Accordi e ricordi
Chi sta con lo zoppo impara a zoppicare e la mia sposa zoppica con me da oltre 30 anni. Siamo in macchina e nei pressi di un dosso esclama: “Mai fidarsi di nessuno, mai!” e attribuisce convintamente questa massima alla suocera. La mia mamma è una donna tenera e ingenua non arriverebbe mai a queste vette di cinismo. Lo slogan appartiene a un mio anziano collega di stabilimento e ai lunghi turni notturni e ai fumi dell’alcol. La radio sintonizzata sul canale del liscio e i ritornelli storpiati: ‘Andavo a cento all’ora e mi fermavo ai mille all’ora’ e i consigli spassionati al giovane apprendista che ero. Accordi e ricordi.
Grazie ragazzi dei vostri commenti, fanno riflettere e sorridere… non è proprio semplice collegare, integrare questa nostra umanità alla realtà che ci supera, che ci è oltre e di cui parla non solo la fede… un abbraccio
Non fidarsi di nessuno è tecnicamente impossibile e principio che smentiamo ad ogni nostro passo quotidiano. Quando ci va bene, al massimo riusciamo a selezionare rischi più o meno alti.
Tendenzialmente sarei d’accordo con il tuo anziano collega di stabilimento. Tuttavia mi rendo conto che anche se sembra una follia, anche se spesso si rimane delusi la fiducia è l’unica cosa preziosa che abbiamo per vivere ed avere una relazione vera con gli altri. Sono costretto a fidarmi altrimenti muoio nella solitudine digerito dall’autocommiserazione. A questo punto mi sembra che la fede abbia disperatamente bisogno di andare a braccetto con la speranza. Quest’ultima rende più facile l’atto stesso di fede. Quindi mi fido sperando che il beneficiario della mia fede sia buono e ne faccia buon uso.
Come al solito vado controcorrente e ribalto il ruolo dello zoppo.
La comune interpretazione fa intendere che chi ha a che fare con una persona “disonesta”, si uniforma al suo modo di operare, vedi i tanti furbetti del cartellino, sentendosi “sicura” all’ombra dell’abusato.
Tuttavia, chi frequenta uno zoppo nella sua definizione letteraria ovvero un disabile, impara cose che non aveva mai considerato compiutamente.
Impara che non basta una norma, un divieto e un cartello a impedire comportamenti incivili, che la giornata di un disabile è farcita da disattenzioni e mancanze di rispetto, che l’inciviltà è dilagante e puo’ generare sentimenti di umiliazione, frustrazione, rabbia, esasperazione.
Ecco, in questo senso leggo la “zoppicata trentennalmatrimoniale”, ogni tanto con un eccezione positiva.
Tuttavia, per quanto riguarda il sentimento di fiducia, vorrei notare che il “nessuno” comprende anche il compagno di zoppicata trentennale, non è stato specificato “presenti esclusi” 😀 quindi le due cose vanno un po’ in contrasto ma non importa, si fa per scherzare.
Rispondendo provocatoriamente a Massimo, sei sicuro che si trattasse di un uomo ? 😀
Mia moglie invece , citando un passo della Bibbia ( che non conosco) dice spesso : maledetto l’uomo che fida nell’uomo … ma poi ha messo la sua vita , quella dei suoi due figli avuti da un altro uomo , della piccola nata dal nostro amore nelle mie mani . Benedetto l’uomo che confida perché chi non ha fede nell’uomo non può aver fede in chi li ha creato imperfetto . Una domanda per voi e per Davide : chi è l’uomo che Gesù ha più amato ? Evitate di rispondere tutti !!!
Non fidarsi? Ok, allora non passare più al semaforo verde, non deglutire, non accettare bonifici bancari, non metterti alla guida, non lasciare che tuo figlio vada a scuola, non camminare per strada né in un bosco. Non vivere. Tutto si basa sulla fede, ogni sistema sociale, economico, politico, culturale. Tutto. E il fatto che esisteranno sempre persone che tradiranno questa fiducia non condizionerà fino in fondo la nostra capacità di averne. È un dono che sovrabbonda. Ed è bello riempirsene le mani per costruire. La fonte non esaurisce.