logo
  • ARCHIVIO
  • CHI SONO
DIVENTA BLOGGER
logo
  • ARCHIVIO
  • CHI SONO
DIVENTA BLOGGER
  • ARCHIVIO
  • CHI SONO
logo
  • ARCHIVIO
  • CHI SONO
[Home Spiritualità e altro Italiano]
Pillole
Spiritualità e altro
[ 24/07/2019 di Davide Mozzato 17 Commenti ]

Italiano

Prima l’italiano! La povertà del linguaggio rinchiude come in una gabbia l’essenza stessa della comune propensione spirituale. C’è stato il tempo dei ‘cioè’ intercalati, oggi dilaga il ‘tipo’ con la ‘o’ finale strascicata in modo incerto. ‘Tipo’ nella bocca di ragazzetti e adulti che cercano invano nello scarno archivio della memoria linguistica la figura retorica, la metafora o il semplice aggettivo adatto a descrivere un sentimento, una percezione sfuggente.

Nella foto in intestazione un piccolo brano, sensazionale, di Canne al vento di Grazia Deledda

ComplottoComplotto
DisperanzaDisperanza

Commenti [17]

  1. Animonia
    24/07/2019

    Che lo squarcio del velo nero di deladdiana memoria possa invece portare luce laddove sembra esserci povertà di parole e soprattutto di spirito. Perché se la mancanza di parole corrisponde alla mancanza d idee, siamo proprio nei guai. Credo ancora nelle possibilità: dei giovani nel recuperare le parole, i sogni, le motivazioni. Dei maturi nell acciuffare le occasioni perse e i treni che sembrano passare con sempre minor frequenza meravigliandosi dell abilità con cui si può ancora saltare a bordo. E dei vecchi, augurando loro di non sentirsi canne secche al vento, ma orgogliosi virgulti di un grande tronco pronti a fiorire con sforzo ma grande impatto. La parole parlano di molto, ma la loro scelta dice molto di noi.

    Rispondi
    • Corvo
      25/07/2019

      Condivido. Il ripetersi dell’argomento linguistico sembra creare una dittatura della parola in sostituzione e forse, proseguimento di altre passate ideologie.Roba elitaria in opposizione a un “proletariato” linguistico sempre succube. “Perché se la mancanza di parole corrisponde alla mancanza d idee, siamo proprio nei guai”

      Rispondi
  2. Nino
    24/07/2019

    L’italia è una nazione che produce molto materiale letterario, si stampa molto, mancano però i lettori. È sempre stata così, ma negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento del smartphone, il dato probabilmente è calato ulteriormente. Poca lettura, scarso vocabolario. Questa è la mia opinione.

    Rispondi
  3. Marko Hromis
    24/07/2019

    A forza di aumentare le dosi di erba e diminuire quelle di Crusca, abbiamo un popolo di capre satolle e gli ultimi letterati che muoiono di fame. Taaaac

    Rispondi
    • Denisio
      24/07/2019

      La cannabis è stata sempre ed ovunque considerata una pianta dal valore inestimabile, dopo il 1930 I capitalisti l’hanno bandita per facilitare i loro affari chimici in tutti i settori. Nessun letterato prima del 1930 o sempre meno letterati dopo il 1930? Curiosita: la parola “anestesia” in cinese è composta da due ideogrammi che significano rispettivamente “Cannabis” e “Intossicazione”. Nulla di cui stupirsi, dal momento che la Cannabis in Cina viene utilizzata soprattutto per usi medici dal 2.700 a.C. ed è uno degli elementi naturali su cui si poggiano millenni di medicina tradizionale.

      Rispondi
      • Marko Hromis
        24/07/2019

        Per erba intendevo spinaci, bieta, rape. Ma potremmo provare a dare marijuana alle capre, magari fondano un movimento politico.

        Rispondi
        • Denisio
          24/07/2019

          E io a pensar male. ..penso che le capre avrebbero un ottimo capro espiatorio da dar a bere agli umani…?

        • Gianni
          25/07/2019

          Si. Di sicuro arcobaleno.

      • Michele Bastanzetti
        25/07/2019

        Non è che avendo la cannabis alcuni effetti farmacologici possiamo assumerla a piacere. Ogni farmaco ha controindicazioni ed effetti collaterali anche gravi. Tra l’altro il suo uso sistematico provoca danni intellettuali.Conferma Denisio?

        Rispondi
        • Denisio
          25/07/2019

          Problemi intellettuali gravi e dimostrati sono causati da nanoparticelle e da milioni di sostanze chimiche e non disperse nell’ambiente e nel cibo, infatti la produzione artistica culturale ed intellettuale è sostanzialmente morta. Sempre più spesso un gruppo di caproni ignoranti passano inopinatamente per politici e la gente ci crede perché li vota, questo è il quadro del falso perbenismo altro che canapa.

          • Davide Mozzato
            25/07/2019

            Le stesse motivazioni che adducevo al prof di lettere quando interrogava su Dante:

      • Gianni
        25/07/2019

        Shhhhhh che stai sconfinando nel complottismo ed il ns pastore di fiducia potrebbe agitarsi!!!

        Rispondi
  4. Gavrilita
    24/07/2019

    Non so ancora cosa sia peggio: la povertà del linguaggio o quella delle idee. Possibile che la prima sia dovuta alla seconda?
    Un grande poeta romeno (Eminescu) dedicò una poesia a coloro che criticavano il suo modo di fare la poesia. Le prime parole racchiudono l’essenza della stessa poesia:
    “È FACILE SCRIVERE VERSI
    QUANDO NON HAI NIENTE DA DIRE.”

    Rispondi
    • Corvo
      25/07/2019

      Il parlare di linguaggio-idee è veramente un problema nella società di oggi ? Il malessere si trova nei social. Perifrasando lei ” è facile ccriticare le decisioni degli altri difficile proporre soluzioni”. Oggi.: “Ci sono 600mila posti di lavoro scoperti. Rapporto Unioncamere-Anpal: le aziende sono a caccia di laureati e diplomati che non trovano. In contraddizione con l’alta disoccupazione giovanile. Le imprese cercano 551 mila laureati. In pratica il 12% delle nuove offerte di lavoro è per uno studente uscito dall’università. 195 mila di questi posti non vengono coperti per mancanza di candidati o perché la loro formazione non è quella richiesta”. Ecco per risolvere il problema disoccupazione , prendiamo il linguaggio o cerchiamo idee ?

      Rispondi
      • Davide Mozzato
        25/07/2019

        I numeri che lei cita sono esatti ma non rappresentano tutti i disoccupati e quelli che si sono stancati di cercarlo un lavoro (tanto c’è il rdc). Poi è anche questione di salario visto che diverse aziende propongono stipendi da fame. Poi non da ultimo c’è anche la questione della formazione, della riforma scolastica di idee e di linguaggi da limare continuamente. Grazie per gli spunti ulteriori.

        Rispondi
  5. Michele Bastanzetti
    24/07/2019

    Fu il tempo di: “Canne al vento”.
    Oggi: “canne”.

    Rispondi
  6. Paolo cupertino
    24/07/2019

    Allora……prima Io!!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Davide Mozzato

Davide Mozzato

Laurea Magistrale in Teologia cristiana, Pastore Evangelico nella zona: Venezia Mestre-Conegliano, speaker e autore per Radio Voce della Speranza.

Categorie

  • Spiritualità e altro 68

Post recenti

  • In vacanza senza pesi
    In vacanza senza pesi
    [04/07/2023]
  • Vita a prescindere
    Vita a prescindere
    [26/09/2019]
  • Friday
    Friday
    [25/09/2019]
  • Bronzi
    Bronzi
    [24/09/2019]

I blogger sono pienamente responsabili dei testi, video e immagini pubblicate sui propri blog. Editoriale il Quindicinale mette a disposizione lo spazio ma non effettua alcun controllo sui contenuti pubblicati.

Utilità

  • Archivio
  • Chi sono
  • Esplora altri blog

Diventa blogger!

Vuoi diventare un blogger? Compila il modulo che ti proponiamo e inizia a raccontare le tue storie in uno spazio tutto tuo!

PARTECIPA ANCHE TU

Copyright © MULTIWAYS