Siamo pronti a scrivere una nuova pagina della nostra Storia?
La giornalista Maria Novella Rossi con il suo servizio intitolato “Modello cinese”, trasmesso da Tg2 Storie il 19 Aprile, non poteva di certo lasciarmi indifferente.
Nel mio blog amo trattare gli argomenti che classifico con “Cultura”, “Economia”, “Oriente” ed “Information Technology”, tutti questi argomenti sono contenuti in un prezioso mix nel video di Novella. (Vedi il servizio “Modello cinese”)
Il reportage riguarda le metodologie messe in atto nel Far East per contrastare la pandemia.
La visione di questo servizio provocherà nella maggior parte di noi, occidentali, una serie di emozioni contrastanti.
Davanti a questi metodi, che in Oriente stanno riscuotendo successo, ci troviamo senz’altro impreparati e a caldo, la nostra reazione probabilmente sarà quella di rigettarli, rifiutando di affrontare con pacatezza la discussione.
Argomenti spinosi
Ho estratto una serie di elementi dal servizio al fine di esaminare i vari punti di osservazione e di stimolare le idee:
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Le immagini di un computer che utilizza il riconoscimento facciale per tracciare gli spostamenti dei cittadini, tecnologia già ampiamente diffusa in Cina grazie alla rete 5G ed all’uso dell’intelligenza artificiale.
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La ragazza cinese intervistata che dichiara in maniera conciliante: “E’ molto interessante il modo in cui sono stati tracciati i miei movimenti”.
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I concetti di: identità digitale, geolocalizzazione delle ultime due settimane, tracciamento costante dei movimenti.
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La mappatura della vita dei cittadini attraverso il digitale.
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La sorveglianza tecnologica di massa.
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In Cina, Sud Corea e Singapore il concetto della privacy è inesistente, “l’individuo secondo la cultura confuciana sacrifica se stesso in nome del bene comune”.
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E’ possibile applicare gli stessi metodi in Occidente?
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L’installazione in Italia della tecnologia 5G
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Per contrastare l’epidemia di COVID-19 ci viene incontro la tecnologia dell’App “Immuni”, scelta dal Governo Italiano, in grado di tracciare tutti i movimenti del cittadino allo scopo di salvare vite umane e di riprendere l’attività lavorativa.
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Saranno messi in discussione il diritto alla privacy, alla libertà personale e a quella di spostamento?
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La gestione del “Big Data” è un processo già in atto anche in Italia, siamo pronti a rivedere i nostri valori?
L’argomento trattato in solo sei minuti di video apre, qui da noi, una discussione interminabile, che partendo dalla pandemia in atto, passa attraverso alla salute della popolazione, alla ripresa economica, alla rete 5G, alla sicurezza dei dati, fino al diritto alla privacy.
Tra Occidente ed Oriente…
Eppure per la maggior parte degli orientali (dalla Cina al Giappone, dalla Corea a Taiwan, Hong Kong e Singapore) questi mezzi sono serenamente accettati dalla popolazione e addirittura costituiscono un punto di riferimento per la sicurezza sia della salute, sia di quella individuale contro il crimine.
Ho vissuto per sei anni ad Hong Kong, subito dopo l’epidemia della Sars, al tempo non esisteva ancora l’attuale tecnologia, ma il tracciamento degli spostamenti veniva comunque effettuato (frontiera, alberghi, aziende visitate…) e nessuno ne era sorpreso. Io stesso non ho mai percepito questo fattore come una limitazione della mia libertà.
Però in Occidente è impossibile affrontare l’attuazione di queste “misure di sicurezza” con un semplice dibattito. Sono messe in discussione etica, cultura, timore di venire pilotati, speculazioni, interessi delle lobby…
Purtroppo non è solo l’eterno dilemma tra l’Occidente che premia l’individualismo e l’Oriente che sostiene la collettività! Questa volta abbiamo in gioco il nostro concetto di “Democrazia” che mal si sposa con il “Socialismo con caratteristiche cinesi”.
In molti dei miei articoli e lo sa bene chi mi conosce, dico sempre che “il progresso non si può fermare”; chi lo ostacola facilmente si ritrova fuori dal gioco!
Purtroppo questa è una realtà che ognuno di noi può constatare nel suo piccolo e se ci guardiamo indietro, la Storia ci insegna che le nuove generazioni hanno sempre scalzato quelle vecchie.
Vi invito a vedere il bel servizio di Novella Rossi e sarò lieto di apprendere i vostri commenti sul mio blog oppure attraverso LinkedIn.
#iorestoacasa
Daniele Pezzali consulente in Procurement & ICT (visita: www.danielepezzali.com)
Lev Tolstoj diceva: “Il vero amore comporta sempre la rinuncia alla propria comodità personale “.
Sta a noi decidere da che parte stare.
Cara Cecilia, hai colto il segno!
Buona giornata.
“Il progresso non si può fermare” è assioma quantomeno impreciso; e ottimisticamente fuorviante. Semanticamente il termine ha accezione positiva ma di quale progresso parliamo? in campo tecnologico è indubitabile visto che l’uomo ex cavernicolo viaggia ormai per lo spazio e in medicina, no vax permettendo, abbiam perfino scoperto i vaccini. Ma in campo filosofico, comportamentale mi spiega Egr. Pezzali dove vede il progredire della umanità? le guerre continuano, come le enormi disparità economiche, come la brama di supremazia sfruttamento ed oppressione. In più si sono aggiunti i tremendi, probabilmente irreparabili, danni all’ambiente provocati dalla cultura consumistico-tecnocratica, abbracciata senza remore anche dalle ideologie comuniste. Conclusione: lo sviluppo tecnologico-tecnocratico non coincide per niente col progresso, a tutto tondo, della umanità
Caro Michele, penso che sia sempre la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno… io per natura sono incorreggibile e lo vedo sempre quasi pieno!
Il progresso è questo blog che ci permette di comunicare, è la telemedicina, la diagnostica, sono i comfort cui non siamo più in grado di rinunciare…
Poi c’è sempre l’altro lato della medaglia, ma quello c’era anche nell’antichità.
Sta a noi utilizzare al meglio il progresso. Internet per tanti è una dannazione, pensiamo al traffico di sostanze stupefacenti, alla pedofilia, alle fake news, al controllo dell’informazione… ma quante cose buone abbiamo oggi grazie al web?
Buona giornata.
Fa un po’ ridere il diritto alla privacy in tanto che si scrive su internet e sui social. Chi non ha internet o uno smartphone si deve preoccupare di meno, ma non puó venire qui a raccontarcelo.
Parlare di cina e liberta’ personale… beh… fino a poco tempo fa la cina bloccava tutto. Se usavi le vpn e ti beccavano… erano c***i. Tutta la loro tecnologia girava attorno al loro paese, non attorno al mondo. Manco alcuni libri si potevano comprare… W la cina libera insomma? per qualcuno e’ una bella cosa questa? Ora tutte queste limitazioni si sono un po’ ammorbidite.
Si parla di 5g, fibra ecc… si… in un paio di quartieri di milano o roma. Ma ci sono zone in italia che aspettano ancora l’adsl. Alla faccia della tecnologia che avanza.
Concordo che in progresso non si puo’ fermare. La tecnologia avanza, nel bene e nel male, questo, eventualmente, sta a noi giudicarlo.
Buongiorno Alberto, concordo con molte delle sue affermazioni.
La globalizzazione, internet, milioni di telecamere installate ovunque e le nuove tecnologie hanno i due lati della medaglia, con i pro ed i contro…
Di fatto per mantenere la privacy bisognerebbe rinunciare totalmente alla tecnologia, altrimenti mantenere la privacy è solo un illusione.
Saluti.
Se dietro alla tecnologia, che non può essere indipendente, non ci fosse una lotta per dominare il mondo, prima con due potenze USA e Urss, oggi tre con la Cina, non staremmo qui a leggere il pur bravo e professionale Pezzali. Ci sono valori, stili di vita, storia, situazioni urbane e sociali molto diverse tra le tre super potenze. La Cina viene e in parte conserva, una ideologia statalista e dirigista che cerca di coniugare con quella liberale del mondo occidentale per imporsi su questo. Non è poco. Noi italiani del dopoguerra siamo cresciuti con il jazz e libertà americane e ancora ci influenzano. Riusciamo a capire un pò meglio la Russia di Putin figurarsi se ci facciamo influenzare dal modo di vivere cinese. Che, poi sta cambiando e ancora diviso, anche lì, fra chi gode del potere e chi arranca nell’entroterra e nelle periferie. La partita del domani è aperta ma se l’italiana non sarà guidata dalla Politica , non sarà certo la tecnologia che ci farà rimanere in casa per il convid (cinese) e non andare al mare o in montagna.