Leopardi e Plutarco. Che non vi hanno mai letto
Giacomo Leopardi, Dissertazione sopra l’anima delle bestie, 1811
L’uomo non ha sulle bestie alcun diritto.
Ingiustamente noi aggioghiamo i tori, addomiamo i generosi puledri,
e tendiamo insidie ai volatili dell’aria, ingiustamente noi ci pasciamo de’ loro
prodotti, e le nostre mense cuopriamo delle loro carni barbaramente apprestate
da crudel cuoco, il quale non arrossisce di disegnar
le vivande su bestie ancor vive, e giusta l’espression di Plutarco […]
***
La facoltà di compatire non è propria del solo uomo.
In casa mia v’era un cane che da un balcone gettava del pane
a un altro cane sulla strada.
Plutarco, 46 d.C./48 d.C. – 125 d.C./127 d.C, Del mangiare carne
Ma qual furia, o rabbia tira voi oggi al sangue, che abbondate di tutte le cose necessarie alla vostra vita? Perché con sì ingrate calunnie mentite contra la terra, come se ella non potesse nutrirvi?
[…]Non vi vergognate di mescolare i dolci frutti della terra con la morte e col sangue?
[…]Onde chiaramente si manifesta che non per necessità o bisogno di nutrirci, ma per sazietà, per lussuria, e per sontuosa curiosità tirano piaceri dall’ingiustizia.
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Plutarco l’ho scoperto da poco.. sono vegana dal 2013 purtroppo sono stata onnivora per troppo tempo per ignoranza
Ci sono tanti autori di ogni epoca che non hanno superato il filtro antropocentrico a scuola, perciò si può essere sorpresi quando invece si leggono nel loro rapporto con la realtà tutta, e non sotto una campana di vetro. Siamo in molti a condividere l’amarezza per non aver ricevuto da subito una buona educazione che ci avrebbe potuto permettere di stare in armonia col resto della biosfera da subito. Io ho smesso di causare sofferenze superflue e dannose agli altri animali nel 2012, ed è anche per me un clamoroso ritardo. L’istante in cui feci luce e scelsi liberamente fu di gioia e amarezza insieme. Per fortuna sono in aumento le persone che decostruiscono le vecchie ideologie oppressive e scoprono un mondo autentico e migliore.