Italia-Spagna, vittoria meritata. Senza romanzare
Calcisticamente meritata la vittoria dell’Italia
Chiariamolo perché si tratta di un aspetto fondamentale, che è confuso nelle interviste e nei commenti del dopo partita, ed è bene che ci sia chiarezza in genere, per non alimentare polemiche e conflitti non giustificati.
Non c’è bisogno di scomodare teorie inarrivabili, si tratta delle basi
La tesi sbagliata del merito finale alla Spagna poggia sullo straordinario possesso palla, ottenuto con quantità e qualità, non con meline tanto per.
Ma il possesso palla non è che uno dei tanti fattori dell’evento, e, se questo evento non lo conosciamo, siamo distratti dalla prima lucciola che passa.
Il calcio è uno sport di situazione
Ha questo nome perché non c’è una situazione uguale all’altra, per quanto se ne possano riconoscere di simili, come allargarsi e crossare al centro, ma mai uguali e comunque si aprirebbero sottogruppi anche in questo esempio.
Inoltre, ciò che si fa in campo, i fondamentali tecnici e tattici, deriva unicamente dalle regole, che a cascata scolpiscono i movimenti degli atleti in campo. Se prendiamo un po’ di saggezza alla Zeman e Boscov, ricordiamo che bisogna fare gol per vincere.
Si tratta di una regola che scolpisce situazioni.
E cos’è il gol?
E’ la rottura di un equilibrio. La regola più importante è la rottura di un equilibrio. E’ questo che fa vincere, il resto sono solo prerequisiti.
Come si rompe l’equilibrio?
Teoricamente si affrontano squadre equilibrate entro certi limiti, l’attaccante attacca, il difensore difende, e il portiere porta, cioè no, para. Significa che l’attaccante non tiene un pallone contro una porta vuota e il difensore può anche non arrivare del tutto a difendere, ma la sua azione contrasta e disturba quanto basta per rendere efficace il successivo ed eventuale intervento del portiere, sempre che l’attaccante abbia realizzato la mira giusta.
Questo vale per i tantissimi minuti giocati sullo 0-0 e non solo.
Come si favoriscono queste rotture?
Si fa movimento, quanto basta perché il batacchio tocchi la campana e suoni, cioè suona mentre lui va di là e la campana di qua, come un contropiede. Per questo si dice che i gol sono nell’aria e maturano, o si ruba il tempo, ma bisogna muoversi ed è indispensabile arrivare ad un certo punto. La Spagna ha fatto questo meno dell’Italia, se guardiamo le possibilità di segnare, ma anche solo i gol, compresi i rigori, che sono lotteria solo se si vuole essere approssimativi, così per gentilezza e per non complicarsi la vita.
Gli ultime due gol di Federico Chiesa, autentici capolavori
Si tratta di gesti atletici che durano pochissimo tempo e sono quelli che nel tempo della partita sono il ritmo raro che fa vincere.
Le squadre giocano tutto il tempo per questi pochi ritmi e l’Ialia ne ha realizzati di più e meglio, meritando assolutamente la vittoria.
Il possesso della Spagna?
Molto bene, benissimo, ma la soglia del ritmo non si è alzata tanto da buttare la palla di là più dell’Italia, quindi non c’è stato il gesto atletico che le regole chiedevano di scolpire.
Tutto ciò dimostra come possiamo fare errori grossolani e gravi
Errori che si risolvono con semplici scoperte dell’acqua calda. Un po’ come quelle persone che ancora mangiano altri animali, a causa di quelle ideologie che gli hanno precluso empatia, sensibilità, scienza e rispetto per loro stessi e per gli altri, nonostante le emergenze sempre più evidenti.
Nutrizione sana e sostenibile
Linee guida ufficiali
Ecologia della nutrizione
Impatto del menù
Animali, ambiente, cibo per tutti, salute, buona cucina