Fase 2, ma i sapiens puntano alla 1

Nella foto Tolstoj sembra spiegare ai suoi figli quanto sia ampia l’intelligenza degli esseri superiori.

Come in Francia, anche in Italia alla prima occasione, abitudini vecchie.
La rivoluzione culturale? Il processo di diffusione delle zoonosi?

Macché…

La tv ha detto che è la Grande Guerra contro il virus cattivo, sicché dobbiamo rifugiarci come strategia. Ora i nostri stanno un po’ vincendo, quindi possiamo un po’ uscire a rivendicare la rabbia e l’orgoglio della cara Oriana, quanto mai fallace nel sostegno ad un’altra guerra, ma di diciassette anni fa.

Che mica è finita, eh!

Intanto, Rai, Mediaset e assimilabili, massificano, mentendo nel modo migliore, cioè sproporzionando verità e bugie, compresa tutta la pubblicità ingannevole su beni che non sono prima necessità, ma mali da evitare.

E per essere un vero mondo arrabbiato e orgoglioso, e soprattutto al contrario, Pac europea e ministra Bellanova finanziano alla grande con le nostre tasse la zootecnia che distrugge la biodiversità, che ci scontra col virus, che al mercato mio padre comprò.

Ironia della sorte

Il luogo della vergogna è una delle città a maggiori concentrazioni di architettura razionalista (razional… eh eh…) fascista, vicina a Sabaudia che ne è trotrio il propopipo, sì, insomma, il posto da dove Salvini disse: la dichiarazione di guerra è già stata consegnata… cioè no, volevo dire, da dove annunciò la crisi.

Non la crisi zoonotica…

Che è una guerra diversa, sapiens contro sapiens, che si distruggono la loro casa e così si ammalano. Ma non è che poi capiscono e non lo fanno più. Lo fanno peggio.

 

Il cibarsi di carne è un residuo della massima primitività; il passaggio al vegetarismo è la prima e più naturale conseguenza della cultura.

Lev Tolstoj

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