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[Home Alimentazione Crudeltà in un allevamento di maiali]
Pianeta Terra
Alimentazione, Allevamenti intensivi, Animali, Diritti animali, Salute
[ 18/10/2020 di Alessandra Tedeschi 11 Commenti ]

Crudeltà in un allevamento di maiali

Terribili violenze sugli animali.

Pessime condizioni igienico-sanitarie.

Cibo contaminato da feci.

Questo quanto documentato da un investigatore di Essere Animali che ha lavorato sotto copertura alle dipendenze di un allevamento di maiali fornitore del marchio Fratelli Beretta.

Alcune immagini filmate sono state trasmesse in un servizio del Tg1 e consegnate alle autorità competenti per sporgere denuncia nei confronti dei responsabili.

Animali malati non curati, lasciati morire di stenti, senza cibo né acqua. O abbattuti in modo irregolare in un’atroce agonia.

Denti strappati con una tenaglia.

Animali che vivono nel cemento, senza una lettiera pulita e asciutta. E mangime che si mescola alle feci.

Violenze sistematiche degli operatori, che colpiscono gli animali con pugni, calci e tubi di ferro.

Ma più delle parole parlano le immagini. Immagini che ci turbano. Immagini che vorremmo non vedere.

Ma a nulla serve non guardare le immagini.

Occorre fermare la violenza. Fare la connessione tra quegli animali che urlano di dolore e il cibo che abbiamo nel piatto. Occorre avere empatia, pietà, consapevolezza.

E allora prendiamo consapevolezza attraverso le immagini e mossi da pietà firmiamo la petizione di Essere Animali per aiutare a fermare quella violenza.

Decine sono le investigazioni che Essere Animali ha realizzato e che confermano che gli allevamenti intensivi sono luoghi di estrema sofferenza. Anche in Italia.

Sta a ciascuno di noi scegliere da quale parte stare, se finanziare o meno quella sofferenza, se portare in tavola l’orrore o scegliere il rispetto per la vita.

Perché alternative ai prodotti di origine animale ne abbiamo.

Perché la pace inizia nel nostro piatto.

UE - Gli allevamenti intensivi inquinano più delle automobiliUE - Gli allevamenti intensivi inquinano più delle automobili
Per una pelliccia di visonePer una pelliccia di visone

Commenti [11]

  1. Tomaso Vendramelli
    21/10/2020

    Pensare “vegan” come a qualcosa che sta in piedi da sola, come ad una linea alimentare pienamente soddisfacente e non come ad una alternativa all’animale nel piatto. Pensare di poter vivere da vegani o cercando di cominciare a mangiare non attingendo a circuiti industriali della carne.
    Questi sono ad oggi, secondo me, dei gap ampi da coprire, ma molto importanti. Quando non avremo più nomi cone bistecche di seitan o formaggio di soia, avremo dato un’identità solida e dignitosa anche a questa Via, così da farla apparire per quella che è: Una Fantastica Scelta! La scelta che permetterà di andare avanti nell’evoluzione. Ad oggi purtroppo, il consumo di animali, mi sembra l’involuzione dell’uomo!
    D’altro canto poi, è vero che la presa di coscienza(attraverso le testimonianze) sul “come” arriva l’animale nel piatto, rimane ancora un passaggio fondamentale per sensibilizzare tutti gli esseri adulti.
    Grazie per questo articolo che ci dà la possibilità di affrontare questo argomento con una certa visibilità.

    Rispondi
  2. Silvia
    20/10/2020

    Lo specismo va combattuto.
    Gli esseri viventi non sono superiori agli altri esseri viventi (al contrario, gli esseri umani sono gli esseri più disumani che esistano).
    La strada è lunghissima. Si devono educare i bimbi di oggi all’antispecismo per avere degli adulti futuri compassionevoli, integrati con l’ambiente e tutti gli esseri viventi, non solo umani.
    Gli animali sono su questo pianeta per un loro scopo preciso, non per soddisfare i nostri capricci e “bisogni”.
    Evolviamoci una volta per tutto me.

    Rispondi
  3. Antonella
    20/10/2020

    Penso,che difendere e tutelare i diritti degli animali, dalla violenza degli esseri umani, è il minimo che possiamo fare x loro, è un nostro dovere.Basta violenza.

    Rispondi
  4. Luca
    20/10/2020

    Sono contrario a ogni forma di violenza sulle persone ( specialmente i piu’ deboli) .

    Approvo tutto cio’ che tende a difendere le vittime di crudelta’, di qualsiasi specie essi siano.

    Questo detto pero’ le persone hanno moltissime possibilita’ di difesa: ci sono moltissime organizzazioni statali e private ; mentre gli animali hanno bisogno di persone che parlino in loro vece, perche’ loro non lo possono fare.

    Per questo sostengo con entusiasmo quello che sta facendo Alessandra, e ho firmato la petizione di Essere Animali , per fermare le terribili sofferenze degli animali, ridurre drasticamente l’inquinamento, e rendere il pianeta un posto migliore per tutti.

    Rispondi
  5. Laura
    20/10/2020

    Non si può assolutamente tollerare questa crudeltà nei confronti di chi soffre e prova emozioni esattamente come noi… Basta con questa cattiveria gratuita. Bisogna adottare tutte le alternative possibili affinché ci sia più umanità.

    Rispondi
  6. Corvo
    19/10/2020

    Crudeltà nel nostro, anche mondo da noi abitato. Francia, testa mozzata; Pieve di Soligo, pedofilia professionista foto; 10% in più oggi rispetto a marzo di poveri Covid alla Caritas con fame e senza quattrini.per dirne alcune e insomma non ci sono solo crudeltà verso gli animali. Dobbiamo lottare per evitarle. Intanto “-Dalle cellule staminali dei suini è possibile ottenere ossa sostitutive. È il risultato raggiunto dagli esperti della Columbia University di New York e della Louisiana State University, che inizieranno prossimamente una sperimentazione clinica su pazienti umani ”
    Ecco, una volta ogni tanto scriva anche sugli uomini.

    Rispondi
    • Alessandra Tedeschi
      20/10/2020

      Posto che battersi per i diritti degli animali e per la tutela dell’ambiente non toglie nulla all’essere umano semmai aggiunge valore, Le suggerisco ancora una volta di aprire un suo Blog ed occuparsi personalmente delle questioni da Lei menzionate.

      Rispondi
    • Luca
      20/10/2020

      Sono contrario a ogni forma di violenza sulle persone ( specialmente i piu’ deboli) .

      Approvo tutto cio’ che tende a difendere le vittime di crudelta’, di qualsiasi specie essi siano.

      Questo detto pero’ le persone hanno moltissime possibilita’ di difesa: ci sono moltissime organizzazioni statali e private ; mentre gli animali hanno bisogno di persone che parlino in loro vece, perche’ loro non lo possono fare.

      Per questo sostengo con entusiasmo quello che sta facendo Alessandra, e ho firmato la petizione di Essere Animali , per fermare le terribili sofferenze degli animali, ridurre drasticamente l’inquinamento, e rendere il pianeta un posto migliore per tutti.

      Rispondi
  7. Michele Bastanzetti
    19/10/2020

    Massimo rispetto per chi sposa battaglie di ragionevole animalismo. Ma realisticamente va notato che su scala planetaria questa cultura non è così omogenea. Pet esempio in Cina un certo Qin Yinglin, il più grande allevatore di maiali del mondo , ha visto il suo patrimonio, in un solo anno, passare da 4,3 MILIARDI di dollari ai 23,4 attuali. Mi sa che “Essere Animali” in Cina non ha molti attivisti.

    Rispondi
    • Alessandra Tedeschi
      20/10/2020

      Vogliamo forse minimizzare la violenza sugli animali da allevamento in Italia perché in Cina c’é chi su quel business ci specula?
      Non spostiamo sempre l’attenzione altrove al solo scopo di trovare una via di fuga dalle nostre responsabilità.

      Rispondi
      • Michele Bastanzetti
        20/10/2020

        Egr. Tedeschi, nessun tentativo da parte mia di spostare la attenzione. Solo realismo, nel constatare la enorme disparità di forze esistente al mondo, sui temi che solleva. Ma non demordiamo, ovviamente.

        Rispondi

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Alessandra Tedeschi

Liceo classico, laurea in giurisprudenza, ex redattrice in materia di diritto del lavoro e previdenza sociale. Appassionata di lettura, pittura, ambiente, diritti animali, nutrizione plant based.

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