Chi mandi Greta, fosse anche lei una aliena, è ininfluente. Le previsioni scientifiche sono pessime. La politica non è all’altezza. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Un collasso climatico, cui comunque ci saranno molti sopravvissuti, è meglio di una venefica ecatombe nucleare.
Davide Mozzato lascia con intelligenza fino alla fine e fra i blogger il più impegnato civilmente ( Gianni non ha capito che la sua posizione porta a rimanere in famiglia con l’attenzione di non parlare a tavola con i famigliari e di fatto chiude a ogni confronto fra idee diverse ma certo di far prevalere la sua, quale non si sa). Mozzato ci lascia, volendo fare due riflessioni. La prima riguarda l’impostazione del blog e la seconda e per i commentatori, come porsi e interagire con l’intestatario.
Resta che solo uno può sostituirlo ed è Bastanzetti al quale daremo tutta la nostra attenzione e collaborazione. civilmente e rispettosamente. A lui manca solo il coraggio perchè il bagaglio c’è.
Sono almeno 500 anni che c’è chi ha visto oltre la Greta, Toro Seduto, riferito all’uomo bianco:
“Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.”
Ma i precursori sono sempre stati presi in giro e considerati popoli selvaggi e incivili, dopo di loro migliaia di attivisti in Amazzonia e in tutti i luoghi strategici interessati dai criminali al soldo degli interessi del capitale sono stati derisi, vilipesi torturati, sopressi ma FERMI TUTT!!!!! adesso arriva una bimbetta con le treccine fatte all’Ikea e si svegliano e si bloccano i potenti del mondo!!!!! SCENEGGIATURA talmente demenziale che a crederci rimane forse è dico forse ma nemmeno il SAC…
Noè ne è stato l’antesignano.
Considerato pazzo, poco istruito, di un altro partito, sfottente…
I suoi contemporanei hanno cambiato idea, alla fine, troppo tardi.
“Non importa che si parli bene o male di me. L’importante è che se ne parli !”.
Quanta verità in questa frase, quanta ipocrisia nel negarla.
Qualcuno qualche tempo fa mi chiese perchè decisi di non postare piu’ nulla, beh oggi mi sono deciso a rispondere.
La frase con cui ho aperto il post vale sia per le persone che per una eventuale “tematica” impersonificata.
Mi spiego meglio : se io voglio trasmettere un messaggio, la parte essenziale è farlo arrivare a destinazione, ovvero fare in modo e sperare che la gente lo legga, al di la dei sentimenti e delle reazioni che provoca, chiamiamola pure propaganda se serve.
Se quindi mi studio una strategia di messaggi atta a comunicare cio’ che desidero, è relativamente poco importante cio’ che la gente mi risponderà, l’obiettivo primario è raggiunto.
Questo vale ovviamente anche nel caso in cui questa strategia sia politica : confeziono una serie di post che la sposino, cacciandoci dentro la lotta ai complottisti, la pubblicità partitica abilmente cammuffata, lo sfotto’ alla politica avversa, il dovere di accogliere indiscriminatamente tutti con tanto di pubblicità alle ong (viking) con tanto di pubblica gogna a chi osa ribellarsi a tale disegno, eleggo delle eroine che sento affine partiticamente e dei nemici comuni da abbattere, magari ci caccio dentro pure qualche pezzettino scritturale a sostengno delle mie tesi aumentando la dualità tra buoni e cattivi, a poco importa le reazioni ed i commenti anche sdegnati che ne scaturiranno, anzi benvengano, ho comunque realizzato cio’ che mi ero prefisso.
L’obiettivo di una comunicazione è quello di arrivare a destinazione. Il ricevente elabora, dissente, rilancia, rinuncia. Non funziona forse così? Il dibattito suscitato aiuta a crescere a formulare e riformulare. Anche tacere o ignorare sono parte della comunicazione. Le edicole sono colme di blog cartacei, io mi guardo bene dall’acquistare alcune testate, mi irritano i titoli e i contenuti. Altri ne riconoscono l’autentica verità…
Non capisco quale sia il problema ma mi adeguo volentieri.
Con grande e invariata simpatia umana, signor Gianni.
La saluto rispettosamente
Non si tratta di problemi ma di una sopraffina strategia comunicativa che Le riconosco pienamente.
Ogni post non è messo a caso o “slegato” (tranne alcuni casi) ma bensi’ è selezionato e finalizzato a costruire un castello per propagandare palesemente per una tesi politica evidente, in cui la spiritualità è solo un corollario, che si potrebbe tranquillamente eliminare, ma viene mantenuta per una parvenza “on topic”.
La parte del ricevente a questo punto è ininfluente, puo’ rilanciare o dissentire quanto vuole ma non farà altro che avvalorare tale costrutto, anche se in netto contrasto.
Per questo, l’unico strumento per dissentire è rimasto il silenzio, spero di essermi spiegato meglio.
Grazie per la precisazione ma credo siano sempre fermi allo stesso punto, facciamo fatica ad avanzare. Tutti, tutti, quando esprimono sé stessi lo fanno con una visione del mondo. Nessuno escluso, sarebbe una noia se tutti avessero un solo pensiero. L’espressione esplicita in modo plastico i concetti maturati lentamente e soggettivi e arbitrari. Il silenzio è tra i pensieri più eloquenti e, su questo credo siamo tutti d’accordo, è ora e tempo che ritorni anch’io nell’oblio senza che l’universo se ne accorga.
La/vi saluto con simpatia e riconoscenza.
Corvo
25/09/2019
Il “silenzio è d’oro” mi ricorda un vecchio film del più grande mimo Jaques Tati.
Andava per gesti, si faceva capire mimando appunto. Ma c’è una altro tipo di silenzio, quello imposto, la censura. VIETATO PARLARE MALE DI GRETA
Gli studiosi che osano confutare l’emergenza climatica, hanno firmato un documento, ben 500 nel mondo fino ad ora, bollati come «negazionisti». Il caso del convegno dei Lincei.
Poi Tremonti dice: .. Se uno pensa che Greta Thunberg sia una fatto spontaneo e naturale, forse non ha idea di quale macchina politica e mediatica sta dietro di lei, con un investimento di capitali straordinario alle spalle”
Che fare allora Gianni, ci chiudiamo in casa perché fuori il pericolo incombe ?
Parafrasando quanto prima, non importa che si parli bene o male di Greta , l’importante è che se ne parli. Se non se ne parla il problema non esiste, vedi Bibbiano. Passo e chiudo.
Al primo apparire dell’uso delle droghe , il Preside di una scuola media pose ai genitori delegati la domanda: ne parliamo o facciamo finta di non vedere ? Passò la sua proposta, tacendo non facciamo pubblicità. Non servì a fermare l’uso. Gigi Vian allora aveva ragione: attenzione il movimento si svilupperà ugualmente anche senza la vostra attenzione e iniziative.
Michele Bastanzetti
26/09/2019
Orpole, Sig. Davide , mi par di capire che sta per chiudere il blog “per ritornare nell’oblio e nel silenzio”! Peccato, sarebbe. Non credo affatto che “il silenzio sia tra i pensieri più eloquenti”. Soprattutto perché, senza una spiegazione, nessun può spiegare che significato esso abbia; e forse tale significato non lo sa con certezza nemmeno il silente. Il silenzio è il primo imperativo delle dittature -comprese quelle raffinatissime, moderne- ai propri sudditi. Pare che anche OT abbia scelto di togliere la parola ai lettori sulla cronaca locale. La libertà d’opinione e parola è un mito tranne che per i potenti. Cresce la sudditanza…
Corvo
25/09/2019
Friday ovvero “giorno friddo e buio” di altri tempi e da ricordare.
“Clima di censura tra scienziati: vietato parlare male di Greta.Gli studiosi che osano confutare l’emergenza climatica bollati come «negazionisti». Il caso del convegno dei Lincei da il Giornale”
Il gretismo ovvero la nuova religione nella quale, miracolosamente, si trovano allo stesso altare-tavolo ad officiare tutte (?) le Chiese esistenti nel mondo.
E allora la domanda: se Gesù ritornasse fra noi, meglio adesso che dopo per il mondo che resterà o continuerà, sarebbe per diffondere la religione gretista o ritornerebbe subito dal Padre per dire:ci siamo fidati troppo degli uomini e della porzione di intelligenza e autodeterminazione loro affidata. Qui bisogna rincominciare ma con quale chiesa ?
Non ritornerà un bel nessuno e non ci sarà nemmeno bisogno di inventare un nuovo oppio per i popoli, basta non essere proprio tonti per capire che non ce n’è più bisogno, la colonizzazione delle coscienze oggi è ottenuta con altri mezzi…. Ronfa ronfa…
Chi mandi Greta, fosse anche lei una aliena, è ininfluente. Le previsioni scientifiche sono pessime. La politica non è all’altezza. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Un collasso climatico, cui comunque ci saranno molti sopravvissuti, è meglio di una venefica ecatombe nucleare.
Davide Mozzato lascia con intelligenza fino alla fine e fra i blogger il più impegnato civilmente ( Gianni non ha capito che la sua posizione porta a rimanere in famiglia con l’attenzione di non parlare a tavola con i famigliari e di fatto chiude a ogni confronto fra idee diverse ma certo di far prevalere la sua, quale non si sa). Mozzato ci lascia, volendo fare due riflessioni. La prima riguarda l’impostazione del blog e la seconda e per i commentatori, come porsi e interagire con l’intestatario.
Resta che solo uno può sostituirlo ed è Bastanzetti al quale daremo tutta la nostra attenzione e collaborazione. civilmente e rispettosamente. A lui manca solo il coraggio perchè il bagaglio c’è.
Sono almeno 500 anni che c’è chi ha visto oltre la Greta, Toro Seduto, riferito all’uomo bianco:
“Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.”
Ma i precursori sono sempre stati presi in giro e considerati popoli selvaggi e incivili, dopo di loro migliaia di attivisti in Amazzonia e in tutti i luoghi strategici interessati dai criminali al soldo degli interessi del capitale sono stati derisi, vilipesi torturati, sopressi ma FERMI TUTT!!!!! adesso arriva una bimbetta con le treccine fatte all’Ikea e si svegliano e si bloccano i potenti del mondo!!!!! SCENEGGIATURA talmente demenziale che a crederci rimane forse è dico forse ma nemmeno il SAC…
Noè ne è stato l’antesignano.
Considerato pazzo, poco istruito, di un altro partito, sfottente…
I suoi contemporanei hanno cambiato idea, alla fine, troppo tardi.
Benvenuto nell’epoca in cui i bambini si occupano di cambiamenti climatici ed i politici di merendine !
@Davide: chissà perché si ripetono sempre gli stessi schemi…domanda retorica.
@Gianni: ci sarebbe da ridere se non ci fosse la nostra stupidità a permettere che questo avvenga…
“Non importa che si parli bene o male di me. L’importante è che se ne parli !”.
Quanta verità in questa frase, quanta ipocrisia nel negarla.
Qualcuno qualche tempo fa mi chiese perchè decisi di non postare piu’ nulla, beh oggi mi sono deciso a rispondere.
La frase con cui ho aperto il post vale sia per le persone che per una eventuale “tematica” impersonificata.
Mi spiego meglio : se io voglio trasmettere un messaggio, la parte essenziale è farlo arrivare a destinazione, ovvero fare in modo e sperare che la gente lo legga, al di la dei sentimenti e delle reazioni che provoca, chiamiamola pure propaganda se serve.
Se quindi mi studio una strategia di messaggi atta a comunicare cio’ che desidero, è relativamente poco importante cio’ che la gente mi risponderà, l’obiettivo primario è raggiunto.
Questo vale ovviamente anche nel caso in cui questa strategia sia politica : confeziono una serie di post che la sposino, cacciandoci dentro la lotta ai complottisti, la pubblicità partitica abilmente cammuffata, lo sfotto’ alla politica avversa, il dovere di accogliere indiscriminatamente tutti con tanto di pubblicità alle ong (viking) con tanto di pubblica gogna a chi osa ribellarsi a tale disegno, eleggo delle eroine che sento affine partiticamente e dei nemici comuni da abbattere, magari ci caccio dentro pure qualche pezzettino scritturale a sostengno delle mie tesi aumentando la dualità tra buoni e cattivi, a poco importa le reazioni ed i commenti anche sdegnati che ne scaturiranno, anzi benvengano, ho comunque realizzato cio’ che mi ero prefisso.
Il silenzio, tante volte, è davvero d’oro.
Convengo con lei.
L’obiettivo di una comunicazione è quello di arrivare a destinazione. Il ricevente elabora, dissente, rilancia, rinuncia. Non funziona forse così? Il dibattito suscitato aiuta a crescere a formulare e riformulare. Anche tacere o ignorare sono parte della comunicazione. Le edicole sono colme di blog cartacei, io mi guardo bene dall’acquistare alcune testate, mi irritano i titoli e i contenuti. Altri ne riconoscono l’autentica verità…
Non capisco quale sia il problema ma mi adeguo volentieri.
Con grande e invariata simpatia umana, signor Gianni.
La saluto rispettosamente
Non si tratta di problemi ma di una sopraffina strategia comunicativa che Le riconosco pienamente.
Ogni post non è messo a caso o “slegato” (tranne alcuni casi) ma bensi’ è selezionato e finalizzato a costruire un castello per propagandare palesemente per una tesi politica evidente, in cui la spiritualità è solo un corollario, che si potrebbe tranquillamente eliminare, ma viene mantenuta per una parvenza “on topic”.
La parte del ricevente a questo punto è ininfluente, puo’ rilanciare o dissentire quanto vuole ma non farà altro che avvalorare tale costrutto, anche se in netto contrasto.
Per questo, l’unico strumento per dissentire è rimasto il silenzio, spero di essermi spiegato meglio.
Saluto ossequiosamente !
Grazie per la precisazione ma credo siano sempre fermi allo stesso punto, facciamo fatica ad avanzare. Tutti, tutti, quando esprimono sé stessi lo fanno con una visione del mondo. Nessuno escluso, sarebbe una noia se tutti avessero un solo pensiero. L’espressione esplicita in modo plastico i concetti maturati lentamente e soggettivi e arbitrari. Il silenzio è tra i pensieri più eloquenti e, su questo credo siamo tutti d’accordo, è ora e tempo che ritorni anch’io nell’oblio senza che l’universo se ne accorga.
La/vi saluto con simpatia e riconoscenza.
Il “silenzio è d’oro” mi ricorda un vecchio film del più grande mimo Jaques Tati.
Andava per gesti, si faceva capire mimando appunto. Ma c’è una altro tipo di silenzio, quello imposto, la censura. VIETATO PARLARE MALE DI GRETA
Gli studiosi che osano confutare l’emergenza climatica, hanno firmato un documento, ben 500 nel mondo fino ad ora, bollati come «negazionisti». Il caso del convegno dei Lincei.
Poi Tremonti dice: .. Se uno pensa che Greta Thunberg sia una fatto spontaneo e naturale, forse non ha idea di quale macchina politica e mediatica sta dietro di lei, con un investimento di capitali straordinario alle spalle”
Che fare allora Gianni, ci chiudiamo in casa perché fuori il pericolo incombe ?
Parafrasando quanto prima, non importa che si parli bene o male di Greta , l’importante è che se ne parli. Se non se ne parla il problema non esiste, vedi Bibbiano. Passo e chiudo.
Al primo apparire dell’uso delle droghe , il Preside di una scuola media pose ai genitori delegati la domanda: ne parliamo o facciamo finta di non vedere ? Passò la sua proposta, tacendo non facciamo pubblicità. Non servì a fermare l’uso. Gigi Vian allora aveva ragione: attenzione il movimento si svilupperà ugualmente anche senza la vostra attenzione e iniziative.
Orpole, Sig. Davide , mi par di capire che sta per chiudere il blog “per ritornare nell’oblio e nel silenzio”! Peccato, sarebbe. Non credo affatto che “il silenzio sia tra i pensieri più eloquenti”. Soprattutto perché, senza una spiegazione, nessun può spiegare che significato esso abbia; e forse tale significato non lo sa con certezza nemmeno il silente. Il silenzio è il primo imperativo delle dittature -comprese quelle raffinatissime, moderne- ai propri sudditi. Pare che anche OT abbia scelto di togliere la parola ai lettori sulla cronaca locale. La libertà d’opinione e parola è un mito tranne che per i potenti. Cresce la sudditanza…
Friday ovvero “giorno friddo e buio” di altri tempi e da ricordare.
“Clima di censura tra scienziati: vietato parlare male di Greta.Gli studiosi che osano confutare l’emergenza climatica bollati come «negazionisti». Il caso del convegno dei Lincei da il Giornale”
Il gretismo ovvero la nuova religione nella quale, miracolosamente, si trovano allo stesso altare-tavolo ad officiare tutte (?) le Chiese esistenti nel mondo.
E allora la domanda: se Gesù ritornasse fra noi, meglio adesso che dopo per il mondo che resterà o continuerà, sarebbe per diffondere la religione gretista o ritornerebbe subito dal Padre per dire:ci siamo fidati troppo degli uomini e della porzione di intelligenza e autodeterminazione loro affidata. Qui bisogna rincominciare ma con quale chiesa ?
Non ritornerà un bel nessuno e non ci sarà nemmeno bisogno di inventare un nuovo oppio per i popoli, basta non essere proprio tonti per capire che non ce n’è più bisogno, la colonizzazione delle coscienze oggi è ottenuta con altri mezzi…. Ronfa ronfa…