Roberto Baggio e il tradimento del meraviglioso
Quando Bruno Pizzul restituiva con eleganti serenità e naturalezza le partite di calcio capitò che: “Roberto Baggio… ha una grande intuizione! …Roberto Baggio… Roberto Baggio… salta anche Rossi… Roberto Baggio… Goal!”. Girandosi come solo lui poteva si apriva un’intera metà campo ribaltando una situazione di stallo. Nonostante la distanza improponibile conservava il vantaggio rubato e di fronte all’ultimo ostacolo annullava la differenza in centimetri con Sebastiano Rossi [link aggiunto successivamente, il virgolettato è solo il ricordo a distanza di anni].
Pizzul evidentemente commosso strozzava la voce sulle molte o del goal finale. C’erano una volta queste emozioni, prima che una generazione più triste di telecronisti iniziasse ad inventare pathos anche quando non c’è, a voler uscire dal televisore, a cercare di indurre suspense quando nessun equilibrio è saltato o rischia di saltare. Siamo alle solite, qualcuno ama abusare e qualcuno ama essere abusato, come da puntata precedente.
La contagiosa meraviglia di Roberto Baggio era in continuità con un altro aspetto della sua vita: la disciplina del meraviglioso seguita presso l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
…il bambino è cresciuto ed il sogno è svanito (Comfortably numb, Pink Floyd, 1979).
Scrivo di Roberto Baggio, oggi, per riflettere. Fatti salvi i valori positivi di una religione, la sua interpretazione scorretta incrementa l’errore insito in comportamenti slegati dalla realtà delle cose, ma ripetuti per tragica abitudine.
Roberto Baggio uccide ripetutamente gli animali con armi e tristi dispositivi. Prima di ogni religione sappiamo oggi che questo è un cattivo comportamento, arrogante verso la vita. Di più, la sua religione prevede che si preghi due volte al giorno per la felicità di tutti i viventi. Di più, la sua religione si fonda sulla responsabilità e sulla legge di causa ed effetto: cause negative producono effetti negativi, che già paghiamo duramente. Di più, la sua religione sottolinea il legame con l’ambiente con cui siamo due e non due. Di più, Nichiren Daishonin in L’apertura degli occhi: …nell’epoca in cui ci sono persone dalle vedute perverse che offendono la Legge… si deve principalmente fare shakubuku.
Significa sconfiggere gli attaccamenti al male (così com’è la caccia) e correggere le false visioni. Un prezioso insegnamento del maestro Nichiren Daishonin, scritto nella lettera da Sado: È nella natura delle bestie minacciare il debole e temere il forte. Gli studiosi contemporanei… si comportano come loro: disdegnano un sapiente senza potere ma temono i governanti malvagi. Non sono altro che cortigiani servili.
L’ex calciatore, ora cacciatore, ha citato in tribunale un animalista che ha osato mettere a nudo tante contraddizioni. Il motivo sarebbe l’offesa personale che si è aggiunta all’accusa. Si tratta di una violenza accidentale di cui si poteva fare a meno perché la sostanza di cui parlare, l’uccisione di animali in contraddizione anche con l’insegnamento religioso, è un’altra. Nel momento in cui Baggio si difende in tribunale, secondo il buddismo della Soka Gakkai, si trova in uno stato, diciamo di umore, basso: quattro su dieci.
Siccome ogni stato contiene gli altri, anche il quarto mondo di collera può essere illuminato, se ci si difende in tribunale per un fine nobile e virtuoso. Ma il nostro si rivolge contro la resistenza dell’animalista che difende i più deboli senza voce, attaccandolo non nella sostanza ma nel suo punto debole accidentale, quello per cui non è riuscito a non riverberare la violenza sugli animali e si è lasciato andare ad una presunta offesa personale di cui poteva fare a meno, così come non mancano parole per scrivere questo articolo.
Prima che quella di Roberto Baggio, c’è la grave incoerenza dell’insegnamento proposto dalla Soka Gakkai, per cui i praticanti, spesso con livello di istruzione medio-alto, non si accorgono di predicare molto bene e di razzolare molto male. Cioè, anche loro, come la maggioranza, cadono nell’assuefazione dell’abitudine e la religione interviene a consolidare un’abitudine sbagliata e infondata.
Con la stessa elasticità con cui, se in Giappone la pratica si fa in ginocchio, in occidente si può fare seduti, perché non siamo abituati, così, forse per non turbare nessun umano, l’uccisione degli animali va in deroga e ambiente, responsabilità, causa-effetto, felicità dei viventi si riducono a belle idee da polverizzare sulle riviste in abbonamento. E il Buddismo?
Ne parlo a ragion veduta avendo conosciuto questa pratica anni fa. Notai subito qualcosa che non andava ma giustificai a me stesso le criticità. Il libretto introduttivo che viene dato per il proselitismo era ed è scritto non molto bene, nel senso che inizia in prima persona, nei panni di un ipotetico simpatizzante scettico, poi all’improvviso il testo diventa descrittivo in terza persona e il lettore si trova dentro un po’ forzato.
A parte questo piccolo vizio di forma, trovai la contraddizione più grande leggendo una delle proposte di pace che annualmente la Soka Gakkai indirizza all’Onu, presso cui è iscritta. Rispetto alla crisi con gli ispettori Onu del 1998 in Iraq, il presidente Ikeda auspicava che sia Stati Uniti che Iraq fossero più disponibili tra loro. Una visione sproporzionata: erano stati gli ispettori a guida dell’australiano Richard Butler a dichiarare unilateralmente nulle le Modalità di ispezione dei siti sensibili (William Rivers Pitt, Guerra all’Iraq …Scott Ritter, Fazi Editore, 2002). Non mi risulta che siano giunte rettifiche che accoglierei con piacere.
Un’altra criticità di questa religione è la visione di una pace futura, basata sull’aumento del numero di praticanti che influenzeranno anche chi non lo è. Purtroppo, rispetto al drammatico presente che viviamo, questo fine, ad un tempo non lungo, irraggiungibile, esorcizza una riflessione più profonda e fa credere ai praticanti di essere realmente avviati al raggiungimento dell’obiettivo. Come concentrarsi a lucidare la propria cabina sul Titanic, mentre questo va contro l’iceberg. Alcuni praticanti attribuivano al loro mantra connesso con l’universo una sporadica tregua in Siria. Forse avrebbero dovuto insistere di più con il cielo, considerando l’involuzione intrapresa.
D’altra parte, per chi ha attitudine verso la disciplina proposta dalla Soka Gakkai, questa è utilissima nel conoscere meglio se stessi, migliorare le relazioni con le persone più vicine, risolvere problemi o realizzare desideri. Tuttavia, proponendosi come grande religione non può non contemplare una dimensione globale di vita sul pianeta e qui è assolutamente contraddittoria fino al disvalore etico, quando intorpidisce la naturale empatia umana illudendo che va tutto bene quando si calpestano i diritti animali, con le drammatiche conseguenze anche per umani e pianeta descritte nel 2° articolo.
Questa contraddizione rende insostenibile anche la dimensione individuale, per chi cerca di accendere la lampadina, la buddità, motivi per cui smisi di interessarmi. In realtà, i tempi sarebbero maturi perché la Soka Gakkai decidesse di dare effettivo seguito allo spirito di ricerca che propone, senza timore per il numero di membri appartenenti, già disponibili allo spirito di ricerca. Si raccoglie regolarmente la statistica dei partecipanti ai vari meeting da inviare dalla base al vertice della piramide.
Intanto i praticanti, come la maggoranza delle persone, si sentono tranquillamente al vertice della piramide antropocentrica, per cui si concedono alle discrminazioni speciste e adorano anche il vertice della piramide alimentare onnivora divorando, indossando e profumandosi in modo inutile e dannoso, anche per loro stessi, di specie a noi così simili. Non sarebbe male se fossero informati che esistono uno stile di vita biocentrico e un regime alimentare su un modello circolare, il Piattoveg, che sarebbero molto più in sintonia con l’insegnamento buddista. Tra l’altro si può scaldare il corpo e il cuore senza uccidere nessuno.
Stagione di caccia 2016/2017: 31 morti e 48 feriti. Tra le vittime chi passeggiava, correva o raccoglieva funghi disarmato e in pace con la natura. Tra le vittime bambini che hanno visto il vetro infranto della propria cameretta. Tra le vittime milioni di animali ammazzati con cruenza.
Roberto Baggio, ci siamo visti al meeting giovani europei a Milano, quando invitavi a fare il giro di presentazione. Eccoci di nuovo, illuminaci ancora. Grazie da un ex tifoso juventino, appassionato di sport vero (non di quello finto e crudele come la caccia), che ha ridotto molto l’interesse per il calcio dopo la scandalosa corruzione del mondiale di Giappone-Corea e prima di moggiopoli. Chiudi il processo e apri un meeting di studio con Paolo Mocavero che, senza saperlo né volerlo, è talvolta buddista, quando offre un esempio di shakubuku e risponde alla lettera da Sado.
N. B., come ho accennato al tema della violenza verbale, mi dissocio dalle dichiarazioni choc che non avevo visto in una precedente rassegna stampa. Condanno la violenza che è accidentale, sfogata gratuitamente e non necessaria all’economia della difesa dei diritti animali.