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[Home Cultura Quanto costa un tampone rapido?]
Gabbie di emozioni
Cultura, Economia
[ 20/12/2021 di Daniele Pezzali 26 Commenti ]

Quanto costa un tampone rapido?

Sono mesi che le farmacie operano assiduamente per somministrare a milioni di cittadini i tamponi rapidi, conosciamo quali sono stati gli eventi che ci hanno portato in questa direzione ed ogni giorno vengono praticati a pagamento oltre mezzo milione di tamponi…

Nella testa della gente è stato scolpito un costo: Euro 15,00 e quella cifra viene prelevata dalle tasche di molti cittadini ogni 48 ore!

Quindici Euro per 48 ore di libertà

E’ la somma pagata da chi ha optato per la libertà di scelta permessa dalla legge di non aderire alla campagna di vaccinazione ampiamente propagandata dal Governo. Quindi, il costo per “quel lavoratore” ammonta a 45,00 Euro a settimana, per sfiorare i 200 Euro al mese.

Le domande che emergono da questa situazione, a dir poco paradossale, sono:

  • Su quali fondamenti scientifici si basa la nuova “tassa ricatto” nel momento in cui anche le persone vaccinate trasmettono il contagio?

Ed in particolare:

  • Quanto costa realmente un tampone rapido?

Ebbene anche su questi due punti l’informazione è confusa, contraddittoria e addirittura “avvolta dal mistero”!

Su internet si trovano in vendita on-line tamponi rapidi per il Sars cov 2 a partire da 4,00 Euro, questo è il prezzo indicato nei siti europei che hanno ottenuto l’autorizzazione al commercio.

Ma di fatto il Kit (quasi esclusivamente di produzione cinese) quanto costa all’origine?

Ecco che il mistero si infittisce!

Ogni ricerca di questo dato operata dall’Italia viene filtrata dai browser ed anche sul sito di Alibaba effettuando la ricerca con i termini “Sars cov 2” e “Covid 19”, il portale risponde che “non ci sono prodotti in vendita”! (provare per credere: https://www.alibaba.com/products/sars_cov2.html )

Mi sono procurato il kit rapido Sars cov 2 illustrato nella foto, ovviamente come ho appena detto quel prodotto è impossibile trovarlo sul mercato in Europa ad un prezzo inferiore ai 4,00 Euro, ma il test analogo, della stessa casa farmaceutica, per la febbre Dengue è in vendita a Euro 0,23.

(Per la verifica cliccare: https://www.alibaba.com/product-detail/Lungene-Lungenelungene-Lungene-Nasal-Swab-Antigen_1600377203753.html?spm=a2700.galleryofferlist.normal_offer.d_image.6e78fd05eXWqyw&s=p )

Proprio così: un test rapido di quella tipologia (piastrina di rilevamento, reagente e stick) per la Sars cov 2 probabilmente costa in origine meno di mezzo Euro ed il test salivare, altrettanto affidabile, ma non approvato per l’ottenimento del green pass, costa circa 10 centesimi!

Prego di astenersi dall’osservazione:

“Ma stiamo parlando di due test che reagiscono a virus diversi”

perché la distinta base dei componenti del kit ed il processo produttivo sono i medesimi! Cambia il reagente per il virus, è vero, ma a due anni di distanza anche il prezzo di mercato del prodotto ora è calmierato per via della concorrenza. Quindi il test tanto in voga in questo periodo forse potrà costare più di 23 centesimi ma di sicuro non costa più di mezzo Euro!

Purtroppo oggi anche il costo del tampone per alcune grandi categorie di lavoratori è un qualcosa di superfluo, perché la vaccinazione è diventata obbligatoria per poter continuare a lavorare!

Siamo di fronte quindi ad uno “pseudo-obbligo”: la Legge mi dice che il siero è facoltativo ma è diventato indispensabile esibire il super lasciapassare per accedere alla maggior parte delle attività sociali, tra cui quella di lavorare e di poter usufruire dei mezzi pubblici!

Lo Stato non perde il vizio…

L’anno scorso ho scritto un articolo analogo riguardo il costo delle mascherine chirurgiche e lo scandalo scoppiato a seguito delle gare gestite dal Commissario Speciale Arcuri  (https://www.danielepezzali.com/post/disgusto)

Adesso la sinfonia non è cambiata, anzi è aggravata dalla complicità del Governo intero che ha fissato il listino prezzi per propinare in maniera discriminatoria (solo ad una parte dei cittadini) una delle più grandi truffe legalizzate di questi ultimi anni.

Forse è i caso di cominciare a porci qualche domanda:

  • Perché pagare 15 Euro un test che potrebbe essere praticato in maniera autonoma al costo di pochi centesimi e senza spese sanitarie?

  • Visti i reali costi del test rapido, in particolar modo di quello salivare, perché non procedere con la somministrazione in autonomia del test in tutti i luoghi di lavoro, nelle scuole e per accedere agli eventi pubblici?

La spesa pro capite sarebbe irrisoria ed il monitoraggio della popolazione sarebbe capillare!

Sembra una cosa impossibile? ma cosa fanno all’estero?

I tamponi in Inghilterra

Nel Regno Unito hanno già applicato per tutta la popolazione un autocontrollo della diffusione del Sars cov 2 attraverso i tamponi rapidi distribuiti gratuitamente ai cittadini che ne fanno richiesta.

In pratica, attualmente gli inglesi prenotano e prelevano gratuitamente presso il loro medici i test (confezioni da 10 pezzi) che portano a casa. Ogni 48 ore operano l’auto-diagnosi in merito alla quale, attraverso il portale del loro Ministero della Salute, caricano autonomamente i dati per il green pass.

In questa maniera la spesa sanitaria è pressoché azzerata, non ci sono code presso le farmacie e la popolazione in maniera responsabile si tiene auto-monitorata.

Per quale motivo non potremmo applicare anche noi il sistema inglese?

Le soluzioni per garantire la sicurezza sul lavoro, nelle scuole e durante gli avvenimenti pubblici ci sono!

E sono accessibili addirittura a costi irrisori, lo dimostrano tutti i dati che ho menzionato in questo post. Eppure proprio oggi il Governo sta discutendo di nuove limitazioni alla circolazione dei cittadini. Inoltre i nostri governanti stanno paventando l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, pur essendo consapevoli ormai che anche i vaccinati diffondono il contagio!

Ne è la prova il nuovo DL promulgato dal Governo che prevede il tampone anche per i soggetti vaccinati che entrano in Italia e l’ordinanza emanata settimana scorsa dal Governatore Zaia che istituisce per il personale sanitario regolarmente vaccinato il tampone ogni quattro giorni !

Calcolo della distanza tra istituzioni e cittadini

La distanza “tra l’operare con coscienza e procedere a colpi ciechi di decreto” è la stessa che c’è “tra il costo di un tampone imposto dal Governo a 15 Euro ed il reale costo dello stesso (circa 50 centesimi)”!

 

Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita:ww.danielepezzali.com)

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Commenti [26]

  1. Tomaso Vendramelli
    22/12/2021

    Quanto costa un tampone è di per sè una gran bella domanda, ma la lettura dell’ articolo mi fa tornare alla mente anche un’ altra incognita: ma CHI ci DEVE guadagnare da questa gestione?
    Il tentativo di far passare per provvedimenti sanitari e preventivi tutte queste manovre politiche (ma direi altrettanto commerciali) mi lasciava già molto perplesso l’ anno scorso, ad oggi sono proprio indignato.
    Il costo che lei dichiara anche argomentando in modo semplice, e sufficientemente chiaro, mi fa pensare che la distanza tra istituzioni e cittadini sia in crescita. Quello che succede in Inghilterra non mi sembra comunque un buon sistema, ma devo dire che lo trovo meno insensato del nostro…chissà perchè con la politica si finisce spesso a parlare del male minore anzichè della soluzione migliore…
    I costi per chi deve accedere ad un servizio “sanitario” (se così vogliamo chiamarlo) dovrebbero essere pressochè inesistenti, altrimenti quante cose si dovrebbero far pagare a chi fuma, a chi mangia male, a chi corre troppo e fa un incidente…e così via.
    Se si vuole investire in prevenzione bisogna appunto investire, non ricattare, altrimenti si ottiene sempre l’ effetto inverso come risposta dall’ utente.
    Grazie per l’ articolo, ad oggi sono sempre più rare le fonti permettono riflessioni che non siano in linea con le decisioni prese dall’ attuale governo in materia sanitaria.

    Rispondi
    • Daniele Pezzali
      22/12/2021

      Egr. Tomaso
      Grazie per il commento, senza entrare in argomenti sanitari e di gestione sanitaria, quello che a me pare palese è il grande spreco di denaro pubblico, privato e la forte discriminazione che colpisce una minoranza non così piccola…
      Cordiali saluti

      Rispondi
      • Tomaso Vendramelli
        22/12/2021

        Sa che comincio a nutrire dubbi anche sulle percentuali ufficiali di chi ha scelto di non vaccinarsi. Con l’ andare del tempo non sembriamo proprio pochi. Concordo e confido anche sul “non così piccola minoranza”.

        Rispondi
        • Michele Bastanzetti
          22/12/2021

          Dunque Egr. Vendramelli, secondo lei il governo altererebbe i dati sui non vaccinati. Solo quelli o anche quelli, schiaccianti, a favore del vaccino? Il complottismo non muore mai, è proprio una costante antropologica…

        • Tomaso Vendramelli
          23/12/2021

          Eccolo qua il nostro caro leone da tastiera che non riesce proprio a stare sul pezzo.
          Continua ad arrogarsi il diritto di fare del maleducato sarcasmo pur di scrivere qualcosa.
          Ma faccia un favore va, impari un po’ di educazione invece di continuare a voler dare lezioni a chi non le chiede.
          Con la fiducia che nutre verso i dottori e la medicina potrebbe farsi vedere da qualcuno di bravo, così magari le passano questi mal di pancia dovuti a chi pensa in modo non allineato come lei.

        • Michele Bastanzetti
          24/12/2021

          Speravo che almeno sotto Natale anziché insultare l’ Egr. Vendramelli ci fornisse qualche prova a sostegno delle sue teorie complottiste. Serene Feste a lei e famiglia.

  2. Fabio De Conti
    20/12/2021

    Caro Daniele,
    purtroppo sei caduto nel cattivo costume tanto in voga di mescolare argomenti simili, ma che richiedono analisi in gran parte separate.
    Perfetto e condivisibile chiedersi: quanto costano i tamponi? Chi ci guadagna e chi ci perde? La filiera commerciale come e da chi è gestita? E altro ancora strettamente correlato ai tamponi stessi.
    Discorso completamente separato entrare nel merito della gestione di questa pandemia, del ruolo svolto dai tamponi e dai green-pass, della strategia sanitaria. Questioni ancora più complesse e, dal mio punto di vista, è fuorviante trattarle in modo “obliquo”, agganciandole all’argomento “quanto costano i tamponi?”; il risultato è un miscuglio di epidemiologia, virologia, strategie sanitarie senza nè capo nè coda.
    Per esemplificare: la sensibilità dei tamponi antigenici nel migliore dei casi raggiunge l’80%, se poi s’introduce la variabile operatore può scendere al 60%.
    Oppure: la contagiosità dei vaccinati esiste, ma è diversa e inferiore a quella dei non vaccinati.
    E allora come la mettiamo con il valore predittivo positivo e negativo di queste metodiche?
    Non vorrei sembrare pedante o supponente, ma meglio discutere approfonditamente di un argomento alla volta e soprattutto di quello che conosciamo.
    Con amicizia e stima.

    Rispondi
    • Daniele Pezzali
      20/12/2021

      Caro Fabio
      Rimaniamo pure esclusivamente sul tema economico “di quanto costa un tampone all’origine”!
      Solo per questo argomento ce ne sono di cose da dire…

      A proposito, non mi pare di essere caduto nel cattivo costume, i miei post sono pacati e mai offensivi, mentre il Governo, i mass media e molta altra gente hanno messo in atto atteggiamenti discriminatori verso una minoranza che ha il diritto di essere tale!
      Buona notte.

      Rispondi
      • Fabio De Conti
        21/12/2021

        Caro Daniele,
        nessuno mette in discussione la pacatezza dei toni nelle tue argomentazioni, rileggendo il tuo articolo confermo che oltre al tema del costo dei tamponi ti sei avventurato in argomenti di strategia sanitaria e di controllo della pandemia.
        P.S. tra siero e vaccino esiste una differenza sostanziale, i due termini non devono essere utilizzati indifferentemente.
        La terapia con anticorpi monoclonali può essere equiparata a un siero, i vaccini sono tutt’altra cosa.
        Buon lavoro

        Rispondi
        • Daniele Pezzali
          21/12/2021

          Caro Fabio

          Grazie della precisazione… ma allora per essere precisi non si può parlare nemmeno di “vaccino”, penso che sia meglio parlare di “farmaco sperimentale”.

          Buona serata

        • Alberto Camerotto
          23/12/2021

          @Daniele Pezzali
          Un farmaco sperimentale non puo’ essere messo in commercio, percio’ e’ inutile chiamarlo cosi’ dato che esiste una comprovata campagna vaccinale per il covid19.

          • Daniele Pezzali
            23/12/2021

            Egr. Alberto

            Il farmaco non è in commercio (è gestito dallo Stato) e i test su 5 e 10 anni non sono ancora stati completati, quindi purtroppo stiamo parlando di sperimentazione.
            Cordiali saluti

          • Daniele Pezzali
            23/12/2021

            Egr. Alberto

            Le suggerisco la visione del primo servizio del TG di Byoblu andato in onda proprio ieri sera.
            https://www.byoblu.com/2021/12/22/tg-byoblu24-22-dicembre-2021-edizione-2000/

            Cordiali saluti

  3. Michele Bastanzetti
    20/12/2021

    Egr. Pezzali faccio presente che il costo del tampone si può (al momento…) quasi interamente evitare vaccinandosi. Personalmente trovo assurdo buttar via tanti soldi per la dogmatica ostinazione di non volersi immunizzare. Ma certo ognuno può buttare i propri soldi come crede.

    Rispondi
    • Daniele Pezzali
      20/12/2021

      Egr. Michele
      Mi sto chiedendo se ha letto l’articolo…
      Cordiali saluti.

      Rispondi
      • Michele Bastanzetti
        20/12/2021

        Egr. Pezzali le ho sintetizzato le conclusioni al suo castello accusatorio. Tra le varie affermazioni INsostenibili che fa, poco azzeccata è quella sul sistema inglese. Come sa la GB ha il record di morti covid in UE e di contagiati. È attanagliata dalla omicron. Il premier Johnson, giâ para-negazionista, è in forte crisi di consensi e rischia la sfiducia.

        Rispondi
        • Daniele Pezzali
          20/12/2021

          Egr. Michele
          Quanto costa realmente un tampone?
          Lei lo sa?
          Era questo l’argomento centrale del mio post…
          Buona serata!

        • Michele Bastanzetti
          21/12/2021

          Non so cosa costa un tampone. Ma tale informazione Egr. Pezzali, è del tutto inutile nella comprensione degli accadimenti e nel disegnare il piano sanitario anti pandemia. A meno che lei non voglia sottotraccia insinuare che i “maledetti poteri occulti demoplutogiudaicomassonici” abbiano pianificato la pandemia, con tanto di virus costruito in laboratorio dai cinesi, per vendere tamponi.

          • Daniele Pezzali
            22/12/2021

            Egr. Michele
            Senza entrare in argomenti sanitari e di gestione sanitaria, quello che a me pare palese è il grande spreco di denaro pubblico, privato, non dimentichiamoci lo scandalo delle mascherine del commissario Arcuri…
            Inoltre è ignobile per uno stato democratico assistere alla forte discriminazione che sta colpendo una minoranza non così piccola…
            Cordiali saluti

  4. Anna vendruscolo
    20/12/2021

    Sempre truffe italiane, poi a chi vanno questi soldi?

    Rispondi
  5. Alberto Camerotto
    20/12/2021

    Fare la patente cosa 500/600€ e alla fine mi rilasciano una carta che dice che io dovrei conoscere le regole delle strada e quindi limitare il fatto di fare incidenti per me e per gli altri, ma sappiamo che non è vero.
    —tanti altri esempi—
    Qui con il green pass noto certe somiglianze.
    Mi scusi, però, visti i tanti messaggi che lancia glielo chiedo.
    Ma Lei lo fa per principio suo, il fatto di continuare a domandarsi se questo greenpass e e i tamponi siano legali o non? Oppure ci sono altri motivi?
    Che le dia fastidio l’obbligo del foglio verde che il governo ci impone l’ho capito.
    Ma più avanti si va e più facile sarà arrampicarsi sugli specchi, vedo una sorta di complottismo, specie ultimamente, nei suoi articoli.
    Ma in ogni caso mi fa piacere che scriva sempre non le stesse cose e che molta gente commenti.
    Saluti.

    Rispondi
    • Daniele Pezzali
      20/12/2021

      Egr. Alberto
      Innanzitutto la ringrazio per seguirmi!
      Il mio non è complottismo, io vedo in questa “politica dello spettacolo” tanto spreco, tante ingiustizie, tanta superficialità…
      E fino a qui nulla di nuovo, più o meno come il “bunga bunga” di un presidente del consiglio di un po’ di anni fa.
      La differenza è che oggi siamo di fronte ad una vera e propria spaccatura della società e la discriminazione di una minoranza (non così tanto piccola) è diventato un dato di fatto, non parliamo poi dell’ipocrisia e della menzogna contenuta nei vari decreti mensili!
      Questa è una cosa che non riesco a tollerare.
      Cordiali saluti.

      Rispondi
  6. Andrew
    20/12/2021

    Egregio Daniele, come sempre condivido, anche perchè tra me e mia moglie ne abbiamo fatti a iosa, pensi a quanti bei soldini a questo strano “stato”?! (un aggiornamento che ho piacere comunicare anche se magari non interessa, mia moglie, maestra asilo privato si è vaccinata prima dose, sta bene per fortuna, purtroppo con le nuove norme ha dovuto subire il ricatto, e ripeto si faceva tampone 2/3 giorni a settimana!) grazie Daniele!

    Rispondi
    • Daniele Pezzali
      20/12/2021

      Grazie Andrew per il sostegno.
      Auguro a sua moglie ed a lei tanta salute fisica!
      Quella psichica purtroppo ogni giorno rischia di essere sempre più compromessa e speriamo di trovarne la cura.
      Un abbraccio

      Rispondi
  7. Luigi S
    20/12/2021

    Ottimo approfondimento, grazie!
    La conoscenza è la base della libertà!

    Rispondi
    • Daniele Pezzali
      20/12/2021

      Grazie a te Luigi!

      Rispondi

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Daniele Pezzali

Consulente e formatore aziendale, specializzato nell’area del procurement, è nato a Milano, ha lavorato in diverse parti del mondo per poi prendere residenza a Vittorio Veneto. Scrittore per passione e per impegno professionale.

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