UE – Gli allevamenti intensivi inquinano più delle automobili
UE – Gli allevamenti intensivi inquinano più delle automobili
Gli allevamenti intensivi sono responsabili del 17% delle emissioni totali di gas serra dell’Unione Europa.
Inquinano più di tutte le automobili e i furgoni in circolazione messi insieme.
É quanto emerge dalla nuova analisi di Greenpeace “Foraggiare la crisi – In che modo la zootecnica europea alimenta l’emergenza climatica”.
Nello specifico la zootecnica europea emette l’equivalente di 502 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.
Se si calcolano anche le emissioni indirette di gas serra dovute a produzione di mangimi, deforestazione e cambiamenti di uso del suolo si arriva a 704 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.
Ad oggi il 71% di tutti i terreni agricoli nell’Ue é dedicato all’alimentazione del bestiame.
Senza una decisa riduzione del numero di animali allevati l’Ue non sarà in grado di raggiungere gli obiettivi definiti dell’Accordo di Parigi sul clima.
Una riduzione del 50% del numero di animali allevati consentirebbe un risparmio di emissioni dirette di 250,8 milioni di tonnellate di CO2.
Una riduzione del 75% permetterebbe un risparmio di gas serra di 376 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente dell’impatto climatico totale di tutti i processi industriali di tutti i Paesi membri.
I dati qui esposti mostrano chiaramente che l’Ue, al fine di contrastare con efficacia i cambiamenti climatici, deve ridurre la produzione e il consumo di prodotti di origine animale, porre fine alle sovvenzioni pubbliche agli allevamenti intensivi e sostenere gli agricoltori indirizzandoli verso una vera e propria transizione.
Una grande opportunità, non solo per combattere il riscaldamento globale ma anche per rilanciare l’economia e prevenire nuove pandemie.
Gli allevamenti intensivi contribuiscono infatti a far emergere e diffondere infezioni virali simili al Covid-19.
Si stima che il 73% di tutte le malattie infettive emegenti provenga da animali e che gli animali allevati trasmettano agli esseri umani innumerevoli virus tra cui coronavirus e virus dell’influenza.
Il report di Greenpeace ricorda inoltre che l’eccessivo consumo di carne e latticini aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e il diabete di tipo II.
Lo stesso rapporto speciale dell’IPCC delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e il territorio (pubblicato nell’agosto 2019) ha concluso che una riduzione globale dell’allevamento, unita a un cambiamento delle abitudini alimentari con diete più sane principalmente a base vegetale, potrebbe ridurre fino al 66% delle attuali emissioni.
L’uomo moderno abituato ad ogni genere di confort emozionale non riesce proprio a concepire cosa ci sia dietro la bistecchina almeno i nostri nonni che per la maggioranza si dedicavano all’agricoltura e al piccolo allevamento domestioco avevano la concezione di cosa fosse e da dove proveniva la carne che li nutriva ma non solo, si occupavano a 360° del processo produttivo della bistecchina, oggi ovviamente il capitalismo ha rubato conoscenze e mestieri per offrire un surrogato di cibo ottenuto attraverso l’abominio degli allevamenti intensivi, l’uomo moderno mangia roba che nemmeno immagina da dove provenga e cosa si porta dentro…l’uomo moderno è stupido perché continua con la logica demenzialità del capitalismo anche in agricoltura, oggi per massimizzare i profitti del prosecco si usano gli sbattitori al posto della forbice in modo da ottenere un succo che comprenda anche i veleni che vengono usati in agricoltura, eventuali uccellini, insetti, e residui di guano..
Questo è il progresso del capitalismo che in ogni sua manifestazione ci regala una vita peggiore senza che la massa se ne renda conto…
Denisio, e dei periodi storici con l’ incocconamento dei oc per il foie gras che dice ? E della via della Seta con la pratica della uccisione dei bachi prima che escano dal bozzolo per non rovinare il filo sottile e lungo ? E che scelta facciamo fra il capitalismo-socialista cinese con gli allevamenti intensivi dei miali sparsi nel mondo e quello occidente-american ? Non pensa che un certo ambientalismo-animalismo possa essere anche una pratica per farsi vedere e non scegliere da che parte stare nei vari problemi che agitano oggi il mondo ?
Chi sceglie di difendere ambiente e animali sa esattamente da che parte stare.
Sminuire la questione ambientale o animalista dicendo che ci sono “vari problemi che agitano il modo” é ingenuo perché il ragionamento potrebbe esse applicato ad ogni istanza…ce ne sarà sempre una più importante che potremo prendere come scusa per rimanere immobili.
Invece accade esattamente il contrario. Lottare per animali e ambiente non toglie nulla ad altre battaglie semmai rende più sensibili ad altri “problemi che agitano il mondo”.
Quando ci si batte per i diritti degli animali ci si batte indirettamente contro la FAME NEL MONDO. Siamo 7,7 miliardi di individui. E ci sono 800 milioni di persone che soffrono la fame e che potremmo sfamare con cereali e legumi che invece coltiviamo per nutrire animali da allevamento.
Quando ci si batte per i degli diritti animali ci si batte indirettamente per i DIRITTI UMANI perché nei MATTATOI lavorano persone povere tra le quali vi é un altissimo tasso di suicidi, abuso di alcool e sostanze stupefacenti, soggette a stress post traumatico, ansia, depressione.
Quando ci si batte per i diritti degli animali ci si batte indirettamente per i lavoratori all’interno delle FABBRICHE DI PELLE dell’India e del Bangladesh: il 90% di questi lavoratori muore prima dei 50 anni e molti hanno figli disabili a causa dell’esposizione alle sostanze tossiche.
Quando ci si batte per i diritti degli animali ci si batte indirettamente per le TRIBÙ LOCALI DELLA FORESTA AMAZZONICA sfruttate e distrutte intenzionalmente perché occorre radere al suolo la foresta per avere più terra per gli allevamenti di bestiame.
Come vede chi sceglie di difendere animali e ambiente sa esattamente da che parte stare “nei vari problemi che agitano il mondo”. Saluti.
Intendevo: anche parlare di altro. Sono davvero sufficienti i banchi singoli per rifare la scuola? Quanto potrà durare la Cig garantita per tenere in piedi i redditi di centinaia di migliaia di potenziali disoccupati? La rotazione a turno dei dipendenti pomposamente ribattezzata Smart Working è conciliabile con una nuova efficienza burocratica? Che fare delle grandi partite nazionali – Alitalia, Autostrade, Ilva – e delle annunciate controriforme dei decreti sicurezza, del reddito di cittadinanza, del fisco, di quota Cento?
Ad ciascuno il suo… secondo sensibilità, competenze, interessi e priorità. Attendiamo un Suo blog che tratti di questi argomenti. Cari saluti.
Dando per ammesso che tutti i dati sopra esposti siano esatti, incluse previsioni sul mondo migliore che ci aspetterebbe se tutti diventassimo virtuosi…ancora una volta ed anche in questo campo si chiede la mano forte della Europa. Peraltro la Ursula VdL ha un programma fortemente green. Son d’accordissimo, ci vorrebbe la mano forte. Peccato che per aver mano forte ci vorrebbe una unità politica altrettanto forte e centralizzata del vecchio continente che visti i nazionalismi e i populismi che prosperano è ben lungi dall’ essere preventivabile. Dunque la colpa dell’ inquinamento è di chi mangia carne o dei nazional-populisti?
Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Saremo tutti giudicati dalla storia, nessuno escluso.
Vero. Saremo giudicati dalla storia. l problemi sono che, visto che è scritta dai vincitori-superstiti, il giudizio è spesso squilibrato, arriva sempre dopo i fatti (disgrazie incluse), raramente produce insegnamenti. Cordialità.
Figli e nipoti sapranno giudicare con lucidità. Saluti.