Paesaggio
Tavolozza e cavalletto, pennelli e colori e occhio ispirato.
Il paesaggio evoca la natura meravigliosa che ci circonda ma deriva da ‘paese’. È dunque l’immagine statica di un lavorio intenso, di una trasformazione della natura da parte dell’umano. Colline pettinate, terrazzamenti, gradini e giardini, canali e vigneti: patrimonio ricevuto in eredità e opera costante della creatura.
L’UNESCO ha riconosciuto ancora una volta questa meravigliosa collaborazione divino/umana nelle colline che vanno da Conegliano a Valdobbiadene.
L’Italia è più che tricolore.
PS
La foto l’ho scattata l’altra sera dalla Pontebbana verso Susegana
https://www.facebook.com/quotidianaeffervescenza/
Senta dottor Mozzato non mi faccia più rimanere senza pillole di domenica. Sotto un caldo bestiale ho girato 12 farmacie di Firenze e nessuna aveva le sue pillole. Eppure mi creda le sue sono le uniche chemio trasformano l’allergia in allegria. Mi raccomando per domenica prossima non mi faccia rimanere senza!
La prima volta che si erano candidati la regione Veneto aveva tirato fuori la miseria di 500 mila euro e la richiesta era stata respinta. Ora perché non diciamo quanto è stato versato? Ricordiamo che nel 2018 sono stati dati 13 milioni all’Unesco e come contributi extra (diciamo volontari )siamo i primi al mondo con 27 milioni? Ricordiamo che questo poltronificio chiamato Unesco reinveste solo il 3% nella tutela dei suo “patrimonio” e il resto va per pagare stipendi e macchina organizzativa? Ricordiamo che dal 1972 ad oggi l’Unisco ha dato solo 20 mila dollari nonostante siamo lo stato con il maggior numero di siti?
Egregio, starà mica insinuando che ci siam comprati il bollino Unesco a suon di milioni? E chi li avrebbe scuciti, lo Stato, la Regione, il Consorzio? Ma vuoi mica che ci sia del marcio anche lí?
Tutto si compra e tutto si vende. È solo questione di prezzo. Come mai un anno fa era stata rigettata la richiesta e ora è stata accettata? Meditate gente, meditate…
Patrimonio Unesco, collaborazione divino-umana dice, In Africa c’è il divino ma manca l’umano ben presente in altre parti del mondo. Con l’obolo pro Sea-Carola si potevano fare 350 pozzi di acqua.
Domanda non provocatoria dopo aver sentito di una riunione di rabbini in un campo di concentramento: ma in Africa Dio c’è ?
Non so se Dio esiste ma se non esistesse farebbe una migliore figura (Stefano Benni citato a memoria). La frase è forte ma potrebbe essere imperniata allo stesso modo ironico sull’umano. Non esiste continente più ricco dell’Africa e al contempo nessun continente più depredato. Per la donazione alla ONG credo si tratti di briciole rispetto all’arricchimento indisturbato delle multinazionali
Va ben, siamo arrivati. I problemi africani sono nostri, del nostro benessere e quindi ora dobbiamo restituire il tolto, assistendo. I poveri di un paese, ma il povero statunitense non è povero come l’africano e più ricco di un italiano povero. Per cui chi ha studiato e formato le elite devono, anchìessi, restituire. Ma così diventeremo tutti più poveri o no ?
La Nigeria tra qualche anno sarà più numerosa di tutta l’Europa messa insieme. Io non credo sia possibile cavarsela con una battuta salace o tantomeno con un Salmo. La questione è delicatissima e auspicherei che gente competente e seria (non certo l’autore di un blog senza pretese e i suoi interlocutori e ancora meno politici di scarsissimo valore) possa far fronte alla questione con buon senso anche se dovesse inquadrare un inevitabile sacrificio da parte di chi ha avuto la fortuna sfacciata di nascere dalla parte buona del pianeta.
Grazie per l’ospitalità e i suoi giudizi sugli interlocutori.
???
Non capisco xche ad ogni topic, pure sul prosecco, devono saltar fuori sti migranti . E basta !!!
Il mondo è bello. Dopo la guerra a Conegliano si era formato un nucleo di avventisti. Ho assistito a quelle riunioni. Accolgo sempre e parlo con chi, seguaci, suona al campanello di casa mia. Ecco la differenza fra me e lei.
Sono Pastore di quella chiesa
Da ricordare che il bollino “Patrimonio Unesco” è stato assegnato alle COLLINE del prosecco Valdobbiadene Conegliano. Non è stato assegnato al prosecco in sé né alla prosecchizzazione forzata di tutto il territorio compresi terreni adiacenti agli asili. Né è stato assegnato alle centinaia di tonnellate di fitofarmaci che la viticultura attualmente disperde sul territorio…e che non son acqua santa.
Ps: Mozzato, ho notato che di domenica non posta le sue “pillole”. Dovuto rispetto al giorno del Signore?
Pienamente d’accordo con lei Bastanzetti.
Sulla scrivania ho già accumulato argomenti almeno fino alla fine del mese, ieri mi sono trattenuto per decenza.
Il dominus dei della rivelazione biblica è il settimo giorno, lo shabat, il sabato.
“Momenti di gloria” di H. Hudson – 7 nomination e 4 Oscar vinti.
Bisogna saper perdere. Già sabato avevo scritto che in caso di SI non avrebbe vinto il prosecco ma avrebbero perso la guerra gli antiprosecco. Che il problema pesticidi, fuoco attizzato solo in questo territorio con tanta veemenza e bandiere, sarebbe rimasto sul tappeto ma che andava affrontato in altro modo non conflittuale ma collaborativo con la ricerca scientifica. Così come è avvenuto e continua con i motori delle vetture ad esempio. La medaglia Unesco può essere uno strumento di rilancio del territorio, se la politica saprà inserirla in un progetto partecipativo di tutte le attività esistenti. Che poi si continui a sparare vecchie cartucce è un vezzo di chi è fermo all’epoca del vecio “contadin” e vive e sfrutta situazioni reddituali di altra provenienza ma sempre interagenti con l’ambiente. Che possono permettersi di disquisire sul bello e brutto e non sull’utile per mangiare.
Diciamo che se si chiamano “Colline del prosecco” e non “Colline splendidamente pettinate” un motivo ci sarà. Ignorare il frizzante vinello dal collegamento al premio ricevuto è leggermente ipocrita…
Propongo un brindisi allora.
Alla collaborazione tra il divino e l’umano. Patrimonio di ogni generazione di persone avvedute.
Cin