Treviso, rispetto agli animali
Treviso, sabato 28 aprile. Il Gruppo Vegan Treviso è in città per una semplice manifestazione, regolarmente autorizzata. 14 attivisti espongono immagini delle discriminazioni subite dagli altri animali nell'industria degli animali umani. Regolarmente autorizzata. Trova le differenze: stessa giurisprudenza, diversa moralità.
Dalle 16.00 alle 19.00, il gruppo percorre le vie del centro, fermandosi in Piazza dei Signori, in Piazza Duomo e in Piazza Borsa. 14 persone di entrambi i sessi, dall'età della terza media a quella di una saggezza maggiore, con Mela, una cagna che è stata felicemente adottata.
E' solo la seconda manifestazione cui partecipo direttamente, dopo La Loro Voce – Iene Vegane, a Milano, e avendo visto i video di altre. Ogni evento è unico, per le persone che lo gestiscono e per il pubblico che ne fruisce. Le immagini sono accompagnate da frasi di autori importanti o più comuni, sulla condizione degli altri animali.
Vengono distribuiti degli opuscoli realizzati da AgireOra Edizioni, scaricabili gratis on line o in vendita in formato cartaceo. Dalle facce di chi ci guarda, mi risulta chiaro chi stabilisce una forma di solidarietà, per cui so sempre a chi dare il volantino, certo che non venga rifiutato o che il gesto non risulti invadente. Una signora con suo figlio ne prende uno e gli propone di portarlo a scuola, per discuterne con i compagni. Lui è un po' timido e non la trova una buona idea, chissà come andrà a finire.
Un altro signore si ferma a parlare con noi e ci accompagna per una parte del tragitto. E' per la moderazione e per l'argomento religioso. Le criticità sono che la sofferenza inutile e dannosa è sempre inaccettabile, mentre favorire l'odierno massacro, in responsabilità economica, per un dogma religioso, sa di estremismo, di quello vero.
Una ragazza che lavora nel negozio Lush, che vende cosmetici non testati su animali, è entusiasta della nostra presenza. Accanto c'è una pelletteria. Come non pensare a Henry Salt e al contrasto del fruttivendolo e del macellaio casualmente affiancati. La vita e la morte.
Il sig. Piovesan, dell'Associazione Veneta Allevatori, ci propone di considerare la normativa che regola gli allevamenti e ci invita a visitarli. La sua disponibilità è molto apprezzabile, meno la confusione fra diritto naturale e positivo, ancora meno che il mangiare carni sia necessario, palesemente antiscientifico. In realtà è solo possibile, sconsigliabile, e siamo molto poco performanti nel farlo.
Il Gruppo Vegan Treviso è attivo da quattro anni, ha partecipato ad alcune fiere con gazebo e materiali informativi e ha collaborato con VegAnzi – gruppo antispecisti di Mestre. Alcune frasi a corredo delle immagini:
Nel tuo piatto ci sono tante storie non raccontate.
Carne di pollo, basso costo, alta sofferenza.
Tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza. Tutti temono la morte. Tutti amano la vita (Buddha).
Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie (Immanuel Kant).
Se pensate che mangiare carne sia solo una scelta personale, forse avete dimenticato qualcuno.
Tua mamma ha una pelliccia? La mia non ce l'ha più (foto dei visoni).
Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari (Dalai Lama).
Auschwitz inizia quando si guarda ad un mattatoio e si pensa: sono soltanto animali (Theodor Wiesengrund Adorno).
Perché l'hai ucciso? Non lo so. Perché gli hai tagliato le orecchie? Non lo so. Perché gli hai fatto lo scalpo? Ma è un ceceno! (dialogo tratto da Cecenia, della compianta Anna Politkovskaia. Non proposto dagli attivisti ma… trova la differenza. C'è, ed è sfumata).
Al rientro una ragazza vede un cucciolo di ratto (sembrerebbe, non è facilissimo distinguerli dai topi) che si muove piano, poi si ferma e trema. Gli diamo un po' d'acqua dal tappo di una bottiglia. Beve sia direttamente che prendendo l'acqua con le manine a coppa. Sembra riprendersi e lo portiamo su un prato lì vicino. Molto probabilmente è orfano e la madre è stata avvelenata, forse anche lui.
Individui unici. Non statistica.