Vi é già morta troppa gente, anche a causa di costoro.
Ps: comunque una gita a VE é sempre un piacere. Viste le Frecce Tricolori?
Egr. Michele
Dire il vero se osserva i dati dell’anno scorso, pari giorni, nel 2020 le cose andavano meglio e non c’erano ancora i vaccini.
Secondo me il miglioramento che abbiamo avuto non è per effetto dei vaccini, ma dell’arrivo dell’estate.
L’obbligo vaccinale di un farmaco sperimentale è una violenza antidemocratica, mi dispiace ripeterlo.
E poi se i più deboli sono vaccinati cosa hanno da temere dai non vaccinati???
Venezia è sempre bella e dopo la manifestazione sono riuscito a bermi uno spritz con dei deliziosi crostini con il baccalà…
Buona notte.
Egr. Pezzali, bisogna continuare a vaccinare perché le fasce più deboli e più a rischio di finire in ospedale non son state ancora immunizzate. In Italia la copertura con doppia dose riguarda appena il 20% della popolazione, quindi siamo molto lontani dalla immunità di gregge. Circa la clorochina è inefficace nelle terapie. Pare che funzioni nei casi di blanda infezione? se gli sciamani della contromedicina (che si fan pagare per ingannare) prescrivessero camomilla anziché clorochina, il paziente in questi casi guarirebbe negli stessi tempi.
Egr. Michele a proposito delle cure domiciliari, l’articolo è di oggi… https://www.liberoquotidiano.it/news/scienze-tech/27409344/coronavirus-mistero-idrossiclorochina-dati-ottimi-medicina-ignorata-perche-ministro-speranza.html