Ministra Bellanova, provi col radicchio
Partiamo dall’inizio
Chi li conosce, chi li ha soccorsi, chi ha visto alcuni video, sa che i pipistrelli sono meravigliosi, aldilà delle loro capacità neuromotorie e sensoriali. Per noi, un mistero, cui riservare un certo fattore rispetto comune ad ogni mistero.
Il pipistrello incriminato è legato a caccia, mercati e allevamento, anche se, per definizione, gli allevamenti sono per la vita e non per il suo contrario.
Le zoonosi sono malattie causate dallo specismo
Riservare agli altri animali un trattamento inferiore al loro stato naturale, cioè alla loro etologia, sconvolge equilibri ed è un male in sé.
Tuttavia, questo male ha una serie di manifestazioni esterne che ci coinvolgono, per cui adesso siamo sorpresi dal #restiamoacasa, sorpresa che non ci avrebbe colto se non avessimo accettato il #restateinlager.
Anche la deforestazione è in massima parte zootecnia.
L’ondata nazionalistica massificata dai media e i tricolori che agitiamo
In mancanza di un campionato di calcio, non dovrebbero essere sostenuti da una miope guerra, dando la colpa a chi c’entra ben poco come causa prima: cioè né pipistrelli né virus, ma sapiens.
L’unità nazionale dovrebbe essere sostenuta dai fattori di soluzione della crisi che Telmo Pievani riconosce nel progresso sociale, oltre che nella ricerca scientifica, nell’igiene e nella protezione ambientale. Ovvero quell’articolo 9 della Costituzione che sarebbe la sostanza della bandiera formale sventolata.
Sostanza, senza la quale, per quelle bandiere ai balconi si potrebbe ipotizzare il vilipendio, consapevole o no.
Peccato che molti cittadini, sull’esempio di alcuni che li guidano, anziché progredire vanno indietro
La ministra delle politiche agricole, alimentari e forestali, Bellanova, si è presentata riferendosi alla famiglia di cacciatori e senza titolo di studi complessi. In tendenza opposta, quindi, al citato articolo, sia per lo sponsor all’aberrazione della caccia, sia per non aver frequentato certe agenzie formali di apprendimento, che, per una/un ministra/o, e rispetto al popolo, sarebbe molto utile.
Non sorprende, quindi, che ieri ha annunciato, via radio, 20 milioni di euro alla zootecnia, approfittando dell’asse cibo per gli indigenti. In latte, 6 milioni, e pecorino, 14 milioni.
Domande
1. Come si può dare a chi non ha da mangiare qualcosa che è crisi climatica, distrugge cibo anziché produrlo, affamando un miliardo di persone nel mondo?
2. Come si può dare agli indigenti un fattore di rischio per la salute visto che siamo di altra specie e già ben svezzati?
3. Ma i medici non giurano su Ippocrate, che già allora intuì il danno di un rapporto così arrogante con gli altri animali?
4. Non dovremmo investire per uscire da questa crisi e dalle prossime? Visto che questa è solo l’ultima di una lunga serie di zoonosi.
5. Non saremmo nazionalisti mediterranei, cioè quelli che da carni e secreti altrui dovrebbero mantenere ben più di un metro?
6. Come si può finanziare un settore che è causa di zoonosi, guerra combattuta, economica e biologica?
7. Perché non finanziare, invece, lo stesso settore per la conversione ad economia di pace e produzione di vero cibo?
Ministra, provi col radicchio
In un frullatore o in un macina spezie adatto ai liquidi, mettere 2 cucchiai di semi di lino, il succo di un piccolo limone, un po’ di sale, mezza mela (buona). Provate senza e con prezzemolo (dosi per persona).
La salsa ottenuta è ideale per condire verdure crude e per inventare altre ricette come un sushi vegetale arrotolato in strisce di porro. Meglio se nello stesso pasto non si usano altri tipi di grassi.
In questo modo si assumono molti omega3 e tanti altri principi nutritivi utili, specie di tutti i tempi che c’è stata una grande moria delle vacche come diceva Totò. Allora per contrastare il salto di specie facciamo un salto culturale e comprendiamo che il grande Totò non era culturalmente aggiornato sul male di cui rideva.
Manteniamo pure il metro, ma da ogni zootecnia il più distanti possibile.
#iorestoacasa ma ho pensato a #chièsempreinlager?
Lezione di Diritto a distanza
I diritti umani sono veri solo dentro questa disciplina, ma alla prova della realtà sono retorici, non possono essere solo umani visto che molte delle motivazioni che li sostengono sono trasversali ad altri animali. Stesso discorso per i diritti animali, veri nell’Antispecismo ma, nella realtà, riconoscendo l’articolo 9 della Costituzione, dovremmo finalmente imparare tutti il rispetto per tutta la biosfera, mangiare solo ciò che si può definire cibo alla luce di tutte le discipline, riflesse da filosofia ed etica e agite dalla pedagogia.
Allora ci sarà una testa umana ben fatta più che ben piena a sventolare il tricolore.
Sei un grande!! Condivido in pieno