Dignità
«Quando andavamo in spiaggia papà indossava sempre la giacca e quando gli chiedevo una spiegazione lui mi rispondeva che essendo un rappresentante del popolo italiano doveva essere sempre dignitoso e presentabile.»
(Agnese Moro, figlia di Aldo: statista italiano trucidato dalle brigate Rosse il 9 maggio 1978)
Cvd… Non pensi a Salvini, Gianni. Il vero cambiamento può iniziare solo quando il senso del dovere alla dignità iniziamo ad applicarlo a noi stessi. E solo a quel punto potremo pretenderlo dagli altri. Politici e non…
Moina, in politica ci sono altri riferimenti oltre a quelli da lei indicati e cioè, capacità esperienza dipendenza da diversi strati sociali locali, frenanti o promoventi. Sembra facile fare il politico-amministratore. A Spresiano si è fermata la costruzione del velodromo per ragioni finanziarie, si dice. Investimenti? In Sicilia e Sud i soldi ci sono, ne prendono moltissimi e vengono usati “malissimo” e benissimo secondo le correnti sociali che li ricevono.
E allora che si fa ? Se l’autonomia regionale serve per far smuovere chi pisola, ben venga. Ma sempre politica è, che significa, in democrazia, convincere, e trovare accordi fra quelli ma verso l’alto. Cultura ?
Monia scusi ma avevo dimenticato di scrivere che Moro è stato un maestro di politica ovvero “del fare il possibile” è ha coniato il noto “convergenze parallele” come strumento di collaborazione fra interessi, politico-sociali, diversi
N.B.: MOZZO è il nomignolo affibbiato al pastore Mozzato da diverso tempo. Non diremo quanto per gentilezza nei suoi confronti… :)))) E comunque non perché lo si voglia degradare, ma solo perché da perfetto lupo di mare è in grado di gestire l imbarcazione svolgendo tutti i compiti necessari: da quelli del mozzo a quelli del capitano! :))))
Cara Monia, ovviamente ho giocato sul nomignolo! Per quanto riguarda Salvini, forse le è sfuggito il post precedente “Degrado” nel quale il ns pastore di fiducia lo ha preso come esempio di “nefandezza” e questo post ne è stata la naturale prosecuzione con un esempio della vecchia politica da porre come contraaltare morale. Quindi mi faccia capire perché il capitano dovrebbe essere libero di portare l’acqua al suo mulino politico e la ciurma no?
Gentile Gianni, mi permetto di intervenire. Se la persona a me più cara dovesse comportarsi in modo sconveniente non proverei nei suoi confronti nessun pudore campanilistico. “Quelli che amo li correggo” dice il Signore usando il greco paideia che viene di solito tradotto con ‘castigo’. Davanti a tale spettacolo indecoroso la politica del molino e dell’opinabile non vale.
Caro pastore, ho premesso che pur senza strivate agli eccessi di andare in smoking in spiaggia pure secondo me una condotta anche esteriore più consona al ruolo ricoperto sarebbe consigliabile. Ciononostante la vera dignità di un politico è quella interiore morale ed operativa basata su pilastri integerrimi che si fondano sull’onestà e competenza. Se devo scegliere tra un ministro che suona l’inno d’Italia a torso nudo ed un politico benvestito complice di atti aberranti sui bimbi nn avrei il minimo dubbio, non so lei… servilismo politico a parte.
Certo Signor Gianni, sono d’accordo. Nel caso specifico mi piacerebbe molto discutere con lei dell’integerrimità, la competenza e l’onestà. Magari potremmo interloquirne simpaticamente di persona. A sua disposizione
Ah…ora capiamo,i Monia, perché Mozzato la ha incensata a prescindere.Amici di vecchia data! Però non è bello, per un educatore, “fare preferenze”…
Tra tutti io preferisco lei. L’ambiguità del pronome spero faccia sognare diffusamente 🙂
Il Mozzo non incensa mai gratuitamente nessuno. Ho il privilegio di conoscerlo da qualche tempo e non è un uomo da comperare così facilmente… Anzi, semmai il contrario! Leale, astuto, sensibile e… Pungente come solo un cactus può essere a volte. E come i cactus in grado di regalare improvvise, particolari e stranissime fioriture! :))))
Appunti. Immagine e comportamento di Moro, responsabilità di uomo di stato, sono con Monia e Mozzato
Colpe. La parola dovrebbe essere meno usata in politica anche perché non ci si può più pentire una volta compiuta. In politica e vita sociale, nei fatti di storia, si dovrebbe parlare di errori che gli umani, prevedendo il futuro, possono compiere onestamente.
Governi. Ne ho visti passare diversi e sempre sembrava quello giusto, almeno per me e tanti. Mai messa la mano nel fuoco. Succederà così anche adesso perché forti all’interno, debolissimi all’esterno con chi conta e decide per noi da sempre. Visto questo, non si può di è ma sarà, con punto di domanda. Non è la bibbia.
Società al “degrado” Non l’hanno portata a questo livello i governi, ma chi ha in mente di sostituirsi al passato liberandolo da lacci dicono, per trovare nuova linfa, e quindi nuove libertà nelle parole e fatti di vita come strumenti. La domanda sarebbe: le religioni debbono adattarsi a questa nuova socialità anche libertina ma dozzinale? L’uomo oggi è veramente più libero di prima ?
Povertà. Non l’hanno abolita ne Stalin ne Mao e, volendo neanche le religioni
Mah, io trovo invece fuori luogo uno che va in spiaggia in giacca e cravatta con le scarpe ai piedi. Sarò all’antica ma secondo me in spiaggia ci si va in costume. Il rappresentante del popolo come dice il nome rappresenta il popolo. E il popolo va in spiaggia in costume.
Constato e non con poco rammarico che ogni fatto, ogni apprezzabilissima citazione, ogni spunto di pensiero che potrebbe elevarci ad una dignitosa presa di coscienza, in realtà altro non è che modo ed occasione per sentenziare e giudicare riguardo la parte politica “nemica” o che comunque non votiamo o non abbiamo votato alle ultime elezioni. E questo è ciò di cui i politici si nutrono: le paure degli elettori che si trasformano in rabbia e delusioni. E grazie a questi due prodotti, molto più importanti del Pil nazionale per chi punta alla poltrona pubblica, ci ritroviamo a combattere sostenendo chi l uno o l altro e guerreggiando tra noi. Non ricordo bene Moro. Ero troppo piccina. Ne posso dire di aver votato democrazia cristiana visto che la prima volta che ho esercitato il mio diritto al voto era già dissolta, ma ciò che mi rimane in seguito al post e alla foto di oggi è il senso del dovere alla dignità. Intendo che in quel momento, in quella spiaggia, l uomo politico insegnava a tutti, anche in modo eccessivo da un certo punto di vista – visto che in giacca e cravatta avrà sofferto un calore infernale suppongo – che la dignità di un servitore dello stato, di un parlamentare, ma anche di un usciere, di un fattorino, di un bancario, di un operaio e quindi di tutti noi, passa dal senso del dovere alla dignità. In ogni cosa. In ogni ambito. In ogni fazione. Ed in ogni parola. Ecco ciò che realmente mi trasmette il post sul blog di oggi… Grazie Mozzo.
Centrato il topic dopo 21 commenti. Grazie
Con tutto il rispetto per Monia ed il Mozzo che a questo punto è stato degradato da tonno Nostromo, il topic è stato centrato a mio parere anche nei 21 commenti precedenti o almeno in alcuni e da punti di vista differenti. Riguardo all’ideologia politica tanto criticata, dato che stiamo giocando a carte scoperte, scommettiamo che se Salvini si fosse presentato in spiaggia in giacca e cravatta a far giocare i bimbi lontano dal papete e dalla moto d’acqua qualcuno avrebbe avuto da ridire dandogli del cafone magari pure in questo blog? Suvvia è sempre il solito discorso , quando uno sta sulle scatole per idee politiche o semplice antipatia a pelle si trova qualsiasi cosa x attaccarlo e denigrarlo anche se il dato oggettivo dice altro. Io trovo molto più gravi e meno dignitosi alcuni atteggiamenti politicoidi recenti tipo andare a trovare un assassino in carcere in giacca e cravatta e non i familiari delle vittime ma tant’e pensiamo al ministro dj se preferite.
Cvd… Non pensi a Salvini, Gianni. Il vero cambiamento può iniziare solo quando il senso del dovere alla dignità iniziamo ad applicarlo a noi stessi. E solo a quel punto potremo pretenderlo dagli altri. Politici e non…
Stiamo arrivando al culto della personalità e la storia non ci fa da maestra. Adesso il Nostro dice che andrà in europa a concordare la flessibilità. Bene. Chissà cosa dovrà cedere, se manderà a casa Borghi e Bagnai !
Non è che se un politico va in spiaggia in giacca e cravatta anziché in costume acquista il certificato di dignità. Anzi direi che gli daremmo del pazzo. Magari sono altri gli elementi del suo agire che fanno sostanziale differenza.
A tutti i naviganti, liberi di intervenire e di scrivere qualsiasi nota e anche di cambiare rotta, vorrei solo ricordare il topic del Post di oggi: la dignità che una figura pubblica dovrebbe tenere dentro e fuori l’agone politico. Il tema proposto è questo. Buona navigazione nel Mare nostrum
Ha perfettamente ragione ! Riassumendo il mio pensiero, sarebbe auspicabile sia una dignità esteriore che un dignità interiore da parte di un rappresentante dello stato. Ma ritengo molto più grave un modu operandi disonesto e fraudolento difronte ad un estetica impeccabile che il contrario. Alla prox!
Il Nostromo è lei Mozzato ma faccio notare che il topic è stato rispettato. (Anche) la dignità di un politico sta in tutto ciò che fa. Sia al Parlamento o in spiaggia…
Per il Sig Gianni, che qui sotto spalleggia il populismo ammannitoci, tra una baruffa e l’altra dei suoi partner, dall’ attuale salsa giallo-verde (sapendo che il populismo italico ha robusti trascorsi storici):
per populismo si intende una prassi politica che, incurante delle condizioni di bilancio dello Stato, attua provvedimenti in deficit (reddito di cittadinanza-quota cento-flat tax…) che lusingano le immediate richieste di un elettorato infantilmente pretenzioso e che sono destinate ad aumentare il debito stesso.
Si caratterizza altresì per la incapacità o indisponibilità di razionalizzare le spese correnti, di abbattere i privilegi, di combattere la corruzione, di riformare ed ammodernare lo Stato, di sviluppare la cultura e la partecipazione civica, di riequilibrare gli scompensi territoriali, di garantire una collocazione internazionale del Paese volta al conseguimento delle proprie sicurezza pace progresso.
Questo lo intende Lei e chi ne vuol dare un eccezione simile ma non il dizionario. A meno che non ne sappia più di un premio Nobel…
Appunto. Questo è ciò che intendo io per populismo ed è definizione che si attaglia perfettamente alla contemporaneità italiana.
analisi perfetta pastore ricordo bene i periodi citati (cassa mezzogiorno ecc) tutti approfittavano dx e sx fregandosene se era giusto o no adesso tutti a protestare hahaaaa
Concordo assolutamente e pure per me il confronto è uno stimolo! P.s. il figlio dell’uomo tornerà vestito di Armani stavolta? Nn vogliamo hippie capelloni e con un saio addosso che diamine!
Gianni, “le tasse dovevano scendere ma salgono. La crescita doveva migliorare ma peggiora. Il debito doveva calare ma aumenta. La balla dell’Italia “in difficoltà come gli altri”. Appunti sul nostro tafazzismo (c’entra pure la giustizia)”
Eh si tutti i Mali dell’Italia sono colpa del dj Salvini. È stato consegnato un paese gioiello con tutti i conti a posto leggi perfette e giustizia sociale impeccabile e questi lazzaroni han distrutto tutto!! Come diceva Totò? MA MI FACCIA UN PIACERE !! 😀
Alla fine dignità e correttezza sono anche nel discorrere
La emergenza è nella mancanza di dignità della politica, più che di un singolo politico. Una politica che ha prodotto un debito pubblico come il nostro e non è minimamente occupata a farlo tientrare, non sa neppure cosa sia la dignità.
Dentro e fuori dalla metafora: ci hanno lasciato in mutande. Trovo la sua riflessione ponderata ma suscita al contempo una domanda amletica: il debito pubblico montante è direttamente ascrivibile alle gozzoviglie o anche a una miope politica volta solo alla lievitazione dei consensi? Il prepensionamento, la distribuzione di impieghi pubblici, pensioni di invalidità a pioggia, condoni, mazzette, casse del mezzogiorno e delle due del pomeriggio… Chi ha anche beneficiato di questo modo osceno di fare politica? Gli elettori che votano un Partito sperano che la Parte scelta sia accontentata. Finché ce n’era è andata anche così, ora che non si può più se non in campagna elettorale allora monta la protesta.
Si è risposto da solo Mozzato: la politica declinata in populismo (privo di dignità e responsabilità) produce debito pubblico per raccattar voti facili. Ma la realtà prima o dopo presenterà il conto.
Populismo – Ideologia politica
Descrizione:
Per populismo si intende genericamente un atteggiamento ed una prassi politica che mira a rappresentare il popolo e le grandi masse e a esaltarne i valori positivi. Storicamente il termine nasce in riferimento ai movimenti socialisti e anti-zaristi nella Russia della seconda metà del XIX secolo. Wikipedia
Teoricamente quindi, la politica declinata in populismo dovrebbe esaltare i valori positivi ed essere a servizio del popolo prima che dell’elite.
In ogni caso il debito pubblico spaventoso non l’hanno di certo generato i “populisti” al governo, ma al contrario, i vari governi tecnocrati, europeisti, privatisti, 80euristi, guerrafondai, benpensanti e benvestiti attenti all’etiquette etc che si sono susseguiti nella nostra storia …
Di tutto si potrà accusare questo governo, ma non di certo di aver generato tale spaventoso buco per raccattare voti.
“… Com’e’ accaduto? Di chi e’ la colpa? Sicuramente ci sono alcuni piu’ responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto cio’; ma ancora una volta, a dire la verita’, se cercate il colpevole… non c’e’ che da guardarsi allo specchio…” (cit. V per vendetta)
https://www.youtube.com/watch?v=kxKBHk7yYyA
Per 60 anni e oltre vi ho dato pane e “companasego” e vi siete abbuffati. Siete stati portati nel benessere e poi sazi, caduti nel vortice del vizio, nella menzogna, nella superficialità. Oggi di quei paffuti di sinistra, destra, qualunquisti non trovo più nessuno che ammetta che ho fatto loro trovare la strada, che l’ha percorsa fregandosi di chi correva meno. Liberi tutti. Avete e avrete nel futuro ciò che meritate e tornerete a vangare i campi con i vostri pezzi di carta di scuola, senza fede, confessione e pentimento. Troverete altri che vi irreggimenteranno e ubbidirete, lagnandovi ma ubbidirete come sempre nella storia del Bel Paese
Firmato, il disavanzo di bilancio, sezione Italia.
Grande esempio !
Fedele alle piccole cose, così nelle grandi dice un mio Caro Amico.
Esempio di senso dello stato. Distinzione tra pubblico e privato. Ma oggi esiste ancora il privato?
Ma allora l’apparizione del ns ministro al Papete l’ha proprio scioccata anche se non è citata espressamente come nell’altro post!!!
Beh in effetti sarei pure io per una misura più sobria dei servitori dello stato sempre ed in ogni luogo, l’alternativa è quella falsamente perbenista americana che la nostra politica aveva preso a modello, in pubblico impeccabili ma dietro le quinte meglio non parlarne ..
Tuttavia credo che la parola dignità per un politico si debba applicare sopratutto in altri contesti come questo : https://www.linkiesta.it/it/article/2011/09/16/politici-ci-avete-rovinato-e-non-sapete-piu-nemmeno-vergognarvi/1856/
P.s. ho come l’impressione che episodi sconci tipo quello del buon vecchio Marrazzo non la turberebbero in ugual misura, evidentemente anche la dignità ha colore politico!!! Mi aspetto uno sdegno a 360 gradi appena si potrà parlare del fattaccio tabù soprattutto se sarà dimostrato il coinvolgimento di una certa politica piena di dignità.
Signor Gianni, la percezione legata alla dignità o alla vergogna colpiscono gli individui in maniera soggettiva. Dipende molto dall’educazione ricevuta, dal carattere maturato e dalle esperienze vissute e da mille altre variabili comprese le convinzioni. L’articolo che lei pone in link mi trova sostanzialmente d’accordo: chi rappresenta il Paese non deve solo essere onesto ma anche integerrimo. La postura, il vocabolario, le apparizioni pubbliche debbono essere misurate: “par ea gente che vede” avrebbe aggiunto mia madre ottuagenaria. Poi, un blog come questo non è strettamente soggetto alla par condicio come il servizio pubblico. E’ comunque apprezzabile, nel vero senso del termine, che partecipanti fedeli e rispettosi come lei si pongano delle questioni e stimolino così tutti gli altri lettori, compreso il limitatissimo autore. PS: La vicenda Marrazzo la ricorda bene? Le foto presentate all’allora leader politico nonché multieditore, i carabinieri che fotografano e vendono le foto, le lacrime del degenerato, le dimissioni, l’allontanamento, la gogna mediatica… Credo che quella famiglia abbia pagato, e non se ne sia vantata, non le pare?