Alimentazione 100% vegetale = molto meno spreco di cibo, e lo decidi tu
100% vegetale: decidere di non sprecare è potere del cittadino consumatore, in libertà dal potere istituzionale indolente.
Riporto un articolo di AgireOra su una pubblicazione dell'Accademia Nazionale di Scienze degli Stati Uniti. Si tratta di utilissime precisazioni che si aggiungono alla già vasta letteratura sul tema delle risorse.
La scienza dimostra: meno sprechi di cibo e fame nel mondo con l'alimentazione 100% vegetale
19/04/2018
Quando si parla di spreco di cibo si pensa solitamente alla quantità di "prodotto finito", cioè di alimenti prodotti ma non consumati, che vengono in vari modi "persi" lungo la catena produttiva e di vendita. Il altre parole si cerca di rispondere alla domanda: "Quanti kg di mele, carote, carne vengono sprecati?"
Ma c'è un'altra causa di spreco, molto maggiore, che avviene a monte: lo spreco di risorse necessarie per produrre gli alimenti (terreno, acqua, energia). Qui la domanda è: "Quante risorse vengono sprecate per produrre i cibi? E con le risorse sprecate, quanto cibo in più sarebbe stato possibile produrre?" Questa seconda causa di spreco è stata recentemente oggetto di studio da parte di un gruppo di ricercatori di varie università che hanno da poco pubblicato su questo tema un articolo scientifico: The opportunity cost of animal based diets exceeds all food losses (Il costo in risorse delle diete a base di cibi animali supera tutti gli sprechi di cibo).
Il risultato?
1. Lo spreco di prodotti finiti è pari a circa il 30%: ogni 100 kg di mele, 30 vengono persi e 70 vengono davvero consumati. Ridurre questo spreco è estremamente difficile, perché dipende da processi produttivi complessi e non dipende dai singoli.
2. Lo spreco di risorse dovute al consumo di prodotti animali (carne, pesce, latte e derivati, uova) è molto più alto: a seconda del tipo di carne, arriva fino al 96%, che significa che su 100 unità di acqua, energia, terreno, ben 96 vengono sprecate e solo 4 diventano cibo! Facendo il calcolo sui consumi medi italiani, lo spreco per la produzione di carne è dell'81%.
La cosa positiva? Ridurre questo spreco è molto più facile ed è alla portata di tutti. Ciascuno di noi può fare la propria parte passando a un'alimentazione 100% vegetale.
L'obiettivo è quello di avere più cibo a parità di risorse usate e inquinanti emessi, quindi passando da pasti a base di cibo animale a pasti nutrizionalmente equivalenti (ma più sani) con ingredienti vegetali, si risparmia moltissimo.
Questo accade perché per produrre cibo, si devono ovviamente usare delle risorse: acqua, energia, terreno fertile. E si emettono inquinanti, come per qualsiasi attività produttiva: sostanze chimiche (usate come fertilizzanti o diserbanti) che finiscono nelle acque e nell'aria, e gas serra. Quando si producono alimenti animali (carne, pesce, latte e derivati, uova) si consumano molte più risorse rispetto a produrre cibi vegetali, il che significa che si riesce a produrre molto meno cibo animale a parità di risorse.
I ricercatori hanno effettuato calcoli molto precisi e hanno concluso che "se si sostituissero ingredienti vegetali a quelli animali, si potrebbe produrre una quantità di cibo tale da nutrire 350 milioni di persone aggiuntive, più di quello che si riuscirebbe a fare eliminando completamente l'attuale 30% di sprechi della catena produttiva". Ovviamente eliminare TUTTI quegli sprechi è impossibile, sarebbe già un traguardo utopico dimezzarli. Invece, intervenendo sul tipo di dieta siamo in grado di risparmiare ancora di più.
I ricercatori hanno calcolato che lo spreco di risorse della carne di manzo è del 96%, rispetto a un pasto con lo stesso contenuto di proteine da ingredienti vegetali: questo significa che, dal punto di vista delle risorse utilizzate, sarebbe come produrre 1 kg di carne e poi buttarne via 960 grammi! Altri esempi tratti dallo studio pubblicato: con la carne di maiale si ha uno spreco del 90%, coi latticini del 75%. Relativamente ai consumi italiani, e più in generale europei medi, lo spreco per la produzione di carne è dell'81%, quello per la produzione di tutti i cibi animali (oltre alla carne, anche latticini e uova) è del 75%.
Come spiegano gli autori dello studio, mediamente, ottenere un grammo di proteine da prodotti animali richiede circa 10 volte più risorse ed emissioni di inquinanti rispetto ad ottenere lo stesso grammo di proteine da ingredienti vegetali. Dunque, qualsiasi prodotto animale, rispetto al consumo di vegetali, causa uno spreco molto maggiore di quel 30% dovuto alla perdita di cibo lungo la catena produttiva ed è molto più facilmente eliminabile con le nostre scelte personali.
Per questo i ricercatori concludono che, pur essendo comunque corretto fare ogni sforzo possibile per non sprecare il cibo già prodotto, è ancora più importante intervenire PRIMA della produzione e scegliere di produrre cibi vegetali anziché animali: coltivare mangimi per animali anziché utilizzare le risorse per coltivare vegetali per il consumo diretto delle persone, non è ecologicamente sostenibile. Infatti per ogni kg di carne prodotta bisogna coltivare mediamente 15 kg di vegetali per nutrire l'animale: se le risorse per quei 15 kg di mangime le impieghiamo per produrre sempre cibo vegetale, ma per le persone, non per gli animali, è chiaro che si risparmia moltissimo.
Da qui, la conclusione degli autori della nuova ricerca: "Sostituire i prodotti animali con alternative vegetali più efficienti aumenterà la disponibilità di cibo, permettendo di ri-allocare risorse produttive dalla coltivazione di mangimi a quella di cibo per le persone."
Fonte: Alon Shepon, Gidon Eshel, Elad Noor and Ron Milo, The opportunity cost of animal based diets exceeds all food losses, PNAS March 26, 2018. 201713820; published ahead of print March 26, 2018.