Vicario
Non sono cattolico e non vorrei la mia richiesta apparisse irriguardosa. Chiedo sinceramente per un amico: si può essere cattolici romani e non riconoscere appieno l’autorità papale?
Ho cercato lumi sfogliando il Catechismo:
882 Il Papa, Vescovo di Roma e Successore di san Pietro, «è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli». «Infatti il Romano Pontefice, in virtù del suo ufficio di Vicario di Cristo e di Pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente».
889 «Per mantenere la Chiesa nella purezza della fede trasmessa dagli Apostoli, Cristo, che è la verità, ha voluto rendere la sua Chiesa partecipe della propria infallibilità…».
891 «Di questa infallibilità il Romano Pontefice, capo del Collegio dei Vescovi, fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo Pastore e Dottore di tutti i fedeli, che conferma nella fede i suoi fratelli, proclama con un atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale».
La nostra società postmoderna, liquida e tendente all’anarchia mal sopporta l’autorità di ogni genere, il codice, la norma anacronistica. La fede poi, non rientra più come un tempo nel canone comunitario è invece pura percezione individuale, intima e poi c’è la nostra italianità a scendere in campo: sono 60 milioni circa i Direttori Tecnici della Nazionale azzurra.
Non so rispondere in maniera netta a questo mio amico. La questione, che si pone naturalmente sul piano religioso, ha grande influenza anche in ambito sociale, nella morale e anche nella politica essendo il cristianesimo tutto, non solo il cattolicesimo romano: ortoprassi oltre che ortodossia.
Mi affido all’aiuto da casa. Gratias maximas tibi ago quod mihi auxilium dedisti.
Tuttavia allargherei la riflessione ad altre confessioni cristiane. È forse sbagliato asserire che ad esempio pure la betel/watch tower per i Tdg, o ellen white per gli avventisti o Mormon per i mormoni hanno un alone di infallibilità anche se non completamente dichiarata? Chi dei relativi seguaci oserebbe mai metterne in dubbio tale caratteristica?
La sua provocazione può apparire paradossale: movimenti che si distaccano dal laccio dogmatico/autoritario e ci ricascano volontariamente cambiando solo l’involucro. Sì credo che le dinamiche possano essere simili ma non c’entrano con il post che invece si interrogava se fosse possibile non accettare l’autorità e continuare a definirsi cattolici
Si in effetti questa riflessione è leggermente OT, ma neanche più di tanto. Alla tematica principale avevo già risposto, ma l’occasione è favorevole ad una risposta più sintetica : è possibile essere cattolici nella consapevolezza che l’infallibilità papale è un emerita str….ta o in altre contraddizioni similari (e lo stesso lo estendo anche ad altre confessioni)? SI, rifugiandosi nel marasma di dogmi e misteri che inevitabilmente caratterizzano ogni “dialetto cristiano” o, se si preferisce, con il classico “facendo finta che…” . Se uno invece è tutto di un pezzo e non accetta compromessi, con un po’ di sana autocritica è meglio che si allontani da qualsiasi religione o se ne faccia una a propria immagine e somiglianza magari con il rischio di credersi infallibile a propria volta 😀
La domanda andrebbe posta al contrario per avere un senso: può una persona che rappresenta un potere autoritario essere riconosciuta come il successore di S. Pietro che in realtà predicava con autorevolezza?
Sembra una banalità ma S. Pietro seguiva Gesù Cristo è i suoi principi mentre la Chiesa spesso e volentieri li evade, vive infatti nello sfarzo e la sua missione di accompagnamento nella crescita spirituale collettiva è ai minimi termini.
Per fare un paragone l’induismo oggi pur essendo globalmente meno diffuso, laddove viene applicato há una larga e indiscussa approvazione, i maestri non predicano a parole ma con i fatti dimostrano per esempio di poter rimanere sepolti in una bara sotto terra per otto, dodici ore interrompendo o limitando la respirazione…
Naturalmente questi sono dei maestri che hanno fatto dei VERI percorsi spirituali non persone che ripetono frasette con due numeri a fianco…
Scusate l’irriverenza ma le origini europee sono pagane.
Sempre spassoso il ns. Denisio! gli induisti sarebbero i Veri Maestri perché starebbero in apnea per ore sotto terra (vero neh, li ha visti lui)! Poi, sa delle origine vedico-pagane dell induismo, tra le quali l’adorazione del lingam?
Sa delle stragi sistematiche perpetrate dagli indù, ad es. in India?
Perché omplicarsi la giornata con domande oziose? Se uno vuol essere seguace di Cristo pratichi il Vangelo, che si fa capir benissimo perfino ai poveri di spirito.
I papi recenti hanno chiesto scusa per gli errori dei loro predecessori. Mi pare evidente che infallibilità papale non è accettabile secondo me.
il dogma dell’infallibilita é relativamente recente e chiaramente proclamato x tenere uniti i fedeli. Ma produce situazioni paradossali x cui si osannano allo stesso modo papi che dicono cose molto diverse, e spesso contraddittorie . Cosi che lo spirito e la lettera originari dei vangeli , che già ptesentavano aspetti non integralmente coerenti, via via nel tempo sono stati modificati quando non stravolti. il che vale anche x le lineee teologiche. si va dunque dalla teologia della liberazione all’esaltazione del capitalismo. Dalla riaffermazione della famiglia tradizionale all’accettazione di fatto di quella arcobaleno. e cosi via. il fatto é che la chiesa é fatta di uomjni e checché se ne dica è comjnque fallibile, anche nella petsona del papa. avremo così del tutto legittimamente chi giudica sbagliate e contro la dottrina affermazioni di alcuni papi, e chi il contrario. E non se ne uscirà mai, come évlogico che sia
La questione è complessa e di difficile lettura. Il vangelo di Cristo al contrario e diretto di facile lettura non è infallibile ma e la via la verità e la vita come il suo divulgatore. Mi pemetto una proposta provare a seguire quest’ultimo ogni giorno non ci svelerà il quesito posto dalla pillola di oggi ma ci rende uomini migliori per noi stessi e per questo mondo, magari fallibili ma autentici. Vi giunga il mio abbraccio
Credo che per rispondere bisogna semplicemente domandarsi a chi appartiene teoricamente la “caratteristica” dell’infallibilità, ammesso che esista.
Si potrebbe rispondere “Dio”, poi leggi il testo biblico, ti guardi intorno, vedi il tuo capo a lavoro e ti vengono dei dubbi, comunque sia diamola per buona, dato che c’è sempre il “paravento” che a noi non è dato conoscere i misteri di Dio ergo cio’ che a noi sembra una cosa in realtà ne è un altra, ergo nulla è dimostrabile quando si parla di Dio.
Se un uomo quindi afferma di avere tale dono, si eleva a Dio e cio’ è in contrasto con la base stessa del cristianesimo.
Al limite si potrebbe parlare di “infallibilità” nei confini della fallacità umana per tentare di salvare capre e cavoli, ma in questo caso non parleremo piu’ di infallibiltà e basta.
Quindi come salvare capra e cavoli ? Ma è semplicissimo, basta tirar fuori le paroline magiche “dogma” o “mistero” magari infarcite di un po’ di latino, si risolvono tutti i problemi e passa la paura !!!
I “non cattolici” non si indegnino, tanto è una pratica comune a tutte le religioni e sotto confessioni, vuoi per un motivo o per l’altro.