Chi tocca muore è (anche) un libro scritto dal giornalista statunitense Bob Woodward, nel 1984 e narra della breve delirante vita di John Belushi : trentatré anni (fatalità) senza uscire mai di scena, questa la sua breve vita.
Comico e bluesman, un corpo che faceva ridere e un’anima che avrebbe voluto fermarsi a piangere. Vorace di vita, anarchico e impudente, sensibile e crudele.
Nella biografia, un giornalista d’eccezione come Bob Woodward, che rivelò lo scandalo Watergate, racconta, dagli esordi all’autodistruzione tramite eccessi e droga, l’esistenza “contro” di una grande icona del cinema, sullo sfondo della Hollywood degli anni Settanta.
E’ la stessa tragica fine che han subito molte “stelle” della società (le stelle cadranno ??), che nella tragicità della loro sorte sono state elevate all’immortalità vivendo per sempre nell’immaginario collettivo. Un nuovo inizio raggiunto in questo caso artificialmente in attesa di un “nuovo contatto” , se e quando avverrà ?
Spesso il vero lebbroso è quello che si crede sano. Magari è un egoista cronico ed è convinto di essere un salutista. Gesù non risponde quasi mai alla domanda in voce ma piuttosto dell’inquietudine dell’anima. Vedi il giovane ricco ed altri. Ma lo fa sempre con amore pur annunciando verità scomode al suo interlocutore. E’ meglio essere un lebbroso che ha il coraggio di farsi guarire e di ripresentarsi vivente al mondo o fingersi tutta la vita sano ed essere morente? A voi l’arduo dilemma esistenziale. E vi giunga il mio abbraccio in pillole
Piccolo particolare: per riuscire a fare i miracoli bisogna chiamarsi Gesù.
Non possiamo curare, ma prendersi cura
Michelangelo ha fatto scuola
Toccante
Chi tocca muore è (anche) un libro scritto dal giornalista statunitense Bob Woodward, nel 1984 e narra della breve delirante vita di John Belushi : trentatré anni (fatalità) senza uscire mai di scena, questa la sua breve vita.
Comico e bluesman, un corpo che faceva ridere e un’anima che avrebbe voluto fermarsi a piangere. Vorace di vita, anarchico e impudente, sensibile e crudele.
Nella biografia, un giornalista d’eccezione come Bob Woodward, che rivelò lo scandalo Watergate, racconta, dagli esordi all’autodistruzione tramite eccessi e droga, l’esistenza “contro” di una grande icona del cinema, sullo sfondo della Hollywood degli anni Settanta.
E’ la stessa tragica fine che han subito molte “stelle” della società (le stelle cadranno ??), che nella tragicità della loro sorte sono state elevate all’immortalità vivendo per sempre nell’immaginario collettivo. Un nuovo inizio raggiunto in questo caso artificialmente in attesa di un “nuovo contatto” , se e quando avverrà ?
Grazie Gianni, interessante. “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole” e le questioni rimangono sempre le stesse.
Spesso il vero lebbroso è quello che si crede sano. Magari è un egoista cronico ed è convinto di essere un salutista. Gesù non risponde quasi mai alla domanda in voce ma piuttosto dell’inquietudine dell’anima. Vedi il giovane ricco ed altri. Ma lo fa sempre con amore pur annunciando verità scomode al suo interlocutore. E’ meglio essere un lebbroso che ha il coraggio di farsi guarire e di ripresentarsi vivente al mondo o fingersi tutta la vita sano ed essere morente? A voi l’arduo dilemma esistenziale. E vi giunga il mio abbraccio in pillole
Provo a mettermi nei suoi logori panni. Come lo avrà cambiato questa esperienza pazzesca?