Due piedi in una scarpa
La menace du plus fort me fait toujours passer du côté du plus flaible
François-René de Chateaubriand
Cosa succede se capitano due fatti memorabili lo stesso giorno?
Non a caso ci sono diverse trasmissioni dedicate alla rassegna stampa, che qualcuno chiamò stampa rassegnata.
Sui social l’incidente diplomatico ha fatto una vittima illustre, la logica. Moltissime persone hanno scritto molto più emotivamente che razionalmente, nel vano tentativo di quadrare il cerchio. Diego Armando Maradona, memorabile o no?
Un’altra vittima illustre è stata lo sport
Come resistere alla tentazione di ridurre il tutto a uomini (e donne) in mutande, che corrono dietro al pallone? Una domanda del genere non può che essere figlia della cattiva cultura, con la grossa tara clericale. E’ la separazione mente-corpo, da cui non deriva solo il danno qui in oggetto, ma molto di più.
Sicché, nel tentativo di avvantaggiare, in un improbabile conflitto tra il celebre lutto e la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (ONU, 1999), la seconda, si è arrivati a sottintendere che il famoso calciatore avesse scelto un giorno sbagliato.
Il mio precedente Tango ha rischiato di diventare della gelosia
Le accuse di pedofilia, violenza sulle donne, caccia, uso di pellicce, tossicodipendenza, evasione fiscale, hanno alimentato polemiche interminabili, dove lo sfogo dei commentatori ha alzato un polverone tale da non far vedere più l’argomento di cui si discuteva.
A mio avviso, e non solo mio, la persona è un’unità non scindibile, tuttavia i fatti di una vita possono anche essere considerati singolarmente, almeno per convenzione (debito da restituire).
Quindi il valore calcistico memorabile resta fermo e indiscutibile, e non è poco, come vorrebbe chi disprezza l’umano movimento, che è invece una grandiosa e vitale umana celebrazione. Ma come risolvere l’incoerenza fuori dal campo?
Non rispondo del tutto, do solo questo contributo:
Principio della sorte che poi si intreccia con quelli del caos e del dominio su di esso
Tanta polemica sui social viene dal fatto che questi concetti ci sono, ma fortemente compressi e chiari a pochissimi se non a nessuno, insieme al disumano e ideologico disprezzo che abbiamo storico per le scienze motorie, a causa della tradizione clericale prima e fascista poi.
La riflessione sul gioco è ispirata da La violenza e il sacro di René Gitard, che qui posso solo accennare.
Ma dopo aver ricordato per la seconda volta Diego Armando Maradona (1960-2020), torno maggiormente sul focus di questo blog, con qualcos’altro che solo in apparenza non c’entra, cioè proprio la
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Le politiche di genere sono quelle che resistono al patriarcato.
Il patriarcato è l’oppressione storica che con lo specismo è parente stretta, condividendo il dominio ed essendo semplicemente lo spostamento delle stesse pratiche contro qualcun altro.
Molte femministe, sia storiche che attuali, hanno fatto la connessione che la giustizia vale sempre e non a intermittenza, che l’emergenza climatica c’è sempre e non a intermittenza.
Sono stato ad un corso sulla violenza di genere, al liceo De André di Brescia, e la docente di UniBG mi rispose dicendomi che non si sottraeva alla mia domanda sullo specismo (ma allora si sarebbe sottratta all’argomento?) e che avevo perfettamente ragione, cioè che non c’è lotta alla violenza, nel mondo reale, se si prescinde dall’antispecismo.
Antispecismo giusto anche climaticamente, perché essendo oceanica la nefandezza specista, lo sono anche le sue conseguenze sul clima
Quindi, anche e soprattutto in Fff, l’intersezione tra questione femminile e giustizia climatica è l’antispecismo.
Il problema demografico è una questione di formazione, ma anche economica, quindi molto complessa e su cui la politica arriva molto indirettamente. Se siamo contro l’ingiustizia che le donne abbiano poca formazione, dovremmo essere contro anche se altre coscienze ricevono la violenza patriarcale più diretta, cambiata solo di nome, e non solo una delle facce di tale oppressione.
La quota femminile degli attivisti Fff dovrebbe fare questa connessione:
se le donne subiscono violenza patriarcale e quindi vengono ridotte a mero elemento della riproduzione, dovrebbero capire che questo non è giusto nemmeno per altre popolazioni che sono con noi in continuità, per differenze e somiglianze, considerando poi che tale oppressione è anche estremamente impattante, ma dovrebbe esserci solidarietà a monte contro l’oppressione in sé, non solo contro le conseguenze.
Per questo si parla di giustizia, anche climatica. Ovvio che i maschietti non sono esentati dal connettere
In conclusione, essendo così vicini specismo e patriarcato, dovremmo fare la rivoluzione per la giustizia climatica senza fare come gli oppressori, cioè senza mettere contraddittori piedi in testa a qualcun altro.
Carne da macello. La politica sessuale della carne
Qual è il filo rosso, l’assurda interazione tra la radicata misoginia culturale della società contemporanea e la sua ossessione per la carne e la mascolinità?
«Carne da macello», pubblicato per la prima volta negli USA nel 1990, esplora la relazione tra i valori patriarcali e il consumo di carne, intrecciando femminismo, vegetarianismo, antispecismo.
Lo sfruttamento degli animali è per Adams un’altra manifestazione della brutale cultura patriarcale. Il trattamento degli animali come oggetti è associato all’oggettivazione nella società patriarcale di donne, neri e altre minoranze al fine di sfruttarli sistematicamente.
Forse ora è chiaro che nella nobile manifestazione delle scarpe rosse c’è qualcosa che non va: l’antropocentrismo. Non si possono difendere alcune madri e alcune figlie imprigionando, torturando e uccidendo altre madri e altre figlie solo per mettercele addosso. Smettiamo di coprirci come primitivi (è stato molto tempo fa) e impariamo a vestirci umanamente.
Nutrizione sana e sostenibile
Linee guida ufficiali
Ecologia della nutrizione
Impatto del menù
Animali, ambiente, cibo per tutti, salute, buona cucina
Maradona se n’è andato lo stesso giorno in cui, appena 4 anni fa, ci aveva lasciato un suo grande amico, il leader della rivoluzione cubana Fidel Castro.
Vista la martellante propaganda sulla violenza verso le donne e le cosidette “minoranze” a me automaticamente mi viene da pensare che la partita possa essere truccata, lo stesso Maradona, da grande uomo che è stato ha avuto il coraggio di denunciare che gli interessi che ci sono dietro il calcio ai massimi livelli portano ad avere le “partite truccate”, qui ovviamente non voglio e non posso entrare nel merito perché il calcio non mi appassiona, però se lo ha detto un grande giocatore di fama internazionale ai microfoni della TV di stato qualcuno potrebbe anche iniziare a porsi delle domande…
Idem per la questione delle cosidette minoranze, le donne non sono “minoranza” e non sono da meno sotto tutti gli aspetti, questo è chiaro, anche la forza fisica di una donna può essere superiore rispetto a quella di un uomo, gli esempi non mancano:
https://youtu.be/VM-hJ3WlLtk
Questo canale è solo uno dei tanti che mostrano quanto possa essere potente il fisico femminile, del resto anche i nostri antenati Greci avevano scritto sul frontone del tempio: CONOSCI TE STESSO, non avevano scritto le fesserie che ripetono in continuazione i nostri eminenti “esperti” di PNL e di propaganda ideologica perversa e distorta.
Dunque obiettivamente parliamo sempre di argomenti fuorvianti, gli allevamenti intensivi fanno schifo sotto ogni aspetto, su questo sono perfettamente d’accordo, persino la carne che si ottiene fa schifo sotto ogni aspetto ma c’è chi la mangia, io non sono ne vegano ne vegetariano come ho già detto sto molto attento le volte che mangio carne, uova e latticini da dove provengono e ciò se fosse su larga scala applicato sarebbe sufficiente per far sparire il problema degli allevamenti intensivi ma la gente si fa continuamente abbindolare dalle menzogne del regime e oramai il livello di menzogna è disgustoso e assolutamente vergognoso in ogni ambito. Questo è il problema: la propaganda ha portato l’umanità alla perdizione tanto che ormai pur di dare una credibilità alla demenzialità della menzogna che viene protratta con le donne dagli anni 70 si sono inventati le “quote rosa” in vari ambiti, la libertà diventa “obbligo morale”, un po’ perversa sta storia no? Le donne hanno gli stessi diritti fondamentali degli uomini ma il sistema libertino le usa per attirare l’attenzione nelle TV nei cartelloni come usa pure gli uomini, dunque se ci si vuole dividere in uomini e donne, in bianchi e neri in metrosessuali e eterosessuali per non vedere che il problema sta oltre allora io non ci sto, queste battaglie non valgono i miei 20 centesimi e mi tiro fuori.
Bisogna conoscere ed educare se stessi, solo a quel punto ci si può prestare ad interessi comuni senza la schizzofrenia che attanaglia le logiche perverse che vediamo tutti i giorni…
Ad Maiora!
C’è anche una retorica della riduzione: sono anni che si dice “di meno”. Ma quanto e rispetto a cosa si dice poco, sicché la riduzione scade a tormentone. In realtà la riduzione è virtuosa solo finché esiste, finché si muove, finché riduce, appunto. Se ci si ferma ad un livello arbitrario non c’è riduzione, non si è in virtù e si è in debito etico. Quanto ridurre? Fino allo zero umano. Poi da lì si prosegue nella crescita umana e si aiutano altre persone a fare altrettanto. A chi viene tagliata la gola l’alternativa fra il coltello biologico e quello intensivo non appare così interessante. Gli alimenti da animali sono fattori di rischio in sé, non solo per quanto sono inquinati. E il biologico è inquinato lo stesso, perché esiste un bioaccumulo di inquinanti (pop) che è per forza superiore negli animali, che vogliono vivere, non sono cibo per noi, è superfluo e dannoso ucciderli, ognuno è unico, e allora perché? E’ così difficile da capire?
Sulla quota rosa, per quanto discriminante in sé, spesso è necessaria per offrire pari opportunità.
Sulla forza, invece, è ovvio che singolarmente possono esserci e ci sono donne più forti di uomini, dipendendo la forza da tre fattori, uno muscolare e due neuromuscolari. Tuttavia è diverso lo scheletro, il rapporto massa grassa/magra, e anche il tessuto muscolare presenta piccole differenze, probabilmente più a carico della resistenza che della forza, a vantaggio degli uomini. Fine della parte meno interessante.
Cordialmente voglio aggiungere alcune cose, gli animali da allevamento potrebbero essere anche animali da compagnia, conosco un signore a Padova che tiene un maiale nero da 300kg come amico ed è molto felice, non credo se lo potrebbe mai mangiare, analogamente anche molti santi del passato avevano amici animali, niente di fuorviante neanche per la fede o per l’integrità morale…
Io ribadisco che la condizione minima di dignità per gli animali e per gli umani sia la libertà di spostarsi, di vedere il sole e di crescere avendo ristoro per la notte, il clima etc…l’uomo non dovrebbe curarsi di questo in maniera ossessiva ma avrebbe maggior dignità se non facesse mancare questi requisiti agli animali di ci si ciba. Aggiungendo che quando arriva il momento potrebbe anche cacciare magari senza usare polvere da sparo e piombo, ecco il piombo è tossico e i pallini da caccia finiscono nei terreni…una balestra richiederebbe uomini più furbi e scaltri, col fucile puoi appostarti a maggior distanza, puoi crivellare maggior numero di colpi etc…la balestra o l’arco invece dovrebbero essere usati solo da chi supera brillantemente determinate prove, come per la patente, da rinnovare, solo così si farebbe una selezione tra i vari pretendenti che la domenica riescono persino ad ammazzarsi e farsi male tra di loro…
Quindi uomo che cura ambiente e animali senza divinizzarli, solo la divinità non può essere considerata cibo…
Per quanto riguarda tossine credo che questo tipo di igienismo radicale stia al cibo o all’alimentazione come il movimento dei gay sta alla sfera della vita, una idea se vogliamo anche con un fondo di vero ma schierarsi radicalmente e detestare chi non la pensa allo stesso modo sarebbe ancora una volta come fare il tifo per lo yin piuttosto che per lo yang, per il bianco piuttosto che per il nero, per l’ombra piuttosto che per la luce, per il sole piuttosto che per la luna. Se c’è un accumulo di tossine c’è anche un sistema di disintossicazione che funziona allo scopo e che ha bisogno di funzionare per essere potente, gli sportivi tipo i ciclisti professionisti che seguono diete estremamente tirate per avere varie caratteristiche fisiche tra le quali una massa grassa prossima allo zero sono anche debulucci come sistema immunitario…CONOSCI TE STESSO…
Allo stesso modo tanti esagerano con la carne, coi fritti, con i grassi polinsaturi e producono un accumulo di tossine, la soluzione non è quella di diventare radicalmente vegani ma quella di riprendere l’equilibrio tra cibi, CONOSCERE SE STESSI, non esiste una dieta sana per tutti, siamo tutti diversi e ci sono varie teorie, c’è chi fuma e campa fino a 90 anni e chi non fuma e muore presto ed infiniti esempi seguono questo corollario, ci sono uomini forti e donne forti seguendo alimentazioni diverse…
1. “Animali da” non esistono, non hanno nell’essenza lo sfruttamento fatto da altri animali non obbligati come noi; quelli attualmente nei lager sono delle aberrazioni iperselezionate che bisogna smettere di riprodurre in serie, mentre quelli che in qualche modo hanno raggiunto la liberazione sono già in ambienti che li possono accogliere nel normale rispetto che non uccide nessuno.
2. Bene per l’amico del suo conoscente, ma nemmeno lui è “da qualcosa”.
3. E’ molto contraddittorio porsi come riconoscenti la dignità dell’innocente che si uccide, essendo superflua, e anche dannosa, l’uccisione; purtroppo le persone umane sono affascinate da ambiguità e contrasti, più che dalla loro umana gestione.
4. Stendo un velo pietoso per la caccia, che altro non è che il sadismo di chi è appassionato dell’altrui sofferenza, per quanto la sua proposta di ridurre il numero di questi sadici meriterebbe una pragmatica considerazione.
5. Il rispetto dell’altro animale è semplicemente non tradire l’umanità, né le umane conoscenze, per vizio e profitto. Non si tratta di divinizzare nessuno.
6. Non si tratta di igienismo radicale. Nelle scuole alberghiere i ragazzi studiano che l’igiene è importante, così come teniamo le nostre case. Siamo comunque già tutti contaminati un minimo, visto che non viviamo nel vuoto, resistiamo fisiologicamente, ma mangiare bene non può che fare bene, com’è documentato nella comunità scientifica. Quindi non può che fare bene assumere la varietà dei fattori di protezione, dai sei gruppi dei cibi vegetali. Gli alimenti da animali non possono nemmeno essere definiti cibo secondo tutte le discipline, visto che uccidono direttamente e poi di clima, fame e malattie, Covid 19 compresa.
7. La varietà individuale non è scientifica, è ovvio che ci si riferisce a grandi numeri: è vero che ogni singolo individuo può non rientrare in una certa percentuale, ma le probabilità di avere certi effetti negativi, o certi altri positivi, sono sì scientifiche.